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KungFu Kickball

Recensione - KungFu KickballXbox One DigitalGame

Nel calcio non c'è scena più spettacolare di un gol in rovesciata, ma che accadrebbe se l'intero sport diventasse un susseguirsi di acrobazie inverosimili e colpi di arti marziali? Questo è lo scenario immaginato per KungFu Kickball da Jonah Wallerstein, fondatore ed unico sviluppatore dello studio indie americano WhaleFood Games. Scopriamolo insieme.
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Il Gioco

A chi non è capitato di annoiarsi un po' durante una partita di calcio in TV, con due squadre a fare melina a centrocampo e con le difese che bloccano ogni azione? Quelle partite che aspettiamo disperatamente vengano risolte da un tiro a giro da 30 metri o una spettacolare rovesciata in area, cosa che poi solitamente non avviene vista la difficoltà di realizzazione di tali colpi. KungFu Kickball prova quindi a vivacizzare l'azione con un "calcio" a scorrimento laterale e sfide uno contro uno o due contro due dove l'obiettivo è sempre fare gol, ma al posto della porta avversaria troviamo una gigantesa campana.

MX Video - KungFu Kickball

La scelta della campana è in linea con la direzione stilistica del titolo, visto che sul campo vediamo sfidarsi dei monaci esperti di kung fu, con tanto di vestiario e look caratteristico. Il tutto con un look bidimensionale a scorrimento laterale, arricchito da splendidi sfondi 8-bit e animazioni piuttozto curate sui vari personaggi. Ognuno di essi presentano uno stile differente, nonché qualche potere personalizzato, come l'attacco rotante di Panda o il bastone magico di Monkey King. Eppure, nonostante la follia di fare salti di decine di metri, schivate aeree e colpi potentissimi al volo, si tratta di una formula di gioco davvero semplice da maneggiare, con 3 comodi tasti per gestire salti, schivate (che di fatto sono dei teletrasporti a breve distanza) e calci, con lo stick sinistro invece a dettare la direzione dei movimenti. Essendoci pochi giocatori in campo anche l'area di gioco è ridotta, ma la velocità elevata del gioco rende ogni sfida decisamente adrenalinica.

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Si può naturalmente giocare anche con un approccio più cauto, portandosi avanti la palla a terra e tirando, ma prevedibilmente il titolo dà il meglio di sé quando si inizia a palleggiare in aria e a dribblare con calci volanti (i falli sono permessi!). Insomma, ricorda molto Rocket League: divertente già quando si guida piano per terra e si cerca di sfiorare la palla ogni tanto, ma semplicemente esilarante una volta che si acquisisce la capacità tecnica di volare e di intervenire con forza sui palloni. Il gameplay è molto semplice e non offre grosse variazioni tra una partita o l'altra, in compenso i modi di giocare sono piuttosto numerosi. Trattandosi di un titolo focalizzato sul multiplayer, sottolineo con piacere la possibilità di personalizzare numerose regole, come per esempio il sistema di punteggio o l'intensità della forza di gravità. E il tutto è utilizzabile sia in multiplayer locale che online in un pratico matchmaking, anche se la popolazione online pare abbastanza inesistente già in questo periodo di lancio.

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Sicuramente sconsiglierei l'acquisto di KungFu Kickball a chi non volesse socializzare e giocare contro amici o sconosciuti, ma per fortuna un po' di contenuti single player ci sono. Oltre a poter giocare in partite personalizzate contro IA di più difficoltà, c'è anche una modalità Arcade, dove affrontare sfide di difficoltà crescente in arene multiplayer. Nessuna storia o dialoghi in questo caso, ma è utile se non altro per allenarsi con le meccaniche di gioco. KungFu Kickball presenta pochissime scritte in-game, ma sono tutte tradotte in italiano; fa infine piacere trovare in una produzione dal budget ridotto come questa, la presenza del cross-play totale che ci permette di giocare anche con i possessori di PC, PlayStation e Switch.

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Amore

Shaolin Soccer, sei tu?

- Va bene, il kung fu e lo shaolinquan non sono lo stesso stile, ma è inevitabile non pensare all'esilarante commedia di Stephen Chow quando vediamo monaci fare salti di decine di metri e dare calci volanti in una partita di calcio. E' un concept semplice, ma divertente da giocare e anche da guardare.

Meccaniche immediate

- I migliori party game sono quelli dove basta prendere il controller in mano, giocare per un paio di minuti e capire esattamente tutte le meccaniche. Certo, anche in KungFu Kickball ci vuole qualcosina in più per diventare bravi, ma con lo stick che gestisce il movimento e soli 3 tasti per salti, calci e scatti aerei, basta davvero poco per trovarsi a fare acrobazie spettacolari. Un titolo davvero semplice da iniziare, ideale dunque per un po' di multiplayer locale quando avete amici a casa vostra.

Odio

Poca varietà

- Probabilmente ispirato proprio dalla formula di Smash Bros., dove la maggior parte delle mosse è attivabile con lo spostamento di uno stick, il sistema di gioco di KungFu Kickball è semplice: forse troppo. La combinazione di salti, calci e scatti aerei non offre così tante situazione di gioco differenti, tant'è che già dopo poche partite sentivo di aver ottimizzato le principali strategie del gioco, senza quindi un crescendo di tecnica che possa andare avanti all'infinito. Le forme diversificate delle mappe aiutano un po' a rendere le partite meno monotone, ma anche qui parliamo di solo 6 aree, e in nessuna di queste il gameplay viene mai stravolto più di tanto.

Non rende in singolo

- Come già sottolineato, KungFu Kickball è un party game competitivo pensato per essere giocato con amici o contro sconosciuti, tra calci volanti e gol all'ultimo secondo di cui vantarsi per settimane. Questo, prevedibilmente, porta di contro un'esperienza poco soddisfacente in single player. Non c'è infatti una vera modalità storia, con solo una modalità Arcade che propone sfide uno contro uno o due contro due in arena che poi si usano anche nel multiplayer, ma con la possibilità di sbloccare nuovi personaggi. Un'IA poco furba e con pattern un po' ripetitivi però non fa brillare queste sfide, facendoci solo venire una gran voglia di multiplayer; modalità che, però, presenta anch'essa i suoi grattacapi.

Multiplayer morto in partenza

- Destino purtroppo di tanti, troppi titoli indie a pagamento con una forte componente multiplayer: non avere una popolazione online tale da poter trovare altri giocatori già nel periodo del lancio. Io ho iniziato a provare il titolo per questa recensione qualche giorno dopo l'uscita, e fin da subito trovare partite è stato pressoché impossibile. A poco serve un buon comparto multiplayer online se la community è assente; e se i pochi che giocano sono sparsi per il mondo, i problemi di lag diventano frequenti.

Tiriamo le somme

KungFu Kickball avrebbe tutte le carte in regola per essere il party game perfetto, combinando l'azione al cardiopalma a scorrimento laterale di Smash Bros. con una formula calcistica acrobatica in stile Rocket League. Purtroppo però la profondità e la varietà non sono nemmeno lontanamente paragonabili a tali colossi, e ne paga la giocabilità che già dopo un paio di partite dà l'impressione di aver mostrato tutto quello che può offrire. L'assenza di una vera modalità storia, la qualità non eccelsa dell'IA e una community online pressoché inesistente non aiutano, dunque mi sento di consigliarvi il gioco solo ed esclusivamente se avete già un gruppo di amici con cui giocare.
6.5

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L'autore

autore

Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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