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Dead or Alive Xtreme 2
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Recensione - Dead or Alive Xtreme 2Xbox 360Game

Il nuovo "simulatore di vacanza" di Tomonobu Itagaki è finalmente arrivato su Xbox 360 tra mare, ambientazioni tropicali e bellissime ragazze in bikini. Dopo il criticato primo episodio di DOAX, gli sviluppatori di Team Ninja tentano stavolta di smuovere le acque introducendo nuove attività come le gare su moto d'acqua o gli scivoli acquatici: vediamo se hanno colto nel segno o fatto un buco... nell’oceano.



Una vacanza in pieno Relax
Nello scorso capitolo della serie, quel marpione di Zack dopo aver acquistato un’isola bellissima invitò tutte le ragazzea trascorvi una splendida vacanza: due rilassanti settimane da trascorrere in piscina, nei negozi, sulle bianche spiagge a giocare a Beach Volley e per finire in bellezza una giocata al casinò la sera. Peccato che trascorsa la vacanza, un’eruzione vulcanica faceva inabissare Zack Island. Bene, Dead Or Alive Xtreme 2 si apre con un’introduzione quasi comica avente come protagonisti l’ormai ricchissimo Zack e fidanzata che, dopo essersi impossessati del tesoro del Faraone (vedere il finale di Dead Or Alive 4) decidono ,con un marchingegno dalla provenienza sconosciuta, di far riemergere l’isola sprofondata negli abissi oceanici. L’esito di questa operazione non poteva che essere positivo, e la storia si ripete con una Nuova Zack Island ancor più bella e vasta: benvenuti in DOAX 2!

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Un paradiso gia visto, o quasi
Appena caricato il DVD e finita l’introduzione, quella che ci si presenta davanti è un’isola ancor più vasta di quella vista nel primo episodio. Scegliamo la nostra ragazza preferita e trascorriamo la prima giornata con la nostra partner in una sorta di tutorial travestito da guida turistica attraverso i negozi e le attrazioni dell'isola. Una succosa novità arriva proprio in queste prime fasi: ci viene subito offerta la possibilità di provare un nuovo gioco, la corsa con le moto ad acqua di cui parleremo più tardi. Infatti analizzando il titolo del gioco, notiamo come il suffisso "Xtreme Beach Volley" sia sparito in favore di un più generico "Xtreme 2", questo perché Tecmo ha voluto proporci un gioco più vario e che offrisse di più della partita di Beach Volley del primo episodio. Sia ben chiaro, nel capitolo precedente la pallavolo era solo un pretesto per vedere le nostre ragazze in costume, visto che la giocabilità era ridotta all’osso.

La giornata è suddivisa in tre parti, mattina, pomeriggio e sera. Proprio nella serata del primo giorno si arriva finalmente alla partita di beach volley, utile per familiarizzare con i semplici comandi e per racimolare qualche soldino da spendere per un regalo alla nostra partner o per soddisfare la nostra voglia d’acquisto. Finita la partita e rientrati in albergo, si ha la possibilità di scegliere il tipo di camera che più ci piace (altra piccola novità), salvare, spedire o scartare i nostri regali e, perché no, andare al Casinò a cercar fortuna giocando con le slot machine, a carte o alla roulette. Tutto o quasi come nel primo capitolo, insomma.


Come ti passo la vacanza senza annoiarmi
Fondamentalmente, il tempo sull’isola si passa in modo simile a quello del primo episodio: ozio, salterello (una gara dove vince chi attraversa per primo la piscina saltando da un galleggiante all’altro) e partite di beach volley la fanno da padrone, ma stavolta avremo a che fare con altri minigiochi sbloccabili acquistando in uno dei negozi il "biglietto di ingresso". Troveremo quindi la gia menzionata corsa con le moto d’acqua: una gara a giri su percorsi diversi, dribblando nel modo giusto le boe si ottiene il turbo (attivabile tramite RB) mentre premendo X si ottengono dei punti stile che aumentano punteggio e denaro guadagnato. E’ possibile comprare dei nuovi modelli di moto d’acqua ma in tutta sincerità si tratta di un’operazione quasi inutile visto che il divertimento che se ne ricava è molto limitato. Questo a causa di una fisica delle onde non proprio perfetta, che a volte lancia quasi in orbita il nostro mezzo e per via del sistema di controllo poco raffinato, sensibile ma macchinoso al tempo stesso: a volte capita di incagliarsi (specialmente in quelle piste che passano attraverso delle isole minori) ed è difficile rimettersi nella giusta direzione se non dopo aver perso quasi un giro dalla prima. La realizzazione tecnica è buona, acque cristalline (che però sembrano più "oleose" della norma) e panorami bellissimi ed evocativi (non mi riferisco ovviamente ai fondoschiena delle protagoniste).

Un’altra novità è la discesa con un gommone da uno scivolo ad acqua: stesso discorso di prima ma qui è anche peggio, buona realizzazione tecnica ma giocabilità e divertimento quasi zero. Basta infatti accelerare, frenare e curvare con la levetta analogica. Peccato che cadere sia fin troppo facile e che si perda mezza giornata di vacanza senza poter ripetere la discesa: decisamente ridicolo considerando che si può cadere abbastanza presto. Passando sulla spiaggia si può giocare a ruba bandiera: da sdraiate, le due sfidanti premendo il tasto A al via si alzano e corrono verso la bandiera fissata qualche metro più in la. Peccato che per correre sia necessaria la pressione ripetuta del tasto A (alla Track’n Field, per i più stagionati di voi) e questo non sia proprio rilassante. Le pressoché nulle speranze di vittoria contro le avversarie centometriste non rendono questo gioco per niente divertente ma solo una perdita di tempo.

In piscina si può provare la battaglia dei... "posteriori": le sfidanti si trovano l’una alle spalle dell'altra su un galleggiante, e tra schivate, finte ed affondi bisogna far cadere l'avversaria in acqua a colpi di fondoschiena. Molto divertente ed esilarante, sicuramente il miglior minigioco del lotto insieme al tiro alla fune: sostanzialmente identico al precedente ma qui bisogna tirare, mollare e fingere lo "strappo" in modo da far perdere l’equilibrio alla sfidante di turno sistemata su un altro galleggiante. Peccato però che nella striminzita opzione multiplayer Xbox Live, Team Ninja abbia inserito soltanto il beach volley e la corsa con le moto d'acqua.

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Apprezzata anche l’aggiunta di una macchina fotografica, per immortalare i momenti più belli o memorabili. Come nel precedente capitolo, mandando la nostra ragazza in zone vuote dell’isola, oppure facendola riposare in piscina, si attiva una modalità "voyeur" decisamente piccante: la cosa sfiziosa è che stavolta potremo immortalare la nostra bella con foto artistiche che verranno salvate in un’apposito album. Peccato non si possa "giocare" con la propria ragazza magari interagendo con lei in qualche modo, sarebbe stata carina un’opzione che permettesse di farla posare come in un set pubblicitario ad esempio. Pollice verso però per il sistema di controllo della fotocamera, scomodissimo e per niente intuitivo, e per il ridotto tempo a disposizione per fare le foto: capita che dopo aver regolato la giusta messa a fuoco, mentre si attende la posa migliore il tempo scada e si ritorni al menù: decisamente frustrante visto che bastava inserire un semplice countdown per regolarsi.


Bambole in HD
Analizzando il comparto tecnico del gioco Tecmo, non possiamo che rimanere perplessi. Le nostre care eroine sono ancor più belle (ed anche più... pettorute) del solito, godono di un’ottimo effetto di self shadowing che rende le ombre proiettate sui corpi quasi perfette, rendendoli più formosi e dando ai modelli un’eccellente sensazione di "morbidezza". Non sono però tutte rose e fiori visto che forse a causa dell’alta risoluzione c’è qualcosa che stona, un contrasto diventato ancora più marcato tra gli splendidi fondali in HD ed i modelli delle ragazze, difetto che si nota ancor più che nel primo Xtreme. Questo probabilmente è dovuto dal fatto che Team Ninja si è concentrato sull’applicazione di questi filtri, comunque ottimi e decisamente superiori a quelli usati in DOA 4, ma forse sarebbe il caso che aggiornasse anche i modelli poligonali delle ragazze e non solo le taglie del reggiseno. Le mani e i piedi risultano meno curati del resto, sembrano provenire da manichini di plastica mentre i capelli sembrano più delle strisce di carta ritagliate che per giunta scompaiono "dentro" le sensuali spalle delle nostre belle. Proprio lo stesso difetto che era presente in Dead Or Alive 4 insomma, ormai improponibile su una console come Xbox 360: questo prova come Team Ninja non si sia sforzato più di tanto sul lato tecnico che seppur ancora apprezzato dai fans di vecchia data, comincia a risultare un po’ "vecchio".

Discorso a parte merita poi la curiosa gestione fisica indipendente dei seni: forse Tomonobu Itagaki non sa che un seno femminile non ondeggia in quel modo, per giunta in movimenti indipendenti l’uno dall’altro. Forse volevano creare una cosa che stimolasse di più i fans ma così si sfiora veramente il comico, a volte i seni ondeggiano anche quando i nostri personaggi sono fermi offrendo un effetto "budino" quasi esilarante. Da segnalare l’arrivo sull’isola della dolce e bellissima Kokoro, apprendista geisha gia apprezzata in Dead Or Alive 4. Fa sempre piacere vedere una ragazza nuova in un gioco del genere, e che ragazza!

Scarsa attenzione è stata data al sonoro, la colonna sonora è rimasta la stessa di DOAX con l’aggiunta di una manciata di canzoni. Anche gli effetti sonori sono rimasti sostanzialmente identici, per fortuna possiamo personalizzare il tutto con il nostro lettore MP3 tramite l’apposita funzione presente sulla Xbox 360.


Due settimane di relax
Sarà forse che non ha più quell’effetto rinfrescante, di novità, che aveva il prequel o forse ha davvero troppi difetti, ma fatto sta che questo DOAX 2 non "prende" come il papà. Analizzando anche la pallavolo, ci si rende conto che qualcosa è cambiato e purtroppo non in meglio: la telecamera ha subito una piccola rotazione e non inquadra più le giocatrici di lato, ora tende a posizionarsi un po’ più alle spalle delle nostre giocatrici. Questo rende più difficile il posizionamento delle nostre ragazze in difesa facendo fare dei lisci clamorosi, ma anche la disposizione difensiva delle avversarie quando si sta effettuando un attacco rendendo più difficile capire dove colpire con un’attacco. Ottima la nuova possibilità di effettuare una schiacciata prendendo il tempo alle avversarie saltando in anticipo dopo un’alzata, una buona aggiunta che rende le sfide un po’ più tecniche. Questa è senz’altro una gradita novità che avrebbe potuto dare delle ottime soddisfazioni nella furiosa modalità multiplayer presente nel primo capitolo, che però è misteriosamente sparita in questo seguito.

Da segnalare anche un deciso incremento della difficoltà degli incontri, scordatevi le schiaccianti vittorie che si ottenevano prima, perché vincere 7 a 0 ora non è semplice. L’altra gradita novità da segnalare è nel negozio dell'isola, al momento dell’acquisto dei bellissimi costumi (e qui bisogna dire che Team Ninja non si è risparmiato in fatto di fantasia): nel prequel a volte si finiva per acquistare dei doppioni perché non esisteva nessuna funzione che ci permetteva di controllare se il vestito fosse gia presente nel nostro guardaroba virtuale, solo spulciando nel nostro armadio potevamo sapere se avevamo gia quell’indumento. Ora, al momento del pagamento, se abbiamo gia acquistato quel vestito comparirà un piccolo riquadro che ha la funzione di segnalarci che si tratta di un doppione, molto utile.

Peccato invece non poter girare l’isola a nostro piacimento: sempre i soliti menù, sempre le solite spiagge. Sarebbe stata carina una modalità turista dove fare passeggiate libere dai soliti muri invisibili.


Multiplayer e Xbox Live: matrimonio felice o noia?
Come detto in precedenza, per qualche oscuro motivo Team Ninja ha tolto ogni opzione multiplayer offline: scordatevi le divertenti partite sulla stessa console perché ora il multi dell’isola di Zack si trasferisce sui server di Xbox Live, ma lo fa senza la giusta determinazione. Le divertenti partite che ricordavamo sulla prima Xbox diventano così delle noiose partitelle quasi in "bullet time" intervallate da qualche problema più o meno grave di lag. Va decisamente meglio con le corse sulle moto d'acqua che, nonostante i difetti gia elencati, riescono comunque a divertire. Carina la lobby, che in perfetto stile DOA 4 ci fa impersonare un buffo pupazzetto che possiamo far girare liberamente su un’isoletta in attesa di altri giocatori o solo per una chiacchierata. Presenti come al solito le classifiche mondiali che daranno maggiori stimoli ai più combattivi.

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Fine della vacanza
Dead Or Alive Xtreme 2 non convince, non riesce a divertire come dovrebbe e sembra realizzato in fretta e furia (forse per farlo uscire in Giappone prima della fine del 2006, anno del decimo anniversario di DOA). Alcuni minigiochi sembrano inseriti a forza, realizzati in maniera insoddisfacente e quasi inutili, dando più frustrazione che soddisfazioni. C’è da dire che, come spiegato all’inizio, questo è un gioco un po’ particolare, di quelli che hanno una schiera di fans appassionati che difficilmente rimarranno delusi. Se siete fra questi aggiungete tranquillamente un paio di punti al giudizio finale, ma gli altri lo provino prima dell’acquisto: a volte non basta una console mostruosa, donne bellissime e tonnellate di costumini succinti per fare di un gioco mediocre un gioco imperdibile. Per ora gli sforzi next-gen di Team Ninja non riescono a soddisfare appieno: speriamo che con Ninja Gaiden 2 ci facciano cambiare idea!
5.6

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L'autore

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Nasce nel 1979, dopo qualche mese vede Galaxian e da allora è amore per i vg. Da quando negli anni 80 il fratello maggiore acquista un Commodore 64, ha comprato praticamente tutti i videogiochi e le console che poteva permettersi e che ancora conserva gelosamente. Nel 2005 conosce Neural proponendosi come recensore, e da lì in poi oltre ad una collaborazione è nata una grande amicizia.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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