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Yusuf Mehdi torna sulla condivisione dei giochi tra altri 10 giocatori

Soltanto pochi giorni fa trattavamo la questione della condivisione dei giochi grazie ad un comunicato ufficiale di Microsoft; oggi invece ci pensa ArsTechnica con un'interessante intervista a Yusuf Mehdi, Chief Marketing and Strategy Officer di MS, a tornare sul caldissimo argomento. Vediamo insieme per punti cosa è emerso.

  • Per condividere il gioco con gli altri, non è necessario che essi siano dei componenti stretti della famiglia, visto che non sarebbe comunque possibile dimostrare l'identità dei propri consaguinei.
  • Per condividere il gioco con altre persone, non è necessario vivere nella stessa casa dell'effettivo proprietario e utilizzare la stessa console.
  • È possibile condividere il gioco anche con persone che vivono dall'altra parte del globo rispetto alla nostra posizione. Chiunque può essere nonimato come "membro della famiglia", amici stretti e contatti lontani.
  • Al momento della prima installazione della console, Xbox One chiederà al proprietario quali altri account vorrà collegare la console e questi profili saranno proprio quelli "di famiglia" con cui poter condividere tutto. Ovviamente potremo rimuovere o aggiungere altri account a nostro piacimento anche in seguito all'installazione.
  • Il gioco che viene condiviso con gli altri può essere giocato soltanto da una persona alla volta. Questo significa che non sarà possibile giocare contemporaneamente allo stesso titolo se si è scelto di condividerlo con altri.
  • La gestione dei prestiti e/o condivisione di giochi sarà molto più semplice, visto che non è richiesto alcuno scambio a mano. Inoltre, c'è il vantaggio di poter effettuare prestiti e condivisioni anche fuori dalla propria regione, scegliendo di effettuare l'operazioni con amici oltreoceano o in altre parti d'Europa.
  • Microsoft è a conoscenza del grande cambiamento che sta apportando e dedicherà molto tempo nel far capire a tutti come funzioneranno i nuovi meccanismi. Lo scopo è quello di muovere in avanti il mondo del gaming su console ed effettuare una transizione verso il mercato digitale.
  • Con la possibilità di avere diversi modelli di licenze, gli editori potranno sbizzarrirsi nel personalizzare il modo in cui i propri titoli possono essere acquistati, giocati, ceduti e condivisi. Non ci si limiterà soltanto ad avere giochi free-to-play o titoli classici da 60 euro: in futuro, ci potranno essere tante vie alternative senza adottare i due estremi.
  • Microsoft supporterà comunque il mercato dell'usato, ma agli editori deve essere comunque garantita una fetta dell'operazione per il loro lavoro. Così come la pirateria non porta nelle casse degli sviluppatori alcun soldo, anche il mercato dell'usato non garantisce entrate in denaro per loro.
  • Mehdi ha chiarito che tutte le opinioni dei giocatori vengono ascoltate e che tutte le categorie di consumatori, in special modo quelle che pongono attenzione sulle politiche della Xbox One, rimangono importanti e strategiche. Si tratta solo di far capire a tutti come funziona il sistema.
MX Video - Xbox One
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