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Overlord
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Recensione - OverlordXbox 360Game

Fin dal lancio di Xbox 360, sono stati pochi i titoli capaci di soddisfare i gusti degli appassionati di ambientazioni fantasy. Lo scopo primario di titoli di questo genere è spesso quello di perseguire gesta eroiche e di natura benevola, ma a volte può capitarci di essere liberi di compiere il bene o il male, così come avviene in Fable ed Oblivion. A differenza di tali concetti che stanno alla base di una pur semplice forma di manicheismo etico o morale, in Overlord ci ritroveremo ad affrontare una completa inversione di rotta: scordatevi di damigelle da salvare e reami da difendere, perchè qui è il terrore a farla da padrone.



Una torre da ricostruire, un mondo da dominare
Ultimata una piacevole ed ironica presentazione, il gioco appare da subito immediato e semplice nelle sue meccaniche, apprese in maniera dettagliata grazie alla fida presenza del bizzarro Gnarl, signore e saggio dei nostri valorosi serventi. Costui spiega che durante la nostra lunghissima assenza, tutti gli eroi del Bene che avevano annientato il nostro oscuro potere si sono ora trasformati in personaggi corrotti dal successo e dal lusso, e quindi meritevoli di una sonora punizione. Impersonando il terribile Overlord, il classico signore del male di stampo fantasy, il nostro compito sarà quello di ristabilire il nostro dominio sul mondo di gioco e di ricostruire finalmente l’altissima Torre Oscura andata in rovina a causa si raid di avidi eroi. Fin dalle prime battute, inoltre, si intuisce subito che proprio l’ironia costituisce un tassello fondamentale di questo gioco, conferendo così forte personalità e carisma ad ogni singola creatura che incontreremo.

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Il gameplay, nonostante sia piuttosto articolato, è incentrato nel semplificare qualsiasi nostra azione, sia essa un combattimento o la risoluzione di un enigma. Tutto ciò è reso godibile grazie alla possibilità di controllare, assieme allo stesso Overlord, un’intera orda di serventi, i quali aumenteranno di numero man mano che libereremo nuove razze. Questi serventi, infatti, piccoli e micidiali folletti, si suddividono in ben quattro razze, variando così la giocabilità in base alle circostanze. Questi utili esseri possono essere evocati presso appositi "nidi" sparsi in diversi punti della mappa, dai quali spunteranno in numero limitato una volta utilizzate le corrispondenti sfere di essenza raccolte dai corpi dei nemici caduti. Dapprima avremo a disposizione una sola razza, cioè quella dei Marroni, serventi di indole guerriera e molto aggressiva, dediti alle armi e alle battaglie corpo a corpo. Le restanti tre razze, i Rossi, Verdi e Blu, rappresentano ognuna una differente abilità; i Rossi sono resistenti al fuoco e possono estinguere le fiamme che ostacolano un determinato passaggio, ma è bene tenerli a distanza durante i combattimenti poiché deboli nel corpo a corpo. I serventi Verdi, contrariamente, risulteranno utili nelle azioni stealth e nel superare luoghi in cui presenziano sostanze velenose o epidemie (segnalate da una classica nebbia verde), mentre i Blu potranno attraversare facilmente i corsi d’acqua e, soprattutto, potranno guarire gli altri serventi caduti in battaglia. Il ruolo dei serventi è quindi decisamente fondamentale in Overlord, ed una volta controllate tutte e quattro le razze, essi diventeranno una micidiale macchina da guerra. I serventi possono essere controllati in due modi principali: uno è semplicemente indicare un punto, un oggetto o un nemico e loro vi si recheranno sapendo già cosa fare (attaccare o azionare meccanismi), mentre l'altro ci permette di controllare tutto il gruppo usando lo stick destro, direzionandoli e muovendoli come più ci aggrada.

Il gioco si concentra maggiormente nella componente action, quindi combattimenti con nemici o boss, ma non manca la varietà oltre a questo. Muoversi per i villaggi delle quattro locazioni principali, Mellow Hills, Evernight Forest, Heaven’s Peak e Golden Hills, è reso sempre divertente dalla possibilità di devastare e saccheggiare tutto ciò che ci capiterà a tiro, anche se trascorse un paio d’ore si può constatare come Overlord soffra in parte di una certa ripetitività dal punto di vista dei dungeons, minati da un’ampiezza piuttosto limitata ed una struttura troppo lineare.

I combattimenti con i nemici sono strutturati in modo che si debba sempre far uso dei propri serventi, sia per il numero o la potenza dei nemici sia per il fatto che spesso non sono direttamente raggiungibili dall'Overlord. Questo introduce una discreta componente tattica, che esige un sapiente utilizzo dei serventi, dal loro posizionamento ad un’equa suddivisione in gruppi, e solo acquisendo e raffinando sempre di più la nostra tattica gli scontri si risolveranno con maggiore successo e rapidità.

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Un ulteriore elemento che arricchisce il gameplay di Overlord si rifà questa volta al genere rpg, ossia la capacità di potenziare il protagonista per aumentarne le singole abilità. Da un certo punto del gioco in poi, infatti, verranno messe a disposizione due stanze all’interno della Torre, il nostro quartier generale; una corrisponde ad una sorta di arena nella quale poter combattere a proprio piacimento contro i nemici già sconfitti nella storia, incrementando progressivamente la nostra abilità in battaglia. L’altra stanza, invece, è una vera e propria armeria, all’interno della quale potremo fare qualsiasi tipo di combinazione per ottenere armamenti e magie sempre più potenti ed efficaci, pena ovviamente dispendio di denaro e serventi, i quali si getteranno generosamente nella fonderia come fossero materia prima.

Perché sottolineare dunque un cambiamento di rotta rispetto al genere classico? Come abbiamo già accennato, Overlord ha come fine principe quello di accostare le vicende di un malvagio ed oscuro signore ad uno sfondo tipicamente fiabesco che, di primo impatto, ricorda molto quello di Fable. Qui peròdovremo necessariamente compiere il Male, ma come? In realtà il gioco offre due piccole “varianti”: compiere il Male limitandosi a svolgere il nostro dovere di oscuro signore oppure compierlo con il livello massimo di crudeltà e corruzione, portando alla rovina persino i villaggi di innocenti e indifesi abitanti. Ovviamente, entrambe le varianti porteranno a delle inevitabili conseguenze; la prima, in caso di corruzione minima, consentirà di avvalersi dell’appoggio degli abitanti nel raggiungimento del nostro obiettivo, la seconda, invece, causerà terrore e odio nei nostri confronti. Purtroppo il fattore casualità non è stato curato a sufficienza dagli sviluppatori e le differenze fra l’una o la seconda variante risultano comunque ininfluenti ai fini della storia. Il gameplay di Overlord appare quindi piuttosto semplice ed immediato e, nonostante i limiti citati riguardanti la linearità e la non completa esplorazione degli ambienti esterni ed interni, il gioco promette ore di divertimento, accompagnato da una sana e piacevole ironia.


Quanti bei prati
Spostandoci sul comparto tecnico, Overlord non delude le aspettative: graficamente il titolo appare quasi un misto fra il motore grafico del bellissimo Kameo e quello più “ruvido” di Fable, rivestito di alta definizione. Anche lo stile si avvicina in un certo senso ad entrambi questi titoli, soprattutto per quanto concerne i modelli poligonali dei serventi, dell’Overlord e, infine, dei villaggi contadini. Gli scenari sono dominati da una ricca e colorata vegetazione, che varia da soffici prati cosparsi di fiori e laghetti a boschi fitti di alberi. A spezzare queste quasi incantevoli ambientazioni intervengono castelli gotici e dalle dimensioni maestose, paludi, cimiteri cosparsi di zombi o villaggi semi distrutti. Insomma, la varietà dei luoghi è piuttosto alta e gli sviluppatori hanno creato il giusto ritmo per rendere Overlord adeguato al suo tema, da una parte fiabesco e dall’altra oscuro e malvagio. E se dai dialoghi e dalle movenze di un po’ tutti i personaggi si percepisce un’ironia di fondo, anche dallo stile grafico traspare la stessa sottile e mirata ironia, che rende esilarante l’impatto visivo con il resto del gioco. Possiamo considerare Overlord come una piacevole sorpresa per questo periodo estivo piuttosto arido e solitamente privo di titoli degni di nota. Nel complesso il gioco rientra nella media dei titoli di questa nuova generazione anche se, effettivamente, un maggior impegno nello sfruttare una console come la 360 non avrebbe di certo guastato.

Il comparto sonoro è quello che più merita lodi rispetto a quello grafico, dato che il doppiaggio ed i sottotitoli sono completamente in italiano e risultano davvero di ottima fattura. Ascoltare i discorsi del saggio Gnarl mantiene sempre adeguato lo stile del gioco, così come le esclamazioni dei fedelissimi serventi, che non esitano a deridere il proprio nemico quando si trova in difficoltà di fronte ai loro attacchi incontenibili. Unica curiosità da annotare è l’alone di mistero che circonda il malvagio Overlord, che si limita ad ascoltare i consigli del saggio e ad agire di conseguenza senza proferir parola.

Infine una componente che non poteva certo mancare in un titolo come Overlord è quella del supporto ad Xbox Live, che incrementa ulteriormente la longevità già di per sé discreta. Le modalità disponibili nel gioco in rete sono essenzialmente due, ed entrambe permettono di confrontarsi con un altro Overlord; una prima modalità propone una sfida a suon di colpi con l’Overlord avversario, con l’arduo compito di dimostrare la propria abilità e superiorità. La seconda consiste invece in una vera e propria cooperazione fra i due ed i rispettivi serventi, che dovranno saccheggiare interi villaggi per raggiungere un determinato punteggio. La controparte online del gioco, quindi, si dimostra piuttosto competitiva e offre altrettanto divertimento quanto la storia in singolo.

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Pronti a compiere il Male!
Tirando le somme, Overlord ci è parso essere un gioco capace di divertire anche i palati più esigenti, risultando alla fine una piacevole sorpresa nonostante le modeste ambizioni. Se siete amanti del genere fantasy/rpg con elementi tipicamente action, contornati da enigmi mai complessi e una discreta dose di tattica, potrete ritrovare in Overlord un gioco rilassante e dalla natura spiccatamente anticonformista. E... finalmente avrete la possibilità di impersonare un vero signore del Male, l’Overlord!
8.2

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