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Pro Evolution Soccer 2008
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Recensione - Pro Evolution Soccer 2008Xbox 360Game

Dopo il parziale flop avuto con Pro Evolution Soccer 6 Konami ci riprova quest'anno lanciando Pro Evolution Soccer 2008, nel periodo in cui il suo maggior antagonista sfoggia un titolo mostrante indubbie qualità e innovazioni. Sarà riuscito il titolo Konami a tornare ai fasti che lo hanno reso famoso? Abbiamo cercato di trovare una risposta analizzandolo a fondo.



Palla al centro
Le premesse iniziali del team KTYO di Konami, capeggiato da Shingo "Seabass" Takatsuka, erano di creare con PES 2008 un titolo innovativo che doveva una volta per tutte segnare l'ingresso nella next-generation della serie, lavorando sopratutto sotto il profilo dell'intelligenza artificiale dei singoli calciatori e su un aspetto grafico molto curato e dettagliato. Inserito il disco nella nostra console ci accorgiamo subito che qualcosa è cambiato rispetto all'episodio precedente: migliorie nell'aspetto grafico, nelle animazioni, nel controllo del giocatore e nel ritmo di gioco fanno si che Pro Evolution Soccer 2008 si differenzi dal suo predecessore. Questo non avviene però nel modo drastico ed innovativo in cui speravamo. Più che un vero e proprio nuovo titolo, sembra di avere tra le mani un aggiornamento riveduto, corretto e ampliato di PES 6, o più semplicemente quello che doveva essere quest'ultimo e che non è stato.

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Tanti modi per divertirsi
Grazie alla licenza FIFPRo, PES 2008 ci mette a disposizione tutti i maggiori campionati europei e le squadre nazionali di tutto il mondo, quindi non ci resta che decidere se lanciarci subito in una partita spicciola e veloce, da soli o con un amico in modalità Esibizione, oppure affrontare a scelta una tra le tante modalità competitive proposte, che vanno dai diversi campionati alle molteplici coppe.

Immancabile è la modalità più duratura e famosa della serie, quella della Master Legaue, in cui una volta scelta la nostra squadra potremo affrontare tutto il suo processo evolutivo, non solo in termini di gioco ma anche per quanto riguarda il progredire delle caratteristiche atletiche dei calciatori e la gestione finanziaria del Club. In sintesi potremo cimentarci, nel corso degli anni virtuali, nel creare e portare ai massimi livelli la nostra squadra ideale decidendo gli acquisti, i tagli, gli allenamenti, i vari miglioramenti da apportare ai nostri calciatori e la formazione con le tecniche di gioco da adottare. Tutto questo partendo dalla serie minore fino a conquistare i primati della serie maggiore e delle varie coppe disputabili nel corso degli anni, a patto che il bilancio finanziario del Club naturalmente non vada in negativo, altrimenti è Game Over. Da sottolineare anche l'ampliamento della lega minore nella Master Legaue, che passa dalle solite otto squadre a ben venti club, con relativo aumento di durata e difficoltà; in più l'arrivo di un nuovo look grafico ed alcune chicce come le dichiarazioni dei calciatori a fine partita rendono la lega ancora più coinvolgente.

Il gioco vede poi il ritorno sui nostri amati schermi del mastodontico e completo editor, assente ingiustificato della precedente versione per Xbox 360. Grazie all'editor potremo dilettarci a creare e modificare i calciatori presenti nel gioco, intervenendo sia su caratteristiche legate ai tratti somatici che su quelle fisiche e prestazionali. Inoltre potremo editare la nostra squadra personale, strutturando e definendo ogni singolo componente. Anche i più intransigenti e maniacali perfezionisti potranno correggere i pochi nomi di squadre e calciatori non ufficiali, non disponendo il gioco della licenza FIFA nella sua completezza. Una novità interessante è poi il supporto della Live Vision, la webcam di Xbox 360, che ci permette di catturare il nostro volto ed usarlo su un calciatore, sia esso preesistente o appena creato.

In sintesi questo nuovo episodio di PES soddisfa appieno in termini di longevità, come del resto già ci aspettavamo, e grazie anche all'editor di giocatori e squadre riesce a compensare e ridimensionare alcune delle carenze dovute alla mancanza di alcune licenze.


La giocabilità: tante conferme e qualche novità
Pro Evolution Soccer si è contraddistinto sin dalle sue prime versioni sopratutto per il gameplay molto facile ed intuitivo, che riesce nello stesso tempo ad essere estremamente simulativo: questo ha fatto si che in pochi anni PES fosse etichettato come il Re delle simulazioni calcistiche. Ma nella scorsa edizione la giocabilità ha subito una sterzata verso un approccio più veloce ed arcade, cosa che ritroviamo - anche se in modo più lieve rispetto alla precedente versione, in PES 2008. Questo farà probabilmente storcere il naso ai puristi e ai fan della saga, ma non pregiudica comunque in modo eccessivo il divertimento offerto dal titolo.

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Konami ha più volte accennato al nuovo sistema di intelligenza artificiale, denominato TeamVision, adottato per questo nuovo capitolo di PES: il compito del nuovo algoritmo è far si che i nostri avversari gestiti dalla CPU riescano a percepire e capire le nostre tattiche di gioco, adottando automaticamente delle contromisure adeguate in modo da costringerci a cambiare tattica offensiva o difensiva, rendendo molto più reale l'intera esperienza di gioco. Effettivamente, provando il gioco per diverse ore, qualcosa è cambiato nella IA dei giocatori avversari gestiti dalla CPU, sopratutto nel reparto difensivo. Sembrano più attenti e compatti nelle marcature, ma nulla che renda veramente l'idea di quello che Konami si era riproposta di realizzare, e le azioni "fotocopia" continuano a imperversare durante la partita, quindi anche avendo mossi piccoli passi nella giusta direzione i ragazzi di KTYO hanno ancora parecchia strada da percorrere per raggiungere l'obiettivo desiderato.

Le vere pecche intrinseche nel codice genetico di Pro Evolution Soccer sono sempre state quelle legate al portiere e ai suoi comportamenti. In questo capitolo, anche se decisamente migliorati nel complesso generale, i portieri presentano ancora diverse lacune, infatti li troviamo spesso fuori posizione o intenti ad effettuare la solita parata in respinta piuttosto che bloccare la palla in arrivo, regalando in questo modo agli avversari il classico calcio d'angolo o peggio ancora l'assist involontario che un attaccante avversario potrà sfruttare prontamente. Da sottolineare peraltro che segnare da lontano è diventato decisamente più semplice, ma solo sfruttando determinati giocatori con caratteristiche ben definite sulla potenza e precisione del tiro e sapendone ben calibrare forza e direzione. Questo, anche se qualcuno può non essere d'accodo, a nostro avviso rende il gioco un pò più dinamico e permette di costruire azioni maggiormente diversificate.

Abbiamo riscontrato una migliore programmazione della IA anche nel trio aribitrale nel gestire le partite, infatti non vengono più segnalati anche i falli più innocenti, e le misure adottate sembrano più eque rispetto alle circostanze in cui si verifica l'evento. L'ennesimo fattore che PES non riesce a scrollarsi di dosso è quello dei passaggi in alcune situazioni del gioco in fase di stallo, infatti ancora capita che in queste circostanze, una volta effettuato il passaggio al nostro compagno di squadra, egli puntualmente se ne resti fermo ad aspettare senza quasi andare incontro al pallone, lasciando tutto il tempo per una facile intercettazione della palla di gioco.

Novità di rilievo introdotta nel gameplay è invece quella relativa al comando per la simulazione di fallo, infatti eseguendo l'opportuna combinazione di tasti vedremo il nostro calciatore farsi un bel tuffetto sul manto erboso. Inoltre in fase di calcio pazziato da parte dell'avversario avremo la possibilità di aumentare o diminuire il numero di giocatori che fanno parte della barriera.

Uno dei punti di forza di PES è anche sempre stato la gestione della formazione e delle tattiche di gioco e qui ritroviamo tutte le caratteristiche relative, oltre all'aggiunta di alcune opzioni come la scelta del giocatore di appoggio nelle punizioni o l'impostazione del calciatore incaricato di scattare in avanti sui calci piazzati.

Per quel che concerne il gameplay, in definitiva, Pro Evolution Soccer 2008 è promosso con riserva: ci sono margini di miglioramento ed è sempre bello, adrenalinico, frizzante, semplice e intuitivo da giocare, ma si deve ancora percorrere della strada per raggiungere gli obiettivi desiderati da Konami.


Grafica, sonoro e gioco online
Analizzando la componente grafica del gioco si notano subito dei netti e sostanziosi miglioramenti rispetto al titolo dell'anno scorso, ma la strada verso la next-generation è ancora lunga per i programmatori di Konami. Il comparto grafico nel complesso risulta sempre pulito e ben dettagliato e si fa un buon uso dell'antiliasing, che regala ai calciatori presenti sul campo di gioco un aspetto molto ben definito; nulla però di stupefacente e anche se gradevole e curato in molti particolari risulta ad ogni modo datato, visto l'hardware a disposizione. Una cura minuziosa è stata messa anche nella realizazione degli stadi, ben quindici, e finalmente in essi troviamo presenti spettatori poligonali e non più personaggi bidimnesionali spalmati nelle tribune. Inoltre possiamo osservare anche i nostri compagni di squadra in panchina, visibili da una telecamera stile TV dal menu di pausa del gioco.

Per quanto concerne il manto erboso, anche se migliorato, siamo ancora lontani dal renderlo vicino alla realtà. Sorprendente cura è stata dedicata alla realizzazione del volto dei calciatori, soprattutto per quelli più famosi: nei primi piani hanno una resa ottima, sembra davvero di avere di fronte i propri idoli. Il motore grafico nel complesso risulta mantenere una certa stabilità, anche se spesso incappa in piccoli cali di frame rate, sopratutto nelle situazioni di maggior affollamento. Per quanto concerne le animazioni, anche qui Konami si deve impegnare di più e cercare di fare il grande salto, cercando di rivoluzionare del tutto il sistema propostoci da ormai troppi anni.

Il comparto audio è formato da tracce che ben si addicono alla tipologia di gioco, e la telecronaca è stata affidata per l'ennesima volta al duo Civoli-Sandreani. Nonostante qualche pecca la telecronaca riesce sempre a commentare adeguatamente l'andamento del gioco in partita.

Tutti si aspettavano infine da questa nuova incarnazione di PES una componente Xbox Live innovativa e ben funzionante, invece per il terzo anno consecutivo il Live al lancio del gioco non va: anche questa volta la parola magica è "Lag". Certamente il problema sarà risolto con il rilascio di un'opportuna patch riparatrice, ma ci chiediamo come sia possibile che Konami non tragga mai insegnamento dai sui errori e riesca puntualmente ad incappare nello stesso sbaglio. Ci aspettavamo inoltre la possibilita di giocare online almeno in un 2 contro 2, visto che il diretto antagonista ha proposto un divertentissimo 5 contro 5, ma cosi non è stato: per ora il Live di PES 2008 è limitato alle sole partite uno contro uno.

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Fine partita, tiriamo le somme
Pro Evolution Soccer 2008 può essere sicuramente considerato il primo vero titolo next-gen della serie ma, anche se caratterizzato come sempre da una elevata e intuitiva giocabilità, non ci soddisfa appieno: ci sono ancora diverse lacune da colmare sopratutto per quanto riguarda il comparto grafico ed il gioco online. I ragazzi di Konami sono comunque riusciti a fare molti passi avanti rispetto allo scorso anno producendo un episodio che risulta certamente più appagante e completo del precedente, quindi consigliamo il passaggio al nuovo titolo per gli appassionati, ma ci aspettiamo molto di più da questa blasonata serie.
8.0

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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