Recensione - State of Decay: Year-One Survival Edition
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
La storia del gioco non bada troppo alle ciance e mette subito il giocatore nei panni di Marcus Campbell, un personaggio all'apparenza qualunque che dopo una giornata passata a pescare con il suo amico Ed si ritrova improvvisamente al centro di un'epidemia di zombie: immediatamente bisogna iniziare a difendersi, dando inizio al gameplay di State of Decay: Year-One Survival Edition. Il protagonista è controllabile in terza persona in un mondo open world e si combatte con armi di fortuna quali bastoni, mazze da baseball, chiavi inglesi o tutto quello che si riesce a trovare. Similmente a Dark Souls, ma in maniera decisamente meno punitiva, è presente un sistema di vita e di stamina per cui è necessario rallentare o riposare di tanto in tanto per non essere sopraffatti dalle orde dei non morti. A tal proposito è possibile anche utilizzare medicinali o cibi per recuperare forze preziose, ma si può anche ricorrere a fuochi d'artificio o sveglie per attirare gli zombie in un certo punto e scappare da un'altra parte. Le risorse e la durata degli oggetti è molto limitata, pertanto ogni azione è da considerare attentamente. Spesso e volentieri evitare gli zombie è la soluzione migliore: per questo è presente un sistema stealth che ci permette di passare furtivamente tra i non-morti, potendoli anche abbattere di nascosto, causando così molto meno rumore rispetto ad approcci più diretti.Ogni nostra azione ci fa guadagnare punti nelle varie statistiche, permettendoci così di colpire con più forza, correre più a lungo e così via, aggiungendo una intrigante seppur non profondissima componente RPG al tutto. Ma in State of Decay: Year-One Survival Edition non si vaga liberamente per il mondo e basta, infatti ogni azione è mirata alla sopravvivenza e alla raccolta di risorse utili. Ci si può insediare in pressoché qualsiasi edificio nella vasta area di gioco, che offre circa 8 chilometri quadrati di superficie giocabile. Bisogna quindi trovare un insediamento, rinforzarne le difese, cercare altri sopravvisuti, costruire servizi quali il cibo, i letti, avamposti per la difesa o degli orti per coltivare il cibo, e tutto questo è possibile grazie alle risorse che troveremo in giro per la mappa. Medicinali, munizioni, provviste di cibo, legna: dovremo spesso addentrarci in case infestate di zombie per trovare ciò che cerchiamo, rischiando la nostra vita per la salvaguardia del nostro gruppo, ma ogni azione che faremo per il bene di tutti aumenterà il morale e l'affinità che abbiamo con i nostri compagni permettendoci così di chieder loro in cambio oggetti da utilizzare, supporto nelle missioni o inviarli in vere e proprie spedizioni.
La storia presenta una trama ben delineata con eventi specifici che cambiano il mondo di gioco e rendono anche più complicato sopravvivere di volta in volta, ma per il resto è tutto nelle mani del giocatore. La generazione delle risorse e dei personaggi salvabili è casuale, e attrettanto casualmente si possono creare drammi tra i compagni come litigi, momenti di stress o improvvise perdite di risorse, che possono stravolgere di colpo i nostri piani; questi eventi serviranno però anche per conoscere meglio passato, paure, dubbi e personalità dei nostri improvvisati amici. Ovviamente gli zombie non mancano, comprese enormi mandrie capaci di distruggere tutto quello che incontrano: è possibile che il nostro avamposto non regga a simili incontri, costringendoci a fuggire e ricominciare da capo in qualche altro luogo. Qualunque personaggio può morire se non si è attenti, ma non si può perdere tempo a piangere i deceduti perché si dovrà trovare nuovi superstiti per riuscire a mandare avanti il gruppo. Nel caso muoia Marcus, il nostro personaggio iniziale, il gioco passa a uno degli altri superstiti del nostro gruppo, ammesso che ce ne siano ancora. Il cambio di personaggio controllato è comunque possibile, anzi consigliato, anche prima della quasi inevitabile morte di esso, poiché gestire al meglio le energie e risorse di ognuno è fondamentale per la lunga vita dei rifugiati.
La longevità della campagna può variare di molto da giocatore a giocatore. Se è possibile finire tutte le missioni principali in 3-4 ore, doversi costantemente occupare di imprevisti, della ricerca di risorse e delle missioni secondarie può allungare enormemente la storia portandola tranquillamente a un minimo di 30-40 ore nel caso si voglia esplorare al massimo le potenzialità del titolo. Ma una volta finita la trama (o anche prima volendo, anche se per ovvi motivi è poco consigliato) è possibile buttarsi sulle due espansioni incluse in questa edizione. La prima, Breakdown, mette un nuovo gruppo di sopravvisuti all'interno di una modalità aperta, infinita e senza trama, dove si dovrà sopravvivere ad ondate di difficoltà sempre crescente di non morti, occupandosi della salvaguardia del proprio camper che fa da mezzo di trasporto e avamposto allo stesso tempo. La seconda espansione, Lifeline, segue invece le vicende di un gruppo di soldati che devono difendere sia la loro base che un gruppo di sopravvisuti da orde di zombie sempre più numerose, questa volta potendo ricorrere anche a trappole e tattiche militari più avanzate. Vista la loro natura aperta, le due espansioni possono aggiungere tantissime ore di divertimento aggiuntivo a un titolo che già di per sé non è affatto corto. Peraltro, la Year-One Survival Edition introduce anche nella campagna base alcuni dei personaggi delle espansioni, oltre a vari piccoli miglioramenti.
La novità principale che i giocatori di State Of Decay noteranno in questa versione è l'aggiornamento grafico. Se modelli poligonali e texture non hanno subito grandi cambiamenti, effetti di luce, risoluzione e frame-rate sono nettamente migliorati. In origine il titolo era abbastanza instabile graficamente parlando, con un frame-rate ballerino e diversi glitch, ma nel remake Xbox One tutto questo (o quasi) è un lontano ricordo. Tutto appare più vivo, più fluido e più curato, anche per quanto riguarda la giocabilità: il sistema di combattimento è ora più naturale e preciso, ci sono una serie di nuove missioni secondarie, una varietà di veicoli inediti, armi e personaggi, nonché tanti piccoli cambiamenti al bilanciamento che sono impossibili da notare ai più, ma che rendono l'esperienza senza dubbio più gradevole. I giocatori della versione originale saranno contenti di sapere inoltre che, per un periodo limitato, è possibile acquistare il gioco con uno sconto del 33% sul prezzo di lancio di 29,99 Euro, portando quindi il titolo con tutti i DLC e le novità a 19,99 Euro.
State of Decay: Year-One Survival Edition è infine localizzato in italiano per quanto riguarda i testi, mentre l'audio è interamente in inglese. Durante i dialoghi si trovano dei sottotitoli per aiutarci, ma siccome la maggior parte di essi si svolgono durante sessioni piuttosto concitate, non sempre si ha modo di seguire il testo; pertanto è consigliata una buona conoscenza dell'inglese parlato.
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