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Warhammer 40.000: Space Marine
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Recensione - Warhammer 40.000: Space MarineXbox 360Game

Quando si pensa ai wargame da tavolo con tanto di miniature e dadi, il primo nome che viene in mente è sempre Warhammer: nato ormai quasi 30 anni fa, da qualche tempo a questa parte il famoso brand creato da Games Workshop ha invaso anche il mondo dei videogiochi. L’ultimo frutto di tale trend è Warhammer 40.000: Space Marine, sparatutto in terza persona creato da Relic Entertainment: scopriamo insieme se lo studio canadese sia riuscito a riprodurre su console la magia che ha reso immortale questo gioco da tavolo.

Il Gioco

Il Mondo Forgia, colonia imperiale su cui vengono fabbricate le armi e i macchinari bellici che l’Impero utilizza per l’infinita guerra contro le forze del male, è stato invaso da milioni di Orki. Il pianeta ospita però una delle armi più distruttive a disposizione dell’Impero, e perderne il possesso potrebbe significare alzare definitivamente bandiera bianca ed arrendersi ai nemici dell’umanità. Per questo, nell’attesa che i rinforzi dell’Impero giungano sul pianeta, una squadra di Space Marines viene inviata sul posto per mettere le mani sull’arma segreta prima che ci riescano gli Orki; il team è guidato dal Capitano Titus, eroe che impersoniamo dall’inizio alla fine dell’avventura. Accompagnato dai suoi fedeli compagni e, in alcune circostanze, da personaggi incontrati nel corso della trama principale, il nostro eroe si troverà ad affrontare centinaia di Orki dei più svariati tipi: dai più piccoli ed inoffensivi mostriciattoli che si incontrano all’inizio del gioco fino ad arrivare a nemici specializzati nell’uso delle armi a distanza, mostri kamikaze che si fanno esplodere pur di farvi fuori o gigantesche creature corazzate difficilissime da abbattere.

Per quanto riguarda il gameplay, Warhammer 40.000: Space Marine è uno sparatutto in terza persona che affianca alle sparatorie (molto vagamente ispirate a Gears of War) le tipiche meccaniche di un hack n’ slash, con orde di nemici da affrontare in corpo a corpo. L’intero gameplay si basa sul mix di questi due approcci apparentemente opposti, senza però che il sistema di controllo ne risenta: i comandi delle armi da fuoco sono affidati ai tasti dorsali come nel più classico degli sparatutto, mentre i tasti A, B, X ed Y sono invece dedicati al controllo del personaggio durante le fasi di mischia per i combattimenti corpo a corpo. Premendo le due levette è poi possibile attivare la modalità Furia, durante la quale Titus recupera energia ed i suoi colpi (sia fisici che con le armi da fuoco) diventano più potenti. Non essendoci kit medici, l’unico altro modo per recuperare energia è quello di eseguire delle esecuzioni sui nemici, stordendoli con il tasto Y e finendoli poi con B. Questo in sintesi è tutto ciò che serve sapere per farsi un’idea di Warhammer 40.000: Space Marine: il sistema di controllo è semplice ed intuitivo, così come il gameplay e la trama in generale. La modalità principale è la Campagna e si dipana in 17 diversi capitoli, affiancata dall’ormai immancabile multiplayer online di cui vi parlo più approfonditamente in seguito.

Amore

Un mix perfetto

- E’ difficile immaginare un gioco in cui possano convivere due stili di gameplay totalmente opposti come quelli di uno sparatutto e di un hack n’ slash senza che uno dei due abbia il predominio sull’altro, ma da questo punto di vista Relic ha invece fatto davvero un lavoro coi fiocchi. Le due fasi si alternano con sorprendente armonia durante le battaglie, lasciando al giocatore la possibilità di scegliere quale strategia di attacco adottare a seconda del tipo di nemici e della conformazione dello scenario in cui si combatte. Ovviamente ci sono momenti nei quali è obbligatorio attaccare a distanza (quando i nemici sono su punti rialzati impossibili da raggiungere) o corpo a corpo (quando vi arrivano addosso decine di mostri contemporaneamente), ma nella maggioranza dei casi si può scegliere se rimanere fuori dal cuore dello scontro e sparare da lontano oppure gettarsi nella mischia armati di ascia o spada. Il risultato è un gioco divertente dall’inizio alla fine, con un pizzico di strategia durante le battaglie che va ad arricchire notevolmente la giocabilità.

Armi per tutti i gusti

- L’arsenale disponibile in Warhammer 40.000: Space Marine è di tutto rispetto: le armi per il corpo a corpo sono tre (spada, ascia e martello), ognuna delle quali ha le proprie combo ed esecuzioni personalizzate. Le armi da fuoco invece sono molte di più, e variano dai più classici fucili e pistole a proiettili fino ad arrivare a cannoni al plasma e fucili laser. Di tanto in tanto si possono anche trovare, sparse per la mappa, le classiche torrette di difesa che si possono rimuovere e portare in giro fin tanto che i proiettili non finiscono. Ogni arma ha i suoi punti forti e quelli deboli, ed ognuna è più adatta ad una certa situazione rispetto ad un’altra: è importante quindi avere sempre con sé un’arma di ogni tipo per poter affrontare qualsiasi tipo di nemico ci si trovi davanti.

Massacro online

- Grande impegno è stato messo da Relic nel comparto online, e i risultati si vedono: Warhammer 40.000: Space Marine può infatti godere di una sezione multiplayer di tutto rispetto, che seppur conti soltanto due modalità giocabili (il classico Deathmatch a Squadre e una sorta di Quartier Generale in cui conquistare determinate zone e poi difenderle, entrambe giocabili in 8 vs 8) garantisce un bonus di longevità non indifferente ad un titolo la cui modalità Campagna dura non più di 10/12 ore. Il vero punto forte della sezione online è la personalizzazione: esiste un sistema di classi simile a quanto visto nei vari Call of Duty, tramite il quale creare il proprio arsenale scegliendo tra le armi a disposizione (sia corpo a corpo che da fuoco), ognuna delle quali modificabile a sua volta tramite gli accessori presenti, che si sbloccano man mano che si sale di livello; in più, anche il personaggio è personalizzabile a livello estetico. Il risultato di questo sistema di classi è la possibilità di creare un personaggio fatto su misura in base alla propria strategia di attacco ed alla mappa, e che nonostante la grossa differenza tra gli stili di gioco utilizzabili (si pensi ad esempio all’enorme differenza di approccio tra un cecchino ed un attaccante corpo a corpo) è strutturato in modo che nessuna classe in particolare abbia un netto vantaggio sulle altre, dando vita così a scontri sempre equilibrati indipendentemente dalle scelte di ogni giocatore.

Odio

Nessuna difesa

- Come Gears of War insegna, in uno sparatutto in terza persona la possibilità di copertura durante le sparatorie aggiunge una notevole varietà strategica alle nostre azioni: in Warhammer 40.000: Space Marine non esiste però alcun sistema del genere, e il risultato è che ci si trova spesso sotto il fuoco nemico senza possibilità di difendersi, a parte i casi in cui lo scenario offra qualche riparo dietro a cui piazzarsi (dai quali però non ci si può sporgere per sparare senza esporsi nuovamente ai proiettili nemici). Manca inoltre anche qualsiasi tipo di parata negli scontri corpo a corpo, e così se ci si trova accerchiati dai nemici si può solo sperare di ucciderli tutti prima che la nostra energia scenda a zero, o al massimo arretrare creandosi lo spazio per usare le armi da fuoco. Si può tentare di recuperare energia con le esecuzioni o attivando la modalità Furia, ma in entrambi i casi si rimane nel frattempo vulnerabili ai colpi dei nemici. Insomma, sarebbe bastato uno sforzo in più sotto questi aspetti per rendere Warhammer 40.000: Space Marine decisamente migliore da questo punto di vista.

Poca varietà

- In Warhammer 40.000: Space Marine la modalità Campagna scorre velocemente tra sparatorie e mischie selvagge: peccato però che il gioco sia tutto qui. Dall’inizio alla fine, l’unico obiettivo è quello di andare da un punto all’altro uccidendo tutto ciò che si para sulla nostra strada. Come detto prima, il tutto è comunque molto divertente e non viene mai a noia, però non sarebbe stato male inserire qualche sezione che diversificasse un po’ il gameplay.

Tiriamo le somme

Warhammer 40.000: Space Marine è un gioco divertente dall’inizio alla fine, con un gameplay ben strutturato nonostante l’apparente difficoltà di convivenza tra le meccaniche di uno sparatutto e un hack ‘n slash, e che può contare su un comparto multiplayer di primo livello; l’ultima creazione di Relic Entertainment pecca invece sotto il profilo della varietà di gioco e accusa qualche piccolo limite di giocabilità, ma in generale i pregi sono più dei difetti ed almeno un giro di prova se lo merita tutto: non sarà un capolavoro, ma potrebbe comunque conquistarvi.
8.0

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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