MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



LEGO Star Wars II: La Trilogia Classica (360)
copertina

Recensione - LEGO Star Wars II: La Trilogia Classica (360)Xbox 360Game

Guerre Stellari, la saga per antonomasia, la trilogia più famosa del panorama cinematografico, approda sulla nostra Xbox 360 sviluppata da Traveller’s Tales e prodotta dalla software-house del suo stesso regista, la LucasArts del grande George Lucas, che la realizzò a partire dall’ormai lontano 1977 e che ci offre oggi la possibilità di riviverla attraverso il fantasioso mondo degli immortali mattoncini Lego; non rimane quindi che rispolverare la nostra spada laser e affrontare di nuovo il lato oscuro della Forza!



Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...
La storia narrata dal gioco è quella appunto della prima trilogia di Star Wars, quella classica che diede inizio all’immenso universo di Guerre Stellari e alle molteplici storie ad esso collegate, quella in cui apparve per la prima volta il più carismatico dei malvagi, tale Darth Vader, italianizzato poi in Dart Fener, che di quella trilogia divenne il simbolo principale. Il gioco inizia nella taverna Mos Eisley, una specie di lobby dalla quale potremo accedere ai vari livelli del gioco attraverso la modalità Storia, divisa esattamente come i films, in tre Episodi che sono: "Una nuova speranza", "L’Impero colpisce ancora" e "Il ritorno dello Jedi", ognuno dei quali è suddiviso a sua volta in sei capitoli da giocare in ordine cronologico con la possibiltà, una volta terminati, di essere rigiocati in modalità gioco libero per esplorare più a fondo le varie aree e scoprirne ogni segreto nascosto. All’inizio del primo capitolo ci troveremo a controllare la principessa Leila ed un soldato ribelle, che intenti a recapitare il famoso messaggio/ologramma d’aiuto ci introdurranno subito nel vivo della battaglia dove in pochi minuti si prende confidenza con i controlli semplici ed immediati che caratterizzano il titolo, poi avanzando nell’avventura si avrà la possibilità di impersonare praticamente tutti i protagonisti della Trilogia, da Luke Skywalker ad Han Solo passando per il maestro Yoda, Obi-Wan Kenobi e Chewbacca fino al droide C-3PO e il piccolo robottino R2-D2, arrivando a volte a gestire un party di sei personaggi tra cui scegliere attraverso la semplice pressione del tasto Y. Lo scopo finale è quello di guidare le forze della Ribellione contro Darth Vader e il malvagio Imperatore, veri alfieri del lato oscuro della Forza, annientando lungo il cammino il loro esercito composto dai vari soldati imperiali, scouts, guardie e assaltatori e ovviamente distruggere il cuore pulsante del male, la famigerata Morte Nera che minaccia con i sui raggi disintegratori la pace nell’universo. In qualsiasi momento del gioco è inoltre possiibile far partecipare un secondo giocatore che altrettanto facilmente potrà poi uscire di scena senza alterare nulla della nostra partita in corso, peccato che questa opportunità non sia stata inserita anche per cooperare online attraverso Xbox Live.

  • img
  • img
  • img


Che la Forza sia con voi!
Lo schema di gioco è molto semplice e lineare e anche durante i livelli avanzati la semplicità la fà da padrone; in sostanza si tratta di sparare, saltare e raccogliere mattoncini che costituiscono il nostro punteggio e sono il tramite per acquistare vari extra e ricevere il grado massimo di vero Jedi alla fine di ogni capitolo. Il problema principale è che ogni volta che si esaurisce l’energia, costituita da quattro cuoricini nell’angolo sinistro dello schermo, e si muore, si perde soltanto una parte dei mattoncini accumulati fino a quel momento e poi si torna in vita ricaricati nuovamente di tutta l’energia e anche nel caso in cui si esauriscano tutti i mattoncini posseduti (che comunque possono essere ripresi entro pochi secondi dalla loro perdita) si ritorna in vita all’infinito, motivo per il quale portare a termine il gioco diventa davvero troppo semplice! Solo alcune situazioni ed alcuni boss richiedono un certo impegno per trovare la giusta via da seguire, per il resto il gioco scorre via tranquillamente anche se vale la pena ricordare che non si può salvare durante un capitolo ma solo dopo averlo terminato, un piccolo impedimento atto a non spezzare quindi gli eventi narrati e a donare un pizzico in più di longevità ad un titolo pittosto breve. Durante l’esplorazione ci si imbatte spesso in aree ad accesso ristretto solo a determinati personaggi o ci si trova davanti a meccanismi attivabili solo con particolari poteri che non si hanno la prima volta che si visita quel livello motivo per cui saremo costretti a tornare a rigiocare più volte i vari capitoli se abbiamo l’intenzione di completare il gioco al 100% ed ottenere tutti i mille punti messi in palio dagli obiettivi nella dashboard.

  • img
  • img
  • img


Come poi vuole la tradizione Lego, ogni personaggio può servirsi di alcuni mattoncini particolari per costruire vari oggetti, alcuni essenziali come piattaforme, scanner o pedane che ci permetteranno di avanzare nel livello, altri invece puramente estetici la cui costruzione è comunque ricompensata con punti extra; l’operazione in realtà è piuttosto semplice, basta infatti avvicinarsi ad un cumulo di mattoncini sparsi e tenere premuto il pulsante B del joypad per vedere il nostro personaggio prodigarsi nella costruzione dell’oggetto in questione facendo però attenzione a non essere interrotti dal fuoco nemico altrimenti occorrerà ricominciare tutto di nuovo. Come nel film anche qui ci sarà data l’opportunità di apprendere le vie della Forza attraverso la quale potremo far lievitare oggetti, spostarli e attivare diversi congegni oppure aiutarci in battaglia stordendo i nemici per alcuni attimi rendendoli vulnerabili ai nostri colpi. Non manca neppure la mitica spada laser che però risulta a volte meno efficace delle pistole blaster che invece garantiscono, attraverso una mira semi-automatica e una elevata velocità di fuoco, una più rapida e sicura offensiva.

Una novità davvero consistente è data poi dalla possibilità di poter guidare le mitiche astronavi, come il Millenium Falcon, l’X-Wing e i Tie-fighter durante alcune sessioni di gioco davvero coinvolgenti, come l’attacco alla Morte Nera, le corse frenetiche sugli speeder nei boschi e gli scontri con i mastodontici AT-AT tra i ghiacci di Dagobah. Una volta terminato il gioco, in circa 8-9 ore, sarà possibile usare in modalità gioco libero tutti i personaggi, circa 50 compresi i cattivi e le loro astronavi, comprare vari accessori e abilità speciali, accedere alle aree precedentemente precluse usando ora il personaggio adatto per collezionare mattoncini dorati e minikit e, infine, assemblare i vari pezzi di tutti i personaggi per crearne di nuovi a nostro gusto e piacimento; sarà possibile quindi mettere la testa di Leila sul corpo di Darth Vader o mischiare Chewbacca con un assaltatore imperiale e poi usarlo per rigiocare un capitolo, ovviamente non ci saranno migliorie tangibili oltre a quelle puramente estetiche ma davvero sfiziose!


Spade laser, mattoncini HD e lati oscuri
Essendo un gioco multipiattaforma, Lego Star Wars II: La Trilogia Classica non gode di un comparto tecnico particolarmente elevato e sicuramente avrebbe avuto più giustizia se fosse stato concepito solo come titolo next-generation, ma questo non toglie che la veste grafica sia comunque piacevole e le migliorie apportate alla versione Xbox 360 siano comunque visibili, oltre che nell’alta risoluzione, nella resa dei personaggi principali, curati e ben animati, e apprezzabili durante i combattimenti a colpi di luminose spade laser tra Luke e Darth Vader, mentre alcuni scenari, pur rimanendo fedeli alle ambientazioni originali, potevano essere realizzati meglio. Da sottolineare il piacevole effetto "sfocatura di campo" che tende a mettere fuori fuoco i personaggi troppo vicini alla parte inferiore o superiore dello schermo, donando un maggiore effetto di tridimensionalità all’ambiente minato purtroppo dall’uso della telecamera fissa, che spesso risulta limitativa e davvero obsoleta, e da qualche fastidioso ma sporadico calo di frame-rate.

Bisogna ammettere comunque che la simpatia dei personaggi Lego e il carisma di Guerre Stellari si fondono davvero bene al punto che il gioco non ha dialoghi né tantomeno sottotitoli in quanto le gustose espressioni dei personaggi rendono ampiamente l’idea di cosa stia accadendo, riproducendo anche quelle spruzzate di humor presenti nel film, ed è infatti davvero spassoso vedere le scenette d’amore tra Leila e Han Solo (Carrie Fisher e Harrison Ford nel film) reinterpretate dai pupazzi Lego o ammirare le malefatte di un imbranato Darth Vader con quel suo enorme casco montato a effetto su un piccolo busto con braccia e gambe corte mentre inciampa o sorprende alcune guardie imperiali in costume da bagno a farsi la sauna bivaccando beatamente! Nota di merito al comparto audio che ovviamente ripropone la meravigliosa colonna sonora del film composta da John Williams abbinando sapientemente tutti gli effetti caratteristici della Trilogia, dal fruscio delle spade laser, ai "borbottii" elettronici di C-3PO e R2-D2 fino all’inquietante e cupo respiro di Darth Vader.

  • img
  • img
  • img


Conclusioni
Lego Star Wars II: La Trilogia Classica è un gioco semplice, ben realizzato, con una meccanica di gioco immediata e divertente anche se non molto impegnativa che fa leva soprattutto sul fascino e sul carisma della saga di George Lucas e sulla simpatia innegabile dei personaggi Lego. E' destinato ad un pubblico giovane, che si avvicina magari per la prima volta al mondo dei Jedi, o a chi vuole rivivere ancora una volta le appassionanti vicende dei primi episodi di Guerre Stellari, ma la breve longevità e la totale assenza di modalità Live ne riducono le potenzialità compromettendo un giudizio altrimenti maggiormente positivo.
7.2

c Commenti

copertina

c

Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...