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Starfield
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Starfield - tutto quello che sappiamo finora

Tra poco più di un mese, allo Starfield Direct che seguirà l'Xbox Showcase dell'11 giugno, scopriremo finalmente di più dell'attesissimo nuovo titolo di Bethesda Game Studios che mira a portarci tra pianeti alieni e vastità siderali a settembre. Approfittiamone quindi per fare il punto su tutto quello che è stato rivelato finora, così da arrivare preparati all'evento di giugno!
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Starfield è il nuovo ed ambizioso RPG fantascientifico esclusivo Xbox Series X|S e PC sviluppato da Bethesda Game Studios, lo studio di Todd Howard responsabile in passato delle saghe di The Elder Scrolls e Fallout. Si tratta di un titolo che è presente nei pensieri e nelle discussioni di Howard e soci sin dal lontano 2003, ma hanno iniziato a progettarlo seriamente solo nel 2013 per poi avviare la produzione e lo sviluppo dopo l'uscita di Fallout 4, nel 2015. Quando arriverà, il 6 settembre 2023, avrà quindi goduto di ben 8 anni di sviluppo che includono anche un profondo miglioramento del motore di gioco di BGS, il nuovo Creation Engine 2.

E' peraltro la prima nuova IP dello studio da 25 anni a questa parte (il debutto di Fallout risale infatti al 1997, tre anni dopo del primo The Elder Scrolls: Arena), e punta a mantenere i punti di forza degli RPG Bethesda come completa libertà d'azione, dialoghi profondi e ramificati, un mondo vivo e interessante, alta personalizzabilità del personaggio e realismo delle situazioni, il tutto accompagnato a miglioramenti nelle animazioni, nella grafica e nei sottosistemi di gioco. E si tratta di un'esperienza completamente single player, per la gioia degli amanti di questo tipo di giochi.

Vediamo quindi insieme tutte le caratteristiche del gioco note ad oggi.

Lo stato del gioco un anno fa

Quasi un anno fa, allo scorso E3, quando non era ancora stato annunciato il posticipo del gioco al 2023, Bethesda rivelò finalmente un lungo trailer del gameplay dal quale potemmo apprendere molte delle caratteristiche del gioco, aspetto grafico incluso. Con il nuovo Starfield Direct dell'11 giugno (qui maggiori dettagli) ormai imminente, è l'occasione giusta per rivedere quel filmato così da poter ricordare meglio quale fosse il suo stato un anno fa e quindi tirare le somme su miglioramenti e cambiamenti apportati al gioco in un anno di sviluppo aggiuntivo. Eccolo:
MX Video - Starfield


Ambientazione e storia

Starfield è ambientato nel 2330, in un universo colonizzato dall'uomo, in una rappresentazione del futuro che gli sviluppatori stessi definiscono "NASA-punk": questo significa che il modo in cui saranno trattate le tecnologie, i viaggi spaziali e gli insediamenti umani in pianeti anche molto diversi dalla Terra avranno un forte fondamento scientifico che ha come punto di partenza le attuali tecnologie aerospaziali. Insomma, sarà più Interstellar che Star Trek o Mass Effect. Questo approccio includerà anche la rappresentazione della vita aliena, che consisterà principalmente nelle specie di flora e fauna presenti sui vari pianeti; questo non significa che nell'universo che visiteremo non esistano specie aliene senzienti, ma non sono ancora state scoperte e, se ci saranno, faranno sicuramente parte del mistero da svelare nella storia principale.

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Ogni città, villaggio e insediamento che incontreremo sarà quindi abitato esclusivamente da umani, che potranno però variare nell'aspetto e negli usi in base al luogo in cui si sono insediati. I Sistemi Colonizzati, così si chiamano i sistemi stellari raggiunti dall'uomo, si estendono fino ad un raggio di 50 anni luce dal Sistema Solare, e qui l'umanità si è divisa in due grandi fazioni: le Colonie Unite ed il Collettivo Freestar. 20 anni prima delle vicende del gioco, nel 2310, queste fazioni hanno combattuto una feroce guerra per raggiungere solo da poco un accordo di pace che si è però rivelato essere piuttosto instabile.


Molti pianeti dei Sistemi Colonizzati ospitano insediamenti umani più o meno grandi, come ad esempio Nuova Atlantide, capitale delle Colonie Unite, ed Akila City, casa madre del Collettivo Freestar, e saranno completamente esplorabili; gli sviluppatori hanno inoltre confermato che potremo viaggiare anche nel nostro sistema solare, che i personaggi del gioco chiamano "il Vecchio Quartiere", visitando Marte dove è presente Cidonia, una delle primissime colonie partite dalla Terra. Una parte della storia del gioco ci vedrà infatti cercare di svelare il mistero di cos'è accaduto alla Terra, è quindi possibile che vi siano delle missioni in cui dovremo visitare i resti ormai deserti del nostro pianeta.

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Bethesda dichiara che il gioco ci presenterà un centinaio di sistemi solari per un totale di oltre mille pianeti completamente esplorabili, tutti con biomi, gravità ed abitabilità diverse tra loro. Un numero impressionante,intimorente addirittura: ovviamente non saremo obbligati ad esplorarli tutti e la storia principale ci porterà attraverso una minima parte di questi, ossia quelli maggiormente curati dal punto di vista dei contenuti presenti. Gli sviluppatori spiegano comunque che, nonostante come già avvenuto in passato per tutti i vastissimi titoli dello studio, molte ambientazioni siano create utilizzando sistemi di generazione procedurale, Starfield è il gioco in cui il team ha creato la maggior mole finora di contenuti "fatti a mano", quindi l'aspettativa è di trovare sempre ambienti interessanti, ricchi di misteri o con punti d'interesse accuratamente realizzati dal team di sviluppo.

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Howard ha spiegato inoltre che anche i momenti di pura "ammirazione del mondo" saranno importantissimi nel gioco, come quando in Fallout si muovono i primi passi fuori dal Vault o come quando in Skyrim si arriva finalmente nella cittadina di Helgen. Ha inoltre descritto momenti come sedersi a guardare il panorama di un pianeta al tramonto, attendere che arrivi la notte e scoprire le meraviglie del cielo stellato da quel pianeta o vedere come il panorama notturno si trasforma. Non sono momenti di gameplay puro, ma sono comunque importantissimi per l'esperienza.

Infine per la sola storia principale, la durata del gioco dovrebbe assestarsi tra le 30 e le 40 ore, ma Todd Howard ha spiegato che chi è desideroso d'avventura ed è incline all'esplorazione ed alla scoperta, avrà centinaia d'ore di gioco davanti a sé.

Il/la protagonista

Il (o la) protagonista di Starfield è un membro di Constellation, un gruppo di esploratori spaziali che si prefigge l'obiettivo di indagare sulle parti ancora sconosciute della galassia e di cercare risposte a quesiti finora privi di risposta. Per conto di Constellation avremo un compito molto delicato: metterci sulle tracce di una serie di manufatti dall'origine misteriosa, che nel corso dei secoli sono stati trovati, raccolti o dispersi da diverse persone ignare della loro natura. Questi manufatti celano un segreto che sarà al centro della storia del gioco e sono collegati a delle anomalie spaziali che stanno apparendo in diversi punti della galassia.

Ed in pieno stile Bethesda, il/la protagonista di Starfield sarà un personaggio creato completamente da noi sia nell'aspetto che nel background e caratteristiche principali, che poi si evolverà in base alle nostre scelte e azioni all'interno del gioco. E, ancor più in stile Bethesda (ad eccezione di Fallout 4), il nostro personaggio non avrà voce: potremo parlare con gli altri personaggi selezionando le linee di dialogo e le risposte che vogliamo dare, ma l'unica voce udibile sarà quella dei nostri interlocutori.

Venendo alla personalizzazione del personaggio, Bethesda promette un sistema più profondo e flessibile che mai, arrivando a permetterci di personalizzare addirittura il tipo di camminata che avremo. L'editor del personaggio ci permetterà di scegliere tutti i nostri tratti fisionomici e fisici e la nostra storia di background, ma potremo selezionare anche una classe iniziale che determinerà le nostre abilità di partenza. Tra queste troviamo Medico da Campo, Buttafuori, Professore o Agricoltore: facile immaginare quali caratteristiche queste influenzeranno. Ma, come sempre, questo sarà solo un punto di partenza e potremo evolvere il nostro personaggio aggiungendo o potenziando abilità non solo mano che saliamo di livello ma anche con l'uso; similmente a quanto accadeva in Oblivion, infatti, l'uso ripetuto di una determinata abilità la vedrà salire di livello senza che dobbiamo assegnargli dei punti abilità.

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Se questo non bastasse, Starfield includerà anche un sistema molto familiare ai giocatori Bethesda, quello dei Tratti. Si tratta di scelte opzionali in fase di creazione del personaggio, che portano con sé dei pro e contro. Ad esempio, "Spaziale" aumenta la nostra salute e la resistenza nello spazio, ma le diminuisce sui pianeti. Una volta scelti questi tratti, potremo comunque liberarcene se non ci piacciono più, ma dovremo impegnarci per farlo: ogni tratto avrà infatti una missione opzionale che permette di annullarlo, eliminando sia gli effetti positivi che quelli negativi.

Alcuni tratti particolarmente interessanti sono Casa dei sogni, che ci permette di possedere una casa lussuosa su un pianeta pacifico, ma che porta come lato negativo un mutuo di 50.000 crediti settimanali con la GalBank; Venerato come un eroe, che ci vedrà continuamente inseguitio da un fan adorante che ci riempirà di regali, ma il quale si presenterà nei momenti meno opportuni blaterando continuamente; Cose da bambini, che fa sì che i nostri genitori siano vivi e vegeti potremo andare a trovarli a casa loro, ma il 10% di tutti i soldi guadagnati viene automaticamente inviato a loro.

E se il nostro aspetto iniziale non ci soddisferà, potremo cambiarlo quando vogliamo presso appositi laboratori genetici, dove (supponiamo per un congruo prezzo in valuta in-game) avremo nuovamente accesso all'editor del personaggio per effettuare le modifiche desiderate. Non è chiaro se questo ci permetterà di cambiare anche le abilità, ma è probabile che si limiti al solo aspetto estetico così come è improbabile che ci permetta di cambiare il background o la classe del personaggio una volta iniziata la storia.

Fazioni

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Constellation sarà la nostra fazione principale nel gioco e non potremo lasciarla, ma ci saranno molte altre fazioni - spesso in conflitto tra loro - alle quali potremo aderire e che ci daranno accesso a nuove missioni e scoperte. Le due più grandi, il Collettivo Freestar e le Colonie Unite, le abbiamo già menzionate, ma ci saranno anche fazioni religiose, di mercenari e altro. Alcune di queste potranno anche metterci i bastoni tra le ruote durante le nostre missioni, e potremmo inimicarcele con le nostre azioni. Ecco quelle rivelate finora:

  • Colonie Unite - una sorta di repubblica spaziale, la cosa più vicina ad un governo delle colonie spaziali
  • Collettivo Freestar - raccoglie coloni di frontiera e vuole incarnare una sorta di fantasia Space Western
  • Ryujin Industries - la classica mega-corporazione interessata unicamente al profitto
  • Flotta Cremisi - un gruppo di pirati spaziali intenti in scorribande ed assalti
  • Casa Va'Ruun - una setta di fanatici religiosi; secondo un leak attendibile, sono convinti che Gesù sia venuto dallo spazio e ne cercano il luogo d'origine.


Esplorazione, VASCO e relazioni sentimentali

Come per tutti i titoli BGS, l'esplorazione di vasti ambienti ricoprirà un ruolo importantissimo nell'economia di gioco: gran parte del tempo lo passeremo esplorando pianeti, città ed insediamenti umani, enormi astronavi e probabilmente anche basi spaziali; gli sviluppatori hanno quindi posto un'attenzione particolare a questo aspetto, iniziando col permetterci di viverlo sia in prima che terza persona.

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Il mondo di Starfield ci offrirà numerose opportunità nel corso delle nostre esplorazioni: oltre agli incontri con PNG e specie locali (che spesso non saranno ostili a meno che non vengano minacciate), incontreremo anche risorse da raccogliere - quelle minerarie andranno "estratte" con un apposito laser - ed a seconda della gravità presente sul pianeta, potremo attraversare pericolosi crepacci facendo ampi salti aiutati dai jet della nostra tuta. Negli insediamenti umani, invece, troveremo numerosi oggetti con i quali interagire.

Durante l'esplorazione potremo poi imbatterci in missioni casuali generate dinamicamente dal gioco, molto diverse dagli "incontri casuali" che normalmente si trovano in un RPG. Mentre negli altri giochi quello che accade è di imbattersi in uno o più nemici con i quali avviare un combattimento, il team Bethesda ha ideato un sistema di "generazione procedurale delle missioni" pensato per rendere più avventurosi ed interessanti gli oltre 1000 pianeti che visiteremo. Questo sistema potrebbe ad esempio piazzare un avamposto su un pianeta, nel quale incontreremo un gruppo di persone con un certo problema da risolvere, ad esempio “uno dei nostri è stato rapito da dei pirati: pensiamo che siano in quest'area", e da qui parte una missione di soccorso che ci fornirà poi delle ricompense. In questo caso, il gioco avrà generato dinamicamente l'avamposto, la missione dei suoi abitanti ed il dungeon in cui dovremo combattere i pirati per liberare i coloni rapiti. Si tratta di un sistema molto avanzato capace di generare una gran varietà di situazioni e missioni diverse, che ovviamente rischia anche di avere il limite di diventare ripetitivo sul lungo andare, ma questo sarà tutto da verificare. Ovviamente questo sistema servirà solo a popolare le vastissime zone esplorabili al di fuori delle missioni principali e secondarie realizzate dagli sviluppatori, nelle quali troveremo contenuti accuratamente creati a mano.

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Todd Howard ha inoltre spiegato che il gioco è pensato per spingere al massimo la nostra curiosità: non solo tutti i pianeti esplorabili lo saranno al 100%, ossia potremo visitare ogni angolo del globo (immaginiamo limitatamente a quelli raggiungibili dalla nostra astronave ed a piedi o con i jumpjet), ma avremo anche piena libertà di sperimentare con quello che abbiamo a disposizione per trovare soluzioni creative ai problemi che ci si porranno davanti. Chi ha giocato i precedenti RPG Bethesda si aspetta già che potremo interagire con numerosi oggetti, leggere libri, rubare proprietà private ed altro ancora, ma i nuovi sistemi di crafting, di creazione avamposti e personalizzazione astronavi (approfonditi più in basso) introdurranno dei livelli di libertà aggiuntivi che potranno dar vita ad esiti imprevisti anche per gli sviluppatori stessi.

Nelle nostre esplorazioni avremo due alleati indispensabili: lo smartwatch Chronomark e l'automa VASCO. Il primo è una sorta di versione high-tech del Pip-Boy di Fallout, che ci fornirà informazioni indispensabili sulle nostre missioni, sullo stato del personaggio o sull'ambiente intorno a noi: il suo display circolare è sempre visibile nella parte bassa dello schermo (uno dei pochi elementi di un HUD altrimenti estremamente minimale) e ci indica la posizione del polo nord, la fase giorno/notte corrente del pianeta in cui ci troviamo, la posizione di personaggi o punti d'interesse vicini, il nostro stato di visibilità ai nemici vicini ed il livello di ossigeno della nostra tuta, quando utilizzato in pianeti senza un'atmosfera respirabile. Il Chronomark è inoltre utilizzato come chiave d'ingresso nelle strutture di Constellation, e probabilmente ci darà accesso anche ad altre funzioni non ancora rivelate.

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VASCO sarà invece il nostro compagno d'avventura, solo uno dei companion che il gioco ci presenterà: si tratta di un robot bipede da spedizione progettato dalla Lunar Robotics capace di attraversare terreni impervi e dotato di una grande capacità di carico, che ci affiancherà durante l'esplorazione non solo dandoci indicazioni e suggerimenti sui nostri obiettivi ma anche trasportando le risorse ottenute ed altri oggetti.

Ed a proposito invece degli altri companion che potremo incontrare nel corso dell'avventura, al momento non se ne sa molto oltre al fatto che avranno molte linee di dialogo e che potremo chiedergli di intraprendere dialoghi con altri personaggi al posto nostro, magari perché si tratta di conversazioni che loro saprebbero gestire meglio. Todd Howard sembra inoltre aver confermato la presenza di un qualche tipo di relazioni sentimentali spiegando perlò che il gioco introdurrà relazioni con i PNG molto più complesse di quanto visto finora nei precedenti titoli Bethesda, accennando al fatto che potranno innamorarsi di noi ma, al contempo, non gradire alcune delle nostre scelte o azioni. Questo sembra quindi implicare relazioni romantiche con i personaggi, anche se il team è stato chiaro sul fatto che non vi saranno scene di sesso.

Dialoghi, persuasione ed interazione con i PNG

Una componente importante di Starfield saranno i dialoghi, tramite i quali si svilupperà la storia, apprenderemo le vicende del mondo di gioco, stringeremo rapporti con i personaggi (PNG) e potremo compiere scelte importanti. I dialoghi con i vari personaggi non saranno fissi ma cambieranno dinamicamente in base alle scelte fatte nel gioco, alle abilità del nostro personaggio ed anche al background che abbiamo scelto in fase di creazione: un diplomatico, un medico ed un mercenario avranno opzioni di dialogo diverse in determinate occasioni.

E per dimostrare quanto anche i dialoghi siano impattati dalla maggior vastità del gioco, Howard ha recentemente rivelato che il gioco ha superato le 250.000 linee di dialogo, oltre il doppio rispetto a Fallout 4 e il quadruplo di Skyrim. A differenza dell'ultimo titolo BGS, però, i dialoghi del nuovo RPG vedranno un ritorno alla tradizione con una visuale in prima persona (anche se per l'esplorazione si è scelta la terza persona) e, come già accennato, un personaggio "afono": non sarà tecnicamente muto visto che potremo parlare con gli altri personaggi operando le nostre scelte, ma non udiremo la sua voce. I PNG saranno invece dotati di una vasta gamma di espressioni, personalità e reazioni alle nostre scelte: il team di Todd Howard vuole spingere sul realismo anche in questo contesto, assicurandosi che i personaggi con i quali parleremo sembrino il più possibile "persone vere".

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Una delle caratteristiche di cui Howard è maggiormente orgoglioso, per quanto riguarda i dialoghi, è il sistema di persuasione, tramite il quale dovremo convincere i nostri interlocutori a compiere determinate azioni o a rivelarci specifiche informazioni. Durante un dialogo, potremo selezionare l'opzione "persuasione", e questa ci porterà ad una serie di scelte, ognuna delle quali ha un costo in punti (immaginiamo più o meno alto a seconda delle caratteristiche del nostro personaggio) e, se potremo permetterci di spendere quei punti, allora convinceremo il nostro interlocutore a fare quanto scritto nell'opzione scelta. Parlando con un personaggio ostile, potremo ad esempio vedere una lista che ci chiede di spendere un punto per convincere il personaggio che si sbaglia sul nostro conto, tre punti per suggerirgli di commerciare con noi, quattro punti per convincerlo a ripensare le sue azioni perché lo metteranno in imbarazzo pubblicamente e cinque punti per intimorirlo spiegandogli che se ci attaccherà farà una brutta fine.

Avamposti e sistema di crafting

Con gli Avamposti, Starfield ci metterà a disposizione una versione evoluta e notevolmente migliorata degli Insediamenti di Fallout 4; in ogni pianeta che visiteremo potremo creare un avamposto - crediti e risorse permettendo - da utilizzare come nostro rifugio e base per diverse attività come la raccolta di risorse, e potremo anche popolarli con aiutanti che svolgeranno diversi lavori per noi. Dedicarci alla creazione di avamposti multipli su più pianeti potrebbe ad esempio permetterci di avviare un'attività di commercio delle risorse, che (immaginiamo) potremmo poi trasportare con delle astronavi equipaggiate con appositi container. Dovrebbe comunque trattarsi di attività secondarie ed opzionali: è possibile che la storia del gioco ci chieda di costruire un Avamposto da qualche parte per farci familiarizzare con questa funzionalità, ma chi non è avvezzo a questo tipo di attività dovrebbe poterla ignorare facilmente.

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Rispetto al precedente titolo di Bethesda, dove questa funzione - seppur potente - era piuttosto macchinosa, troveremo ora una serie di migliorie all'interfaccia ed alle funzioni di posizionamento dei moduli e degli accessori dei nostri Avamposti che renderanno il tutto molto più semplice. Ci sarà ad esempio la possibilità di utilizzare una visuale dall'alto, al posto di quella del nostro personaggio, per delineare meglio la struttura dell'avamposto; dovremmo poi poter creare avamposti autosufficienti in grado di sopravvivere agli attacchi dei pirati spaziali o della fauna locale, senza che siamo chiamati in loro soccorso di volta in volta.

Gli avamposti avranno comunque un ruolo importante in Starfield, perché ci permetteranno di automatizzare e migliorare la raccolta di risorse, un aspetto che sembra essere centrale per le meccaniche di crafting. Il gioco ci richiederà infatti di impiegare le risorse raccolte in progetti di ricerca, tramite le quali poi scopriremo nuove tecnologie e nuovi oggetti da craftare come mod per le armi, equipaggiamento per il personaggio e nuove strutture per gli avamposti. Quindi, se ad esempio vogliamo migliorare la nostra tuta, dovremo sbloccare la relativa ricerca, utilizzare le risorse necessarie per completarla e, una volta terminata, costruire il nuovo oggetto ottenuto.

Queste sono le cinque aree di ricerca in cui è suddiviso il sistema di crafting del gioco:

  • Farmacologia
  • Cibo e bevande
  • Sviluppo dell'avamposto
  • Equipaggiamento
  • Armi


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Ognuna di queste aree permette di sbloccare equipaggiamenti, potenziamenti e mod utilizzabili in combattimento, negli avamposti o nell'esplorazione. Ad esempio, la ricerca in Farmacologia può migliorare l'equipaggiamento medico e sbloccare i potenziamenti del recupero della salute, la ricerca di Sviluppo dell'avamposto ci permetterà di ottenere nuove attrezzature per velocizzare l'estrazione di risorse e così via. Ovviamente molto importante sarà anche la ricerca delle Armi, che ci vedrà dotarci di nuovi mod ed accessori per il nostro arsenale.

Come per molte altre cose nel gioco, comunque, questo sistema non sarà obbligatorio: se volete ad esempio darvi alla vita da mercenari e guadagnare attraverso le missioni, potrete accedere comunque a potenziamenti e mod tramite i molti commercianti del gioco, invece di sviluppare da voi i vari progetti.

Combattimenti e astronavi

Quella dei combattimenti è un'area di Starfield sulla quale si hanno poche informazioni, principalmente derivate dai pochi frammenti di gameplay visti finora. Da quel che abbiamo appreso, comunque, i combattimenti saranno piuttosto dinamici e in tempo reale, anche se i nemici non saranno estremamente impegnativi o richiederanno grandi abilità con FPS e TPS, visto che le statistiche di personaggi e armi avranno un peso importante rispetto alla capacità del giocatore di mirare e premere il grilletto. Insomma, non aspettatevi uno sparatutto alla DOOM. I combattimenti avverranno in situazioni molto diverse tra loro: al chiuso, nelle aree aperte e perfino in assenza di gravità.

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Oltre alle sparatorie, saranno inoltre presenti anche combattimenti nello spazio; Todd Howard ha menzionato come sue ispirazioni FTL: Faster Than Light e MechWarrior, ed ha inoltre confermato che potremo attraccare e rubare le astronavi con le quali ci scontreremo. Il gioco presenterà un gameplay di pilotaggio nello spazio piuttosto profondo, ci permetterà di atterrare dove vogliamo anche se non sarà possibile condurre manualmente la nostra astronave dallo spazio alla superficie dei pianeti, ma una volta scelto il punto in cui atterrare ci sarà un'animazione che compirà l'operazione in automatico.

Anche le astronavi saranno personalizzabili così come per gli altri aspetti del gioco, anche se gli elementi di personalizzazione non verranno costruiti come gli altri ma andranno acquistati. Potremo migliorare le prestazioni della nostra nave, cambiarne la forma, aggiungere nuove funzionalità ed armamenti, ed ovviamente modificarne anche l'estetica. Inoltre potremo assumere membri dell'equipaggio che ci aiuteranno nella gestione della nave.

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Todd Howard ha inoltre spiegato che, anche se l'approccio al design ed alla tecnologia delle astronavi sarà "realistico" e richiamerà tecnologie o teorie scientifiche esistenti (ad esempio il motore gravitazionale o "gravimotore" è basato, come per le gondole a curvatura di Star Trek, sulla teoria che sarà possibile viaggiare più velocemente della luce piegando lo spazio attorno all'astronave, piuttosto che attraversandolo fisicamente), si tratta pur sempre di un videogioco che deve divertire e non frustrare, quindi non si tratterà di una vera simulazione. Ad esempio non potremo esaurire il carburante, perché questo avrebbe reso l'esperienza troppo complicata, ci saranno delle limitazioni nello spazio percorribile a seconda del motore montato.

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Uno Skyrim nello spazio

In conclusione, a giudicare dai tanti elementi e sistemi di gioco messi in campo da Bethesda Games Studios per Starfield, sembra proprio che potremo realmente essere davanti ad uno "Skyrim nello spazio", come lo stesso Todd Howard l'ha definito. Un'enorme epopea fantascientifica della quale saremo protagonisti e che potremo plasmare ed adattare al nostro stile di gioco ed al tipo di storia che vogliamo vivere, proprio come un vero RPG dovrebbe permettere. Howard ha inoltre confermato che il gioco avrà il pieno supporto alle mod come già avvenuto con gli altri titoli dello studio, quindi dovremo aspettarci di vederlo espanso a dismisura anche dalla community stessa.

Non vediamo l'ora di saperne di più a giugno, ma soprattutto di poterlo finalmente giocare dal 6 settembre!
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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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