MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



Planet of Lana

Recensione - Planet of LanaXbox Series X | S Xbox One DigitalGame

Dopo aver catalizzato l’attenzione di pubblico e critica ad ogni apparizione, Planet of Lana, l’affascinante avventura di debutto degli svedesi Wishfully, è finalmente pronta per approdare in esclusiva sulle nostre console e nel Game Pass. Scopriamo insieme di cosa si tratta!
img

Il Gioco

Planet of Lana è un’avventura 2D single-player a scorrimento laterale nella quale il giocatore indossa i panni della giovane Lana, una dei tanti esseri umani che vivono in armonia con la natura e le altre creature viventi su un non meglio precisato pianeta lontano dalla Terra. Le giornate scorrono liete, almeno in apparenza, nel villaggio di palafitte dove la protagonista vive insieme alla sua amica Ilo e nulla può far presagire quello che sta per accadere. Una sera, senza preavviso, iniziano infatti a piovere dal cielo delle strane capsule, dalle quali fuoriescono dei giganteschi automi che devastano il villaggio e rapiscono tutti gli abitanti, inclusa Ilo. Lana, seppur non senza difficoltà, riesce a sfuggire alle misteriose creature e a lasciare il villaggio, ritrovandosi però completamente sola in un mondo sull’orlo dell’apocalisse. La giovane decide così di mettersi sulle tracce della sua amica, imbarcandosi in un pericoloso viaggio che, nelle circa 4-5 ore necessarie per raggiungere l’emozionante epilogo, la vedrà attraversare molte zone del pianeta e scoprire alcuni dei retroscena dall’invasione.

MX Video - Planet of Lana

Sono queste le premesse narrative dalle quali prende il via Planet of Lana, il titolo di debutto della piccola software house svedere Wishfully. Pad alla mano, parliamo di un’avventura cinematica a scorrimento laterale che ricorda titoli come Limbo o Inside e nella quale vengono miscelati elementi stealth, sezioni platform e risoluzione di enigmi. Nel gioco non vi è infatti traccia di combattimenti o scontri tra la protagonista e le creature ostili, aliene e robotiche, che quest’ultima incontra durante il suo viaggio. Lana non è una guerriera e, di conseguenza, non può affrontare frontalmente gli avversari, ma solo superarli sfruttando le proprie dimensioni, la propria abilità e l’astuzia di chi impugna il pad. La giovane è in grado di saltare, arrampicarsi su corde o calarsi da sporgenze, nuotare, trascinare piccoli oggetti e accucciarsi per celare la propria presenza nell’erba alta o sfruttando i tanti ripari naturali presenti nelle ambientazioni. Poche semplici azioni, ma che se ben sfruttate e combinate possono fare la differenza tra la vita e la morte in quasi tutte le situazioni.

I 13 capitoli dei quali si compone l’avventura propongono infatti una lunga serie di scenari di dimensioni contenute, ognuno dei quali contiene al suo interno una o più sfide differenti, collegati tra loro da sezioni lineari condite da piccoli intermezzi platform. Ogni scenario mette il giocatore davanti a un ostacolo diverso, come superare i robot sentinella che rastrellano il pianeta in cerca di sopravvissuti, sfuggire ad alcune creature selvagge, risolvere semplici enigmi e attivare meccanismi più o meno elaborati, generalmente collegati ad alcune misteriose strutture tecnologiche presenti sul pianeta. Saltuariamente, il gioco propone inoltre dei classici quick-time-event, anche detti QTE, durante i quali è necessario premere correttamente e con il giusto tempismo i comandi che appaiono a schermo per superare incolumi una sequenza.


La giovane Lana non deve però affrontare tutto questo viaggio da sola. Nelle primissime fasi del gioco, la protagonista si imbatte infatti in una piccola creatura a quattro zampe che risponde al nome di Mui e che si unirà a lei per tutto il viaggio, offrendole il proprio aiuto. Mui può infatti raggiungere punti dove Lana non può arrivare, srotolare corde, che la protagonista può usare per arrampicarsi, e rosicchiare cavi sottili, così da interrompere l’alimentazione verso alcuni macchinari. Ad un certo punto, Lana e Mui entrano inoltre in possesso di una misteriosa pietra, che conferisce ai due protagonisti la capacità di interagire con alcuni macchinari, tra cui anche degli utili bracci robotici, di controllare temporaneamente le creature ostili che abitano il pianeta, così da poterle superare più facilmente o sfruttarle a proprio vantaggio, e addirittura la capacità di bypassare i sistemi di sicurezza delle creature robotiche per sostituirsi alla loro I.A. Al netto di alcune sporadiche eccezioni, tutte le azioni che coinvolgono Mui richiedono l’intervento diretto del giocatore. Quest’ultimo, attraverso Lana, deve infatti indicare al piccolo compagno dove dirigersi, quando rimanere in attesa e quali mosse effettuare per creare la sinergia necessaria a risolvere gli enigmi.

img
Il gameplay di Planet of Lana è racchiuso al 90% proprio attorno alla cooperazione tra i due protagonisti, che diventa via via sempre più importante dopo ogni capitolo e che, di fatto, rappresenta l’unica curva di crescita presente nel titolo, sia per quanto riguarda la difficoltà sia per quanto riguarda le possibilità a disposizione. Nel gioco non sono infatti presenti missioni secondarie, punti esperienza, livelli, skill-tree da scalare o inventario da gestire. L’unica eccezione da questo punto di vista è rappresentata da 10 collezionabili, che corrispondono ad altrettante parti di una mappa, che Lana può recuperare lungo il viaggio e che, pur senza risultare fondamentali per la trama, consentono di farsi un’idea più chiara degli avvenimenti.

img
Sotto il profilo tecnico, Planet of Lana si propone come un titolo semplice ma, allo stesso tempo, dotato di comparto grafico interamente disegnato a mano che ricorda le produzioni più famose dello Studio Ghibli. Per dare vita ai vari biomi che Lana incontra nell’avventura, gli sviluppatori di Wishfully hanno deciso di affidarsi al motore grafico Unity, ottimizzato per sfruttare le potenzialità delle console di ultima generazione. Su Xbox Series X e Series S il titolo di Wishfully gira a 60fps, rispettivamente in 4K o 1440p. Su Xbox One X il gioco raggiunge i 1080p a 60fps, mentre su One e One S il titolo gira in 720p a 30fps. E’ però doveroso segnalare che gli sviluppatori stanno lavorando per rilasciare una patch nei giorni immediatamente successivi al lancio per aumentare la risoluzione massima su One X e per spingere anche le versioni base fino a 1080p a 60fps. Per quanto riguarda il comparto audio, Planet of Lana può invece contare su una colonna sonora orchestrale originale composta dal leggendario compositore Takeshi Furukawa, già autore di OST memorabili come quella di 007 Goldeneye e di The Last Guardian.

Nessuna localizzazione invece per quanto riguarda il doppiaggio o i testi in-game. L’opera di debutto di Wishfully, in modo analogo alle opere a cui si ispira, non propone infatti dialoghi, testi da leggere o simili. L’intera avventura viene infatti “raccontata” attraverso le immagini a schermo o quello che accade sullo sfondo e le poche linee di dialogo presenti, generalmente relative a piccoli scambi tra Lana, Ilo e Mui, avvengono in una lingua sconosciuta. Gli unici testi presenti riguardano il menù del gioco e sono interamente tradotti in italiano.

img

Amore

Colonna sonora

- Il primo elemento che colpisce di Planet of Lana è senza ombra di dubbio l’accompagnamento musicale. Come spesso capita nei titoli dove non sono presenti dialoghi o testi da leggere, le musiche del gioco rivestono infatti un ruolo fondamentale nel coinvolgere il giocatore dal punto di vista emotivo, nel raccontare le vicende e nel trasmettere costantemente la sensazione di trovarsi da soli di fronte a qualcosa di ineluttabile. Da questo punto di vista, i brani e le armonie composte dal maestro Takeshi Furukawa rappresentano una delle vette più alte raggiunte negli ultimi anni da una produzione di questo calibro e contribuiscono innegabilmente ad innalzare il livello generale del titolo.

Direzione artistica

- Il secondo punto di forza di Planet of Lana risiede nel suo meraviglioso comparto visivo interamente disegnato a mano, che cattura l’attenzione del giocatore dal primo all’ultimo frame. Foreste lussureggianti, caverne, deserti sconfinati e installazioni misteriose sono solo alcuni degli scenari che Lana e Miu attraversano mentre tentano di ricongiungersi con Ilo, tutti accomunati dallo stesso design a metà tra fiaba e avventura sci-fi. Lo stile minimale scelto dagli sviluppatori si sposa alla perfezione con le tematiche trattate nel gioco e l’attenzione riposta nei dettagli, come il movimento delle foglie, negli sfondi e nei colori utilizzati per “dipingere” ogni ambientazione contribuisce a rendere ancora più unica l’opera di debutto dello studio svedese.

Gameplay semplice, ma coinvolgente

- Diciamolo subito: Planet of Lana non è un titolo dotato di meccaniche di gioco particolarmente profonde o complesse. Il sistema di controllo è facile da padroneggiare, il numero di azioni che è possibile eseguire è abbastanza contenuto e non bisogna scervellarsi troppo con inventari, skill-tree o cose simili. Questo però non significa che il gioco sia banale, anzi. Il bello del titolo risiede proprio nel riuscire a proporre una lunga serie di enigmi di difficoltà crescente, tutti diversi tra loro. Ogni sezione mette alla prova l’intuito del giocatore in modo diverso, ma sempre contestualizzato, con un grado di sfida soddisfacente e mai frustrante. Davvero un ottimo risultato.

Un’avventura emozionante

- Sin dal primo trailer, Planet of Lana ha fatto capire di voler puntare molto sulla narrazione e sulla capacità di emozionare il giocatore. Il gioco completo non solo conferma le sensazioni iniziali, ma mette sul piatto un’avventura di rara delicatezza che evita accuratamente la atmosfere cupe o oscure di titoli di Playdead per raccontare una piccola grande epopea attraverso due protagonisti capaci da lasciare davvero il segno. Una menzione d’onore è doverosa per alcune scene di intermezzo di intensità e qualità fuori dal comune, nelle quali il comparto grafico, la direzione artistica e la colonna sonora si fondono in modo magistrale per dare vita a sequenze in grado, da sole, di reggere l’intera esperienza.

Odio

Già finito?

- Come ho scritto nella parte descrittiva, per completare Planet of Lana sono necessarie 4-5 ore, alle quali se ne possono aggiungere al massimo un altro paio se si decide di recuperare tutti e 10 i collezionabili presenti nel gioco. In linea generale si tratta di una durata in linea con altre produzioni simili, ma personalmente mi sarei aspettato una maggiore longevità o, perché no, qualche collezionabile in più, magari di una tipologia diversa.

Poca varietà di nemici

- Nonostante una discreta varietà in termini di situazioni e ambienti, Planet of Lana pecca per quanto riguarda la tipologia di creature, robotiche e non, che i due protagonisti si trovano ad affrontare nel corso dell’avventura. A conti fatti, nel gioco sono infatti presenti solo una manciata di tipologie di avversari differenti e questo limita un po’ le potenzialità narrative di un’ambientazione che invece sembra avere ancora molto da dire.

Cosa mi manca?

- In linea con quanto accade in altri titoli simili, Planet of Lana offre al giocatore la possibilità di rigiocare separatamente i vari capitoli dopo averli sbloccati, anche senza essere arrivati ai titoli di coda. Questo,oltre a permettere di rigiocare parti specifiche dell’avventura, dovrebbe consentire ai completisti di poter riaffrontare le singole sezioni per recuperare eventuali collezionabili rimasti indietro. Peccato però che in nessun punto, nemmeno nella schermata di selezione dei capitoli, venga indicato dove e quali collezionabili rimangono ancora da raccogliere, il che costringe il giocatore ad una caccia “alla cieca” davvero poco divertente. Una maggiore chiarezza da questo punto di vista avrebbe sicuramente aiutato.

Tiriamo le somme

Planet of Lana è un’avventura a scorrimento laterale di rara bellezza, che miscela in modo superbo un gameplay semplice, ma mai scontato, con un design davvero ispirato e una colonna sonora di altissima qualità. Dalla somma di tutti questi elementi nasce un titolo genuino, capace di coinvolgere i giocatori in cerca di una storia da vivere tutta d’un fiato e di far riflettere a lungo una volta raggiunto l’epilogo. Sicuramente si poteva fare qualcosa di più sul fronte della longevità e della varietà generale, ma anche così l’epopea extraterrestre di Lana e Mui entra di diritto nella lista di titoli che tutti gli amanti di videogiochi dovrebbero giocare per potersi definire tali.
9.0

c Commenti (8)


L'autore

autore

Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

c

Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...