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Birds of Steel
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Recensione - Birds of SteelXbox 360Game

Dopo poco più di due anni dal rilascio di IL-2 Sturmovik: Birds od Prey, i russi Gaijin Entertainment ci riportano sui cieli della Seconda Guerra Mondiale con un titolo che, ancora una volta, cerca di portare su console una simulazione aeronautica più completa possibile. Scoprite le caratteristiche di Birds of Steel nella nostra recensione.

Il Gioco

Le simulazioni aeree su console non sono sono un argomento estremamente complicato sul quale disquisire, vuoi per la mancanza di titoli veramente di spessore che rendano omaggio al genere, vuoi anche per la mancanza di periferiche e potenze di calcolo adeguate per questo genere di titoli. A cercare di portare questa filosofia all’interno dell’universo delle home console è Gaijin Entertainment, che nell’arco degli anni è riuscita a ritagliarsi una discreta fama tra gli appassionati: in Birds of Steel ci fanno tornare a pilotare aerei risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, come da tradizione manovrabili con un discreto livello di simulazione. Le modalità principali sono tre: campagna, campagna dinamica e missioni singole. La prima voce ci dà la possibilità di rivivere in prima persona alcune delle battaglie storiche accorse nei cieli dell’Oceano Pacifico tra l’aeronautica statunitense e quella dell’impero giapponese. Tra i tanti scontri proposti possiamo citarvi quello delle Midway, del Mar dei Coralli e persino il famoso attacco alla base navale di Pearl Harbor. Come da tradizione della casa di sviluppo ci troviamo di fronte a campagne estremamente estremamente dettagliate e che cercano di ripercorre gli eventi dal punto di vista di entrambi gli schieramenti. Per chi invece volesse riscrivere la storia a proprio piacimento, viene in aiuto la campagna dinamica che propone missioni inedite all’interno dello stesso contesto, ma con la possibilità di modificarne alcuni parametri che vanno incontro ai gusti del giocatore. Infine la modalità missione singola propone eventi inediti che esulano dalla location del pacifico, portandoci a sorvolare anche i cieli dell’Europa come nelle missioni ambientate a Malta oppure nell’estremamente importante bacino della Ruhr. Queste ultime due modalità, inoltre, possono essere giocatore anche in cooperativa fino ad un massimo di quattro giocatori per console. A corredo del comparto singolo, viene proposta anche la classica modalità multigiocatore, che permette a 16 utenti di scontrarsi in furiose battaglie aeree.

La varietà delle missioni è apprezzabile non solo per l’estrema fedeltà alle controparti reali, ma anche per la diversità che gli sviluppatori sono riusciti a proporre. Oltre ai classici duelli tra caccia si ha la possibilità di pilotare mezzi molto diversi tra loro come ad esempio i bombardieri, che offrono stili di approccio estremamente diversi, e che modificano anche lo stile di gioco e di manovrabilità del mezzo. Indipendentemente da questo, troviamo tre diversi step di difficoltà tra i quali scegliere: arcade, realistico e simulazione. In base alla scelta effettuata, sempre più variabili entreranno in gioco e soprattutto nei livelli di difficoltà più alti evitare lo stallo o un eccessivo beccheggio diventerà un compito estremamente arduo ma che in più di un’occasione sarà in grado di regalare momenti di estrema esaltazione. In generale, rispetto ad altri titoli decisamente più arcade qui il focus non è solo sugli scontri ma anche sulla pulizia nel controllo del mezzo.

Sotto l’aspetto della localizzazione il titolo offre il completo supporto alla lingua italiana cosa, che farà sicuramente piacere ai giocatori non anglofoni.

Amore

Lo stallo dietro l'angolo

- I titoli Gaijin si sono sempre distinti per l’estrema cura riposta nella simulazione del comportamento dei velivoli, e Birds of Steel non fa eccezione; giocato già a livello realistico (lo step intermedio!), ogni movimento del velivolo diventa estremamente importante, dovendo essere realizzato con la massima cura ed evitando di dare troppa potenza al motore o di evitare un beccheggio eccessivo. Il controllo della manetta, la perfetta curvatura delle ali e tanti altri elementi estremamente realistici trovano spazio in quello che sicuramente, pur non essendo il simulatore definitivo su console, si colloca sicuramente tra i titoli che gli amanti di questo genere non devono e non possono farsi scappare. Se poi si usa il livello di difficoltà "simulazione", la governabilità diventa ancora più attenta e anche il semplice riuscire a volare in linea retta senza alcun rischio o pericolo diventa appagante. Per non parlare di atterraggi su pista o portaerei che regalano momenti di vera e propria esaltazione se eseguiti alla perfezione.

Carta fedeltà

- Una delle caratteristiche del titolo che più mi sono piaciute è il ranking system messo a punto da Gajin. Indipendentemente dalla modalità giocata, acquisiremo dei punti che andranno ad arricchire il nostro ranking. Questo non è fine a se stesso ma serve per andare a sbloccare nuovi aerei tra i quasi cento messi a disposizione e sopratutto per sbloccare nuove livree per personalizzare gli aereei in base ai nostri gusti.

In compagnia si vola meglio

- Molto curata anche la componente multigiocatore. Le partite a 16 giocatori risultano estremamente avvincenti e ben congegnate, specie se tutti giocano a difficoltà simulazione o realistica. Oltre al lato ludico siamo in presenza di un buonissimo net-code che, nel corso della mia prova, si è rivelato estremamente solido anche nelle situazioni più al limite o caotiche. Inoltre gli sviluppatori hanno inserito anche la possibilità di giocare alcune delle modalità di gioco in cooperativa fino a quattro giocatori contemporaneamente, scelta che sarà sicuramente apprezzata da molti gamer.

History Channel

- Ho già lodato il lavoro svolto da parte degli sviluppatori sotto l’aspetto della documentazione storica e della riproposizione di alcune delle battaglie aeree più famose che la storia aeronautica militare ricordi; una parola in più va però spesa per quanto riguarda le dinamiche degli scontri e sopratutto la serie di filmati d’archivio che vengono presi come strumento per ambientare ancora di più il giocatore nelle varie vicende. Un lavoro che trasuda veramente passione e che quindi merita di essere sottolineato con decisione.

Ma guarda, sembrano i miei modellini!

- Altra caratteristica a favore del titolo è sicuramente l’ottima modellazione degli aeromobili che, oltre ad essere presenti in quantità sicuramente soddisfacente, sono stati riprodotti nei più piccoli dettagli, partendo dall’esterno sino ad arrivare alla cabina di pilotaggio apprezzabile utilizzando la visuale in prima persona. Qualunque appassionato di velivoli bellici troverà davvero pane per i suoi denti e avrà la possibilità di pilotare alcuni tra i modelli più famosi e conosciuti della storia, tutti rigorosamente riprodotti sulla base di quelli reali.

Odio

Per giocatori pazienti

- La filosofia che il titolo cerca di trasmettere al giocatore è sicuramente apprezzabile, specialmente trattandosi di un gioco per console. Tuttavia è bene sottolineare come questa scelta comporti delle, ovvie, controindicazioni. Birds of Steel presenta una curva di apprendimento molto lunga ed estremamente ripida che potrebbe scoraggiare la stragrande maggioranza degli utenti. A meno che non decidiate di giocare a livello arcade, perdendovi però il vero spirito del gioco, vi servirà davvero tanta pazienza e un discreto quantitativo di errori prima di governare il mezzo al meglio. Detto in parole povere, il gioco soffre di alcuni momenti veramente frustranti, cosa che potrebbe portare molti giocatori all’abbandono del gioco. Se fate parte di questa categoria vi consiglio caldamente di provare il gioco prima di decidere se acquistarlo.

Un mondo sbiadito

- Se ho giustamente lodato la modellazione poligonale degli aerei, purtroppo non posso fare lo stesso per quel che concerne l’ambientazione di gioco. È inspiegabile infatti come, ad una documentazione così dettagliata e una cura dei mezzi certosina, faccia da contraltare una realizzazione paesaggistica assolutamente insufficiente e povera di carisma oltre che di dettagli. Anche a volo raso il paesaggio mi è sembrato estremamente brullo e statico. Un vero peccato, soprattutto perché sarebbe stato il tassello finale per far funzionare perfettamente tutto l’incastro.

Competizione latente

- Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un peccato veniale, ma che nel complesso deve essere sottolineato come carenza. Nel comparto competitivo sono incappato in fondamentalmente un’unica, vera, modalità di gioco. Per quanto ben fatto a livello tecnico, risultata troppo poco per quello che vuole essere il valore aggiunto del titolo. Speriamo che grazie ad update e DLC si possano in futuro implementare nuove modalità di gioco, possibilmente in forma gratuita.

Tiriamo le somme

Birds of Steel è sicuramente quello che su console più si avvicina ad una vera simulazione di aerei. La perfetta atmosfera che si respira, realizzata grazie ad una certosina riproduzione dei velivoli e delle missioni di gioco, completa un quadro che ogni amante di aeronautica militare (ma perché no, anche civile) non deve assolutamente farsi sfuggire. Mettete in conto però che la curva di apprendimento è come un vero e proprio decollo: lunga e impegnativa.
8.5

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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