Dopo l'annuncio ufficiale di ieri cominciano ad arrivare ulteriori notizie su Just Cause 3, dalle pagine della rivista Game Informer. Vediamo più nel dettaglio quanto è stato diffuso sinora. Come prima cosa il team di sviluppo sarà formato da professionisti già all'opera su titoli del calibro di Burnout, Assassin Creed e Far Cry. 

La mappa, ampia circa 1000 chilometri quadrati, presenterà ogni tipo di scenario: dagli oceani alle terre emerse, città, montagne e isole. Ci sarà inoltre una grande base fortificata nei cui dintorni si troverà una piccola caverna lambita da un fiume che potrà essere usata come passaggio segreto per la base stessa.

Il nuovo motore grafico utilizzato garantirà una maggiore verticalità del terreno.

La storia si svolgerà nel Mediterraneo, in una repubblica di fantasia dove Rico è nato chiamata "Repubblica dei Medici". Il dittatore Generale Di Ravello però ne prenderà il potere, cominciando a fare quello che tutti i tiranni amano. Il compito del giocatore sarà quindi di destituire il politico corrotto e violento e riportare la pace. Non ci saranno molti riferimenti ai vecchi capitoli, sebbene alcune vecchie conoscenze faranno la loro comparsa.

Il gameplay sarà come in passato estremamente votato al sandbox, quindi ambienti aperti raggiungibili a piacimento. Per quanto riguarda i controlli saranno molto più reattivi, compresi quelli del paracadute, e non sarà più necessario prendere la mira per lanciare il rampino. Lo stesso rampino non genererà più quei tira e molla con il nemico, ma sarà molto più responsivo sotto questo aspetto.

Ogni città nella mappa avrà la solita tonnellata di materiale propagandistico da distruggere, con il fidato C4 naturalmente. L'esplosivo a disposizione sarà infinito ma  non potrà più essere lanciato. Le armi daranno una maggiore sensazione di potenza, e risulteranno più pesanti rispetto al passato.

Venire feriti farà perdere colore allo schermo, al contempo però i nemici brilleranno maggiormente assumendo così maggior risalto. Non ci saranno i medipack, la salute si rigenererà da sola con il tempo. Nessun tipo di schivata è al momento prevista, così come la possibilità di accucciarsi. Gli sviluppatori non vogliono che il giocatore resti troppo fermo in un punto.

Lo stato di allerta dei nemici può crescere, così come il loro schieramento. Per interrompere l'affluenza di nemici si potrà uccidere, come nei capitoli precedenti, la guardia che sta chiamando i rinforzi. 

Attaccarsi con il rampino ad un elicottero permetterà di uccidere all'istante il pilota, senza QTE, oppure di rimanere agganciati al di sotto del mezzo.

Un nuovo rampino retrattile comandato da remoto permetterà di agganciare un obiettivo per poi tirarlo verso un altro oggetto o superficie. Il giocatore avrà a disposizione diversi rampini di questo tipo, introducendo quindi un nuovo livello di tattica nei combattimenti. 

Liberare le città abbasserà il livello di pericolo e ci permetterà di portare i veicoli al negozio che in questo modo diventerà un punto di rilascio ribelle. Ogni veicolo è upgradabile con diversi gadget e progredendo con la storia verranno sbloccati veicoli sempre più potenti sino al livello militare.

I veicoli saranno inoltre i protagonisti di corse e sfide, sia a terra che nei cieli. La tuta alare sarà utilizzabile nel gioco anche al posto del paracadute, ma attenzione all'altezza. 

Durante il gioco capiterà di dover attaccare basi nemiche pesantemente. Il giocatore potrà scegliere il modo in cui condurre l'attacco. Per esempio una volta raggiunta una batteria di missili SAM si potrà scegliere se farli esplodere o riprogrammarli piuttosto per abbattere gli elicotteri nemici in aria. 

Al momento non è previsto alcun tipo di multiplayer, mentre saranno presenti alcune feature della community che si presuppone comprendano classifiche e sfide per un titolo che è comunque definito come single player.

Just Cause 3 dovrebbe arrivare nel corso del prossimo anno per le console di nuova generazione.