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Dead Rising 3 - Operation Broken Eagle

Nick Ramos e i suoi amici non sono gli unici che in Dead Rising 3 hanno combattuto contro gli zombi a Los Perdidos per salvare la pellaccia: la cittadina è stata teatro anche di altre avventure, che Capcom ci vuole narrare con i quattro DLC della serie "Le Storie Segrete di Los Perdidos". Il primo di questi a giungere sul Games Store è Operation Broken Eagle: l'abbiamo giocato e vi raccontiamo com'è.
Quando l'infezione zombi si è scatenata a Los Perdidos, in città era presente un ospite molto speciale: la Presidente degli Stati Uniti, che stava tenendo un comizio davanti al museo cittadino e che è stata poi portata in un luogo sicuro dalle proprie guardie. In Operation Broken Eagle impersoniamo il comandante delle forze speciali Adam Kane, il quale è stato inviato dai suoi superiori a cercare e catturare la Presidente, accusata di non essere intervenuta duramente nella repressione dell'infezione. All'inizio del gioco Kane si trova su un elicottero sopra la città insieme ai suoi compagni, quando un imprevisto li costringe a paracadutarsi in fretta e furia: separato dal team, Kane deve quindi ricongiungersi con i suoi - o almeno quelli che non sono stati aggrediti dagli zombi - e portare avanti la sua missione.

Non c'è purtroppo molto da dire su Operation Broken Eagle: il gioco si svolge nel giro di un'ora e mezza-due mentre seguiamo i vari obiettivi fino a raggiungere il luogo in cui la Presidente si è arroccata con le sue guardie, le quali hanno il compito di tenere lontani sia gli zombi che Kane stesso. La missione si svolge come le altre viste nella storia principale: ci viene chiesto di raggiungere uno dopo l'altro determinati luoghi per raccogliere oggetti, veicoli oppure trovare indizi che ci permettano di risalire alla location del nostro obiettivo finale, mentre falciamo gioiosamente decine di zombi. Per quanto riguarda le sue capacità di movimento e combattimento, Kane si comporta esattamente come Nick Ramos senza aggiungere peculiarità al gameplay, anche se il fatto di essere un militare ci permette di accedere ad interessanti armi come un fucile a pompa a ripetizione, uno spara-proiettili congelanti in grado di cristallizzare grossi gruppi di zombi ed un nuovo veicolo corazzato dotato di mitragliatrice incorporata.

In realtà Kane sembra essere un semplice reskinning di Nick Ramos: ha addirittura le stesse abilità che abbiamo maturato con Nick nel gioco principale e può anch'egli assemblare le stesse armi e veicoli che abbiamo scoperto in precedenza. Questo ovviamente non ha molto senso dal punto di vista della storia: perché un comandante delle forze speciali dovrebbe avere le stesse abilità di un meccanico di città? E perché dovrebbe essere in grado di assemblare al volo e senza sforzo armi e veicoli, piuttosto che magari avere migliori doti di combattimento con armi e in corpo a corpo?

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Oltre alla missione principale ci vengono proposte anche una serie di attività secondarie, che risultano però tutte uguali tra loro: si tratta sempre di raggiungere la posizione dei nostri compagni dispersi e ucciderli qualora si siano trasformati in zombi, cosa che avverrà nella maggior parte dei casi. Nulla di particolarmente coinvolgente, insomma.

La storia di questa espansione non è purtroppo particolarmente interessante, Adam Kane risulta essere piuttosto stereotipato e privo di una buona caratterizzazione, le missioni principali non offrono granché di nuovo e quelle secondarie sono ripetitive; ma almeno il DLC ci offrirà nuove location da esplorare, vero? Purtroppo no, tutti i luoghi che visitiamo nel corso dell'avventura sono già stati esplorati nel gioco principale. Perfino la location finale, dove ha luogo un serrato scontro a fuoco prima di raggiungere la Presidente, era già visitabile durante una missione che coinvolgeva uno degli psicopatici affrontati da Nick Ramos. Non pretendo che gli sviluppatori aggiungessero un intero quartiere della città, ma sarebbe stato sicuramente auspicabile che estendessero la mappa con almeno una nuova location che fosse interessante da visitare. Chessò, un parco giochi, un acquario, uno zoo, le fogne della città... insomma, qualsiasi cosa potesse rendere più interessante l'esplorazione per chi ha già visitato ogni angolo di Los Perdidos.

Come avrete capito, questo Operation Broken Eagle non m'è piaciuto granché: si lascia giocare, per carità, ma in definitiva risulta scialbo e non raccomandabile. A questo aggiungiamo poi la beffa dell'averlo distribuito in un aggiornamento obbligatorio per tutti. Già, perchè l'aggiornamento di 13 GB di qualche giorno fa era così corposo proprio perché conteneva al suo interno l'intero DLC, oltre anche a contenuti per i futuri DLC (il terzo e il quarto, stando a quanto affermato da Capcom): infatti il download del solo DLC avviene quasi istantaneamente essendo di pochi MB, questo perchè i contenuti veri e propri - oggetti, filmati, audio, dati sulle missioni - stanno tutti nell'update. Costringere tutti gli utenti a scaricare 13 GB di dati che magari non useranno mai perché non acquisteranno i DLC è un'operazione degna di un villain fumettistico. Aggiungiamo al tutto anche che questa, come le future espansioni, non prevede il gioco in cooperativa: una scelta che potrei capire nel caso di un'avventura che ruota attorno ad una storia solida ed interessante, ma in questo caso bastava mettere al fianco di Kane un suo compagno di squadra ed ecco fatta la co-op.

In definitiva non ritengo che Operation Broken Eagle meriti i 9,99 Euro del biglietto d'ingresso e spero che le future "Storie Segrete" siano qualitativamente migliori perché altrimenti lo stesso Season Pass si rivelerà un'amara delusione per chi l'ha acquistato. Dead Rising 3 è un gioco estremamente divertente che ci ha già dimostrato come possa dar vita a storie e situazioni di tutti i tipi: è un peccato che Capcom non sia riuscita a creare un DLC all'altezza del gioco principale.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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