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Tainted Grail: The Fall of Avalon

Recensione - Tainted Grail: The Fall of AvalonXbox Series X | S DigitalGame

Dopo un lungo periodo in accesso anticipato su PC, l'ambizioso Tainted Grail: The Fall of Avalon, RPG open world che fonde i miti arturiani e le meccaniche della serie The Elder Scrolls, è finalmente arrivato sulle nostre console. Scopriamo insieme cosa ci attende nelle decadenti lande di Avalon!
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Il Gioco

La storia di Tainted Grail: The Fall of Avalon ci proietta sull'isola di Avalon, 600 anni dopo la caduta di Re Artù e del suo leggendario regno di Kamelot (sì, con la "K" iniziale). Un tempo faro di speranza e civiltà, Avalon è ora una terra morente, avvolta da una forza malefica e distorsiva nota come Wyrd. Questa nebbia mistica non solo corrompe il paesaggio e le creature che lo popolano, ma diffonde anche la Peste Rossa, una malattia letale che conduce alla follia e poi alla morte. In questo scenario desolante, iniziamo la nostra avventura nei panni di un anonimo prigioniero, rinchiuso in una cella sotterranea e afflitto dai primi sintomi della Peste Rossa. La nostra prigionia dura però poco grazie all'intervento di un enigmatico individuo incappucciato, Caradoc, il quale ci libera promettendo di darci spiegazioni una volta usciti dalla prigione. Ma prima di poter emergere alla luce del sole, accade qualcosa d'imprevisto: in circostanze che non voglio rivelarvi, veniamo in contatto con l'anima del defunto Re Artù, che da quel momento in poi diventa una presenza costante nella nostra mente, una voce spettrale che ci guiderà – o forse manipolerà, sta a noi deciderlo – nel tentativo di svelare i misteri che avvolgono l'isola e trovare una cura per la maledizione che la attanaglia. E, soprattutto, far tornare in vita Artù riunendo i frammenti della sua anima sparsi in tutta Avalon, legati ai cimeli della sua passata gloria: la spada Excalibur, il suo scudo e la sua corona.

MX Video - Tainted Grail: The Fall of Avalon

Il mondo di gioco di Tainted Grail: The Fall of Avalon si articola in tre vaste mappe open world, ognuna rappresentante una diversa regione di Avalon, con i suoi specifici biomi, pericoli e segreti. L'esplorazione è uno dei pilastri fondamentali dell'esperienza: saremo liberi di vagare per foreste nebbiose sferzate dal vento, scogliere impervie, villaggi infestati da ghoul e rovine di torri invase dalla Wyrd. Il level design incoraggia la curiosità, premiando chi si avventura fuori dalle strade principali con la scoperta di percorsi alternativi, aree opzionali, dungeon corrotti e santuari dimenticati, spesso sorvegliati da boss secondari. Le missioni, sia principali che secondarie, sono numerose e spesso non si limitano a un semplice "vai e uccidi" o "vai e recupera". Molte quest introducono personaggi ambigui e fazioni con obiettivi contrastanti, ponendoci di fronte a scelte morali significative. Queste decisioni non sempre avranno conseguenze immediate e visibili, ma potranno plasmare il corso della storia, influenzare le relazioni con i vari NPC e condurre a finali multipli, aggiungendo una notevole rigiocabilità al titolo.

La gestione delle missioni avviene tramite un diario nel quale scegliere quale seguire, ma il gioco spesso evita di fornire indicatori troppo invasivi, spingendoci a interpretare gli indizi ambientali per capire come procedere. Ad arricchire l'immersività contribuisce un sistema di clima dinamico e un ciclo giorno/notte che influenza attivamente il gameplay. Durante le ore notturne una fitta nebbia avvolge l'ambiente ed i pericoli aumentano: la visibilità si riduce drasticamente, i nemici diventano più potenti e aggressivi, e possono manifestarsi creature spiritiche e allucinazioni capaci di alterare brutalmente il paesaggio. Questo costringe a pianificare attentamente gli spostamenti e a gestire con oculatezza le risorse, come le pozioni. Per facilitare gli spostamenti su lunghe distanze sono presenti delle colonne di viaggio rapido che si sbloccano passandoci accanto, ma è anche possibile spostarsi a cavallo anche se non è inizialmente chiarissimo come: va prima trovato un cavallo nel mondo di gioco, dopo di che sarà richiamabile liberamente in ogni momento. I dungeon sono numerosi e vari, spaziando da cripte oscure a fortezze in rovina, ognuno con la propria atmosfera e ricompense uniche.

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Il gameplay di Tainted Grail: The Fall of Avalon si ispira chiaramente alla serie The Elder Scrolls, in particolare a capitoli come Oblivion e Skyrim. L'avventura può essere vissuta sia in prima che in terza persona, sebbene la visuale in prima persona risulti generalmente più fluida e rifinita, essendo quella per cui il gioco è stato concepito originariamente (la terza persona è stata aggiunta principalmente per questioni di accessibilità e presenta qualche incertezza, soprattutto in combattimento). Le interazioni con il mondo e i suoi abitanti sono molto importanti: possiamo raccogliere una miriade di oggetti, leggere libri e pergamene per approfondire la lore e dialogare con un gran numero di NPC, molti dei quali dotati di un buon doppiaggio inglese (con sottotitoli in italiano) e capaci di offrire missioni, informazioni o semplicemente scambiare qualche battuta. Il sistema di dialogo non inventa nulla di nuovo, offrendo scelte multiple che possono influenzare l'esito delle conversazioni e delle quest. Anche il sistema di combattimento mantiene una certa semplicità di fondo che ricorda i titoli Bethesda, introducendo però alcune sfumature più moderne. Abbiamo a disposizione un arsenale variegato che include armi a una mano (spade, mazze), armi a due mani, archi e oggetti da lancio. La gestione della stamina è cruciale, così come l'uso intelligente di schivate, parate (con una finestra di esecuzione piuttosto stretta) e blocchi, che consumano sia vigore che salute. Avanzando nel gioco, sarà possibile eseguire dei colpi di grazia su nemici sbilanciati. Anche la magia gioca un ruolo importante, con oltre cinquanta incantesimi disponibili che spaziano da quelli offensivi a quelli curativi, passando per evocazioni e persino bizzarrie come trasformare i nemici in formaggio (ottenuto completando una missione secondaria altrettanto bizzarra). Gli incantesimi sono assegnabili a una delle due mani o entrambe (quindi possiamo ad esempio brandire una spada a due mani nella destra, mentre lanciamo magie con la sinistra) e non devono essere "imparati" nel senso classico, ma trovati sotto forma di tomi ed equipaggiati, con la loro efficacia che dipende dagli attributi del personaggio. Il gioco inoltre non presenta un sistema di classi standard, quindi sta a noi, al modo in cui lo faremo avanzare, decidere se creare una build più orientata verso il guerriero o verso il mago.

Non mancano pozioni, creabili attraverso un sistema di alchimia che, insieme alla cucina, permette di sperimentare con gli ingredienti raccolti per produrre consumabili con vari effetti benefici. Un aspetto interessante riguarda l'equipaggiamento: armi e armature richiedono specifici valori minimi in determinate caratteristiche come Forza, Costituzione, Destrezza o Spiritualità. Questo implica che non basterà accumulare esperienza, ma bisognerà anche distribuire saggiamente i punti abilità per poter brandire l'equipaggiamento più potente. Io ho ad esempio sviluppato il mio personaggio come guerriero, prediligendo Forza e Costituzione, precludendomi quindi potenti tonache e bastoni da mago che richiedevano alti valori di Spiritualità.

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La crescita del personaggio avviene attraverso un sistema di livelli classico: compiendo azioni come combattere, correre o lanciare magie, si migliorano le abilità sottostanti (ad esempio, armi a una mano, atletica, varie scuole di magia), contribuendo all'aumento del livello generale. Ad ogni avanzamento di livello, si ottengono punti da spendere per incrementare gli attributi principali e sbloccare nuove capacità in sei ramificati alberi delle abilità, che coprono tutti gli aspetti dell'esperienza di gioco, inclusi alcuni talenti "a sorpresa" cruciali per superare certe sfide. Un elemento tattico importante è rappresentato dai falò: questi possono essere accesi quasi ovunque nel mondo di gioco e permettono di riposare per far passare la notte (evitando i pericoli del Wyrd), cucinare cibi, identificare oggetti magici, spendere i punti per aumentare le caratteristiche del personaggio e, dettaglio narrativo interessante, dialogare con lo spirito di Artù che ci accompagna. La difficoltà del gioco è generalmente (ma non sempre, come leggerete più in basso) ben dosata, con nemici spesso coriacei e boss che richiedono una buona padronanza della propria build e delle meccaniche di combattimento. Tuttavia, è possibile modificarla in qualsiasi momento dalle opzioni, qualora ci si trovasse di fronte a ostacoli troppo ardui o si sentisse la necessità di aumentare il livello di sfida.

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Per portare a termine la campagna principale di Tainted Grail: The Fall of Avalon si possono impiegare dalle 25-30 ore in su, ma questa stima è destinata a dilatarsi notevolmente per chi ama esplorare ogni anfratto, completare tutte le missioni secondarie, dedicarsi al crafting e scoprire i segreti nascosti nelle terre di Avalon. Ovviamente il livello di difficoltà scelto influisce sulla longevità complessiva. Per quanto riguarda la localizzazione, il gioco offre testi e sottotitoli completamente in italiano (ma ricordate di attivarli al primo avvio, perché per default parte completamente in inglese), mentre il doppiaggio rimane in lingua inglese, risultando comunque di buona fattura per la maggior parte dei personaggi.

Amore

Lore intrigante

- Uno degli aspetti che più mi hanno affascinato di Tainted Grail: The Fall of Avalon è la reinterpretazione in chiave dark fantasy del mito arturiano, creata originariamente per l'omonimo gioco da tavolo, che trasforma leggende di Re Artù, Merlino, i Cavalieri della Tavola Rotonda e figure come Morgana in una chiave più matura e desolante. L'Avalon che esploriamo non è l'isola idilliaca e magica che potremmo immaginare, ma un luogo corrotto e morente, dove gli eroi del passato assumono connotazioni ambigue e talvolta sinistre. Lo stesso Artù, il cui spirito ci accompagna, non è il monarca integerrimo della tradizione, ma una figura complessa, i cui veri intenti rimangono oscuri per gran parte dell'avventura. Una prospettiva fresca e intrigante su una storia che pensavamo di conoscere, rendendo la scoperta della lore del gioco e dei suoi segreti estremamente intrigante.

Musiche celtiche

- La colonna sonora di Tainted Grail: The Fall of Avalon merita una menzione d'onore. Le musiche che accompagnano le nostre peripezie in Avalon sono estremamente evocative, attingendo alla tradizione celtica per creare un'atmosfera unica e coinvolgente. I brani spaziano da melodie corali e medievaleggianti a pezzi con chiare influenze mediorientali, alternandosi a seconda delle situazioni con composizioni più cupe e demoniache, perfette per sottolineare la brutalità del mondo di gioco. Alcune tracce, cantate in polacco, riescono a trasmettere un feeling tribale e ancestrale che si sposa magnificamente con l'ambientazione lugubre e misteriosa. Un accompagnamento sonoro che riesce a definire l'identità del gioco tanto quanto i suoi aspetti visivi e narrativi.

Un TES dark fantasy

- Per tutti coloro che sentono la mancanza di un nuovo capitolo della saga The Elder Scrolls, magari dopo aver da poco finito la recente remaster di Oblivion, Tainted Grail: The Fall of Avalon si propone come un'alternativa più che valida, pur con le dovute proporzioni di un titolo indie/AA. Le meccaniche di base, dall'esplorazione in prima persona alla progressione del personaggio basata sull'uso delle abilità, passando per la grande libertà concessa al giocatore, richiamano fortemente le produzioni Bethesda. Tuttavia, il gioco di Questline riesce a ritagliarsi una sua precisa identità grazie a un'ambientazione dark fantasy decisamente più opprimente e matura. Le terre di Avalon, pur potendo apparire a tratti brulle e desolate, sanno regalare scorci di notevole impatto visivo. Enormi statue di pietra si ergono verso il cielo, antiche rovine sussurrano storie di un passato glorioso e ora perduto, e gigantesche spade appaiono conficcate nelle montagne come a ricordo di antiche battaglie; tutto contribuisce a creare un immaginario potente e coerente. È un mondo che, nonostante le imperfezioni tecniche di cui leggerete a breve, invita all'esplorazione e sa premiare la curiosità con scoperte affascinanti e un'atmosfera palpabile.

Odio

Esperienza buggata e poco rifinita

- Nonostante le buone premesse e l'indubbia passione infusa dagli sviluppatori nel progetto, la mia esperienza con Tainted Grail: The Fall of Avalon è stata purtroppo segnata da una serie di problemi tecnici che denotano una generale mancanza di rifinitura. Nel corso della mia prova mi sono imbattuto in diversi bug, alcuni dei quali si sono rivelati particolarmente frustranti, costringendomi in più occasioni a ricaricare un salvataggio precedente per poter proseguire. Un esempio eclatante è stato quando, dopo aver sconfinato in un villaggio di berserker, questi ultimi, una volta presomi di mira, hanno iniziato a inseguirmi implacabilmente per l'intera mappa di gioco, indipendentemente da quanto mi allontanassi o da quante volte tentassi di seminarli, rendendo di fatto impossibile completare la missione corrente; visto che erano anche estremamente coriacei, l'unica soluzione è stata abbassare al minimo il livello di difficoltà e cercare di affrontarli uno alla volta mentre mi inseguivano, fino a farli fuori tutti. Oltre a questi problemi, il gioco sembra anche soffrire di una scarsa ottimizzazione su console. Su Xbox Series X, per ottenere un frame-rate accettabile sono stato costretto ad armeggiare con degli slider grafici simili a quelli presenti su PC, abbassando di fatto la risoluzione, dato che mancano le classiche modalità preimpostate "Qualità" o "Prestazioni". La situazione risulta ancora più critica su Xbox Series S, dove il gioco crasha frequentemente costringendoci a ricaricarlo dall'ultimo salvataggio (fortunatamente i caricamenti sono molto veloci). Il team di sviluppo è al lavoro per sistemare queste problematiche, come dimostrano le patch rilasciate finora, ma allo stato attuale dà l'impressione di un gioco uscito troppo presto dall'accesso anticipato.

Combattimenti poco bilanciati

- Sebbene il sistema di combattimento di Tainted Grail: The Fall of Avalon presenti delle meccaniche interessanti e un buon feeling generale, ho riscontrato una certa incostanza nel bilanciamento della difficoltà. Per la maggior parte del tempo sono riuscito a fronteggiare i vari nemici che popolano Avalon con un livello di sfida adeguato, che richiede attenzione e strategia senza risultare eccessivamente punitivo. Tuttavia, in maniera sporadica e apparentemente casuale, mi sono imbattuto in alcuni avversari, sia boss che nemici comuni, dotati di una resistenza e una capacità offensiva sproporzionate rispetto al contesto. Questi picchi di difficoltà improvvisi mi hanno portato in più di un'occasione a momenti di stallo frustranti. Una maggiore cura nel calibrare la potenza dei nemici in relazione alle diverse fasi di gioco avrebbe giovato all'esperienza complessiva.

Grafica superata

- Dal punto di vista tecnico e visivo, Tainted Grail: The Fall of Avalon mostra in maniera piuttosto evidente i limiti di una produzione indie. La grafica generale appare piuttosto datata, con texture che spesso mancano di dettaglio e modelli poligonali dei personaggi e delle creature che risultano talvolta poco soddisfacenti. Le animazioni, sia del protagonista che degli NPC e dei nemici, appaiono spesso legnose e poco fluide, prive di quella naturalezza che ci si aspetterebbe da produzioni più recenti. Si nota anche una certa carenza di effetti visivi moderni, che avrebbero potuto contribuire a rendere più spettacolari i combattimenti o più suggestive alcune ambientazioni. Molte aree del vasto mondo di gioco, inoltre, possono risultare fin troppo spoglie e ripetitive nel loro design, mancando di quella densità di elementi e di quella cura per i dettagli che caratterizzano i mondi aperti più blasonati. Fortunatamente il design artistico riesce in parte a sopperire a queste mancanze, conferendo al gioco un'identità visiva comunque riconoscibile, tuttavia è innegabile che Tainted Grail: The Fall of Avalon non sia un titolo capace di stupire visivamente.

Tiriamo le somme

Tainted Grail: The Fall of Avalon è un gioco di ruolo ambizioso che, pur con i suoi evidenti difetti tecnici e una certa legnosità in alcune meccaniche, riesce a catturare grazie a un'atmosfera oscura e affascinante, una lore intrigante che rivisita il mito arturiano in chiave dark fantasy e una libertà esplorativa che ricorda i grandi classici del genere. Gli sviluppatori di Questline hanno chiaramente messo molta passione in questo progetto, creando un mondo vasto e ricco di potenziale. Se siete disposti a chiudere un occhio su una grafica non al passo coi tempi e su un'esperienza a tratti poco rifinita e afflitta da bug, e magari siete in cerca di una nuova esperienza alla The Elder Scrolls, allora Avalon potrebbe regalarvi decine d'ore di divertimento. Non è un titolo perfetto, ma ha un cuore e un'anima che meritano di essere scoperti, magari dopo qualche altra patch correttiva.
7.8

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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