Recensione - Warhammer 40.000: Space Marine
di
TheFury87
P
Il Gioco
Per quanto riguarda il gameplay, Warhammer 40.000: Space Marine è uno sparatutto in terza persona che affianca alle sparatorie (molto vagamente ispirate a Gears of War) le tipiche meccaniche di un hack n’ slash, con orde di nemici da affrontare in corpo a corpo. L’intero gameplay si basa sul mix di questi due approcci apparentemente opposti, senza però che il sistema di controllo ne risenta: i comandi delle armi da fuoco sono affidati ai tasti dorsali come nel più classico degli sparatutto, mentre i tasti A, B, X ed Y sono invece dedicati al controllo del personaggio durante le fasi di mischia per i combattimenti corpo a corpo. Premendo le due levette è poi possibile attivare la modalità Furia, durante la quale Titus recupera energia ed i suoi colpi (sia fisici che con le armi da fuoco) diventano più potenti. Non essendoci kit medici, l’unico altro modo per recuperare energia è quello di eseguire delle esecuzioni sui nemici, stordendoli con il tasto Y e finendoli poi con B. Questo in sintesi è tutto ciò che serve sapere per farsi un’idea di Warhammer 40.000: Space Marine: il sistema di controllo è semplice ed intuitivo, così come il gameplay e la trama in generale. La modalità principale è la Campagna e si dipana in 17 diversi capitoli, affiancata dall’ormai immancabile multiplayer online di cui vi parlo più approfonditamente in seguito.
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