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Journey of the Broken Circle

Recensione - Journey of the Broken CircleXbox One DigitalGame

Non è facile trovare il proprio posto sul pianeta, capire la propria raison d'être, sentirsi completi in un mondo difficile come questo. Sono problemi che affronta anche Circle, il protagonista del titolo danese Journey of the Broken Circle. Vediamo insieme in che modo affronta una tematica del genere.
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Il Gioco

Circle è un cerchio incompleto con una fetta mancante, una forma che lo fa assomigliare molto a Pac-Man anche se le le somiglianze con il mitico franchise di Namco finiscono qui. Rappresentato in un mondo 2D con telecamera laterale, Journey of the Broken Circle è un platform game esplorativo a scorrimento laterale dal look minimale, caratterizzato da colori pastello davvero azzeccati ed un focus sulla scoperta del mondo e dei suoi personaggi piuttosto che sulla sfida e la risoluzione di enigmi.

MX Video - Journey of the Broken Circle

Questo non vuol dire che non ci siano comunque situazioni spinose da risolvere, soprattutto in relazione alla simulazione fisica piuttosto realistica, con situazioni che ricordano gli enigmi di giochi come Limbo. Spesso e volentieri è possibile interagire con rami, massi e altri oggetti che reagiscono realisticamente, e bisogna dunque spostarli o bilanciarli al meglio per passare. A questo si aggiunge il fatto che il nostro protagonista rotola, seppur in maniera un po' irregolare visto che gli manca un pezzo. Non è quindi obiettivo del titolo offrire sezioni troppo impegnative, ma qualche ostacolo più tosto si trova. Il senso dell'avventura di Circle è un altro: trovare la parte mancante di sé.

La forma fisica irregolare del protagonista non è dunque fine a sé stessa, ha anche un senso metaforico. Attraverso dialoghi a testo e pensieri trasmessi sul fondale di gioco, purtroppo tutti rigorosamente in inglese, Circle fa presto capire che si sente solo, incompleto, e parte per questa avventura proprio per cercare un senso, una motivazione, uno scopo. Incontra così diversi altri personaggi alla ricerca di sé stessi, tra alberi parlanti e animali con perle di saggezza chi lo aiutano a guardare il mondo da altri punto di vista.

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Nel corso del gioco, il cerchio incompleto che rappresenta il suo corpo,viene coperto fisicamente dalla presenza di certi personaggi. Alcune delle creature incontrate infatti stanno giuste nella fessura di Circle, e proseguono infatti per un tratto il viaggio assieme. Il protagonista, oltre a un compagno di viaggi e di chiacchiere, ne guadagna anche in abilità, poiché ognuno di questi ospiti a bordo dona un potere aggiuntivo alla giocabilità. Il primo per esempio è Sticky, una creatura con pungiglioni che gli permette così di aggrapparsi alle superfici e, così, scalare pareti da cui normalmente rotolerebbe giù. Questi incontri dunque vanno ad evolvere la giocabilità del titolo per i prossimi livelli.

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Si tratta comunque di un gioco abbastanza corto, completabile tranquillamente in 2-3 ore, qualcosina in più se cercate anche i funghi nascosti in giro per i livelli di gioco. E' un'avventura che presenta qualche enigma un po' più ostico e un paio di sezioni platform abbastanza difficili, ma che per lo più va via veloce, anche grazie a checkpoint generosi. Con un prezzo di lancio onesto di 7,99 Euro, difficile rimanere delusi con la quantità di contenuti, pur essendoci poca rigiocabilità se non per qualche dialogo con più opzioni e i già citati funghi segreti.

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Amore

Problemi di vita

- Quando si tratta di affrontare storie che evocano problemi di vita quotidiana e questioni esistenziali che affliggono tutti noi a un certo punto della nostra strada, lasciate fare agli sviluppatori indie. Journey of the Broken Circle affronta con il giusto tatto e leggerezza tematiche come la solitudine, la depressione, la sensazione di vuoto, la speranza, con il giocatore che prova tante emozioni differenti nei panni del protagonista. Non lasciatevi dunque ingannare dal suo look simil-Pac-Man: Circle è un personaggio profondo ed interessante.

Tutti i colori

- Dietro a un look 2D volutamente minimale, con disegni e forme mai complessi o articolati, c'è un eccellente lavoro di gradazione dei colori, che puntano a un look volutamente "pastelloso", che spicca soprattutto nei momenti in cui si ammirano i paesaggi o i cieli del titolo. Si notano sicuramente somiglianze con l'iconico indie Thomas Was Alone, ma qui si punta meno ai colori primari, donando un look comunque originale e piacevole al titolo di Lovable Hat Cult.

Colonna sonora azzeccata

- Quando abbiamo portato il gioco in live su Twitch recentemente, abbiamo voluto alzare il volume al gioco per far apprezzare a tutto le belle musiche del titolo, che sono atmosferiche ma con una forte componente elettronica, non lontano dai mondi di Jean Michel Jarre o da certi pezzi strumentali dei Nine Inch Nails. In connubio con lo stile grafico volutamente colorato, creano una sensazione agrodolce, pervasa dalla malinconia ma con un pizzico di speranza e coraggio guardando al futuro. Forse queste tracce non finiranno nella vostra playlist di Spotify, ma nel contesto del gioco sono pressoché perfette.

Odio

Capish?

- Il titolo di Lovable Hat Cult presenta diverse lingue, tra cui il danese che è la loro madrelingua, l'inglese e il francese. Spicca purtroppo l'assenza dell'italiano. Peccato, poiché la narrativa è davvero meritevole di attenzione e alcuni giocatori nostrani rischiano di non poterselo godere al meglio.

Gameplay semplicistico

- Chiaramente si tratta di un titolo che punta molto all'estetica e alla narrativa, ciò non toglie che dopo pochi livelli diventa evidente la semplicità e la poca varietà della giocabilità di Journey of the Broken Circle. Si rotola in giro per livelli solitamente molti semplici e lineari, con pressoché ogni potenziale deviazione che porta a un segreto poco nascosto. Solo quando si incontrano nuovi personaggi che si uniscono al protagonista si vedono variazioni sul tema, ma anche lì sono novità di poco impatto. Un'esperienza memorabile, ma non tanto per il gameplay.

Tiriamo le somme

Journey of the Broken Circle non sarà un titolo dal gameplay innovativo, e nemmeno un gioco lungo e variegato. E' però dotato di anima e molte cose da dire, con la breve storia del gioco che affronta egregiamente tematiche complesse come la solitudine o la depressione, il tutto però con un'atmosfera agrodolce creata dai colori pastello e dalla musica elettronica che dà vita ad un mood più positivo. Un'esperienza interessante, peccato solo per l'assenza della lingua italiana.
7.8

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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