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TimeSplitters: Future Perfect
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Recensione - TimeSplitters: Future PerfectXboxGame

Dopo un avvio un po'incerto cinque anni fa su PS2, TimeSplitters si offrì di nuovo al pubblico nel 2002 con un seguito multiformato che, seppur farcito di idee originali, non convinceva al massimo soprattutto a causa del sistema di controllo che si discostava da quelli dei classici FPS su console. Arrivata infine sotto l'ala protettrice di Electronic Arts, la serie torna oggi con un terzo episodio sempre sviluppato da Free Radical e che dal punto di vista della giocabilità strizza l'occhio ai più famosi FPS, Halo ed Half Life 2 in testa. Torniamo a salvare l'umanità dalla minaccia dei TimeSplitters in questo sparatutto che ci manderà in giro per il tempo in compagnia di un originalissimo cast di comprimari.


A spasso nel tempo
Il futuro secondo Free Radical: nel 2401 l'umanità sprofonderà in una violenta guerra contro una misteriosa razza, i TimeSplitters, delle bestie dall'aspetto antropomorfo e decisamente animalesco dotate della capacità di rendersi invisibili e lanciare lampi di energia sui nemici. Al fine di porre fine al conflitto, il soldato Cortez, che ricorda nell'aspetto il Vin Diesel di Riddick, si getta nell'impresa di viaggiare all'indietro nel tempo per rimuovere il male alla fonte e ristabilire così la pace. TimeSplitters ci permetterà quindi di giocare ai turisti temporali attraverso 13 livelli situati per la maggior parte in epoche diverse. Questo dà occasione agli sviluppatori di immergere il giocatore in ambienti estremamente variegati e talvolta ispirati ad altri titoli famosi: nel 1924 ci troveremo in una sorta di castello Wolfenstein, nel 1994 visiteremo una casa infesta dagli zombies in una parodia di Resident Evil o nel 2052 ci ritroveremo in un mondo molto simile a quello visto in Deus Ex. Oltre al cambio di ambientazione, ogni epoca propone i suoi nemici ed il suo set di armi. Passeremo così agilmente dal distruggere robot a colpi di fucile laser al contrastare zombies a suon di mazza da baseball e lanciafiamme, passando per una semplice pistola degli ani 20 contro dei soldati su un'isola della scozia, e così via. In pratica, il gioco mantiene il fascino dei titoli precedenti grazie all'introduzione di ambientazioni e situazioni di gioco profondamente diverse tra loro.

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Dall'indole simpatica e sempre pronto a gettarsi a capofitto nell'azione, Cortez sarà accompagnato, man mano che procederà avanti ed indietro nel tempo, da dei personaggi che lo aiuteranno nello svolgimento delle missioni. Tutti dotati di una forte caratterizzazione, troviamo tra loro individui come un robot che sembra uscito da un film di Austin Powers, un veterano dell'esercito scozzese che non disdegna l'abbigliamento femminile, o una studentessa dagli abiti succinti e calze a rete con la passione per il paranormale. Anche se alcuni di questi personaggi ci daranno una mano durante il combattimento, non aspettatevi dei gran tiratori capaci di ripulire intere aree mentre siete tranquillamente al riparo dai proiettili nemici: in realtà si tratta più di personaggi il cui scopo è farvi compagnia e guidarvi attraverso i livelli, ma quando ci sarà da scontrarsi coi nemici saranno di ben poca utilità. Se non altro sembrano essere in grado di badare a sè stessi, per cui non dovremo cavarli d'impaccio per evitare che muoiano facendo fallire la missione, tranne che in alcuni momenti particolari in cui lo scopo sarà proprio salvarli dai nemici.


Cortez, il killer
Oltre a questi alleati, Cortez riceverà talvolta una mano da un alleato sempre molto utile: se stesso. Già, perchè il ragazzone se ne frega di paradossi temporali e delle ripercussioni nella realtà che molti film e romanzi di fantascienza sembrano attribuire a certi problemi dei viaggi nel tempo, e non si fa problemi ad incontrare il se stesso di altri momenti temporali per "darsi una mano" nel completamento delle missioni. In pratica, ogni tanto incontreremo delle distorsioni spazio/temporali che ci permetteranno di interagire con il nostro doppio del passato o del futuro, formando così una squadra imbattibile. Ecco quindi che potremo ad esempio superare una porta perchè lui sbuca dal soffitto dandoci la chiave per aprirla, dopo di che continuando il livello ci troveremo a rivivere la stessa situazione ma dal lato opposto, ossia dando la chiave al nostro io del passato bloccato davanti la porta, oppure ci troveremo a farci aiutare contro un elicottero mentre dovremo abbattere i nemici, passando poi dall'altra parte ad abbattere l'elicottero mentre il nostro io passato fa in modo che i nemici non ci uccidano. Da mal di testa, eh? E' per questo che spesso in film come Ritorno al Futuro i paradossi temporali vengono visti come un nemico da evitare, ma vi garantiamo che qui rappresentano un espediente estremamente divertente ed originale.

Il set di armi a nostra disposizione dipenderà come abbiamo detto da ogni periodo storico visitato, e questo offrirà una grande varietà all'azione. Si passa da fucili laser i cui colpi possono rimbalzare sulle pareti al classico fucile da cecchino passando per fucili a pompa e lanciafiamme, affiancando tutto questo alla possibilità di utilizzare in ogni momento uno speciale congegno che ci permette di librare in aria gli oggetti che ci circondano e scagliarli contro i nemici (chi ha detto Half Life 2?) L'arsenale a nostra disposizione è quindi sempre molto variegato, e questo non ci farà mai annoiare. Potremo poi utilizzare dei veicoli che troveremo parcheggiati in alcuni livelli con la possibilità di guidarli o farli guidare al nostro partner, mentre noi ci occupiamo di far fuori i nemici. La giocabilità è generalmente assestata sulla meccanica "vedo il nemico, lo uccido", senza particolari tatticismi nè nostri nè dei nostri avversari. Questo tuttavia non si fa sentire come un grande difetto, anzi il gioco scorre bene e con un buon ritmo, risultando molto divertente.

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Purtroppo TimeSplitters: Future Perfect "scorre" talmente bene da risultare estremamente corto nella campagna single-player: in difficoltà Normale siamo riusciti a completare le 13 missioni a nostra disposizione in 8 ore scarse, un tempo di gioco decisamente troppo basso. fortunatamente però il titolo abbonda di modi di gioco alternativi che compensano in qualche modo questa debolezza imperdonabile. Di fianco alla modalità storia troviamo dunque una modalità Arcade ed una modalità Sfida. Per quanto riguarda la Arcade, si tratta semplicemente di 13 prove classiche, simili a quelle che si trovano nella maggior parte degli FPS (deathmatch, king of the hill, cattura la bandiera, ecc..), da portare a termine nelle varie mappe di gioco. Si tratta di modalità di gioco concepite ovviamente per il gioco in compagnia, ma grazie all'impiego di bots sufficientemente intelligenti possono andar bene anche per i giocatori più solitari, o per i momenti in cui non abbiamo amici da massacrare. La modalità Sfida introduce invece tutta una serie di missioni alternative da giocare nelle mappe della modalità Storia: di tratta di missioni assolutamente sopra le righe e spesso buffe, come distruggere un ristorante cinese a suon di mattoni, partecipare a corse tra gatti a motore (!), far esplodere crani di scimmia con un fucile, eliminare zombies scagliandogli addosso delle casse, giocare ad una sorta di basket futuristico e via dicendo. I ragazzi di Free Radical si sono sicuramente sbizzarriti, offrendoci oltre 20 sfide da portare a termine e completare con il miglior punteggio possibile. Queste modalità possono sicuramente allungare la vita del gioco, ma questo dipende molto dai singoli giocatori: se vi piace portare avanti una storia dall'inizio alla fine e le modalità di gioco estemporanee non vi attirano molto, probabilmente finirete presto di giocare, altrimenti avrete moltissime ore di divertimento.

Divertimento con gli amici
A venire ulteriormente in soccorso della longevità del titolo ci sono le modalità multigiocatore, che ci permettono di divertirci in compagnia sia on che off-line. Una modalità disponibile solo offline è il gioco in cooperativa, che ci consente di giocare con un amico a schermo condiviso ed affrontando tutte le missioni della storia. Anzichè avere due Cortez, uno interpreterà l'eroe e l'altro il personaggio aggiuntivo di turno. Si passa poi al multiplayer più classico, quello che ci permette di scontrarci con altri giocatori anche online, e qui TimeSplitters: Future Perfect mostra il suo valore. Grazie a mappe ben costruite, una abbondanza di parametri e modalità di gioco, un alto numero di personaggi diversi e stravaganti, un gameplay immediato ed un arsenale estremamente variegato, gli scontri tra giocatori sono sempre molto freschi e divertenti. Infine, assoluta novità per i giocatori di FPS su console, disporremo di un editor di mappe che ci consente di creare le nostre sfide online, condividendole con gli altri giocatori. L'interfaccia dell'editor non è propriamente intuitiva, ma abbiamo scaricato le opere di altri utenti e verificato l'estrema flessibilità di creazione: c'è chi si è divertito a riprodurre le mappe di Splinter Cell, chi invece ha ricreato le più famose mappe di Halo, e chi si è dilettato nel riprodurre situazioni di film famosi. Ovviamente con tutte le limitazioni del caso, ma l'impressione è di una potenzialità pressochè infinita per gli appassionati di gioco online, che non saranno più ristretti alle sole mappe di gioco offerte dagli sviluppatori.


Grafica e sonoro
Esteticamente parlando, TimeSplitters: Future Perfect presenta una veste piena di personalità e carattere. Nella tradizione dei suoi predecessori, il gioco conserva un aspetto fumettoso con personaggi dal look espressivo e caricaturale, e sicuramente non corre il rischio di cadere nella mischia dei molti FPS anonimi frutto di scopiazzatura dei soliti clichè. Purtroppo tecnicamente il gioco non è particolarmente evoluto, seppur presentando elementi di pregio. In particolare si fanno apprezzare le belle textures, sempre ben definite, le animazioni dei personaggi sempre fluide e piacevoli ed il frame-rate per la maggior parte del tempo fisso a 60fps, anche se in alcune situazioni si notano dei tentennamenti del motore grafico. Il gioco nel complesso risulta gradevole, ed il look fumettoso ci fa dimenticare in parte le mancanze tecniche come illuminazione dinamica o utilizzo di bump/normal mapping.

L'audio del gioco trova invece il suo punto di forza nei dialoghi dei personaggi, completamente doppiati in italiano. I creatori lo hanno voluto farcire di elementi umoristici e divertenti, e siamo contenti che questo non sia andato perso grazie alla localizzazione nella nostra lingua madre, realizzata ottimamente con doppiatori sempre all'altezza della situazione. Il resto del comparto sonoro si attesta su livelli di sufficienza, senza spiccare particolarmente.

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Fine del viaggio (temporale)
Scegliendo una strada inusuale per gli FPS moderni, gli sviluppatori di TimeSplitters: Future Perfect hanno privilegiato gli extra ed il multiplayer alla storia principale, offrendoci un gioco ottimamente realizzato nel complesso e dalla forte personalità. Se siete di quei giocatori che una volta terminata la modalità "storia" di un titolo lo ripongono senza più tornare a giocare, sicuramente il nuovo titolo EA non fa per voi vista la brevità di tale modalità. Al contrario, se vi piace esplorare ogni minima possibilità offerta da un gioco e se magari disponete anche di qualche amico con cui giocare a casa o via Xbox Live, il gioco vi schiuderà tutte le sue potenzialità e ne rimarrete piacevolmente catturati.


Ringraziamo Electronic Arts per la collaborazione.
7.6

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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