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Halo: Combat Evolved Anniversary
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Anteprima - Halo: Combat Evolved Anniversary

“Io credo che sia solo l’inizio” - con queste parole di Master Chief si concludeva Halo: Combat Evolved, il primo capitolo di una lunga serie videoludica che ha saputo rubare il cuore di milioni di appassionati grazie alla sua trama profonda e al suo stile unico: tale frase non poteva essere più profetica. In vista dell'uscita del remake Halo: Combat Evolved Anniversary, riepiloghiamo le qualità del titolo originale e cosa aspettarci da questa nuova edizione, che segnerà i 10 anni dall'inizio della saga.
Un gioco che ha fatto la storia
Halo CE uscì nel lontano 2001 al lancio di Xbox dopo che Microsoft riconobbe il grande potenziale nell'opera di Bungie Studios e acquisì l'intero studio per garantirsi l'esclusiva e renderlo il titolo di punta per la nuova console (e, non molti lo sanno, causando le ire di Steve Jobs, visto che il gioco era inizialmente previsto per Mac) . Il resto è storia: il gioco diede inizio ad un fenomeno di massa come solo altri pochi titoli hanno saputo creare, in dieci anni il nome Halo è diventato sinonimo di divertimento, certezza e competitività. Un nome che rapidamente ha scalato le vette andando a piazzarsi con le sue caratteristiche innovative vicino ai creatori del genere FPS, Doom e Quake, e reinventando praticamente questo genere su console. Ma cos’aveva Halo di tanto diverso dagli altri sparatutto in prima persona usciti prima di allora? E perché è riuscito a conquistare tutto questo successo?

Parlando di innovazioni, Halo: Combat Evolved è stato uno dei primi giochi ad introdurre un sistema di combattimento molto particolare: rimosse parzialmente il sistema dei medi-kit, sfruttando un sistema di corazza energetica ricaricabile che di fatto ci permetteva di recuperare una parte della "salute" semplicemente mettendoci al riparo dai colpi nemici, inoltre introdusse la limitazione a due sole armi trasportabili contemporaneamente, cosa che rendeva i combattimenti molto più tattici e più ponderata la scelta delle armi da raccogliere, ed infine azzerò completamente i tempi di caricamento dopo essere uccisi, annullando qualsiasi pausa che potesse spezzare il ritmo e la frenesia dell'azione. Oltre a questo, l'armatura del protagonista ci permetteva di effettuare salti di un paio di metri, correre ad una velocità superiore rispetto i normali essere umani e disporre di indicatori di salute, degli scudi, dell’armamento e un radar che mostrava i nemici e gli alleati attorno a noi. Halo introdusse poi una struttura dei livelli estremamente aperta, molto diversa dai corridoi che si erano fino ad allora visti nei titoli del genere, che permetteva di approcciare il combattimento da più angolazioni ed in modi diversi; a questo si aggiungeva la possibilità di guidare i veicoli, sia umani che alieni, con un sistema di controllo innovativo ed azzeccatissimo.

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E poi c'erano i nemici, appartenenti ad un’alleanza di specie aliene conosciuta come il Covenant, tecnologicamente molto avanzati che, con i loro armamenti e navi da guerra, devastarono tutti i pianeti che ospitavano la razza umana. Ma in Halo CE l’approccio con gli alieni non si limitava soltanto al combatterli: era possibile infatti utilizzare i loro veicoli, come Banshee e Ghost, e le loro armi al plasma raccogliendole direttamente dai cadaveri o facendo scorta dalle varie casse di rifornimento sparse in giro per i livelli. La loro IA era poi evolutissima per gli standard dell'epoca: si nascondevano o correvano impauriti quando sopraffatti, sorprendendo con il loro comportamento il giocatore in più di un'occasione. Il titolo si presentava quindi come un gioco sandbox, ossia dove era il giocatore a decidere come giocare e condurre i combattimenti piuttosto che essere forzato dal design degli sviluppatori.

Tutti questi elementi, oltre alla storia stessa dalla quale ha preso vita un intero universo fatto non solo di videogiochi ma anche di romanzi, fumetti, cortometraggi e così via, hanno reso Halo: Combat Evolved una vera pietra miliare del mondo dei videogiochi ed una fonte di ispirazione per molti dei giochi usciti dopo di esso. Prima del titolo Bungie, molti credevano che il genere FPS fosse appannaggio esclusivo del mondo PC e che, tranne per qualche rara eccezione, non avrebbe mai attecchito su console. Halo ha invece cambiato tutto, per sempre.

La campagna
343 Industries, lo studio che si è succeduto a Bungie alla guida della serie, ha deciso di creare con Halo: Combat Evolved Anniversary un remake del primo gioco senza andare però a modificare nulla di quello che era il gioco originale, nè nel design delle mappe nè, tantomeno, nella storia e nel gameplay. La campagna del gioco si prefigurerà quindi come identica all’originale, eccezion fatta per la risoluzione di qualche bug e l'introduzione di una serie di extra di cui vi parlo più avanti. Dov'è quindi stato fatto tutto il lavoro? In due comparti principali: il nuovo motore grafico, realizzato da Saber Interactive e capace di donare un'aspetto attuale a quei livelli ideati oltre 10 anni fa, ed il remake delle mappe multiplayer con il motore di Halo: Reach, delle quali vi parleremo però in un articolo separato. Inoltre il gioco riproporrà la divertentissima cooperativa a due giocatori presente nel titolo originale, giocabile stavolta anche via Xbox Live oltre che a schermo condiviso e in system link.

La storia di Halo: Combat Evolved Anniversary è esattamente quella di dieci anni fa e narra come John 117, conosciuto meglio come Master Chief, fosse l’ultimo Spartan rimasto vivo dopo la caduta del pianeta Reach e di come lui e la più avanzata Intelligenza Artificiale creata dagli Umani, Cortana, fossero finiti su una misteriosa costruzione a forma di anello dopo aver abbandonato l’incrociatore UNSC Pillar of Autumn dopo una fuga dai Covenant. Con il proseguire della campagna incontreremo altri nemici, i flood, e faremo conoscenza con 343 Guilty Spark, un’antica IA a guardia della struttura; Cortana scoprirà inoltre il terribile segreto che nasconde l'anello, dopo di che la nostra missione si trasformerà in una corsa contro il tempo per salvare l'intero universo.

Con noi saranno presenti nelle prime missioni i soldati dell’ UNSC (United Nation Space Command), impegnati come noi a cercare di sopravvivere ai Covenant dopo aver abbandonato la Pillar of Autumn danneggiata e abbordata nell’orbita di Halo, che ci aiuteranno contro i nemici sia con il supporto di fanteria che con quello di rifornimento. Infatti avremo dalla nostra parte un ampio arsenale di armi, la possibilità di ricevere supporto grazie ai velivoli da trasporto truppe Pelican in determinati punti di certe missioni, e la collaborazione con i soldati per sfruttare al massimo il veicolo fuoristrada Warthog: potremo farci guidare da uno di loro o permettergli di posizionarsi alla torretta e viceversa. I nostri nemici saranno invece principalmente i Covenant, che tra le loro file vantano specie agguerrite e addestrate equipaggiate con armi al plasma e armature molto resistenti ai normali proiettili. I più temibili sono certamente gli Elite, una razza di fieri guerrieri la cui forza e corporatura è nettamente superiore a quelle umane, che presentano come principale caratteristica fisica l’essere simili a rettili dotati di quattro mascelle; troviamo poi i comuni Grunt, alieni più piccoli e dalle buffe movenze, che fungono come carne da cannone in prima linea, pronti a farsi esplodere al minimo accenno di pericolo e a disperdersi senza la presenza di un Elite; i Jackal, ovipari minuti ed esili dotati di becco aguzzo e cresta occupano invece le retrovie e per lo più sono abili cecchini protetti da scudi energetici posizionati sulle braccia; infine i Cacciatori, esseri vermiformi inseriti all’interno di un’ armatura resistentissima dotata del potente cannone al plasma, e che risultano quindi i nemici più difficili da uccidere. Sul campo di battaglia ci ritroveremo sempre ad affrontare molti nemici, che come spiegato sono tra i più avanzati mai creati per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, mettendoci sempre a dura prova per sconfiggerli.

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Oltre ai Covenant però esistono anche i Flood, una misteriosa razza aliena che infetta ogni forma di vita tramite spore che si insinuano all’interno dei corpi, sia umani che alieni, impadronendosene e rendendoli come una sorta di zombie. Nella campagna ci troveremo ad affrontare quindi anche i nostri stessi alleati e gli alieni, oramai infettati da questi parassiti che disporranno di tutti gli equipaggiamenti dell’ospite portando questi a combattere anche senza braccia o gambe, deformandoli esteticamente e spingendoli ad avere capacità ben sopra il loro limite fisico.

Tornando alle armi, ritroveremo la potentissima pistola Magnum M6D, il fucile d’assalto MA5B, il fucile di precisione SRS99C-S2 AM, la doppietta M90 Mrk e il lanciarazzi M19 SSM. Tra le armi Covenant invece troveremo la pistola al plasma, la pistola ad aghi, il fucile al plasma, il fucile a combustibile, la torretta Shade fissa e ovviamente le devastanti granate appiccicose al plasma. Tutte le armi presentano caricatori più sostanziosi rispetto i successivi titoli, citiamo in particolare la Magnum e la doppietta che nel corso del gioco originale si rivelano tra le più utili durante determinate missioni.

Come nell'originale, sarà possibile scegliere di giocare la campagna a quattro diverse difficoltà, Facile, Normale, Eroica e Leggendaria, in ognuna delle quali i nemici aumentano sia di forza che di resistenza, ma soprattutto per intelligenza artificiale. Completare il gioco a Leggendaria si rivela come l'esperienza più esaltante di tutto il gioco, qualcosa da provare sicuramente dopo averlo concluso ad una difficoltà inferiore.

Il nuovo motore
Una delle cose che i giocatori del primo Halo ricordano con maggior piacere sono gli stupendi paesaggi: l'immagine della prima volta che si scende su Halo e si vedono le colline erbose, il fumiciattolo che scorre, le montagne all'orizzonte, le navette Covenant nel cielo e, sopra tutto, la curva dell'anello che scompare nel cielo, è qualcosa che è rimasto impresso nella memoria di moltissimi appassionati. 343 Industries ha quindi cercato di mantenere inalterata questa esperienza facendo in modo che potesse stupire anche gli occhi dei giocatori moderni, abituati ormai a ben altre meraviglie grafiche: con Saber Interactive è stato quindi ideato un nuovo motore che non solo è capace di proporci una grafica al passo dei tempi, ma che ci permette in ogni momento di passare dalla grafica classica, quella di dieci anni fa, a quella rinnovata alla sola pressione di un tasto.

Passando da una grafica all’altra non noteremo assolutamente differenze sul posizionamento degli oggetti o dei nemici: ogni struttura è stata ricreata nell’esatto punto dell’originale dandoci la possibilità ad esempio, di eseguire un salto, passare alla vecchia grafica nel mentre, e tornare nuovamente al punto originale ricambiando ancora la grafica, senza notare assolutamente niente di anomalo o diversamente effettuabile nel percorso scelto. Questa scelta di mantenere il gioco più fedele possibile all’originale si rispecchia anche nelle animazioni e nella fisica di gioco. Non sono state apportate modifiche alle animazioni dei vari personaggi, nemici compresi, né tantomeno è stata aggiornata la fisica: ciò vuol dire che nonostante il look innovativo, il gameplay si presenta nel modo più classico possibile.

Anche nel rispetto del design originario, il nuovo motore ha permesso agli sviluppatori di ridisegnare completamente tutte le ambientazioni, che ora si presentano come incredibilmente più dettagliate, con textures in alta definizione e arricchite nella vegetazione, fonti di luce ed effetti grafici. Abbiamo potuto verificare il tutto di persona alla GamesCom, e la differenza nel passaggio tra vecchia e nuova grafica è sorprendente: il livello 343 Guilty Spark, che inizia in un territorio paludoso, ha rivelato un altissimo livello di dettaglio con ciuffi d'erba ovunque, alberi dalla corteccia definita e piena di muschi e rampicanti, nebbia volumetrica e faretti d'emergenza che illuminavano in maniera molto suggestiva tutta l'ambientazione. 343 e Saber hanno svolto davvero un ottimo lavoro.

A questo si aggiunge il supporto al 3D stereoscopico, solo ovviamente per le televisioni che supportano tale tecnologia, che grazie ad una soluzione proprietaria riesce a rendere immagini molto nitide e definite a differenza di altri precedenti titoli 3D per Xbox 360, che dimezzavano la risoluzione orizzontale dei giochi.

Anche il comparto audio è stato rivisto: pur mantenendo lo stesso identico doppiaggio di dieci anni fa, tutte le musiche e gli effetti sonori sono stati registrati nuovamente da zero sulla base di quelli vecchi. Per questo 343 Industries si è affidata all’aiuto di Pyramind e Skywalker Sound, che hanno realizzato le musiche e i suoni con i migliori strumenti creati fino ad oggi per il comparto audio, mantenendo altissima la qualità e senza nulla togliere alle musiche del compositore originale Martin O’Donnell le quali, adesso, risuoneranno più brillanti di prima grazie alle nuove tecnologie. Il suono delle armi risulta invece realistico come non mai, mentre le esplosioni riecheggiano maggiormente nell’aria, il rombo del motore del warthog ruggisce attraverso le lande dell’anello e i Covenant emettono feroci grida di sfida contro il demone.

Bonus
Pur rispettando fino all'ossessione il gioco originale, la campagna di Halo: Combat Evolved Anniversary sarà ricca di Easter Eggs, ovvero stranezze e sorprese particolari, di cui tantissime create da 343 Industries oltre a quelle già presenti nel gioco originale. Tra le novità inserite dallo studio di Microsoft troviamo anche i Terminali. Si tratterà di schermi particolari, uno per ogni capitolo, piazzati in punti più o meno nascosti nei quali potremo visionare dei filmati nei quali 343 guilty spark, il piccolo custode volante della tecnologia dell'anello, ci narrerà retroscena importanti dell'universo di Halo che faranno anche da ponte con la storia di Halo 4, previsto l'anno prossimo.

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Durante uno dei primi video diffusi sul gioco, inoltre, è stato notato un particolare all’interno del menù di gioco. Esso infatti, oltre ad avere le classiche voci, presentava una sezione chiamata Extra. Non sappiamo cosa contenga questa sezione particolare: alcuni speculano possa trattarsi di una beta di Halo 4, come fatto ai tempi Halo 3: ODST con quella di Halo: Reach. Un’altra ipotesi invece, vede quell’Extra come legato a possibili funzionalità Kinect del titolo; per sapere la risposta però non ci resta che attendere futuri chiarimenti da 343 Industries.

Questo remake offrirà infine anche 1000 Gamerpoints sbloccabili tramite obiettivi e da aggiungere al proprio Profilo Giocatore.

I pre-order del gioco sono già partiti da tempo e attualmente contano due bonus. Questi sono un codice da riscattare per ottenere un’armatura per il proprio avatar identica alla Mark V verde indossata da Master Chief all’interno del gioco; il secondo invece è il teschio “Funerale del Grunt” che, se attivato durante la campagna, farà esplodere le taniche di metano dei Grunt come fossero granate al plasma provocando deflagrazioni devastanti.

Attualmente è stata annunciata una sola edizione base per Halo: Combat Evolved Anniversary al prezzo di 39,99 Euro con data fissata in tutto il mondo per il giorno del decimo anniversario della serie, il 15 Novembre 2011, ma sono già iniziate a circolare le voci su una presunta Limited Edition, che secondo molti sarà simile a quella di Halo 3: ODST, ovvero contenente un controller in edizione limitata insieme alla copia del gioco; anche per queste informazioni non ci resta che attendere ulteriori chiarimenti da Microsoft e 343.

Tiriamo le somme
Halo: Combat Evolved Anniversary sarà a tutti gli effetti un gioco ricco e completo di tante funzionalità, non soltanto un remake in HD come altri visti finora: il gioco offrirà ai fan la possibilità di immergersi nuovamente nell'indimenticabile esperienza del primo titolo, mentre proporrà a chi è saltato in barca solo negli ultimi anni di scoprire perchè questo gioco sia diventato un vero cult, il tutto potendolo ammirare come appariva 10 anni fa o nella sua veste nuova di zecca. A tutto questo si aggiunge il multiplayer, che userà motore e matchmaking di Halo: Reach e di cui vi parleremo a breve più nel dettaglio. Si prefigura quindi come un acquisto obbligato per tutti gli appassionati, vecchi e nuovi, che potranno così rivivere il contatto con uno dei grandi capolavori della storia dei videogiochi.

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