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Redfall
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Recensione - RedfallXbox Series X | SGame

Arkane Austin, lo studio già autore di Prey, ci propone finalmente la sua seconda produzione con Redfall, portandoci in una cittadina americana che dovremo cercare di liberare dalla piaga vampirica. L'abbiamo messo alla prova e siamo pronti a darvi la nostra opinione sul gioco!
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Il Gioco

La cittadina costiera di Redfall, nel New England, è nel mezzo di una crisi mai vista prima: l'esperimento clinico di un'industria farmaceutica locale, la Aveum, è andato male trasformando molti dei cittadini in vampiri. Sì, vampiri veri e propri, con tanto di abilità sovrumane come la capacità di librarsi in aria e, ovviamente, una grande sete di sangue umano. E se questo non bastasse, molti degli abitanti della città hanno ben pensato di diventare seguaci dei diversi "vampiri supremi" (quelli in cima alla gerarchia vampirica) della zona, sperando così di ingraziarseli e guadagnarsi magari la vita eterna, pattugliando le strade della città armati fino ai denti. In tutto questo, la Aveum sta cercando di coprire il tutto mandando sul posto una milizia privata, la Bellweather, incaricata di far sparire tutte le prove del coinvolgimento della società farmaceutica. Possono bastare, questi, come ingredienti per creare un situazione letteralmente esplosiva? No, perché manca ancora un dettaglio: i vampiri hanno bloccato tutte le vie d'accesso alla città, persino il mare, facendolo ritirare dalla costa e congelandone le onde in una sorta di stasi, il tutto all'ombra di un sole completamente nero. Insomma, gli abitanti di Redfall non se la stanno passando troppo bene.

MX Video - Redfall

Fortuna però che, tra questi, ce ne sono alcuni con le capacità e la motivazione per opporsi all'invasione vampirica. Quando tutto è andato a rotoli, alcuni sopravvissuti hanno cercato di fuggire in nave dalla città, finendo però per naufragare quando i vampiri hanno "congelato" il mare; sull'imbarcazione c'erano quattro personaggi dotati, ognuno per motivi diversi, di abilità speciali, che si ritrovano quindi loro malgrado a combattere l'invasione. Si tratta dell'ex-mercenario della Bellweather e cecchino esperto Jacob, che a causa dell'incontro ravvicinato con una vampira suprema ha perso un occhio ma ha guadagnato le capacità di evocare un corvo spettrale, di rendersi invisibile e di utilizzare un potentissimo fucile di precisione etereo; l'ingegnera biomedica della Aveum Lyla che, offertasi volontaria per un esperimento, ha ottenuto poteri telecinetici che le permettono di evocare le forme psichiche di un ombrello-scudo e di un ascensore per raggiungere posizioni elevate, oltre che di poter richiamare un suo ex trasformatosi in vampiro, sempre pronto a combattere per lei sul campo si battaglia; l'ingegnera militare Remi, dotata di un aiutante robotico grazie al quale può creare un punto di raduno che permette agli alleati di recuperare salute, di piazzare una sirena per attrarre e distrarre i nemici e di lanciare una potente carica di C4 capace di aderire sulle superfici; ed infine Devinder, un criptozoologo che ha passato la vita a creare marchingegni che potessero aiutarlo a combattere eventuali nemici paranormali e che ora consentono a sé e ai suoi compagni di effettuare balzi di teletrasporto, di scagliare una lancia elettrificata e di proiettare una potente luce ultravioletta capace di pietrificare i vampiri.

Il gioco ci permette di iniziare la storia scegliendo uno di questi eroi, che porteremo avanti fino alla fine dell'avventura: è possibile scegliere, tornando al menu principale, anche altri personaggi, ma ognuno parte da zero nel suo progresso nel gioco, quindi è come avere più slot di salvataggio con partite multiple. Una volta selezionato il personaggio, possiamo decidere se giocare da soli oppure se ospitare una partita in co-op. In questo caso si apre una lobby nella quale possiamo invitare fino ad altri tre amici con i loro eroi; tutti entreranno in partita al punto del gioco in si trova l'host della co-op e svolgeranno le missioni con lui, ma solo l'host manterrà il progresso nelle missioni e nella mappa, mentre gli altri giocatori manterranno tutti gli avanzamenti dei personaggi e gli oggetti raccolti. Ci troviamo quindi di fronte ad un modello di co-op di vecchio stampo, senza accesso drop-in/drop-out; in cui la difficoltà è quella scelta dall'host. Sia per il gioco in solitaria che quello in co-op sono disponibili inizialmente tre livelli di difficoltà, che diventeranno quattro con l'aggiunta di un livello super-difficile una volta finita la storia, ed è possibile cambiare livello anche nel corso del gioco; per gruppi numerosi di eroi, ha senso scegliere i livelli più alti così che l'azione non risulti troppo facile.

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Dopo che abbiamo scelto il nostro personaggio e siamo entrati nel gioco, da soli o in compagnia, la struttura che ci troviamo davanti è quella di un classico titolo open world: abbiamo un quartier generale (anzi, due: tornerò su questo a breve) nel quale possiamo accettare di volta in volta le missioni della storia principale, e una mappa che indica le varie missioni principali e quelle secondarie che emergeranno durante l'esplorazione e parlando con alcuni personaggi. La mappa è divisa in quartieri, ognuno dei quali nasconde un "rifugio" che va sbloccato attivando dei generatori elettrici, i quali a loro volta possono essere controllati da vampiri o altre fazioni. Dopo aver sbloccato un rifugio otteniamo l'accesso a due missioni che ci portano ad uccidere un "generale vampiro" che comanda in quel quartiere, il quale, una volta ucciso, rilascia un teschio che servirà poi nelle missioni finali; non si tratta quindi di missioni opzionali ma vanno completate per poter finire il gioco. I rifugi funzionano anche da punti di viaggio rapido, ed a questi si aggiungono delle "località storiche" di Redfall che, una volta individuate e sbloccate con la pressione di un pulsante, diventano anch'esse utilizzabili per il viaggio rapido. Si procede così di missione in missione, facendo fuori vampiri e nemici umani fino ad arrivare a far fuori i potenti generali in quelle che sono delle vere boss battle. Riguardo invece alla questione dei due quartier generali a cui avevo accennato, Redfall è praticamente diviso in due metà: la prima parte è costituita dalla mappa che troviamo all'inizio del gioco, completabile in circa 10 ore a difficoltà media e senza svolgere tutte le missioni secondarie, poi una volta ucciso il vampiro supremo di quella mappa si passa in una seconda area della cittadina senza la possibilità di tornare più a quella iniziale, visitando una nuova mappa altrettanto grande, con un nuovo quartier generale, nuovi alleati e nuovi nemici da sconfiggere, per circa ulteriori 10 ore di gioco.

Tra le attività secondarie meritano una menzione i "nidi di vampiri", delle aree che ogni tanto appaiono nella mappa creando una zona circolare d'influenza vampirica che cresce nel tempo ed in cui l'attività dei vampiri è molto più alta. Per "annullare" queste aree dobbiamo introdurci appunto nei nidi di vampiri che sono al loro interno, delle aree in cui dobbiamo farci strada tra vampiri potenti fino a distruggere dei cuori pulsanti che porteranno al collasso dei nidi. Si tratta di missioni piuttosto impegnative e per questo più adatte al gioco in co-op, ottime per recuperare loot ed esperienza.

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Redfall unisce poi al fattore open world anche una componente "RPG lite", con la possibilità di guadagnare esperienza man mano che uccidiamo nemici e completiamo missioni per salire di livello e potenziare di conseguenza le abilità dei nostri eroi, ed una forte componente di looting che ci permette di trovare nuove armi, di livello sempre più alto e di diversi gradi di rarità. Non mancano anche negozi in cui acquistare armi e tool, utilizzando i soldi guadagnati trovando oggetti sul campo (automaticamente trasformati in denaro, quindi non serve rivenderli) e smantellando le armi non usate, così come troviamo anche una componente di personalizzazione cosmetica degli eroi e delle loro armi, tramite skin ottenute giocando.

E veniamo infine al combattimento, che può avvenire sia all'aperto che nei molti edifici visitabili anche internamente: Redfall si presenta come un classico FPS, con la possibilità di utilizzare sia le armi ordinarie (pistole e fucili di precisione, d'assalto o shotgun) che alcune specifiche armi molto efficaci contro i vampiri, come un raggio ad ultravioletti ed uno spara-paletti. Ovviamente ognuna di queste armi ha diversi ratei di fuoco, capacità del caricatore e velocità di ricarica, quindi è importante sapere quale utilizzare in ogni occasione. Se ne possono equipaggiare e cambiare solo tre per volta, ed è bene decidere correttamente la combinazione migliore perché, una volta in battaglia, non è possibile mettere in pausa il gioco qualora vogliamo riorganizzare l'inventario, e non sempre è possibile trovare un angolo riparato in cui farlo senza essere attaccati dai nemici. Quando si combattono i nemici frontalmente è facile venire soverchiati numericamente, cosa che, in caso dei vampiri, può portare velocemente alla nostra morte (ed al respawn nel rifugio o punto di viaggio rapido più vicino), quindi è bene affrontare ogni situazione utilizzando prima la componente stealth del gioco, che ci permette di arrivare silenziosamente alle spalle dei nemici facendoli fuori con un colpo, oppure utilizzare le armi da lunga distanza per ridurre il più possibile le fila nemiche (sfruttando peraltro le lacune dell'IA di cui vi parlo più in basso). I vampiri sono immuni alle uccisioni stealth, ma nel loro caso un colpo di lancia-paletti ben piazzato può ucciderli velocemente quando sono ignari della nostra presenza: più difficile farlo quando ci hanno scoperti, visto che sono molto veloci e saltano continuamente da una parte all'altra. Alcune missioni prevedono anche la presenza di torrette automatiche o dei particolari tipi di vampiro "sentinella" che scandagliano la zona alla ricerca di minacce, quindi anche in questo caso meglio occuparsi prima di queste e poi passare agli altri nemici.

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Come già accennato, giocando a difficoltà media e dedicandosi principalmente alle missioni principali, le due "metà" da 10 ore del gioco ci portano via un totale di circa 20 ore, una durata sicuramente soddisfacente considerato che si può prolungare con diverse attività extra e ricerca di segreti nelle due mappe, oltre alla possibilità di rigiocare scegliendo un altro personaggio, e quindi con dinamiche diverse per quanto riguarda l'uso dei poteri. Sul fronte tecnico Redfall si presenta a 4K e 30 fps su Xbox Series X, mentre va a 1440p e 30 fps su Series S; come probabilmente saprete, con un aggiornamento futuro arriverà la modalità 60 fps, ma non è per ora noto quando. Come da tradizione Bethesda, inoltre, il gioco è completamente doppiato in italiano sia nei testi che nel doppiaggio.

Amore

Unione di di poteri

- Se giocato in single player, Redfall si discosta abbastanza dai classici titoli Arkane visto che abbiamo a disposizione solo 3 poteri (sbloccabili in poco tempo salendo di livello) per tutta l'avventura: seppur utili, non offrono la gamma di possibilità a cui giochi come Dishonored e Deathloop ci hanno abituati. Giocando in co-op, invece, le cose si fanno molto più interessanti perché i poteri dei diversi personaggi si integrano molto bene per dar vita ad un gioco davvero cooperativo e permettendoci di accedere a tutte le possibilità: un team formato da Jacob, Lyla e Devinder, ad esempio, ci permette di sfruttare il corvo del primo per evidenziare tutti i nemici (che saranno così visibili da tutto il team), l'ascensore della seconda per saltare sui tetti delle case ed il teletrasporto del terzo per saltare di tetto in tetto per trovare la posizione migliore per attaccare i nemici. E' molto importante, infatti, che i poteri non siano individuali ma si applichino all'intero party. Il gioco è completabile anche da soli (seppur con qualche difficoltà in punti specifici), ma è senza dubbio in compagnia che dà il meglio di sé.

Combat loop divertente

- I combattimenti di Redfall riescono a dare buone soddisfazioni grazie a scontri vari ed in cui possiamo sfruttare tatticamente i nostri poteri, alternandoli alle diverse armi e cercando di prendere di sorpresa i nemici quando possibile. Il gioco risulta raramente frustrante, anche se qualche combattimento mal bilanciato c'è, ed in genere si trae un buon divertimento da tutti gli scontri.

Varietà vampirica

- Una cosa in cui Arkane Austin s'è impegnata con buoni risultati è la creazione di un pantheon piuttosto variegato di vampiri, tutti ben differenziati nel tipo di attacchi e nelle strategie da adottare per abbatterli: ci sono quelli che ci vengono semplicemente addosso zigzagando, poi quelli che levitano succhiandoci il sangue da lontano, le "sacche di sangue" che si fanno esplodere una volta raggiuntici, o addirittura un super-vampiro iracondo che si manifesta con una tempesta di fulmini solo dopo che abbiamo raggiunto una serie di successi nelle missioni e che, se ucciso, ci regala delle armi molto potenti. Se i nemici umani sono semplice carne da cannone, i vampiri possono offrire una sfida molto concreta soprattutto se affrontati in gruppo.

Ambientazioni ispirate

- Mentre il character design non risulta essere troppo ispirato, le ambientazioni di Redfall riescono a regalare degli scorci molto evocativi. Ovviamente camminando per le case di una cittadina americana non c'è molto di cui rimanere meravigliati, ma basta raggiungere località specifiche come la costa con il mare congelato oppure determinati luoghi di culto o livelli "psichici" in cui ci imbattiamo durante la storia, per apprezzare un ottimo design delle ambientazioni che ricorda, a tratti, quello visto in Deathloop. Preparatevi a scattare diversi screenshot!

Odio

Un gioco nato vecchio

- Il problema principale di Redfall non sono né i tanto dibattuti 30 fps né la qualità grafica, ma è il design stesso del gioco, che sembra legato a logiche ormai superate. Iniziamo con la co-op, che non permette il drop-in/drop-out ma ci costringe ogni volta che vogliamo ospitare degli amici ad uscire dalla partita ed a creare una nuova stanza. C'è poi la questione delle due mappe separate, senza la possibilità di tornare alla prima dopo aver raggiunto la seconda, lasciando indietro eventuali missioni secondarie e collezionabili. In un mondo di giochi dalle mappe vastissime e senza caricamenti, una scelta del genere suona come fortemente anacronistica. A questo aggiungiamo le lacune di IA di cui leggerete di seguito, e la proverbiale frittata è purtroppo fatta.

IA sordocieca

- Quando ingaggiati, i nemici di Redfall sanno essere impegnativi e, anche se non usano tattiche particolarmente furbe, offrono comunque una buona sfida. Il problema è però che l'IA spesso non funziona come dovrebbe, soprattutto quando si gioca in maniera stealth o con il fucile di precisione. Iniziamo col dire che i nemici, sia umani che vampirici, sembrano essere ciechi alla morte dei loro compagni: non si allarmano né quando colpiamo da lontano degli alleati che gli sono letteralmente sotto gli occhi, né quando ci avviciniamo e iniziamo a farli fuori in maniera stealth, né quando, durante i loro giri di perlustrazione, incontrano degli alleati morti a terra. Mi è poi capitato più di una volta di sparare senza che si accorgessero del rumore prodotto, o anche che non notassero che arrivavo alle loro spalle senza essere accovacciato. Insomma, sia ciechi che sordi. A volte poi l'IA decide che un nemico deve raggiungere una certa posizione prima di poterci attaccare, passandoci anche vicinissimo e finendo ovviamente crivellato dai nostri colpi, oppure altre volte non si curano minimamente del fatto di essere sotto il nostro fuoco e non provano neanche a nascondersi. Altro comportamento non realisticissimo è quando, nei panni di Jacob, si hanno tanti nemici alle calcagna e attiviamo l'invisibilità: improvvisamente è come se non esistessimo più, perdono tutti interesse e non ci notano neanche urtandoci mentre camminano.

Grafica e prestazioni

- Il gioco va a 30 fps, ormai è noto e lungamente dibattuto. Ma questo non è stato personalmente un problema, quando il frame-rate era stabile: il sistema di combattimento non richiede grande precisione e si riesce a combattere senza troppi problemi. Il problema è però che in diverse occasioni le prestazioni non sono stabilissime, e c'è stato addirittura un caso di una boss fight in cui erano talmente instabili da rendere problematico il combattimento stesso. Il tutto con una grafica di sicuro non spaccamascella, tanto che viene da chiedersi dove consumi il gioco tutta la potenza della console, visto che si notano cali di prestazioni in ambientazioni tutto sommato non ricchissime. Se a questo aggiungiamo occasionali pop-up delle texture, soprattutto quando si arriva in una location con il viaggio rapido, e altri problemini grafici, il panorama della realizzazione tecnica di Redfall non risulta troppo roseo.

Storia poco interessante

- Dulcis in fundo, ai vari problemi del gioco si aggiunge, anche se in maniera meno incisiva, una storia piuttosto scontata e non particolarmente avvincente, narrata in maniera poco cinematografica tramite artwork animati, registrazioni audio e una serie di "ricordi psichici" ottenuti dai personaggi chiave della storia, che sembrano anch'essi una sorta di diapositive 3D con dialoghi in sottofondo. Non è un gioco che vorrete giocare per la storia avvincente.

Tiriamo le somme

Redfall offre un gameplay soddisfacente, che restituisce il classico sapore dei giochi Arkane soprattutto se giocato in co-op grazie alla sinergia tra i poteri dei diversi eroi, ma nel complesso non riesce a convincere appieno a causa di una serie di problemi tecnici, di un design fin troppo legato a logiche del passato e di una trama non troppo avvincente. Rimane comunque una buona occasione per intense scorribande online tra amici, sperando che patch future possano risolvere almeno parte dei problemi riscontrati.
7.3

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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