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Grabbed by the Ghoulies
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Recensione - Grabbed by the GhouliesXboxGame

Ci siamo. Rare ha finalmente pubblicato il primo gioco Xbox dopo una brillante carriera al servizio di Nintendo, e gli occhi di tutti sono puntati su questo Grabbed by the Ghoulies. Siamo quindi alla resa dei conti, vediamo insieme se l'acquisto della software-house britannica da parte di Microsoft sia stato o meno un buon affare.

Una Rara esperienza
Come per il titolo Rare Kameo: Elements of Power in uscita l'anno prossimo, anche Grabbed by the Ghoulies iniziò lo sviluppo come gioco per il Nintendo GameCube, per poi essere dirottato su Xbox al momento dell'integrazione di Rare nella scuderia Microsoft. Questa eredità è evidente e traspira da ogni bit del gioco, grazie ad un design molto cartoonoso, l'assenza del parlato dei personaggi sostituito con dei versi monosillabici come da tradizione Nintendo, ed una buona dose di citazioni da titoli GameCube come Luigi's Mansion e Zelda: The Wind Waker. Tutto questo contribuisce a posizionare il titolo in una particolare categoria di giochi, quelli dedicati ai più giovani (ma non per questo preclusi ai giocatori più smaliziati, sia chiaro), decisamente inusuale nella line-up Xbox ed ora possiamo anche intravedere meglio i motivi che spinsero Microsoft all'acquisto di Rare: una maggiore differenziazione dell'offerta, per insediare delle aree scoperte del parco giochi della console, nonostante i tentativi fatti con titoli come Blinx: The time Sweeper ed il più recente Voodoo Vince, che seppur contenenti personaggi adatti ad un pubblico giovane, se ne allontanano a causa di meccaniche di gioco complesse e poco immediate.

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Il protagonista di Grabbed by the Ghoulies è il giovane Cooper, un teenager che durante una gita in campagna con la fidanzata Amber smarrisce la strada e cerca rifugio in una villa isolata e spettrale, solo per scoprire che l'edificio è infestato da degli strani esseri (i ghoulies, appunto) i quali sotto un ordine del malvagio proprietario di casa rapiscono la fidanzata di Cooper. Sarà nostro compito cercarla e salvarla, aiutati dal maggiordomo della villa e dagli altri inservienti che ci indicheranno i percorsi e le modalità necessarie per districarci dal nugulo di stanze di cui è composto l'edificio, ognuna delle quali ci presenterà una sfida diversa da superare. Tutta la trama di sfondo all'azione ci viene narrata in maniera molto gradevole ed originale tramite una sorta di fumetto virtuale del quale ci verranno mostrate in sequenza le vignette contenenti all'interno degli spezzoni animati della storia. L'effetto globale è molto gradevole e contribuisce a completare il design fumettoso ed accattivante del gioco, in cui i mostri che incontreremo non saranno mai paurosi ma sembrano piuttosto delle caricature fuoriuscite da un party di Halloween o da un vecchio cartone animato come Scooby Doo o Carletto il Principe dei Mostri. Pur essendo buffi e divertenti, i nemici rimangono comunque temibili e pericolosi, e dovremo farci strada tra loro utilizzando pugni, calci e tutti i tipi di corpi contundenti che la casa ci mette a disposizione.

Giù botte!
Il primo contatto con il sistema di controllo è abbastanza spiazzante: il gioco si svolge in terza persona, e come per tutti i giochi di questo tipo ci si aspetterebbe il solito sistema di controllo con lo stick sinistro che controlla i movimenti del personaggio e quello destro utilizzato per ruotare la telecamera, invece per questo titolo gli sviluppatori hanno optato per un approccio sicuramente più originale. Mentre lo stick sinistro rimane preposto a controllare i movimenti di Cooper, la telecamera è ruotabile a destra e sinistra tramite i grilletti dorsali, e questo lascia libero lo stick destro, che viene quindi utilizzato per combattere: ad ogni pressione dello stick in una certa direzione corrisponderà un attacco del protagonista sferrato in quella stessa direzione. Dopo i primi problematici minuti di gioco (all'inizio viene istintivo ruotare la telecamera con lo stick), si inizia a prendere confidenza con questo sistema di controllo e se ne apprezzano appieno tutti i vantaggi: in situazioni in cui arrivano nemici da tutte le parti, sferrare attacchi in tutte le direzioni risulta facilissimo, e soprattutto estremamente divertente. Una volta iniziato a malmenare i poveri mostriciattoli, difficilmente riusciremo a smettere. Il sistema di controllo però pur essendo sicuramente innovativo non è esente da difetti, ed il lato negativo si mostra nella gestione della telecamera, troppo lenta ed imprecisa nella rotazione con i due grilletti, e capita fin troppo spesso di non avere sotto controllo la situazione generale dell'azione o non sapere da dove arrivano i nemici perchè è inquadrata solo una porzione dell'area di gioco. Probabilmente l'inserimento di una sorta di radar che ci mostrasse una vista dall'alto della stanza sarebbe stato di grande aiuto.

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La struttura di gioco è semplice: dovremo affrontare una dopo l'altra tutte le stanze della villa, ed ogni volta che entreremo in una tutte le porte si chiuderanno e non saranno apribili finchè non avremo superato la sfida che ci viene proposta nella stanza. Si tratterà sempre di malmenare gli esseri che infestano la casa, ma ogni volta con degli obiettivi diversi per variegare l'azione: a volte avremo l'obbligo di uccidere solo un tipo di nemici, altre potremo usare solo i pugni, altre solo le armi prese dall'arredamento come sedie e bottiglie, altre non dovremo rovinare gli oggetti della stanza, altre dovremo uccidere tutti entro un tempo massimo. Se romperemo una di queste regole ad esempio colpendo a mani nude un mostro quando abbiamo l'obbligo di farlo solo con corpi contundenti oppure non riuscendo a sconfiggere tutti i nemici entro il tempo massimo, comparirà la "signora con la falce", la classica rappresentazione della morte che ci inseguirà per tutta la stanza finchè non ci avrà preso e fatto fuori. Durante la lotta, rompendo determinati componenti di arredamento come anfore, casse ed armadi potremo scoprire degli oggetti speciali che fungeranno da power-ups e che ci aiuteranno nella lotta permettendoci di combattere a velocità raddoppiata, congelare i nemici, creare dei cloni in miniatura di Cooper che combatteranno affianco a noi, e così via. Ad aumentare inoltre la varietà di situazioni, oltre agli oggetti contundenti di cui abbiamo parlato, a volte ci saranno consegnati dagli inservienti della casa delle armi speciali con cui affrontare i nemici, come un estintore per spegnere i bollenti spiriti di alcuni diavoletti volanti o una pistola spara-uova per combattere tutti i tipi di nemici. Insomma, la varietà non manca di certo, e non siamo assolutamente d'accordo con chi ha criticato questo gioco di essere troppo ripetitivo, perchè anche se come filo conduttore c'è la continua scazzottata (dopotutto è basilarmente un picchiaduro), le situazioni proposte sono talmente tante per varietà di obiettivi e di nemici affrontati che non si corre certo il rischio di annoiarsi. Certo, probabilmente una minore linearità con la possibilità di scegliere in quali stanze entrare e magari l'aggiunta di un elemento strategico come la possibilità di scegliere le armi da portarsi nelle stanze avrebbero reso il gioco più vario, ma avrebbero anche annullato quella che ne è la caratteristica principale, ossia l'immediatezza.

La difficoltà di gioco soffre di qualche problema di corretta equilibratura, e mentre molte prove sono superabili facilmente, capita ogni tanto di incontrare delle sfide molto più difficili di altre, in cui dovremo dare il massimo per superarle e che saremo costretti a ripetere molte volte, anche oltre la decina, per riuscire ad uscirne vivi. Questo può risultare sicuramente frustrante, ed anche se farà contenti i giocatori più hard-core e sfegatati, potrebbe rendere l'esperienza inadatta ai giocatori più pigri che si fanno scoraggiare dalle prove maggiormente impegantive.

Come nei cartoni
Graficamente si nota il tocco Rare, sia nel coloratissimo design degli ambienti che in quello dei personaggi. La villa in cui si svolge il gioco è composta da una cinquantina di ambienti, ognuno diversificato per arredamento e costruzione: il salone, le camere, la cantina, la stalla, il pollaio, il bagno, la sera, il giardino, il congelatore, la cucina e così via. Lo stile dei personaggi è molto particolare, sono tutti disegnati in modo da sembrare buffi o cartoonosi anche nei movimenti: gli scheltri ad esempio spesso si spaventano quando facciamo fuori dei loro amici, rimanendo per alcuni secondi immobilizzati in preda al terrore, e perfino la "signora con la falce", pur incarnando la classica figura della morte ha comunque un aspetto simpatico e dopo che ci ha raggiunti festeggia suonando la sua falce a mò di chitarra elettrica. L'aspetto complessivo inoltre è reso molto particolare dall'utilizzo di una sorta di cel-shading, tecnica utilizzata per dare un aspetto da cartone animato alla grafica tridimensionale. Purtroppo la complessità poligonale non è altissima, soprattutto nei personaggi che se visti da vicino riultano piuttosto elementari, ma mentre questo potrebbe essere una pecca influente per un titolo di impostazione realistica, qui si tratta di un difetto tutto sommato perdonabile.

La colonna sonora richiama le classiche atmosfere orrorifiche in stile caricaturale, come se ne potrebbero trovare nei telefilm della Famiglia Addams, dando quindi al gioco un sottofondo musicale adeguato ma mai spaventoso ed armonizzandosi bene con l'impostazione grafica complessiva. Il motivetto principale che si sente all'avvio del gioco è decisamente orecchiabile, si ripete spesso nel corso del gioco e rimane ben impresso in mente tanto che ci è capitato anche di fischiettarlo qualche volta a console spenta. Come già accennato, non esiste parlato, i dialoghi dei personaggi sono tutti scritti in italiano, ed accompaganti dai versi caratteristici di ogni personaggio, protagonista compreso.

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In conclusione, Grabbed by the Ghoulies ci sembra sicuramente un buon titolo, anche se a causa di alcuni difetti, tra cui una rugginosa gestione della telecamera e un bilanciamento della difficoltà con risultati alterni, non raggiunge l'eccellenza che ci si aspettava. Rimane però un titolo estremamente interessante e soprattutto molto diretto, sicuramente il primo dei titoli Micorosft Games Studios realmente adatto anche ai più piccoli, ma non per questo disadatto a giocatori più "stagionati", che come noi riusciranno sicuramente a divertirsi e se abbastanza esperti potranno scovare anche molte citazioni da titoli storici Rare e non. Questo gioco da solo non giustifica l'acquisto di Rare da parte di Microsoft, ma è sicuramente un passo importante verso la differenziazione dell'offerta e ci fa comunque capire che lo sviluppatore britannico non ha perso la sua vérve creativa che lo ha distinto per tanti anni, non ci resta quindi che goderci questo titolo in attesa delle loro prossime realizzazioni Only on Xbox.

Ringraziamo Microsoft per la collaborazione.
8.0

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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