Recensione - Deliver At All Costs

Il Gioco
Ambientato nel vibrante 1959, un'epoca caratterizzata dal rock 'n' roll, abiti a pois e timori nucleari, Deliver At All Costs ci mette nei panni di Winston Green, un corriere dal passato enigmatico e dal temperamento ardente. Il compito di Winston? Consegnare carichi altamente non convenzionali, al costo di generare una scia di caos dietro di sé pur di portare a termine le sue missioni. Il titolo si distingue per gli ambienti altamente distruttibili e una vasta gamma di veicoli per esplorare la città, affrontando consegne e missioni peculiari, ciascuna con uno stile di gioco unico. Il mondo dinamico offre ampi ambienti semi-aperti da esplorare sia a piedi che a bordo di veicoli, con cittadini che rispondono in modi imprevedibili alle azioni del giocatore.
MX Video - Deliver At All Costs
Oltre al caos, Deliver At All Costs propone una trama ricca di mistero e intrigo divisa in tre atti, con un cast di personaggi distinti e memorabili. L'immersione negli anni '50 è impeccabile, supportata da elementi di design accurati, una colonna sonora originale e un'interfaccia utente che cattura l'essenza di quell'epoca iconica. Tutto qui? No, decisamente no: nonostante l’aria da produzione indie, Deliver At All Costs sprizza immediatamente stile già a partire dall'approccio isometrico: per chi, come me, appartiene alla generazione d'oro dei videogiochi, non può sfuggire il richiamo un po retrò e vintage del gioco, che molti hanno accostato ai primi GTA isometrici.
L'esercizio di stile continua con i personaggi che popolano questo gioco e fanno tutti parte di una trama che cattura e incuriosisce: prendiamo subito a cuore il destino del protagonista e delle strampalate missioni di consegna a cui si dedicherà con anima e corpo. Intorno a lui troviamo una città che non risparmia personaggi e situazioni originali come il sindaco che manda il sosia alle riunioni di budget, il venditore di frutta che rigenera frutta marcia, vecchi che vanno sul tetto al tramonto e geologi che studiano con un sismografo grande quanto il pick-up. Un vero campionario di stravaganza.

Percorrendo le strade di S.Monique è palpabile quello stile un po’ fuori di testa che caratterizza anche la dinamica di gioco: persone che attraversano la strada senza prestare attenzione, automobilisti che non rispettano le precedenze, speaker della radio che affermano la non pericolosità del vulcano in città. Il destino del protagonista si intreccia con quello della società di consegne, e ne subisce il destino quando la concorrenza si fa ambiziosa. Ci troviamo a guidare un pick-up che sarà il nostro fido compagno di avventure per portare a termine le consegne.
Non appena ricevuto l’ordine, il nostro obiettivo viene indicato sulla mappa e delle frecce sulla strada facilitano l'orientamento in questo mondo isometrico. La dinamica di guida ha volutamente una componente di latenza in modo da estremizzare l'inerzia del veicolo e facilitare gli errori distruttivi. Quasi tutto, nel mondo di Deliver At All Costs, può infatti essere distrutto, e il solo accelerare un po' troppo nelle strade della cittadina può scatenare una distruzione epocale. Certo, la distruzione è divertente, ma attenzione, se investite troppi pedoni o distruggere troppe case, Questi si vendicheranno distruggendo il vostro veicolo. la cosa si può spingere al punto che l'intervento delle forze dell'ordine potrebbe impedirvi di completare le missioni, a meno di non essere così rapidi da nascondervi nei cassonetti (vi ricorda qualche altro gioco?).

Oltre alle missioni primarie, ovvero la consegna di pacchi, sono disponibili dei piccoli obiettivi secondari che contribuiscono alla raccolta di pezzi di ricambio, soldi o progetti. Tutto ciò è funzionale ad una inaspettata ma divertente peculiarità del gioco: è possibile modificare il veicolo per montare argani, gru, razzi posteriori e altre diavolerie che sono sicuramente utili nelle missioni. A quelli disponibili nei bauli sparsi nei luoghi più impensabili della città, è sempre possibile affiancare quanto disponibile nei negozi in cui si possono spendere i soldi frutto del duro lavoro e della scatole contenenti a sorpresa disseminate nelle mappe. Questo è lo stratagemma, unitamente alle missioni secondarie e ai punti d'osservazione, inserito da Far Out per incentivare la componente free roaming e la scoperta dei quattro angoli della città.

Tra una consegna e l’altra, l’intera vicenda dell’azienda We Deliver e di S. Monique si intrecciano per una durata di circa 7-8 ore con le strampalate richieste di consegne e le personali vicissitudini di Winston, di Donavan e degli altri protagonisti, in maniera da amalgamare la dinamica di gioco folle e sconclusionata delle consegne con le personali vicissitudini dei personaggi del gioco. Il gioco ci presenta infine testi e sottotitoli in italiano, mentre il doppiaggio rimane in inglese.
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