Recensione - Inversion
Il Gioco
Inversion è uno spararutto in terza persona che ha come principale - ed evidentissima - fonte d'ispirazione Gears of War; alle meccaniche classiche della serie Epic gli sviluppatori di Saber Interactive hanno però aggiunto un elemento distintivo: il controllo della gravità. Grazie allo zaino Gravlink, una particolare tecnologia dei Ludatodore di cui entriamo in possesso nelle fasi iniziali della storia, guadagniamo la possibilità di creare delle zone di bassa o alta gravità, utili per sollevare nemici nascosti dietro i ripari oppure raccogliere, spostare o scagliare violentemente grossi oggetti come massi ed automobili. La città è inoltre disseminata di anomalie gravitazionali che ci permettono di camminare sulle pareti o sui soffitti dei palazzi; questo dà vita a momenti distintivi come quando combattiamo nemici presenti su un piano gravitazionale diverso dal nostro (ad esempio noi sulla fiancata di un palazzo e loro per strada), oppure come le traversate e i combattimenti a gravità zero in cui usiamo le macerie fluttuanti come riparo e punti di slancio per lunghi salti. Oltre a queste particolarità, il gioco procede come ci si aspetterebbe da un classico sparatutto con sistema di copertura: tanti scontri a fuoco, occasionali boss e struttura lineare per un totale di 14 capitoli che impiegherete circa otto ore a completare.
Per quelli di voi interessati al gioco in compagnia, Inversion offre la possibilità di giocare l'intera campagna in co-op online (niente cooperativa locale) a due giocatori, impersonando i due protagonisti della storia; è presente inoltre una modalità Sopravvivenza in cui quattro giocatori devono affrontare ondate di nemici. Il comparto multiplayer competitivo è infine rappresentato da alcune modalità ad obiettivi, tutti contro tutti o a squadre, per 8 o 12 giocatori.
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