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Dead Rising
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Recensione - Dead RisingXbox 360Game

Cosa accade quando i produttori della più famosa serie survival-horror del mondo videoludico decidono di esplorare il genere a giocabilità aperta che tanto successo sta avendo negli ultimi anni? Semplice, viene alla luce il frutto dell'unione sacrilega tra Grand Theft Auto e Resident Evil: è nato in un bagno di sangue, ed il suo nome è Dead Rising.



Il paparazzo dei (non)morti
Frank West è un fotoreporter d'assalto, pronto ad infilarsi nelle più pericolose situazioni pur di realizzare i servizi che gli permettono di vivere, come zone di guerra, eventi cataclismatici e via dicendo. Frank ha un grande fiuto per gli scoop, e questa volta sembra aver individuato quello che gli permetterà di raggiungere onore, gloria e montagne di soldi: la cittadina di Willamette, nel Colorado, è diventata improvvisamente irraggiungibile da qualsiasi forma di comunicazione, rimanendo così completamente isolata. Come se non bastasse, l'esercito ha chiuso tutte le vie di accesso alla città, intrappolando all'interno tutti gli abitanti. Cosa starà accadendo? Frank decide di indagare noleggiando un elicottero e facendosi portare in volo sulla città.

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Una volta sul posto, Frank ed il pilota dell'elicottero si accorgono dall'alto della gravità della situazione: per le strade di Willamette gruppi di persone si avventano verso altri individui, pompe di benzina esplodono, una donna viene spinta sul tetto di un palazzo e fatta cadere... tutti sembrano impazziti. I due devono però ancora rendersi conto di cosa stia accadendo che vengono immediatamente raggiunti da dei minacciosi elicotteri militari: prima che questi possano aprire il fuoco, Frank decide di farsi lasciare sul tetto di un centro commerciale per indagare meglio su cosa stia accadendo, intimando al pilota di tornare a prenderlo tra 72 ore esatte, dopo tre giorni.


Non aprite quel negozio
E' solo una volta all'interno del centro commerciale che Frank si renderà conto di cosa stia davvero accadendo: per qualche motivo, quasi tutti i visitatori del posto, così come il resto degli abitanti della città, si sono trasformati in zombie, il cui unico scopo è quello di aggredire e divorare i pochi superstiti rimasti. Presto il nostro eroe entra in contatto con un gruppo di misteriosi agenti che sembrano avere una chiara idea di cosa stia accadendo, e si offre di aiutarli in cambio di una completa copertura fotografica dell'evento: lo scoop della sua vita.

Lo scopo principale del gioco è quindi quello di scoprire cosa stia accadendo, seguendo una serie di "casi" che avranno luogo in orari prefissati durante i tre giorni di permanenza nell'edificio. Il tempo è infatti una componente fondamentale del gioco: Frank è dotato di un orologio che potremo richiamare in ogni momento per vedere che ora sia, ed il gioco ci ricorderà spesso quante ore mancano all'arrivo dell'elicottero che ci permetterà di fuggire sani e salvi. Ogni missione che ci viene affidata ha luogo in una certa ora, e spesso saremo costretti a correre da una parte all'altra del centro commerciale per riuscire a fare le missioni prima dello scadere del tempo.

Ed arriviamo così alla parte principale del gameplay di Dead Rising: la completa libertà all'interno del centro commerciale. Il Willamette Mall è una struttura molto grande, dotata di diverse aree tematiche (cibo, abbigliamento, divertimento, attrezzi, ecc), con alcune ali ancora in costruzione ed anche un grande cinema multisala. Agli zombie interessano unicamente gli esseri umani, quindi i negozi non sono stati devastati e si trovano intatti e ben ordinati come se fosse un giorno qualunque. Tutte le aree della struttura sono letteralmente invase da zombie: gli sviluppatori hanno svolto un ottimo lavoro nel permettere la presenza di un altissimo numero di personaggi su schermo senza compromettere la fluidità del gioco. Circolare per il posto è quindi uno dei primi problemi di Frank, che dovrà evitare o far fuori tutti i non-morti che gli si pareranno davanti. Il tutto si sviluppa in una grande struttura ad anello, e per girarla tutta ci vuole qualche decina di minuti, ma fortunatamente al centro vi è un parco all'aperto i cui viali (invasi da quantità molto inferiori di zombie) possono essere usati per "tagliare" velocemente tra un'area e l'altra.

Il giocatore ha la possibilità di esplorare completamente il centro commerciale, visitandone i negozi e scoprendone i numerosissimi oggetti, come armi, cibo o vestiti, tutti prendibili ed inseribili negli spazi vuoti dell'inventario del protagonista. E'incredibile la cura maniacale che hanno messo gli sviluppatori in questo aspetto del gioco: in ogni negozio possiamo trovare oggetti utilizzabili come armi, all'utilizzo di ognuno dei quali sono associate diverse animazioni del protagonista. Si va dalle più usuali pistole, fucili a pompa, mitra Uzi, mazze da baseball e coltelli fino a passare ad oggetti particolari come stampelle (mai provato ad infilarne una in bocca a qualcuno?), motoseghe, boomerang, pistole ad acqua, guanti di MegaMan che sparano pallette da tennis e via dicendo. Il numero di oggetti utilizzabili come armi è davvero enorme, e sarebbe impossibile elencarli tutti. A questi si accostano poi tutta una serie di capi di abbigliamento indossabili, che spaziano dai vestitini da bambino ad abiti eleganti a vestiti da donna (!) fino a maschere a forma di cavallo ed orso o caschi di MegaMan. Prendere a mazzate uno zombie mentre siamo vestiti da donna con in testa una maschera da cavallo è una esperienza che non scorderemo mai. Ovviamente non tutte le armi producono lo stesso effetto sugli zombie, e se una katana ben affilata ci permette di tagliarli in un sol colpo a metà con enormi spargimenti di sangue, la pistola ad acqua ed il guanto spara-palline saranno praticamente inutili. Le armi non sono inoltre eterne: le pistole possono finire i colpi e le armi contundenti si rovinano con l'uso fino a diventare inutilizzabili, dopo di che spariscono dall'inventario e ne vanno cercate di nuove.

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Come tutti gli esseri umani, Frank può essere ferito e morire: il suo stato di salute è indicato da una serie di quadratini in alto a sinistra sullo schermo, esauriti i quali arriva l'inevitabile morte. Per evitare ciò, disseminati per i vari negozi si possono trovare tutta una serie di alimenti che permettono di riguadagnare energia. I più efficaci sono quelli liquidi come succhi di frutta e latte, mentre biscotti e frutta varia permettono di recuperare solo pochi punti salute. Frank non sarà poi sempre lo stesso dall'inizio alla fine del gioco, ma dispone di una serie di caratteristiche fisiche aumentabili man mano che si procede. E' possibile quindi aumentare il numero di punti salute disponibili, il numero di oggetti trasportabili, la velocità, la forza ed anche aggiungere al suo repertorio una serie di mosse utili per combattere gli zombie, le più interessanti delle quali sono il calcio volante e l'abilità di camminare sulle teste di folti gruppi di nemici. Frank avanza di livello, ottenendo così nuove abilità o incrementi nelle sue caratteristiche, completando le missioni e scattando fotografie (si accede alla macchina fotografica usando il grilletto sinistro) a gruppi di zombie o personaggi particolari: a seconda dei soggetti ogni foto può dare un certo numero di PP - Punti Prestigio, anche se noi li avremmo chiamati Punti Paparazzo - che vanno ad accumularsi a quelli guadagnati in precedenza. Le foto più remunerative solo quelle fatte in situazioni particolari, come un nemico che sta morendo, una esplosione e così via, per le quali bisogna avere una buona prontezza di riflessi.


Un bagno di sangue
Nel corso del gioco bisognerà portare a termine le missioni della storia principale, i "casi", ma anche una serie di missioni secondarie, opzionali ma comunque remunerative. I casi sono estremamente vari, e vanno dallo sconfiggere dei nemici in scontri a fuoco alla ricerca di determinate persone, al disinnesco di bombe, mentre quelle secondarie possono essere principalmente di due tipi: la scorta di superstiti sparsi per il centro commerciale fino ad una base sicura nella quale non correranno pericoli e l'uccisione degli psicopatici, persone la cui mente non ha retto all'invasione degli zombie e si sono trasformate in pericolosi assassini. Le missioni di scorta sono particolarmente complesse, perchè una volta raggiunti i superstiti spesso vanno prima convinti a venire con noi e poi bisognerà farci seguire per il centro commerciale senza che vengano sopraffatti dagli zombie, cercando di proteggerli. Gli psicopatici sono invece quasi sempre da sconfiggere con la forza bruta, ma raramente si tratterà di un compito facile, anzi. Dead Rising è infatti un titolo decisamente difficile, e vi sono alcune missioni che sarete costretti a ripetere più volte prima di riuscire a superarle. Non aiuta a questo proposito il sistema di salvataggio, a nostro avviso unica pecca del gioco: non è infatti possibile salvare in ogni momento, ma è possibile farlo solo in appositi punti di salvataggio posizionati principalmente nei bagni del Willamette Mall. Questo non sarebbe di per sè un male, perchè una pratica mappa ci permette di individuare sempre i punti più vicini, ma il problema è che spesso questi sono anche molto distanti dai luoghi dove vanno svolte le missioni, e quindi in caso di morte dopo aver ricaricato siamo costretti a ripercorrere delle parti di centro commerciale per ripetere la missione. Permettere il salvataggio subito prima l'inizio di una missione avrebbe sicuramente aiutato molto. Una delle ultime missioni, che non voglio anticiparvi se non dicendovi che coinvolge una quantità incredibile di zombie, l'ho provata circa 10 volte prima di riuscire a superarla, ed ogni volta ricominciandola ero costretto a partire da un punto di salvataggio piuttosto lontano. C'è da dire però che, una volta superata, il livello di soddisfazione è stato enorme!

Altra caratteristica estremamente importante è l'alto livello di rigiocabilità: dopo aver finito il gioco vi accorgerete probabilmente di aver lasciato morire molti superstiti e di non aver esplorato adeguatamente tutte le possibilità offerte dal centro commerciale, questo perchè per completare le missioni principali si finisce inevitabilmente per trascurarne alcune di quelle secondarie. Ma niente paura: una volta terminato, potrete ricominciare il tutto utilizzando Frank con le caratteristiche maturate durante la prima esecuzione del gioco, e potrete tranquillamente trascurare le missioni principali (semplicemente fallirete l'obiettivo principale ma potrete rimanere comunque 72 ore fino all'arrivo dell'elicottero) per dedicarvi alla pura esplorazione ed al salvataggio dei superstiti. Inoltre gli sviluppatori hanno inserito un gran numero di obiettivi per guadagnare Gamer Points, ed anche raggiungerli tutti potrà essere lo scopo di una eventuale riesecuzione del titolo.


Il volto della paura
Dal punto di vista tecnico, la realizzazione di Dead Rising è impeccabile, con una resa visiva che si posiziona tra i migliori titoli visti finora su Xbox 360. Visto l'incredibile numero di zombie presenti su schermo, gli effetti di sangue ed il livello di devastazione che si può creare con certe armi, il livello grafico raggiunto dagli sviluppatori unito all'ottima stabilità del framerate è senza dubbio elogiabile. Menzione d'onore va alle texture dei volti dei personaggi, tra le migliori mai viste, ed anche quelle degli altri oggetti dell'ambientazione raggiungono alti livelli. Ottima poi la realizzazione di altri effetti ormai immancabili nei titoli next-gen, come il motion-blur in tempo reale, l'illuminazione dinamica e la simulazione fisica del comportamento degli oggetti, ottenuta tramite il motore Havok. L'insieme del tutto ci consegna un titolo assolutamente spettacolare, davanti al quale non si può rimanere indifferenti.

Sul fronte audio vanno segnalate le ottime colonne sonore in stile hard rock/heavy metal, con effetti sonori adeguati all'ambientazione: peccato per il mancato doppiaggio in italiano, ma i sottotitoli così tutti i menu sono tradotti nella nostra lingua quindi anche i non anglofoni non avranno problemi ad usare il gioco ed a seguirne la storia.

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Tempo scaduto
Tirando le somme, Capcom si dimostra essere uno degli sviluppatori più capaci del panorama videoludico, nonché uno dei più abili nello sfruttamento dell'hardware di Xbox 360. Dead Rising è un titolo di pregevole fattura, che riesce a spostare il genere horror dai soliti schemi dettati da titoli famosi come Resident Evil, posizionandosi come un unicum nel panorama videoludico. Se non vi spaventa una difficoltà superiore alla media ed amate le ambientazioni orrorifiche e splatter, non potete farvelo sfuggire.
8.6

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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