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Slipstream

Recensione - SlipstreamXbox Series X | S DigitalGame

Anche se saghe storiche come Out Run, SEGA Rally eo Daytona USA sono oramai defunte, il loro spirito continua a vivere in molti racer indie che ne raccolgono il testimone. Slipstream è l'ultimo a provarci: vediamo insieme con quali risultati.
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Il Gioco

Slipstream è una produzione di Ansdor Games, la compagnia di uno sviluppatore brasiliano di nome Sandro Luiz de Paula che, praticamente da solo (Ansdor - Sandro, capito?), ha creato questo intrigante progetto. Come tanti altri gamer nati tra gli anni '80 e '90, Sandro, ha vissuto in prima persona l'esplosione di popolarità dei racer arcade, che già con accozzaglie di pixel "finti 3D" riuscivano a donare sensazioni di velocità incredibili, prima in sala giochi e poi anche sulle console casalinghe. E Slipstream è proprio una lettera d'amore ai racer di quell'epoca, soprattutto la saga di Out Run, serie che purtroppo è sparita dalla scena da oltre un decennio tranne che per qualche remake e porting. L'ispirazione è innegabile: paesaggi finti 3D che si materializzano davanti ai nostri occhi con sprite bidimensionali, guida arcade, rettilinei eterni e lunghe curve da affrontare a suon di derapate incredibili, battendosi contro i rivali, schivando il traffico e tenendo d'occhio il timer che porta al game over quando raggiunge lo zero.

MX Video - Slipstream

La modalità principale, Grand Tour, è infatti la cosa che più si avvicina alla formula di Out Run. Il giocatore è chiamato ad affrontare una serie di aree con biomi differenti come spiaggia, montagna o deserto, arrivando alla fine di ciascuno cercando di battere un rivale e senza far scadere il tempo, per poter poi scegliere il prossimo tracciato tra i due proposti. Ne consegue una struttura "ad albero" con numerose "uscite" da sbloccare e battere.

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Oltre a questo troviamo anche gare classiche, prove a tempo e variazioni sul tema come il Battle Royale, che altro non è che una gara ad eliminazione con un nome più moderno, o la difficilissima Cannonball, una vera e propria gara endurance con traffico aumentato. Tutto è affrontabile anche in multiplayer fino a 4 giocatori, ma purtroppo solo in split-screen locale, con l'online che, almeno a oggi, non è pervenuto.

Il titolo presenta anche dozzine e dozzine di obiettivi di gioco distinti, come vincere con le varie macchine a disposizione, raggiungere ognuna delle uscite in Grand Tour, battere tutti i rivali in una partita, vincere dall'ultima posizione e via dicendo, offrendo parecchi motivi per continuare a giocare anche una volta viste tutte le piste e auto che il titolo offre. Dopo numerose ore di gioco infatti mi ritrovo ancora con tantissimi obiettivi da raggiungere, complice una notevole difficoltà una volta raggiunto un certo livello.

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Lo stile grafico retrò del titolo è accompagnato da una colonna sonora all'altezza, che combina sonorità synthwave con elementi 8-bit che ben richiamano gli anni '80 e '90 e donano ulteriore sensazione di velocità a gare già di per sé adrenaliniche. A proposito di velocità, non si può non parlare di performance: ovviamente il gioco gira egregiamente su qualunque Xbox, dalla One base fino alla Series X, ma quest'ultima supporta anche i 120 frame al secondo per chi è dotato di televisore o monitor che li supportino. Infine, il titolo è anche tradotto in italiano per quel che concerne tutti i testi di gioco.

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Amore

Let's bring it back to the 90's!

- Impossibile non parlare di giochi come Out Run e Cruis'n quando si descrive l'esperienza di gioco in Slipstream. Dallo stile di guida, lo stile grafico volutamente retrò (con persino filtri stile tubo catodico applicabili), fino alla colonna sonora energica: il titolo dello sviluppatore brasiliano Ansdor Games tocca tutte le note giuste per evocare palate di nostalgia di un'epoca ormai lontana.

Il livello di sfida per tutti

- I giochi di guida arcade hanno da sempre fascino anche per chi non ha le abilità o la pazienza per un racer serio e impegnato, con accelerazioni al limite, un grip della macchina a dir poco folle, spesso e volentieri nessun sistema di danni o usura e via dicendo. Tutto ciò si applica anche a Slipstream, ma ci sono anche difficoltà selezionabili, la possibilità di attivare derapate automatizzate nonché la possibilità di usare il rewind del tempo (come avviene in molti racer moderni) per compensare gli errori di guida. Insomma, un racer arcade ancor più accessibile dei giochi d'epoca.

Contenuti a volontà

- Dai trailer e dagli screen può sembrare che Slipstream sia un banale clone di Out Run, e sicuramente le citazioni si sprecano, ma le modalità di gioco sono molto più di quanto ci si aspetterebbe da un gioco del genere. Oltre alle modalità classiche infatti, c'è anche Cannonball con le sue gare endurance, nonché una modalità chiamata Battle Royale che altro non è che una gara Eliminazione. Ci sono inoltre tantissimi obiettivi secondari, diverse macchine con stili di guida personalizzabili, e così via. Il tutto poi è personalizzabile in ogni regola, difficoltà, e giocabile anche in multiplayer locale. Decisamente parecchia carne al fuoco, specialmente per un gioco economico come questo.

Odio

Feeling di guida leggermente sotto le aspettative

- Quando un gioco di guida si rifà a classici senza tempo come Out Run, la serie Cruis'n o Daytona USA, le aspettative sul modello di guida sono inevitabilmente alle stelle. Slipstream pecca proprio qui, con una guida leggermente meno reattiva, scattante e precisa dei titoli appena citati, con più difficoltà ad iniziare le derapate e una maggior difficoltà a correggere la velocità una volta iniziata la curva. Ci si abitua, e ci si diverte, ma si poteva fare qualcosina in più.

Difficoltà mal bilanciata

- A livello di design delle piste, un po' tutte le aree del gioco sono molto simili. Autostrade ampie fatte di rettilinei e ampie curve, con poche variazioni sul tema. Eppure, la gestione dell'IA avversaria in queste zone è a dir poco altalenante, con alcune curve semplici dove inspiegabilmente gli avversari perdono una marea di tempo ed altre sequenze più impegnative dove invece sembrano passare dritti a tavoletta, guadagnando metri su metri. L'IA andrà tarata un po' meglio con qualche aggiornamento sicuramente.

Niente online

- Non so per voi, ma per me uno degli elementi cruciali di un gioco di guida è la possibilità di sfidare direttamente la community globale, comparando i nostri tempi ma soprattutto entrando nel vivo della lotta tra sportellate e sorpassi all'ultimo respiro. Purtroppo il multiplayer di Slipstream si limita al solo gioco locale, con lo split-screen quindi come unico modo per sfide contro altri giocatori. Peccato!

Tiriamo le somme

Slipstream replica al meglio molti degli elementi visivi e di gameplay che hanno reso giochi come Out Run indimenticabili. Il gameplay non avrà il feeling di guida dei migliori esponenti del genere, ma cerca di compensare con la quantità notevole di modalità di gioco e la presenza del multiplayer, seppur solo locale. Resta qualche perplessità sulla difficoltà incostante, ma il titolo di Ansdor Games sa essere davvero adrenalinico e nostalgico, e al conveniente prezzo di lancio di 8,99 Euro mi sento di consigliarlo caldamente a tutti gli amanti dei giochi di guida retrò.
7.8

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L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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