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Beholder Complete Edition

Recensione - Beholder Complete EditionXbox One DigitalGame

Dura la vita del custode: il suo è un lavoro che offre mille insidie, soprattutto se c'è una dittatura totalitaria in corso e ogni errore può avere conseguenze fatali. Questa è l'insolita premessa dell'altrettanto atipico gestionale-adventure Beholder Complete Edition. Vediamo di cosa si tratta.

Il Gioco

Beholder Complete Edition ci vede operare in una realtà distopica in cui uno stato totalitario governa ogni aspetto della vita dei cittadini; qui vestiamo i panni di Carl, custode ed amministratore di un intero enorme condominio per conto del governo. Carl abita nel condominio insieme alla sua famiglia e tanti altri inquilini, ma il suo compito non è quello di pulire, pagare le bollette o gestire le attività più tediose: il suo compito è assicurarsi che gli inquilini rispettino le regole ferree imposte dalla dittatura, pena l'arresto o punizioni anche peggiori.

Il gioco si sviluppa in un atipico mix di avventura a scorrimento laterale con grafica 2.5D e gestionale. Carl si può muovere in giro per l'edificio che, come il resto del gioco, è rappresentato in una maniera molto cupa e sterile, un look che fa ben capire il mood dell'intero titolo. Nel nostro appartamento possiamo interagire con la nostra famiglia, capire i loro problemi da risolvere e necessità da soddisfare, ma soprattutto passeremo molto tempo nello studio dove c'è il tanto spaventoso telefono, il mezzo che "il boss" usa per darci le nuove direttive e i nuovi ordini su come condurre il condominio.

La richiesta più frequente? Trovare un pretesto per far arrestare personaggi scomodi o per incutere terrore negli altri. Il modo principale per farlo è... osservare. E' possibile spendere soldi per installare telecamere di sicurezza, ma ancor più efficace è andare a guardare dal buco della serratura quanto succede negli appartamenti o, ancor meglio, recarci nelle abitazioni per osservare oggetti e indizi e capire vizi e debolezze di tutti. Ovviamente agli inquilini non piace farsi invadere la privacy, quindi dobbiamo farlo in loro assenza per non farli arrabbiare - fattore importante, visto che potrebbero anche decidere di ricorrere alle maniere forti.

MX Video - Beholder Complete Edition

Una volta ottenute abbastanza informazioni negative su un inquilino, che possono consistere in vizi come il gioco o l'alcool, pensieri sovversivi o attività criminose, va stilato un rapporto con quanto trovato, dando quindi un pretesto ai potenti di arrestare (o peggio) questi pericolosi criminali, qualora lo siano davvero. Si obbedisce, senza se e senza ma. Questo è il senso. Ma il protagonista può anche decidere di sfruttare la sua posizione di relativo potere per abusare degli altri e arricchirsi con metodi molto poco leciti. Ad esempio potremmo ricattare gli inquilini chiedendo denaro per non riferire le loro malefatte al governo, oppure dopo che sono stati arrestati possiamo rubare gli oggetti della loro casa per poi rivenderli a criminosi acquirenti. Bisogna però non farsi beccare, perché per l'appunto al governo totalitario non piacciono molto i criminali.

Nel corso dell'avventura il nostro capitale aumenta così come l'autorità che possiamo esercitare, e con più soldi e potere aumentano anche le possibilità e le responsabilità. Possiamo affittare sempre più stanze a nuovi inquilini, installare sempre più telecamere per tenere tutti sotto controllo, ma bisognerà anche risolvere i problemi di tutti i giorni dei propri familiari, dalle difficoltà a scuola fino alle scelte di carriera. La necessità di impressionare sempre i capi e di non sgarrare mai può diventare angosciante, e mantenere un equilibrio tra benessere e obblighi non è facile. Il gioco ci offre due livelli di difficoltà, ma anche a quello più facile è un attimo sbagliare, e le conseguenze si possono pagare con l'arresto, la morte, l'allontanamento della propria famiglia e così via.

La storia quindi se la scrive il giocatore, effettuando varie scelte che porteranno a diversi finali. Prevedibilmente, nessuno di questi finali è particolarmente positivo ed il prezzo da pagare resta alto. L'avventura è completabile in poche ore, ma la sua natura aperta la rende abbastanza rigiocabile e questa edizione include inoltre una campagna aggiuntiva che ci permette di prolungare ulteriormente l'esperienza. Una bella sorpresa è stata anche la presenza di un ottimo doppiaggio (oltre che a tutti i testi) in italiano.

Amore

Scelte...

- In apparenza, l'avventura di Warm Lamp Games può sembrare un'esperienza molto lineare: arrivano le direttive e gli ordini dal capo, si spiano gli inquilini stilando i rapporti che li metteranno nei guai, e questo è tutto giorno dopo giorno. Ma non ci possiamo dimenticare della nostra famiglia e delle loro esigenze, possiamo poi ricattare i vicini invece di avvisare le autorità, possiamo portare avanti attività criminali e così via. La profondità non manca.

...e conseguenze

- Le scelte che il giocatore è chiamato a fare giorno dopo giorno hanno effetti su tutto: chi viene ad abitare nel palazzo, se si diventa ricchi o se si campa col minimo indispensabile, se si viene arrestati o puniti in altri modo (come addirittura la morte dei propri famigliari), se si punta a rispettare ogni legge e regola o si cerca di sfruttare le lacune del sistema per i propri scopi personali... e oltre alle conseguenze quotidiane, ci sono anche diversi finali del gioco che scattano in base al tipo di custode che si è stati per la durata del gioco, che così offre anche una buona rigiocabilità.

Tutto in italiano!

- Spesso e volentieri rimaniamo un po' delusi dall'assenza dei testi in italiano nei giochi indipendenti, ma conoscendo con quali budget lavorano questi piccoli studi è qualcosa su cui spesso possiamo chiudere un occhio. Warm Lamp Games si è invece sforzata non solo a tradurre i testi del gioco in italiano (oltre a molte altre lingue) ma anche di offrire un doppiaggio completo (per quel che riguarda le cut-scene quantomeno, mentre i normali dialoghi sono dei versi in una pseudo-lingua incomprensibile), curato ed efficace, con una voce per il narratore italiano particolarmente azzeccata. Onore al merito.

Odio

Non sempre intuitivo

- Le primissime missioni di Beholder Complete Edition ci spiegano le basi del gioco, ma si tratta di pochi elementi e tutto il resto è lasciato alla scoperta del giocatore, che attraverso comandi spesso anche poco intuitivi e imprecisi dovrà evitare di sbagliare e pagarne le dure conseguenze. Da questo punto un elemento - seppur minimo - di frustrazione c'è.

Errori fatali

- Gli errori, anche quelli appunto dovuti ai controlli poco intuitivi, ci espongono molto facilmente al rischio di arresto o all'assassinio o deportazione da parte delle forze dell'ordine di qualche membro della nostra famiglia. Ed in questi casi il gioco prosegue, costringendoci a convivere con l'esito dei nostri errori. L'esperienza di gioco diventa quindi un po' ansiogena, portandoci a giocare con l'angoscia di non sbagliare mai. Come esperienza di gioco è molto particolare, ma sicuramente non è per tutti.

Tiriamo le somme

Beholder Complete Edition ci offre un'atipica avventura gestionale in un cupo mondo distopico, che ci mette a confronto con scelte importanti ma dove è molto facile sbagliare e pagarne le conseguenze. Questo può causare un po' di angoscia, ma nonostante alcune lacune si tratta di un'avventura molto originale e memorabile, sicuramente consigliata a chi è alla ricerca di un gestionale atipico o adora le atmosfere orwelliane.
7.7

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L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

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