Recensione - Prototype
Il Gioco
Alex Mercer è un ragazzo come molti se ne potrebbero incontrare a New York: jeans, giubbotto di pelle e cappuccio sempre in testa. La sua avventura inizia quando, dopo essersi svegliato privo di memoria sul tavolo di un obitorio, fugge all'esterno per scoprire che qualcosa sta trasformando gli abitanti dell'isola di Manhattan in mutanti deformi, e che l'esercito è all'opera con un grande dispiegamento di mezzi per contenere il problema. Ma non è tutto: Alex scopre di essere dotato di superpoteri che gli permettono di correre velocissimo anche sulle pareti dei palazzi, trasformarsi in una macchina da guerra e persino "assorbire" altre persone, con la duplice possibilità di copiarne l'aspetto esteriore ed acquisirne i ricordi. E' proprio grazie a questo potere che si mette alla ricerca della verità su quel che è accaduto a lui e alle persone di New York: acquisendo una dopo l'altra le memorie dei personaggi chiave coinvolti, cerca di risalire all'inizio di tutto. Non si rivela però una passeggiata: un nucleo speciale dell'esercito, i Black Ops, sanno dell'esistenza di Alex e gli danno la caccia con tutti i mezzi a disposizione.La struttura di Prototype è quella di un classico titolo a giocabilità aperta: abbiamo a disposizione tutta l'isola di Manhattan, liberamente esplorabile nella sua interezza sin dall'inizio, e sulla mappa nel menu di pausa troviamo indicate le posizioni delle missioni principali, che scandiscono l'avanzare della storia, e di quelle secondarie. La città è resa viva dalla costante presenza di pedoni e traffico stradale, oltre ai militari e cittadini mutati perennemente in lotta nelle zone più calde. Non è però possibile guidare i molti veicoli presenti per le strade, eccezion fatta per i carri armati e gli elicotteri militari: questo non rappresenta affatto un handicap, perchè grazie ai poteri del protagonista è possibile coprire velocemente enormi distanze semplicemente correndo oppure arrampicandosi in cima ai palazzi e compiendo grandi balzi tra uno e l'altro.
Le missioni principali offrono 12-14 ore di gioco al livello di difficoltà medio, e sono quasi tutte incentrate sul combattere i vari nemici che incontriamo di volta in volta, che siano militari o mutanti particolarmente potenti, con qualche variazione sul tema come inseguimenti in carro armato o in elicottero e l'attacco o infiltrazione in basi militari (grazie alla possibilità di Alex di assumere l'aspetto di civili o militari). Oltre a queste troviamo sparse per la mappa numerose missioni secondarie: si tratta spesso di sfide in cui dobbiamo coprire un percorso o uccidere un certo numero di nemici entro un tempo limite, e talvolta ci capita di incontrare personaggi della "trama degli intrighi", identificati da un'apposita icona. Raggiungendoli e assorbendoli, otteniamo le loro memorie svelando un nuovo tassello nella storia generale. Questi personaggi non sono comunque obbligatori alla comprensione della trama: quelli importanti fanno parte delle missioni principali.
Commenti