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Halo 5 e Hunt the Truth: la traduzione dell'Episodio 09

Dopo una pausa di qualche mese e mentre è già partita in USA la Stagione 2 del mockcast Hunt the Truth, torniamo a proporvi le traduzioni delle indagini del giornalista Benjamin Giraud sui segreti dell'ONI e le origini di Master Chief. Da oggi torneremo a proporvi con regolarità i vari episodi grazie alla collaborazione con i sempre attivissimi ragazzi di 17K Group, che ringraziamo per la disponibilità nel farci pubblicare le loro traduzioni. Si riparte!


Emerge un nuovo rapporto su un rapito Spartan, ma non c'è tempo per verificare i fatti. FERO è sparito, e l'incontro con il Senato sta per iniziare.

Episodio 09 - Fantasmi


Petrovski: Prova, Prova… dammi l’ok.
Benjamin: Va bene, non muoverti troppo, altrimenti incasini il sonoro.
Petrovski: Va bene, ho capito.

Era la luce in fondo al tunnel. Entro un paio d’ore FERO avrebbe violato i sistemi durante una riunione fra i rappresentanti dell’UEG e dell’ONI, e io avrei smascherato tutti i piani segreti dell’agenzia d’intelligence alla leadership del senato. Fare in modo che Petrovski registrasse in remoto una confessione come questa mi avrebbe permesso di preoccuparmi di un problema in meno una volta entrati; tuttavia stavo ancora aspettando i materiali finali da parte di Mishak, non avevo sentito parola da FERO in tutta la giornata e stavo facendo veramente fatica a mantenere tutto in ordine. Ero a pezzi.

Benjamin: Avanti…

Considerando che stavo per accusare l’ONI di atrocità e crimini contro l’umanità, Petrovski sembrava essere piuttosto calmo: voleva chiacchierare a proposito di Chief.

Petrovski: Allora… Alto tradimento. Credi che sia vero?
Benjamin: uuhm, suppongo di sì, è quello che sta dicendo la gente. Puoi stare seduto lì dove sei?
Petrovski: Il Master Chief… quello sarà un pugno nell’occhio per i PR dell’ONI eh? Sai, vedere i vertici dell’ONI che si riuniscono così…

Tre giorni fa FERO fece trapelare un rapporto di un incidente nascosto alla stampa avvenuto in un’ambasciata nelle colonie esterne che aveva lasciato chiunque senza parole. Meno di 24 ore più tardi FERO fece esplodere la vera bomba: pubblicò un video di sicurezza dalla stessa ambasciata, dimostrando che tutto il rapporto era veritiero. Master Chief aveva trasformato trattati di pace in un poligono di tiro, costato la vita a 19 persone. Lo shock di questa fuga di informazioni si trasformò subito in una rabbia funesta, dividendo la gente in modo prevedibilissimo: i fedelissimi patrioti della Terra contro i poveracci e survivalisti delle colonie esterne. Era il solito acido regionalismo che ci aveva da sempre divisi, ora quelle vecchie ideologie stavano tornando a galla, mascherate come opinioni, venendo fuori con rabbia; nel frattempo, il Master Chief, il soggetto della mia intera indagine, era ora l’uomo più ricercato dell’intera galassia. Non avevo neanche modo di indagare ulteriormente.

Petrovski: Allora, pensi che l’abbia fatto davvero?
Benjamin: Cosa?
Petrovski: Credi che Master Chief abbia sparato a quell’ambasciata su Bigo?
Benjamin: uhm…
Petrovski: Magari stava ancora combattendo, stava respingendo degli insurrezionisti, non lo so… cazzo, ma lavorare coi Covenant? Quello si che è gettare tutto a vento…
Benjamin: No no, ascolta, mi spiace guarda, ma dobbiamo sbrigarci e concludere con questa cosa.
Petrovski: Hai ragione, capisco.

Stavamo per esaurire il tempo a nostra disposizione, avevo bisogno che Petrovski rifocalizzasse, quindi iniziammo a registrare. Chiesi di presentarsi e di parlare al mondo del progetto Spartan; da quel punto in poi, rimase concentrato.

Benjamin: Allora, dì chi sei, poi gettati sul pezzo.
Petrovski: Va bene. Sono il caporale Anthony Petrovski, soldato in congedo dalla 105esima divisione ODST; sto testimoniando di mia spontanea volontà, senza essere sovvenzionato da terzi e voglio fare le seguenti dichiarazioni. Nell’Aprile del 2525, mentre prestavo servizio sulla UNSC Atlas, osservai in prima persona un incidente in cui venne coinvolto un bambino fra i 12 e i 13 anni autoidentificatosi come John-117. Sul suo torso erano presenti cicatrici estese, coincidenti con quelle visibili sugli spartan visti di recente. Sotto ordine di un CPO dell’ONI, John uccise due ODST e ferì gravemente altri due, con forza e tattiche di gran lunga superiori alle capacità di un essere umano.

Non batté ciglio. Non si fermò mai! I suoi pensieri erano cristallini, raccontati con un fine, come se avesse atteso per tutta la vita di raccontare con questa convinzione. Dopo un’intensa carriera militare costatagli il braccio sinistro, Anthony Petrovski avrebbe dovuto essere ricompensato con dignità; invece, finì per diventare uno dei tanti dimenticati dal governo. Ma questo era il suo momento e non era mai sembrato così vivo; mentre presentava la sua testimonianza di come l’ONI avesse potenziato biologicamente dei bambini, sapevo che FERO aveva avuto ragione: le parole di Petrovski avrebbero dato umanità alla storia, persuadendo anche i più rigidi senatori della Terra ad ascoltarlo. Avevo esattamente ciò di cui avevo bisogno da Petrovski.

Petrovski: Voglio dichiarare che la velocità, la precisione e la forza di cui era dotato questo ragazzino erano categoricamente impossibili senza disporre di una serie di potenziamenti militari. In seguito l’ufficio d’intelligence navale ordinò l’assoluto silenzio riguardo a questo incidente; ci venne ordinato di non parlare mai pubblicamente di questo evento di fronte alla corte marziale. Allora, come sono andato?
Benjamin: oh… sì! tutto perfetto, incredibile! non posso davvero ringraziarti abbastanza!
Petrovski: Bene allora. Fagli patire le pene dell’inferno.

Ora speravo solo che Mishak venisse fuori, che FERO violasse il sistema di sicurezza più sofisticato nella storia dell’umanità e che io mi infiltrassi in un incontro tra le più potenti persone in vita. Avevo bisogno di un miracolo, e avevo bisogno che accadesse entro i 90 minuti seguenti. Sono Benjamin Giraud, e questo è #HUNTtheTRUTH.


Benjamin: Oddio, che diavolo avevo per la testa?

Mentre cercavo senza successo di contattare Mishak, stavo cercando di non pensare a quello che era stato il mio piano, in particolar modo perché sembrava assurdo: stavo cercando di dare valore alle mie accuse contro l’ONI sperando che Mishak Moradi mettesse assieme i dati su cospirazioni e complotti in una documentazione che un senatore avrebbe dovuto trovare convincente. Ma non avevo tempo per rivedere il piano; mi servivano i documenti. Le mie chiamate a Mishak continuavano a cadere, qualcosa stava accadendo, la rete era un disastro, non avevo tempo per questo e stavo cadendo in preda al panico, quando finalmente un messaggio arrivò dalle colonie esterne.

Benjamin: Questi file dovranno assolutamente aver senso, Mishak.

Ma non c’erano dei file. Non era nemmeno Mishak! Il messaggio era da Katrina! La vecchia amica di John che Ellie mi aveva consentito di contattare, la donna che mi aveva raccontato della morte di John. Non le avevo rivolto parola per settimane!

Katrina: Hei Benjamin, non sapevo davvero chi chiamare, ma speravo che tu potessi dirmi che opinioni stai raccogliendo dalle colonie in questa settimana…

Non avevo idea di cosa gli ascoltatori stessero pensando. Sin da quando ero andato su Cagnido non avevo guardato nessuno dei commenti. Stupidamente, non avevo reso sicuro il programma, pertanto avevo paura che se avessi acceduto al feed dei commenti l’ONI avrebbe potuto risalire alla mia nuova posizione. Avevo capito che dopo l’ultimo episodio, la rivelazione che l’ONI era andato a caccia di bambini da rapire per il progetto avrebbe causato una forte reazione la fuori, ma dal modo in cui lo raccontava Katrina, la reazione sembrava essere ben più forte di quanto mai potessi immaginare.

Katrina: La gente sta impazzendo, la rete è incasinata e Chatternet sembra vecchio di 50 anni; c’è questo nuovo “Gruppo d’Alleanza Coloniale” che sta manifestando per le strade, migliaia di persone si stanno unendo, dicono che dobbiamo prepararci a questo grande embargo, a dei boicottaggi… l’UEG ci sta tagliando fuori? Non lo so…. per ora la cosa sembra pacifica, ma… penso che dovremmo abbandonare il pianeta, nel caso le cose dovessero mettersi male… Penso di star impazzendo… non so se sono paranoica o cosa, ma credo che… credo che qualcuno mi stia prendendo di mira per averti aiutato ed Ellie è nella stessa situazione. I servizi dell’ONI vengono continuamente interrotti, l’ultima volta che ho cercato di chiamarti il mio intero sistema era pieno di file corrotti, nell’intero quartiere è saltata la corrente. Non lo so, sembra che qualcuno stia cercando di prenderci… Io… ho paura di come possa andare se la situazione diventasse troppo caotica qui fuori, non mi sento al sicuro, dunque… se sai qualunque cosa riguardo a questo o puoi dirci come fare per proteggerci… Voglio dire che-

*rumore di interruzione*

Ricevuto quel messaggio, interruppi tutto. Non avevo idea di che cosa stesse succedendo. Non avevo idea di cosa avrebbe fatto il governo centrale, non sapevo come aiutare questa donna o Ellie o nessun altro. Eravamo al buio. Tutto ciò che potevo fare era presentare ai senatori questa orribile verità, sperando che potesse convincerli ad aiutarci tutti quanti; ero in ritardo per fare in modo che diventasse una realtà, quando finalmente Mishak venne fuori dal mondo sotterraneo.


Mishak: Allora, l’ho appena inviato.
Benjamin: Perfetto. L’ho ricevuto. GRAZIE, GRAZIE, non posso ringraziarti abbastanza, spero solo sia convincente a sufficienza.
Mishak: Dovresti avere un documento che dimostra il palese disegno che collega la morte di bambini per malattie autoimmuni all’inizio del Progetto Spartan, in particolare nelle colonie esterne.
Benjamin: Sì, lo vedo, è roba tosta.
Mishak: eee… ho anche tirato fuori dati dagli scanner, riguarda uno dei bambini che ritorna a casa e incontra il proprio clone.
Benjamin: Uno dei suicidi?
Mishak: Proprio così. Parla di questo poliziotto chiamato su una scena di un effrazione: C’è questa coppia il cui figlio è su una sedia a rotelle; il poliziotto conforta le vittime, sistema la situazione e si mette al lavoro. Non ci fu alcun conflitto, niente furti, le vittime sono riuscite a vedere bene il criminale! Il tizio è entrato in casa, è andato nella stanza del figlio che si è spaventato, bla bla bla… ora tutto sembra andare bene. Mentre è sulla via del ritorno il poliziotto viene incuriosito da un suono! Suoni di arma da fuoco nelle vicinanze. Arrivano i rinforzi, si mettono a cercare… Lo stesso poliziotto racconta di aver trovato un cadavere in un campo vicino: un adolescente che presenta segni di ferite d’arma da fuoco autoinflitte.

Quello era ciò che il poliziotto aveva raccontato nel rapporto.

Poliziotto (voce registrata): E’ lo stesso identico bambino! voglio dire, il ragazzo che ha compiuto l’effrazione… Intendo dire, è come un suo gemello perfetto! Non so cosa dire…

I dati medici che Mishak mandò assieme all’audio rendevano il tutto ancora più orribile: il ragazzo era sulla sedia a rotelle perché mesi di procedure mediche lo avevano lasciato con danni permanenti al sistema nervoso, sin da quando aveva sei anni, in prognosi per malattie autoimmuni e disturbi cognitivi. Quelle procedure che lo avevano lasciato paralizzato erano quasi identiche a quelle del registro medico di John. Prima che i sopravvissuti venissero rimossi, questo bambino era uno dei tanti puntini comparsi sul grafico dei cloni preparato da Mishak. Non sapevo cosa dire.

Mishak: Capisco che è incasinato. Non importa che tu possa usarlo o meno, almeno ora ne sei al corrente.

Non avevo tempo per preparare queste nuove informazioni, dunque feci la dura scelta di non usarle, ma sentire un’altra storia dell’orrore dell’ONI mi rese ancora più determinato nello svelare tutto. Avevo solo bisogno che FERO comparisse nei minuti successivi con un miracoloso modo per entrare.

Benjamin: Grazie Mishak, quindi tutta questa roba dovrà… eehm…
Mishak: Non essere nervoso, pensa solo a fare questa missione! Ho tutti i miei canali aperti e pronti a partire; quando la cosa sarà conclusa mi metterò al lavoro, e credimi, se i senatori agiranno contro l’ONI, mi assicurerò che se ne parli in giro… Quindi non preoccuparti.
Benjamin: Grazie. Io…
Mishak: Aspetta! Solo una cosa veloce, so che al momento sei superimpegnato con la tua crociata d’onore, ma appena puoi devi assolutamente essere aggiornato su cosa sta succedendo nelle colonie esterne: il tuo ultimo episodio sta scatenando il caos tra i coloni e devo assolutamente parlartene al riguardo–

*chiamata interrotta forzatamente*


FERO: Ben ti richiamerà.

Dopo aver tagliato fuori Mishak, ecco un’altra entrata drammatica per FERO, questa volta in perfetto orario.

Benjamin: FERO, che succede? Sono pronto, hai un accesso?
FERO: Sono già dentro, ora ti spiego cosa facciamo. Prepari i file per il caricamento, io preparo una connessione sicura e un collegamento diretto dentro alla conferenza, caricherai i file della testimonianza di Petrovski e poi dirai la tua, VELOCEMENTE, perché faranno tutto in loro potere per fermare tutto questo, potrebbero essere anche in grado di tracciare la tua posizione; se troveremo troppa interferenza rifarò tutto come una connessione a una sola via, quindi noi non riusciremo a vedere ma LORO continueranno a vedere e a sentire finché io riuscirò a mantenere la connessione attiva. Sei pronto a entrare in gioco?
Benjamin: Lo sono.
FERO: Bene. Ti sto per far entrare, Ben.

Era il momento. Ogni frammento di integrità giornalistica avessi stava per andare al vento; avevo un’opinione fortemente faziosa e la stavo per presentare ai più importanti legislatori del governo. Questa non era solo una rivelazione dei segreti dell’ONI; questa era una vera e propria chiamata alle armi; speravo solo che i senatori mi avrebbero ascoltato.

*suono di collegamento*

Non avevo audio, ma all’improvviso ebbi piena visione della stanza in cui si stava tenendo la conferenza… Non riuscivo a crederci. Perlustrai la stanza, dodici senatori rappresentanti le forze armate del senato erano lì e tre dei sei direttori dell’ONI erano allineati di fronte a loro…. Il mio cuore pulsava, poi… vidi qualcun’altro.

Benjamin: Aspetta… quello è Sully?
FERO: Ben? La trasmissione comincia in 3, 2, 1.

Vidi il mio volto comparire sul display in fondo alla stanza; l’incontro sembrò fermarsi mentre tutti si voltavano e guardavano me. Per un momento… rimasi di ghiaccio. Poi cominciai.

Benjamin: Egregi rappresentanti del Governo Unificato della Terra e rappresentanti dell’ONI, io sono Benjamin Giraud. Sono un giornalista e sono stato assunto dall’ufficiale Michael Sullivan per tracciare un profilo dello Spartan Master Chief Petty Officer John-117 e sono stato licenziato per aver smascherato una copertura realizzata dall’ONI per nascondere le vere origini del progetto Spartan.

Mentre parlavo cercai di ignorare il feed di ritorno e di concentrarmi sulla telecamera: il fatto che la mia faccia fosse presente sullo schermo in quella stanza era davvero disturbante. Riuscìì a vedere con la coda dell’occhio però… che stava funzionando. Stavano ascoltando. Poi, il mio video si oscurò.

*rumore di interferenza*

FERO: Continua a parlare Ben, ho tagliato il feed di ritorno ma sei ancora in diretta nella stanza.

Rifocalizzai.

Benjamin: l’ONI si è spinto molto lontano per tenere VOI e il pubblico all’oscuro riguardo al progetto Spartan e al mancato controllo istituzionale di Master Chief nelle colonie esterne e il potenziamento genetico di bambini rapiti che sono poi diventati super soldati esattamente come il Master Chief. Quella che sto per farvi ascoltare è la confessione del ODST Anthony Petrovski, riguardante il progetto Spartan.

*Petrovski parla in sottofondo mente Benjamin parla agli spettatori*

Mentre la voce di Petrovski veniva riprodotta cominciai a dubitare se fossi ancora in diretta, quando ricevetti un messaggio da Sully che diceva:”Sei fuori controllo Ben, questa è l’ultima occasione che hai per fermarti”. Risposi: “Non posso prendere parte ai crimini che tu e l’ONI avete commesso. Non più. Ho chiuso.” Ci fu una breve pausa e rispose: “Sì, hai chiuso.”

Mi sentìì sprofondare. Ma non mi sarei arreso.

FERO: Devi sbrigarti Ben, stanno beccando l’hack, non posso tenerla aperta ancora a lungo.

Mentre Petrovski finiva, rielaborai velocemente il pezzo, tagliando parti non necessarie, poi venne il momento di agire.

Benjamin: Senatori, per compiere il progetto Spartan l’ONI ha rapito bambini e ha creato cloni in laboratorio destinati a morire per rimpiazzarli temporaneamente; hanno trattenuto questi bambini contro la loro volontà sottoponendoli a un orribile regime di allenamento; in seguito hanno effettuato potenziamenti genetici pericolosi su questi bambini mentre stavano ancora crescendo. Questo è il modo in cui sono stati creati gli Spartan; metà di questi bambini probabilmente non sono neanche sopravvissuti. Vi mando in allegato alcuni file che dimostrano le mie affermazioni e queste terribili violazioni dei diritti umani: vi chiedo di esaminarli apertamente e con cura. L’ONI si è davvero spinta molto in largo per coprire questa storia, arrivando anche a falsificare storie-
FERO: Ben, fai più in fretta
Benjamin: Fornisco a voi anche delle prove che dimostrano questa inquietante messinscena oltre a file che contengono minacce che ho ricevuto nelle precedenti settimane per aver perseguito questa strada. Mi sto esponendo correndo un rischio per la mia incolumità, nella speranza che voi analizziate i fatti e agiate contro i vertici dell’ONI e tutti coloro che sono responsabili per queste atrocità. Grazie per la vostra attenzione-

*segnale interrotto*

Il feed venne interrotto proprio all’ultimo, non capii che cosa fosse successo!

FERO: PERFETTO! Ora guardiamo l’incendio. La rivoluzione è cominciata, Ben, tu ne sei stato la scintilla. D’ora in poi, tu sei sotto la NOSTRA protezione.
Benjamin: FERO?

Era sparita. La mia testa ronzava, mi sembrava di essere in un sogno. Che cosa avevo appena fatto? Riguardai l’ultimo messaggio di Sully. La sua risposta quando dissi “Ho chiuso”… era agghiacciante. “Sì, hai chiuso”. Era tutto ciò che disse. Era tutto ciò che aveva bisogno di dire. Mi agitai, sentìì il bisogno di muovermi, cercai se quella missione avesse avuto qualche effetto. Il primo segnale arrivò subito: un messaggio dalla mia banca.


Voce digitale: Gentile cliente, la informiamo che il suo conto è stato disattivato. Se ha delle domande, la preghiamo di contattare un rappresentante.

Chiamai subito e ottenni l’attenzione di un rappresentante; mi disse che ero sotto indagine per possesso non autorizzato di dati sensibili del governo. Mi stavano dando una multa astronomica per i file audio e di conseguenza tutti i miei fondi erano stati congelati indefinitamente. Non riuscivo a crederci: controllai i miei conti in banca, erano congelati o azzerati. A ripensarci, estrarre dal conto avrebbe dovuto essere la mia prima mossa, prima che cercassi di attaccare la più potente agenzia militare nella storia. Ora era troppo tardi: l’ONI stava colpendo duro e io ero sul lastrico. Ero preso da questa considerazione quando due messaggi comparvero nella mia casella. Il primo venne caricato in fretta, era da Mishak.

Mishak: Ben? Le cose qui si stanno complicando… Volevo dirti, prima che venissi tagliato fuori, che… Allora, va bene, dobbiamo parlare di persona… E’ qualcosa che ho trovato… io… io non posso parlartene attraverso la rete… Ti raggiungo per incontrarti di persona, dopodomani… Ma non parlare con nessuno, non cercare di richiamarmi, PRESTO SARO’ LI’, con calma discuteremo di questa cosa-

Non potevo aspettare che Mishak arrivasse, quindi contro la sua volontà e il mio buon giudizio richiamai, ma qualcosa non andava. Come chiunque in quella regione avevo spesso problemi a inoltrare chiamate nelle colonie esterne, ma questa volta era diverso. Questa volta la chiamata sembrava non partire nemmeno. Cercai su Chatternet: era pieno di gente nel panico come me perchè non riusciva a contattare le colonie esterne; c’era chi diceva che i dispositivi di comunicazione interstellare stessi erano stati disattivati. Non aveva senso… Il secondo messaggio venne caricato, era da Katrina.

*messaggio ampiamente distorto da Katrina*

Katrina: Ben? – Non riesco nemmeno a- E’ completamente andato, siamo stati tagliati fu- I miei genitori, Ellie, nessuno nel nostro sistema- Chatternet, e c’è una – Ti prego, se puoi dire a qualcuno cosa sta succedendo o fare in modo di mandarci ai- uto- e—–….

*chiamata disconnessa*

E poi… silenzio. Era finito. Non riuscivo a fare altro. Nessuno dalle colonie interne riusciva a fare niente. Le colonie esterne erano state completamente tagliate fuori. Dopo anni in cui l’ONI aveva commesso le sue malefatte, sembrava che i loro fantasmi fossero finalmente in moto, nascosti nelle ombre stavano spostando pian piano i pezzi che avevano predisposto nel corso del tempo. Riascoltai il messaggio di Mishak, avevo bisogno di lui, che mi aiutasse a capire cosa stesse succedendo, l’idea di stare lì ad aspettarlo in quell’oscurità mi spaventava a morte. Dovevo essere paziente: dovevo solo sopravvivere alle 48 ore successive; tuttavia non si fece mai vedere. Quel messaggio, fu l’ultima volta che sentii Mishak Moradi. Unitevi a me nel prossimo episodio di #HUNTtheTRUTH.

Traduzione a cura di Andrea Buzzi, 17K Group

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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