Recensione - King's Quest
Il Gioco
Uscita inizialmente nel 1984, quella di King's Quest è una delle più famose saghe appartenenti al genere delle avventure punta e clicca; ambientata nel reame di Daventry, la serie ci narrava le avventure di Graham, un cavaliere in cerca d'avventura che sarebbe poi finito per essere scelto da Re Edward come suo successore al trono. Il nuovo King's Quest riprende in pieno tale spirito, presentandosi come una sorta di raccolta ad episodi di "storie mai narrate" del giovane Graham e raccontandoci quindi le avventure che il cavaliere dovette compiere prima di diventare Re. Il gioco appartiene ancora al genere adventure, ma il tutto è stato reso maggiormente fruibile per un pubblico moderno, rimuovendo le meccaniche punta e clicca in favore di un più immediato controllo diretto del protagonista.Il primo episodio della serie, A Knight to Remember, è disponibile al download al costo di 9,99 Euro e vede un ormai anziano e malato Re Graham narrare alla nipotina Gwendolyn le sue avventure di giovane cavaliere; la ragazza è talmente affascinata da tali storie da tornare ogni giorno al cospetto del nonno per farsene raccontare una nuova. In questo primo capitolo, Graham racconta alla piccola prima una breve storia su come riuscì a rubare uno specchio dalla tana di un drago, dopo di che, tornando ancora indietro nel tempo, le racconta quali prove dovette superare per essere nominato ufficialmente cavaliere di Daventry; questa avventura lo portò ad incontrare numerosi singolari individui, enormi troll ed a confrontarsi con tre diversi paladini nel torneo che avrebbe decretato chi fosse più adatto a ricevere il titolo di cavaliere. E' proprio in queste scene narrate dal vecchio Re Graham che il controllo passa a noi, nei panni della sua versione più giovane.
Il gioco, che vi anticipo essere purtroppo completamente in inglese sia nel parlato che nei sottotitoli, si svolge come una classica avventura esplorativa moderna in un mondo vivace e coloratissimo, dal look simile ad un cartone animato grazie alla grafica cel-shading ed agli scenari disegnati a mano. Qui possiamo muovere liberamente (o comunque nei limiti imposti dal mondo di gioco) Graham all'interno delle ambientazioni, con la possibilità di interagire e parlare con molti personaggi - è presente un semplice sistema di dialogo a scelta multipla -, raccogliere oggetti ponendoli nell'inventario ed utilizzandoli al momento opportuno. Il gioco fa in effetti notare le radici punta e clicca della serie: anche se non abbiamo più un puntatore da utilizzare ovunque nel mondo di gioco, una volta raccolti determinati oggetti dovremo capire come e dove utilizzarli, e non mancano i momenti nei quali, come una volta, non sapendo come proseguire si finisce per usare tutti gli oggetti su qualsiasi elemento finché non otteniamo un risultato. Il tutto è comunque molto immediato e naturale e non si rimane mai bloccati per troppo tempo: la frustrazione che potevano dare certe avventure di 20-30 anni fa è un lontano ricordo, ma sicuramente avrete il vostro buon da fare nel cercare di capire come sbloccare determinate situazioni. Il gioco ci presenta di tanto in tanto anche delle sequenze d'azione durante le quali dobbiamo correre, evitare ostacoli o compiere determinate decisioni in poco tempo, qualcosa che riesce a spezzare con successo il ritmo della normale esplorazione.
L'intero episodio vi terrà occupati per circa 5-6 ore a seconda di quanto tempo vorrete passare ad esplorare per individuare eventuali segreti (legati ad appositi obiettivi sbloccabili).
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