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Oddworld: Stranger's Wrath
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Anteprima - Oddworld: Stranger's Wrath

Torna tra noi il mitico mondo di Oddworld: un mondo questa volta in perfetto stile western nel quale il nostro ruolo sarà quello di un vero cowboy cacciatore di taglie. Stranger, questo è il nome del mitico e a dir poco “cool” protagonista della nuova avventura partorita dal genio di Lorne Lanning.
Quel mondo strano, particolare e carismatico che esordì ancora nel secolo scorso su Playstation proponendo un design rivoluzionario sia dal punto di vista della creatività che da quello prettamente tecnico, si ripropone oggi e si mette in mostra ancora una volta come un mondo tutto da scoprire ed estremamente curioso. Abe’s Oddysee e il suo seguito avevano in quegli anni elevato Lorne Lanning e il suo team (Oddworld Inhabitants) al rango dei migliori sviluppatori sulla piazza; il terzo episodio (Munch’s Oddysee) ha poi sancito l’entrata di Oddworld nel mondo a tre dimensioni. Le creature che popolano il nuovo mondo di Oddworld sono in ogni caso rimasti gli incredibili e divertenti esseri che tutti noi conosciamo: testa grossa, corpo curvo e mani e piedi fuori misura.

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Stranger, il protagonista di questo quarto capitolo, è però diverso: è più alto, è più burbero ed è molto, ma molto più “cool” di tutti gli altri suoi simili: questa trasformazione si plasma e prende vita insieme con l’evoluzione del gameplay che contraddistingue questo nuovo capitolo di Oddworld. Se infatti in precedenza ci trovavamo di fronte ad un titolo che faceva delle fasi “platform” il suo piatto forte, ora le meccaniche di gioco risultano molto più complesse e farcite da elementi variegati.

Innanzitutto ci troveremo a girovagare in un ambiente puramente western: città assolate, saloon, praterie e canyon da esplorare. Stranger è un cacciatore di taglie che sprezza il pericolo e fa uso di un’arma che dire particolare è forse poco: sul suo braccio destro è infatti legata una sorta di balestra a doppio colpo.
Fin qui voi penserete che tutto sia in linea di massima normale, o almeno fino a quando scoprirete che i proiettili di questa balestra sono dei veri e propri animaletti vivi e vegeti: questa particolarità apre la strada ad aspetti senza dubbio creativi e originali. Dovremo infatti imparare a conoscere dettagliatamente tutte le piccole creaturine-proiettile che incontreremo via via lungo la nostra avventura: per fare qualche esempio potremo sparare piccoli scoiattolini che avranno lo scopo di catturare l’attenzione dei nemici, oppure servirci di ragni che immobilizzeranno i malcapitati con le loro ragnatele o ancora di insetti con strane proprietà elettriche in grado di stordire gli avversari.

Le interessanti novità non si fermano però qui: il fatto di poter caricare due proiettili viventi sulla propria balestra (facendo poi fuoco indipendentemente con i due grilletti dorsali in perfetto stile Halo 2) apre la strada a vere e proprie pianificazioni strategiche. Sarà infatti necessario studiare al meglio le coppie di proiettili a seconda dei nemici da affrontare e soprattutto in riferimento al proprio modo di agire. E’ inutile sottolineare come tutto ciò aggiunga una notevole profondità all’azione di gioco, rendendola sempre accattivante e stuzzicante.
Certamente l’aspetto innovativo rispetto alla serie si rifà al genere sparatutto in prima persona: il fulcro del gioco sta infatti nello sbaragliare i nemici e farsi strada a colpi di fuoco tra staccionate e saloon. A ciò si affianca però anche l’originale e sana natura platform in terza persona che fece grande la serie: sporgenze da raggiungere con doppi salti, gole da saltare in corsa e barili o casse da demolire a pugni o saltandoci sopra. Il risultato che si ottiene spazia dalle fasi esplorative e a tratti anche stealth, a fasi di concitate sparatorie o puramente plaform: un mix dunque che produce un gameplay a prima vista mai frustrante o ripetitivo e soprattutto sempre coinvolgente.

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Il personaggio di Stranger è, come dicevamo, molto particolare: temuto da tutti, contrappone da una parte i suoi movimenti rozzi ma al tempo stesso eleganti a quelli goffi di tutti gli altri abitanti di Oddworld, e dall’altra la sua voce cavernosa a quelle stridule e gracili degli altri personaggi. Stranger è in grado di esibirsi in doppi salti portentosi e in vere e proprie prorompenti cavalcate a quattro zampe; la sua energia si esprime nei pugni e nelle testate a cui può ricorrere negli scontri ravvicinati. Ma ovviamente il suo vero punto di forza sta nella particolare balestra prima descritta che, tra le tante particolarità, cela anche quella di “risucchia anime” dei nemici: una volta messi fuori combattimento o anche solo storditi, potremo infatti assorbire la loro essenza che sarà ovviamente più redditizia in termini di punti se il nemico è ancora vivo.
Stranger, da vero cacciatore di taglie quale è, pensa come prima cosa al denaro: ed è così che una volta catturato (vivo o morto) un qualsivoglia ricercato, dovremo recarci in città per consegnarlo allo sceriffo e riscuotere la nostra lauta ricompensa. Inizierà così un circolo vizioso di proposte e richieste da esaudire che ci porteranno ad esplorare e vivere in lungo e in largo il nuovo mondo di Oddworld.

Tecnicamente parlando Oddworld: Stanger's Wrath mostra realmente i muscoli: il lavoro svolto da Oddworld Inhabitants è a dir poco stupefacente. Una resa grafica nitida e ispirata si affianca a texture altamente definite e farcite di effetti quali bump-mapping ottimamente realizzati: le rocce dei canyon sembrano davvero rocce, in città sembra davvero di respirare la polvere, il sole sembra veramente scottare e i fili d’erba fluttuano in maniera molto verosimile.
Stranger snocciola movimenti fluidi e mai legnosi e gli animaletti sulla balestra appaiono più vivi che mai. L’impatto generale è decisamente fotorealisico e da applauso: tutto ciò giova in maniera decisiva sul piano dell’immersione e del puro coinvolgimento, proprio perché verremo presto catturati dall’atmosfera tutta spaghetti-western.
Anche il comparto sonoro ci cala ottimamente nella parte: temi in perfetto stile western si alternano a pause di silenzio evocative. Nella versione del gioco da noi visionata, anche il doppiaggio (in lingua inglese) era perfettamente realizzato.
A livello di gameplay Oddworld propone come detto spunti molto interessanti che si ripercuotono in maniera positiva sulla giocabilità: basta poco per familiarizzare con i comandi e prodursi in movimenti naturali; decisamente divertente è utilizzare la mitica balestra di Stranger, soprattutto facendo riferimento alla possibilità di fare fuoco indipendentemente con il grilletto destro o sinistro.

La visuale in terza persona con telecamera a rotazione libera (comandabile tramite lo stick destro) si alterna senza soluzione di continuità con la visuale in soggettiva (attivabile con la pressione dello stick destro): in tal modo si entra automaticamente in modalità “sparatutto”, tramite la quale sarà più semplice e preciso aggiustare la mira sui propri bersagli. Presto si impara a sfruttare a proprio favore l’opportunità concessa dagli sviluppatori di passare in ogni momento dalla prima alla terza persona: in soggettiva nelle fasi di sparatoria e con visuale alle spalle nei momentii puramente platform. Tutto ciò risulta molto intuitivo ed appagante, senza mai comportare situazioni poco chiare o confuse.
In linea generale possiamo decisamente affermare che Oddworld: Stanger's Wrath fa del gameplay il suo punto di forza, attorno al quale ruotano poi gli interessanti aspetti tecnici di grafica e sonoro: il design originale e bizzarro trova conforto e piena concretizzazione nella resa grafica quasi fotorealistica e nei quantomai azzeccati temi di fondo che accompagnano l’avventura di Stranger. Insomma, un lavoro che sembra davvero poter strabiliare e colpire nel centro il bersaglio.

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In conclusione, per quanto potuto vedere finora di Oddworld: Stanger's Wrath non possiamo che essere estremamente soddisfatti del lavoro svolto da Oddworld Inhabitants. Lorne Lanning è riuscito nel difficile intento di rinnovare un titolo che da sempre ha fatto dell’originalità il suo punto forte. Una miscela di elementi sparatuttto e classicamente platform si riversa in un mondo western sempre ispirato e popolato dalle mitiche e curiose creature di Oddworld.
Non ci resta che attendere trepidanti il mese di Marzo (periodo dell’uscita europea del titolo) per confermare quanto di buono detto finora.

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