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DRIV3R
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Recensione - DRIV3RXboxGame

Bruce Tanner è tornato: inseguimenti e sparatorie potenziati al massimo grado per un nuovo titolo di azione e divertimento puro. Questo è Driv3r!



Driver elevato alla terza
Dopo aver riscosso notevole successo con i due precedenti capitoli della serie, Reflection e Atari calano ora il loro nuovo asso nel panorama dei giochi d'azione. Ebbene, dopo aver messo mano qualche settimana fa alla versione di anteprima di cui abbiamo proposto un succoso hands-on, giungiamo ora ad esprimere i giudizi definitivi di fronte al gioco ultimato.
Mettete da parte simulazione e perfezionismi inutili, qui siamo di fronte all'azione pura, immediata, scottante. Già, perché Driv3r vi calerà di nuovo nei panni tutt'altro che quieti di Bruce Tanner, poliziotto FBI pronto a mascherarsi da criminale per infiltrarsi in organizzazioni mafiose. Il tutto in un concentrato di azione, inseguimenti e sparatorie, come solo i ragazzi di Reflection hanno dimostrato di saper fare.
Ciò che infatti colpisce immediatamente in Driv3r, è la maestria con cui sono stati calcolati i vari inseguimenti e le molteplici missioni da compiere, sempre molto differenti e soprattutto credibili. Ad aumentare l'adrenalina ci penseranno poi gli scontri, gli incidenti e le fughe al limite, in un concerto di scintille, carrozzerie che si ammaccano e veicoli che scoppiano. Dunque una miscela abilmente dosata che più di una volta saprà stupirvi e catturarvi con la sua spettacolarità.
Parlando di spettacolarità non si può infatti non sottolineare il taglio altamente cinematografico che gli sviluppatori hanno impresso a Driv3r: dagli intermezzi in computer grafica (per una durata totale di circa 48 minuti) realizzati in maniera eccelsa, alle fasi di gioco vere e proprie, ricche di tensione e profondamente scenografiche.
Questa volta Tanner verrà coinvolto in circolo vizioso di macchine rubate, che lo porteranno a visitare tre stupende città: Miami, Nizza ed Istanbul. Tutte perfettamente ricreate su una superficie di circa trenta miglia, ben caratterizzate e soprattutto una diversa dall'altra.
Lo scopo del gioco sarà dunque quello di gettarsi a capofitto in missioni di inseguimento e sparatorie che alterneranno fasi di guida (stupende) a esplorazioni e combattimenti a piedi, novità assoluta della serie. Già, perché se in precedenza Tanner poteva scendere dai veicoli solo sporadicamente, ora lo può fare in qualsiasi momento. La libertà di movimento è pertanto notevole, soprattutto considerando anche, come vedremo, il vastissimo repertorio di veicoli a disposizione.

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Driv3r hollywoodiano
Graficamente parlando Driv3r è alquanto controverso: la quantità dei particolari e soprattutto la vastità delle tre città, ricreate alla perfezione, si scontrano con un frame rate non esaltante e con la presenza di un fastidioso effetto di pop up. Certamente però il lavoro svolto da Reflection è più che apprezzabile, soprattutto per quello che riguarda la mole di poligoni che il motore grafico deve gestire; molto ben fatti sono inoltre i modelli dei veicoli, senza parlare dell'ottima gestione estetica dei danni che essi subiscono. Carrozzerie rigate, ammaccate, parabrezza che scoppiano in mille pezzi, scintille che sprizzano dalle marmitte striscianti sull'asfalto e rottami che prendono il volo negli scontri più spettacolari.
Forse l'effetto di pop up può creare qualche problemino, ma nulla di trascendenziale, soprattutto considerando che nelle fasi più concitate (che ovviamente si susseguiranno una dopo l'altra) l'occhio verrà piuttosto catturato dall'azione frenetica e dai diversi effetti grafici quali la sfocatura dei fanali delle vetture in corsa.
Un po' legnose le animazioni dei personaggi anche se essi risultano sempre ben caratterizzati; nelle sessioni a piedi si evidenzia qualche imperfezione nella gestione del contatto tra poligoni.
Il taglio cinematografico e hollywoodiano delle inquadrature aggiunge ancora una volta una buona dose di spettacolarità, insieme con la possibilità di rallentare in qualsiasi momento l'azione di gioco per godere appieno di manovre azzardate e spettacolose. In questo frangente i filtri grafici e le sfumature si coniugano in maniera perfetta con l'azione rallentata, dando origine a scene davvero realistiche e particolari.
Effettivamente, un grande punto positivo che fuoriesce da tutto ciò è l'atmosfera che Driv3r riesce a ricreare di città in città: l'assolata Miami si distingue dall'intricata Nizza e dall'orientale Istanbul. Veramente di grande effetto.
Superlativi, come già sottolineato, i filmati di intermezzo in computer grafica: cinematografici, di qualità eccellente e ben implementati.
Un impatto generale comunque di buon livello, soprattutto considerando l'enorme vastità delle ambientazioni, sempre differenti e ottimamente contraddistinte da elementi propri per ognuna di esse.
Il comparto sonoro che caratterizza Driv3r è molto ben realizzato: musiche sempre azzeccate e consone all'azione adrenalinica si alternano a motivi più studiati per le situazioni di intermezzo; ottimi gli effetti sonori quali sgommate, urli dei passanti e colpi di arma da fuoco. Più che buono anche il doppiaggio totalmente in italiano (con tanto di Federica Fontana nei panni della perfida Calita). Da sottolineare il fatto che la colonna sonora di Driv3r vanta numerosi brani delle band più promettenti dell'attuale panorama progressive e underground, per una colonna sonora prodotta anche separatamente da Atari e Sony Music.

A spasso per Miami, Nizza e Istanbul
La struttura su cui si regge Driv3r rappresenta senza dubbio uno dei punti di forza del titolo Reflection: la varietà delle missioni e la credibilità delle situazioni che dovranno essere affrontate sono molto marcate e per tale motivo non si presenteranno mai momenti frustranti o noiosi. Le missioni da compiere uniscono sapientemente sezioni di guida a escursioni a piedi con sparatorie, ma soprattutto sono legate tutte da un filo sottile che rende davvero coinvolgente l'azione di gioco, creando sempre la giusta atmosfera: si va dal fuggire dalla polizia, all'inseguimento o pedinamento di determinati boss mafiosi, dalle sparatorie appostati sul retro di un camioncino in fuga ai tentativi di evasione dalla prigionia dei nemici. Tutto molto intrigante a denso di atmosfera, tanto che ben presto una missione "tirerà" l'altra in un susseguirsi di colpi di scena.

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A livello di gameplay non si può tuttavia non affermare come le sezioni in auto siano molto meglio realizzate rispetto a quelle sui due piedi: dopotutto comunque, come gli stessi sviluppatori hanno affermato, Tanner passerà il 70% del suo tempo in auto e solo il 30% a gironzolare a piedi.
Guidare le svariate vetture presenti in Driv3r è infatti davvero divertente ed appagante: il modello di guida è perfettamente realizzato, la facilità con cui si effettuano sgommate o salti spettacolari riesce sempre a creare momenti di adrenalina pura. Fughe e inseguimenti sono fantastici e mai uguali uno all'altro; a queste si aggiungono la possibilità di creare blocchi per strada, di forare le gomme del nemico o di mandargli in pezzi l'auto a suon di mitragliate.
Il tutto nella semplicità assoluta del dosare accelerazione e freno con i grilletti, freno a mano e sgommate con A e B, e possibilità con Y di sparare dal finestrino in alcune missioni (mitico!) o gettarsi dall'auto in fiamme con X. Le visuali in auto sono due: classica da dietro e in soggettiva davanti al cofano, interscambiabili tramite il pulsante NERO.
Meno piccanti invece i momenti in cui si prende diretto controllo di Tanner: da una parte la difficoltà di puntamento sui nemici e dall'altra la non eccessiva originalità nelle sparatorie causano un susseguirsi di azioni pressoché uguali o se non altro non così avvincenti come le scorribande in auto. Potremo far saltare o accovacciare il nostro eroe, così come fargli estrarre o meno la pistola (essenziale per non essere visti inutilmente dalla polizia).
Certamente la vastità dell'armamentario a disposizione contribuisce a rendere interessanti anche queste fasi, ma non si può nascondere che il punto forte di Driv3r siano i sani e folli inseguimenti su quattro ruote.
Ma non solo, infatti in questo nuovo capitolo Tanner può finalmente scorrazzare anche su due ruote e addirittura in barca sul lungomare! Molto apprezzabile in tal senso lo sforzo dei programmatori nel rendere ampio il repertorio di veicoli utilizzabili: utilitarie, spider, jeep, furgoncini (che varieranno nei loro modelli di città in città) sono accompagnati da camion, tir e bus; potenti moto nell'assolata Miami e tranquille Lambrette nella caotica Istanbul. Infine svariati modelli di barche e yatch per godersi l'aria marina dell'Oceano, del Mediterraneo e dello Stretto di Istanbul o per improvvisare qualche bella fuga dalla Capitaneria di Porto…
Fantastica la possibilità di avviare in qualsiasi momento tramite il tasto BIANCO l'azione rallentata, o "thrill cam": la telecamera si posizionerà automaticamente per ottenere angolazioni sempre diverse da cui ritrarre scenograficamente l'azione di gioco; maggiore sarà la pressione sul tasto, maggiore sarà l'entità del ralenti.
Opzione molto interessante e complessa è poi quella di creazione di replay personalizzati, con la possibilità di caricarli su Xbox Live per dimostrare a tutto il mondo la propria abilità di registi. La gestione dei replay è molto approfondita, con tanto di numerose angolazioni e tipologie di riprese selezionabili e posizionabili manualmente, così da dare vita a riprese totalmente personalizzati.
Driv3r prevede un'opzione di gioco principale, la sezione "sotto copertura", che vi porterà a spasso in Miami, Nizza e Istanbul, affiancata dalle possibilità di effettuare giri "liberi" nelle tre città e di cimentarsi in prove di abilità tra cui corse tra i birilli, gare a checkpoint o macchine da inseguire e distruggere. Certamente l'ossatura del gioco è rappresentata dalla prima modalità che garantirà diverse ore di divertimento; ovviamente una volta terminata tale modalità gli spunti per riprendere in mano Driv3r non saranno poi così vivi, anche se le prove di abilità e la possibilità di improvvisarsi novelli registi donano nel complesso buona linfa vitale.
Presente anche il supporto Live, anche se solo in ambito "Aware": possibilità di tenere sotto controllo la lista amici e di caricare i propri replay salvati nel profilo di gioco, nonché ovviamente godersi tutti quelli realizzati dagli altri utenti Live.

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Driv3r giunge dunque a riprendere e in parte rinnovare la ricetta che ha contraddistinto i suoi due predecessori: azione frenetica e adrenalina a mille sullo sfondo di intriganti storie di bande criminali. Sebbene alcune novità non riescano a centrare pienamente il bersaglio (vedi le sezioni a piedi), notevole riscontro trovano i punti fondamentali su cui la serie ha sempre fondato le sue radici, e cioè gli inseguimenti in auto. La realizzazione tecnica alterna spunti notevoli a situazioni forse un po' scialbe e anonime, per un impatto generale comunque apprezzabile.
Come ben si può notare il punto su cui questo nuovo capitolo calca molto è certamente il taglio cinematografico delle diverse situazioni che sa creare: tutto, dalle introduzioni in computer grafica al doppiaggio, dalle tipologie di missioni da portare a termine al modo con cui devono essere affrontate ha come scopo quello di creare grande atmosfera e coinvolgimento.
Se ad un approccio superficiale il titolo Atari potrebbe lasciare l'amaro in bocca a più di un palato (se non altro per l'impatto visivo), è fuori discussione che una volta approfondito il feeling con la struttura di gioco e soprattutto dopo essersi fatti catturare dall'atmosfera adrenalinica delle stupende missioni da portare a termine, difficilmente si troveranno i motivi per staccarsi dal joypad.
Bentornato Tanner!
8.0

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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