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WWE 2K23
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Recensione - WWE 2K23Xbox Series X | S Xbox OneGame

La serie di WWE 2K ha avuto una vera e propria rivoluzione con il titolo dello scorso anno, riuscendo a tornare in carreggiata stravolgendo la sua formula e trovando un nuovo equilibrio. WWE 2K23 ha quindi il compito di continuare su questa strada andando a migliorare alcuni aspetti, ma senza adagiarsi troppo sugli allori. Saliamo dunque sul ring e vediamo cosa ci aspetta!
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Il Gioco

Never Give Up. Questo è il motto di John Cena, testimonial di WWE 2K23 e perfetta rappresentazione dell’impegno che il team di Visual Concepts ha dimostrato nel risorgere dalle proprie ceneri. La strada è ancora lunga, ma con il gioco dello scorso anno gli sviluppatori sono riusciti a far tornare la fiducia nei fan… e ora è tempo di mantenerla. Com'è lecito aspettarsi, WWE 2K23 non porta nessun cambiamento radicale alla serie, ma riprende la solida base dell’ultimo capitolo limando alcune imperfezioni e aggiungendo qualche novità, a partire dalla modalità Showcase dedicata all’appena citato John Cena per celebrare i suoi 20 anni di carriera in WWE.

MX Video - WWE 2K23

La formula è rimasta invariata, con una serie di match in cui dovremo eseguire determinate azioni per ricreare fedelmente gli eventi reali, alternando gameplay a transazioni con filmati storici. La novità tuttavia è rappresentata dal fatto che non impersoneremo Cena in questo viaggio nella memoria, ma i suoi avversari. Lo stesso Cena infatti spiega che sarebbe facile ripercorrere solo i momenti di gloria, ma la vera personalità e insegnamenti derivano dalle sconfitte. Nel corso dei suoi 20 anni Cena ha affrontato avversari formidabili come The Undertaker, Kurt Angle, Roman Reigns e Batista, ma come dice il suo motto non si è mai arreso e tratto importanti lezioni dai match persi. Un cambio di prospettiva che rende lo Showcase interessante a livello narrativo e soprattutto vario a livello di gameplay, permettendoci di provare diversi lottatori e i loro stili unici, così da sperimentare anche con Superstar che magari non rientrano nei nostri gusti ma che potrebbero sorprenderci.

Netto miglioramento anche per la modalità MyRise, dove a differenza dello scorso anno avremo due storie separate a seconda del sesso del lottatore creato tramite l’editor: The Legacy per le lottatrici, The Lock per i lottatori. La prima storia ci vede nei panni di una wrestler di seconda generazione nipote di Justine, una fittizia Leggenda WWE dei primi anni 2000, con il compito di dimostrare di non essere solo una “raccomandata” e di meritare di essere nel roster. Nella seconda invece impersoneremo una giovane promessa del wrestling, gestendo l’enorme pressione e hype per dimostrare di essere all’altezza di aspettative a volte apparentemente impossibili. Si tratta di due trame che prendono spunto da storie reali di diverse Superstar come Charlotte Flaire o Austin Theory, ed entrambe presentano vari bivi narrativi che ne possono modificare il corso degli eventi.

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Parlando con altri lottatori negli spogliatoi o controllando i social media si possono avviare scontri e storie opzionali utili per guadagnare punti esperienza da investire per migliorare le abilità del nostro personaggio. In qualsiasi momento inoltre si può cambiare l’aspetto attraverso un completo editor che permette una grande varietà di personalizzazione, anche se alcune opzioni come tatuaggi e costumi sono ripresi in maniera identica dallo scorso capitolo con poche novità degne di nota. Torna anche la modalità MyUniverse dove si può creare la propria storyline all’interno dei veri show settimanali curando ogni aspetto e lasciando una grande libertà creativa, per cui se non siete soddisfatti della gestione reale delle storie e volete che sia Ricochet il Campione Universale (magari) questa è la modalità dove dare sfogo a tutte le vostre fantasie wresteliane.

Se siete amanti dei gestionali e simulatori invece apprezzerete MyGM, dove nei panni di un General Manager dovrete far affermare il vostro show rispetto a quelli degli altri GM cercando di ottenere le migliori Superstar, organizzando match e curando ogni aspetto delle puntate sempre con un occhio di riguardo per il budget. Rispetto allo scorso anno sono stati aggiunti nuovi GM, opzioni e show, come NXT 2.0 o per i più nostalgici la gloriosa WCW. Infine MyFaction si presenta come una sorta di Fifa Ultimate Team a tema WWE, dove dovremo creare la nostra squadra di lottatori “sbustando” pacchetti acquistabili con valuta in game o tramite microtransazioni. Lo scorso anno si trattava di una modalità unicamente offline, mentre in WWE 2K23 la competizione può essere portata anche online contro altri giocatori. Una novità interessante, ma il rischio del “pay 2 win” è sempre dietro l’angolo, anche se è ancora presto per vederne gli effetti.

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Pad alla mano il feeling è esattamente quello del precedente capitolo, per cui se lo avete già giocato vi sentirete subito a vostro agio. Combo, prese, counter, schivate e mosse speciali hanno la stessa impostazione dello scorso anno, e l’unica effettiva novità è rappresentata da un nuovo sistema per uscire dagli schienamenti basata sul tempismo con cui alzare la levetta analogica quando l’indicatore è nella sezione verde. Se tuttavia il tempismo non è il vostro forte e preferite il caro vecchio button mashing potete sempre selezionarlo tra le opzioni.

Degna di nota infine l’introduzione di Wargames, una stipulazione ideata da Dusty Rhodes e riportata recentemente in auge in cui due team da 3 o 4 lottatori si affrontano in due ring affiancati e recintati da una gabbia di acciaio. Due wrestler iniziano in un ring e ogni tot minuti un membro di una squadra viene fatto entrare, ripetendo il processo fino a quando non sono tutti presenti e con la possibilità di utilizzare qualsiasi oggetto. La vittoria va al primo schienamento, ma il caos che si crea è tanto confusionario quanto divertente. Wargames si aggiunge quindi a tutte le altre classiche stipulazioni già presenti come Tag Team, TLC, No Disqualification, Hell in a Cell, Elimination Chamber, Money in the Bank e così via, creando quindi una grande varietà di match.

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Dal punto di vista tecnico WWE 2K23 non si discosta molto dal precedente capitolo, complice anche la sua natura di titolo cross-gen disponibile anche per console di vecchia generazione, ragigungendo senza problemi i 4K e 60 fps su Xbox Series X. Oltre alla risoluzione ciò che salta maggiormente all’occhio sono una migliore illuminazione dei modelli e velocità nei caricamenti, ma rimangono ancora alcune perplessità su alcuni aspetti che esamineremo più avanti. Ottima la selezione di musiche all’interno del gioco, così come il doppiaggio inglese e la localizzazione dei testi in italiano.

Amore

Never give up!

- La modalità Showcase è sicuramente uno dei punti forti di WWE 2K23. La scelta di “cambiare prospettiva” e mostrarci la carriera di John Cena attraverso le sue sconfitte ha un duplice vantaggio sia narrativo che di gameplay. Lo stesso Cena ha svolto un ottimo lavoro come narratore sviscerando aneddoti e curiosità, e utilizzare diversi avversari evita l’effetto ripetitività che si avvertiva nello showcase dello scorso anno dedicato a Rey Mysterio. Rimangono alcuni problemi che il fatto di dover costantemente mettere in pausa per vedere come si eseguono le mosse necessarie per completare gli obiettivi obbligatori (sarebbe molto più comodo averli direttamente a schermo invece di rompere il ritmo) e una IA un pò più collaborativa, ma per il resto si tratta di un buon passo in avanti. Degna di nota anche la sorpresa una volta arrivati alla fine, con un omaggio che rende reale uno dei principali meme dedicati a Cena, ma vi lascio il piacere di scoprire di cosa si tratta.

MyRise, my story

- La modalità Showcase non è l’unica ad aver giovato di un miglioramento sul versante narrativo. Ho particolarmente apprezzato le due storie di The Lock e The Legacy, entrambe in grado di offrire una maggiore cura e coerenza nella storia rispetto alla più caotica modalità del precedente capitolo. I bivi narrativi garantiscono inoltre una buona rigiocabilità, con eventi che cambiano radicalmente portando a risultati a volte inaspettati.

Squadra che vince non si cambia

- Dal punto di vista del gameplay WWE 2K23 è quasi identico al suo predecessore… il che per una volta non è considerabile un difetto. Sarebbe stato assurdo pretendere un’ulteriore rivoluzione, e le basi gettate l’anno scorso si rivelano ancora solide e divertenti, con il giusto mix tra simulazione e arcade con comandi intuitivi.

I dettagli che fanno la differenza

- Se è vero che squadra che vince non si cambia non vuol dire che non si possa migliorare, e sebbene il fulcro sia rimasto invariato il gioco è pieno di piccoli dettagli che rendono l’esperienza ancora più coinvolgente e simile alla controparte reale. Ad esempio sono state aggiunte animazioni per gli atleti affaticati o ulteriori interazioni con lo scenario, in particolare negli scontri nel backstage. Finalmente si possono sfondare i vetri delle macchine con la testa del malcapitato avversario, sbattergli una mano contro la portiera o chiuderlo nel bagagliaio, oltre ad altre interazioni speciali che creano diversi “OMG Moments”.

Odio

Cross-gen limitante

- Il comparto tecnico di WWE 2K23 vive di alti e bassi. In generale il colpo d’occhio è buono, soprattutto per quanto riguarda le Superstar più importanti, ma i veri limiti si notano nei personaggi creati dall’editor. In particolare le animazioni facciali risultano datate e innaturali, oltre a difetti “storici” come i problemi nella gestione dei capelli lunghi con effetti abbastanza ridicoli. Lo scorso anno si poteva comprendere la volontà di creare un titolo cross-gen trattandosi di un “rilancio” per la serie che necessitava di arrivare ad un pubblico maggiore possibile, ma ora i limiti tecnici di questa scelta iniziano ad essere pesanti e non al passo con i tempi. Anche paragonando ad altri titoli di 2K come NBA il risultato è insufficiente, e la speranza è che si possa passare al più presto ad un motore più adatto agli standard attuali, perché al momento WWE 2K23 non è di certo un gioco che sfrutta al meglio gli hardware di nuova generazione.

IA da migliorare

- Oltre alla grafica, un altro aspetto che ancora non convince è l’IA dei nostri avversari. Nei match singoli, tutto sommato, il risultato è buono e anzi si notano dei miglioramenti, ma il problema lo si vede nei match con più avversari. Il gioco non riesce a gestire al meglio più lottatori, e non è raro iniziare a vedere “cose strane” e fuori da ogni logica che spezzano l’immersione e creano caos e confusione.

Tiriamo le somme

WWE 2K23 è esattamente quello che ci si aspettava, ovvero un gioco che riprende a piene mani dalla base gettata lo scorso anno senza stravolgere nulla, ma andando a migliorare alcuni dettagli. La modalità Showcase dedicata a John Cena è interessante e varia, così come le due storie inedite di My Rise si presentano maggiormente curate dal punto di vista narrativo. MyGM e MyUniverse sono perfette per gli amanti delle simulazioni, mentre MyFaction porta per la prima volta la competizione online in stile FUT. Rimane un pò l’amaro in bocca per un comparto tecnico che non riesce a stare al passo con i tempi, ma se avete apprezzato la rivoluzione dello scorso anno allora WWE 2K23 saprà sicuramente soddisfarvi, risultando in un titolo imperdibile per gli amanti del wrestling.
8.0

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L'autore

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I videogame lo intrigano fin da piccolo nonostante il disappunto della nazi-mamma, che alla fine è costretta a cedere e sopporta anche la sua mania per i Comics, i Manga e il collezionismo di Limited Edition. Spera di farsi strada nel mondo del giornalismo videoludico iniziando nel dicembre 2011 a collaborare per MX, inoltre studia psicologia per cercare di capire il comportamento dei fanboy.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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