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FIFA 21
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Recensione - FIFA 21Xbox Series X | S Xbox OneGame

Nonostante interruzioni, rinvii e calendari completamente stravolti a causa della pandemia, anche quest’anno FIFA si presenta ai blocchi di partenza con la nuova edizione FIFA 21, che si differenzia dalla precedente sia per quanto riguarda le rose che per il gameplay e l’offerta generale. Saranno novità sufficienti ad accontentare vecchi e nuovi fan, in attesa della versione next-gen? Scopritelo nella nostra recensione.

Il Gioco

Parliamo subito del cosiddetto “elefante nella stanza”. FIFA 21, proprio come i suoi predecessori, non è una rivoluzione ma prosegue sulla scia tracciata a partire dell’edizione 2017, ovvero l’anno in cui gli sviluppatori decisero di abbandonare il motore grafico proprietario Ignite in favore del Frostbite sviluppato da DICE. I menu di gioco, l’interfaccia e le modalità sono infatti gli stessi che gli appassionati hanno imparato a conoscere negli ultimi anni, ma questo non significa che il nuovo episodio si proponga come un mero aggiornamento delle rose rispetto al suo predecessore. Come ogni nuova edizione, anche quella attuale include infatti una lunga serie di modifiche e novità pensate per migliorare ed espandere ancora di più l’esperienza di gioco. FIFA 21, come da tradizione, propone al giocatore un database molto ampio, che annovera ben 700 squadre suddivise tra 35 campionati diversi più la consueta selezione di nazionali maschili e femminili, per un totale di oltre 17.000 giocatori. L’elenco include i club che partecipano a tutte le competizioni più famose, come la Premier, la Bundesliga, la Serie A, la League 1 e, ovviamente, la Champions League, che anche quest’anno rappresenta uno dei contenuti esclusivi del titolo calcistico targato EA. Gli stadi riprodotti su licenza ufficiale sono invece 95, 5 in più dello scorso anno, ai quali si sommano i 30 impianti generici e le 23 arene specifiche per la modalità Volta.

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Un’offerta davvero vasta, che fa il paio con un ventaglio di modalità pensato per accontentare un po’ tutti. Si parte dalla possibilità di disputare le classiche partite veloci, con o senza le Regole Speciali che permettono di rendere più vario il gioco attraverso alcuni modificatori che, per esempio, considerano valide solo le reti segnate al volo o che obbligano le squadre a rinunciare a un giocatore per ogni rete realizzata. Volendo azzardare qualcosa di più, si può poi scegliere di affrontare un campionato o una coppa tra quelli ufficiali presenti nella modalità “Torneo” o, perché no, provare a crearne uno da zero scegliendo liberamente le regole e le squadre partecipanti. A queste modalità “storiche” si affiancano poi quelle più recenti come le Stagioni, che consentono al giocatore di sfidare avversari di pari livello in solitaria o in cooperativa, la Carriera, che può essere giocata sia nei panni dell’allenatore/manager sia nei panni di un singolo calciatore, la modalità FIFA Ultimate Team, nella quale il giocatore deve assemblare la propria squadra attraverso classiche “figurine” per poi competere con altri team in locale o online, la modalità Pro Club, nella quale un massimo di 11 giocatori controllati da altrettanti giocatori in carne e ossa sfidano altri team interpretando ognuno il proprio alter-ego virtuale, e la modalità Volta Football, che focalizza l’attenzione sullo spettacolo e sull’intrattenimento con scontri 3VS3, 4VS4 o 5VS5 in arene di dimensioni ridotte.

MX Video - FIFA 21

Se le modalità classiche sono rimaste pressoché invariate, lo stesso non si può certo dire delle ultime che ho nominato. La modalità Carriera è senza ombra di dubbio quella che ha subito il maggior numero di modifiche, in vari aspetti. La prima riguarda l’introduzione della “simulazione interattiva”, una via di mezzo tra la possibilità di giocare l’intera partita e la simulazione rapida presente fino alla scorsa edizione. Selezionando questa opzione, che può essere attivata o disattivata in qualunque momento dal menu di pausa, il giocatore può decidere di non controllare in prima persona la squadra per assistere all’incontro da spettatore, a velocità doppia e con una visuale semplificata con vista dall’alto. Durante il match, che viene comunque accompagnato dalla telecronaca e dagli effetti ambientali, il giocatore rimane costantemente informato sull’andamento della partita e può passare in rassegna alcune statistiche chiave, come la forma fisica dei giocatori e la loro valutazione, così da decidere se e quando riprendere il controllo. Un'altra novità riguarda la gestione dello sviluppo dei giocatori, che consente di selezionare un profilo di crescita specifico per ogni giocatore, così da indirizzare i punti esperienza guadagnati sulle caratteristiche considerate più idonee per l’atleta. Il percorso di crescita, oltre a essere influenzato dall’età, dalle abilità del giocatore e dal tempo di gioco, dipende ovviamente dal ruolo assegnato al giocatore, che in questa nuova edizione può finalmente essere modificato così da dare una maggiore libertà decisionale a chi impugna il pad.

La seconda modifica importante si focalizza sulla gestione degli allenamenti. In FIFA 21 è innanzitutto presente un sistema di pianificazione giornaliera del programma seguito da ogni giocatore, che permette di tenere traccia degli impegni e di variare, se necessario, le attività previste, inserendo per esempio un giorno di riposo extra, una pausa di recupero o una sessione di allenamento aggiuntiva. Anche la gestione degli allenamenti è stata completamente rivista. Il numero delle sessioni è sceso da 5 a 3, ma con la possibilità di includere più giocatori in ciascuna sessione fino a un massimo di 15 giocatori totali per seduta di allenamento. Ogni sessione ora si focalizza su un settore specifico e può essere personalizzata liberamente selezionando la tipologia di esercizi più opportuna. Ad aggiungere ulteriore spessore ci pensa poi la Lucidità, un nuovo indicatore che consente di valutare in modo immediato la condizione di giocatori e squadra prima di una partita. Questo indicatore influenza inoltre alcuni attributi, che possono ricevere un bonus o un malus in caso di valori rispettivamente alti o bassi di Lucidità. Sono poi state apportate alcune modifiche alla gestione de trasferimenti, così da dare la possibilità al giocatore o alla IA di proporre prestiti con diritto di riscatto, favorire le proposte di scambio da parte della I.A. e rendere più realistica la gestione dei rinnovi. Sono infine stati aggiunti alcuni indicatori visivi per rendere più semplice la gestione della squadra e alcune opzioni che consentono di personalizzare in modo ancora più preciso l’esperienza, rendendo le trattative e l’inizio della Carriera più o meno complesse variando il realismo degli scambi o la somma di denaro disponibile nelle casse del club nelle fasi iniziali.


Tante le novità anche per quanto riguarda la modalità FUT, a partire dall’introduzione di un nuovo hub centrale che abbandona la consueta grafica in favore di un look più agile. Da questo menu si può passare rapidamente dalla pagina di selezione della modalità alla gestione della squadra o a quella dello stadio “di casa”, che in FIFA 21 riveste un ruolo fondamentale nella personalizzazione dell’identità del club. Nella nuova edizione, le possibilità di modifica dell’impianto aumentano progressivamente in base alla crescita della squadra, così da dare costantemente al giocatore nuovi elementi su cui intervenire. Si parte dalla scelta dello stemma, del pallone e delle esultanze predefinite per arrivare a sbloccare nuove posizioni per striscioni e decorazioni, nuovi effetti audio, spazi espositivi, motivi per il terreno di gioco e molto altro ancora, con l’obiettivo di rendere l’impianto degno della competizione più importante, la FUT Champions. Sul fronte delle modalità di gioco, la novità più importante riguarda la possibilità di disputare le amichevoli, le Squad Battles e gli incontri Division Rivals anche in modalità cooperativa attraverso un sistema che “elegge” a capitano il giocatore che crea la sala di attesa. Oltre a fare da punto di riferimento per la divisione di riferimento in caso di matchmaking, sarà infatti l’host a decidere la rosa da utilizzare e la modalità di gioco da affrontare. La modalità FUT di FIFA 21 vede inoltre l’introduzione di nuove tipologie di eventi speciali come gli eventi community, nel quale tutti i giocatori contribuiscono ad accumulare punti esperienza su scala globale per sbloccare ricompense per tutti coloro che hanno partecipato, e gli eventi a squadre, nei quali la community verrà divisa in team e si scontrerà per sbloccare premi e ricompense speciali.

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Oltre a tutte queste modifiche macroscopiche, la modalità FUT di FIFA 21 presenta poi una lunga serie di cambiamenti “minori”, tra cui vale sicuramente la pena di menzionare l’introduzione del limite alla partite settimanali nella modalità Division Rivals che, in modo analogo a quanto fatto lo scorso anno con le Squad Battles, limita a 30 il numero di partite valide per l’assegnazione del punteggio settimanale, una nuova suddivisione che porta a 6 il numero di livelli per le classifiche e un sistema alternativo di qualificazione basato sulle prime 30 partite giocate invece che sulle tradizionali 5. Sono inoltre state apportate alcune modifiche ai consumabili presenti. Per prima cosa è stato eliminato l’accumulo di stanchezza tra un match e l’altro, con conseguente rimozione dei consumabili dedicati alla forma fisica dei giocatori. Anche gli oggetti allenamento sono stati rimossi, mentre quelli relativi alle guarigioni sono stati semplificati eliminando la suddivisione per tipologia di infortunio. Infine, è stato incrementato il numero delle icone presenti nel gioco fino a raggiungere un totale di 100 fuoriclasse del calibro di Pelé, Zidane, Cantonà, Ronaldo e molti altri ancora.

Tante le novità anche per quanto riguarda il frutto del mix tra il calcio a 5 presente in FIFA 98 e FIFA Street, ovvero Volta Football. Questa modalità, dopo aver ottenuto un grande successo al suo debutto, si ripresenta ai giocatori con una lunga serie di modifiche focalizzate sia sulle meccaniche di gioco sia sulle varie tipologie di sfide presenti. Innanzitutto sono state apportate numerose variazioni alla gestione della I.A. sia in fase difensiva sia in fase offensiva, così da rendere i match più equilibrati e divertenti. I blocchi difensivi ora rivestono un ruolo fondamentale durante le partite mentre i giocatori controllati dalla CPU risultano più intraprendenti e rapidi nel reagire alle mosse di chi impugna il pad. Anche le conclusioni e la gestione delle mosse abilità sono stati rivisti, così da permettere al giocatore di poter finalizzare a rete con forza anche dalla lunga distanza e di avere un maggior controllo della sfera quando si eseguono i gesti speciali. Sul fronte delle tipologie di incontri, l’upgrade più interessante riguarda la modalità Rose Volta, che consente ai giocatori di affrontarsi online, sia da soli sia in compagnia di un massimo di altri due giocatori reclutati tramite matchmaking o lobby privata. Anche per questa modalità sono poi presenti le classiche Divisioni, con premi esclusivi al raggiungimento di ogni nuova promozione.

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Sono inoltre stati introdotti anche per VOLTA Football degli eventi speciali, denominati “Battaglie”. Partecipando a questi eventi i giocatori possono accumulare dei punti speciali, che consentono di sbloccare premi come crediti da spendere nella modalità, oggetti unici o specifici per un club e partite speciali. In alcuni casi sarà poi possibile sfidare delle rose speciali composte da calciatori di spicco e/o alcuni giocatori tra quelli presenti nel catalogo delle Icone. Battendo queste rose entro la fine dell’evento, il giocatore può reclutare i campioni nella propria squadra, così da renderla ancora più competitiva. Per permettere agli appassionati di familiarizzare con le novità e agli esordienti di apprendere le basi di questa particolare modalità, in FIFA 21 è presente anche una sorta di “mini” esperienza cinematografica, che vede l’avatar del giocatore competere con la propria squadra nelle 5 nuove location previste per questa modalità fino a raggiungere il successo nel torneo Icone organizzato da Kakà. Nel corso delle 3 ore necessarie a completare l’intero percorso narrativo, i giocatori impareranno come utilizzare le mosse abilità, come gestire la palla con pochi tocchi, come organizzare la difesa e tutte le altre nozioni necessarie per primeggiare nelle sfide VOLTA Football e adattare il proprio stile di gioco a quello di varie tipologie di rose controllate dalla CPU. Non potevano infine mancare una lunga serie di aggiunte sul fronte della personalizzazione, il vero punto focale di questa modalità. Oltre a un catalogo ampliato, che include sia capi e accessori di fantasia sia articoli basati su licenze, FIFA 21 dovrebbe offrire nuovi contenuti ai giocatori con cadenza regolare, così da incrementare progressivamente il numero di oggetti disponibili nel corso dell’anno.

Meno numerose le novità introdotte nella modalità Pro Club, che anche in FIFA 21 consente ai giocatori di creare il proprio alter-ego e utilizzarlo per disputare match 11 vs 11 contro altri giocatori in carne e ossa. La prima riguarda la possibilità per gli allenatori di modificare in modo approfondito i giocatori gestiti dalla IA presenti nella propria squadra attraverso un editor in tutto e per tutto simile a quello utilizzato per creare/personalizzare il proprio alter-ego. La seconda novità è invece relativa alle opzioni tattiche a disposizione degli allenatori, che nella nuova edizione possono personalizzare un massimo di 5 tattiche predefinite includendo anche i giocatori controllati dalla IA nelle tattiche elaborate, con la possibilità di impartire anche a questi ultimi delle indicazioni specifiche.

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Conclusa la lunga panoramica relativa alle modalità, passiamo finalmente al gameplay di FIFA 21. Anche da questo punto di vista, le novità sono molteplici e coinvolgono vari aspetti del titolo. La prima, nonché la più importante quando si gioca, è rappresentata dal “Dribbling Agile”, un nuovo sistema di controllo attivabile con la pressione del dorsale destro che consente di spostare con maggiore rapidità la palla tra i piedi per ingannare gli avversari. La buona riuscita di questa mossa, così come tutte le altre presenti nel gioco, è ovviamente legata alle caratteristiche del giocatore utilizzato, che influenzano l’efficacia del movimento e la capacità di concluderlo con esito positivo. Parallelamente a questa novità, gli sviluppatori hanno poi deciso di incrementare il controllo dei movimenti che vengono compiuti dai calciatori in fase di attacco. In FIFA 21 basta infatti premere LB o RB e muovere la levetta destra per controllare rispettivamente la direzione di un inserimento o dopo aver chiesto a un compagno di accorciare. In modo analogo, è possibile selezionare la direzione di corsa di un compagno durante un uno-due, sempre attraverso l’utilizzo della levetta destra. Queste operazioni possono anche essere eseguite in sequenza, fino ad avere un massimo di 5 giocatori differenti che eseguono un inserimento o un uno-due direzionato. A queste opzioni si somma poi la possibilità di affidare il controllo del giocatore in possesso palla in fase di attacco alla I.A. e di controllarne il movimento in modo completamente libero per offrire una traiettoria di passaggio migliore e/o tentare di aprire la difesa avversaria.

In FIFA 21 sono inoltre aumentati il numero di attributi utilizzati per valutare le caratteristiche dei giocatori nonché il loro impatto sul gameplay. Tra i parametri base fanno la loro comparsa il Posizionamento e la Lettura difensiva, che influiscono rispettivamente su più aspetti. Il Posizionamento influenza la capacità di un giocatore di inserirsi con il giusto tempismo per non finire in fuorigioco o per ricevere nel modo migliore un passaggio, che si traduce in una maggiore capacità di scelta delle traiettorie, in un migliore posizionamento generale e in una maggiore capacità di offrire supporto in fase offensiva. L’attributo “Lettura Difensiva”, in modo diametralmente opposto, rispecchia la capacità di un giocatore di anticipare in modo più o meno efficace un inserimento, di tagliare le linee di passaggio e di gestire le marcature. Entrambi questi attributi vanno a sommarsi a quelli già esistenti, che però ora non vengono più presi in considerazione in modo singolo per calcolare l’esito di un azione. Ora il sistema tiene infatti conto di un mix di attributi differenti per ogni aspetto, così da avvicinare ancora di più il comportamento e le capacità dai giocatori a quelli delle loro controparti reali.

Come di consueto sono poi state apportate numerose modifiche generali e sono state aggiunte alcune opzioni extra che permettono di personalizzare in modo ancora più preciso l’esperienza di gioco. Tra le modifiche vale sicuramente la pena di sottolineare la presenza di numerose nuove animazioni e di un sistema di “transizione” più efficace rispetto al passato. L’introduzione di un sistema più rapido ha inoltre consentito agli sviluppatori di introdurre alcune situazioni completamente inedite, con i giocatori che riescono a colpire la sfera a mezz’aria in modo molto più efficace dopo un rimbalzo. Anche il sistema di collisioni è stato rivisto, così da rendere meno caotiche e più vicine alla realtà le fasi più concitate, le respinte, specie quelle molto ravvicinate, e i contrasti. In FIFA 21 sono inoltre state implementate nuove tipologie di cross, nuove mosse speciali, come la possibilità di aggirare rapidamente l’avversario o di eseguire un tunnel direzionato, e la possibilità di chiedere all’arbitro di non considerare il vantaggio nel caso le circostanze non fossero più favorevoli. Sono infine state introdotte alcune opzioni completamente inedite, come la possibilità di disattivare qualunque tipo di aiuti per i colpi di testa o alcuni comportamenti automatici e nuove opzioni per quanto riguarda la gestione automatica di cross e passaggi. L’I.A. infine è stata rivista per tenere conto di tutte queste novità ed è stata introdotta la possibilità di attivare la modalità Competitiva quando si gioca a difficoltà Leggenda o Estrema, che aumenta il grado di abilità della CPU prendendo spunto dalle perfomance di alcuni tra i più forti giocatori professionisti di FIFA.

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Sotto il profilo tecnico FIFA 21 non si discosta particolarmente da quanto visto lo scorso anno. Se si escludono i miglioramenti apportati alle animazioni, alcune nuove scene di intermezzo e il consueto aggiornamento dei modelli dei giocatori, la nuova edizione ripropone infatti lo stesso comparto grafico dello scorso anno. A spingere il titolo è sempre il motore grafico Frostbite, che sulla piattaforma utilizzata per la nostra prova (Xbox One X) ha raggiunto senza particolari difficoltà i 4K a 60fps con pieno supporto alla tecnologia HDR. Più o meno simile il discorso per quanto riguarda il comparto audio, che propone la consueta colonna sonora composta da una lunga lista di hit affiancato alla tradizionale telecronaca affidata, nella versione italiana, al duo Nava - Pardo. Le uniche novità da questo punto di vista riguardano l’introduzione di nuove frasi e nuove espressioni, che vanno ad aggiungersi a quelle presenti nelle passate edizioni.

Amore

Gameplay sempre più profondo

- Anche in assenza di cambiamenti eclatanti, il sistema di gioco della serie calcistica targata EA continua incessantemente a espandersi offrendo sempre nuovi spunti e opportunità inedite. FIFA 21, presumibilmente anche per l’assenza di modalità completamente inedite, rappresenta senza ombra di dubbio uno degli episodi più ricchi da questo punto di vista, offrendo ai giocatori un sistema di gioco incredibilmente stratificato e che, cosa ancora più sorprendente, può essere facilmente adattato ai gusti e alle necessità di ogni tipologia di giocatore. Il dribbling agile, le nuove possibilità di controllo in fase offensiva e le modifiche ad alcuni fondamentali, primi su tutti i cross e i colpi di testa, ampliano notevolmente le possibilità tattiche, così come le nuove animazioni e le modifiche apportate alla I.A rendono ancora più fluida e verosimile la manovra, il tutto senza imposizioni. La maggior parte delle meccaniche possono infatti essere adattate offrire il giusto equilibrio tra sfida e divertimento, così da rendere l’esperienza godibile da qualunque tipologia di giocatore.

Longevità elevata

- Se c’è una cosa sulla quale FIFA è davvero insuperabile, è sicuramente la varietà dell’offerta. Nelle ultime edizioni la serie è arrivata a includere modalità e tipologie di scontri capaci di soddisfare qualunque tipo di richiesta, da quella del giocatore occasionale a quella di chi passerà i prossimi 9/10 mesi sul titolo. FIFA 21 però non si limita a questo. L’introduzione delle stagioni in stile GaaS e degli eventi a tempo, sommate al continuo rilascio di nuovi elementi estetici, si propone infatti l’obiettivo di incrementare il potenziale di FIFA 21 anche sul lungo periodo, così da mantenere vivo l’interesse degli appassionati fino all’uscita nel prossimo capitolo.

Carriera migliorata

- Personalmente ho sempre considerato la modalità Carriera di FIFA come una delle modalità più interessanti, specie dal punto di vista tattico. Proprio per questo motivo non posso che elogiare le novità introdotte quest’anno, che vanno ad ampliare e approfondire le meccaniche più gestionali, ma senza mai perdere di vista il calcio “giocato”. La simulazione tattica, le opzioni legate alla crescita dei giocatori e le modifiche alla gestione degli allenamenti rappresentano un’ulteriore passo avanti nella giusta direzione, che sicuramente farà contenti tutti coloro che amano impersonare il ruolo dell’allenatore o di un giocatore professionista.

Multigiocatore che passione

- Dopo un paio di passaggi a vuoto, FIFA 21 colma finalmente una delle lacune degli ultimi capitoli offrendo ai giocatori la possibilità di giocare in cooperativa anche nella modalità FUT o nelle arene di Volta Football. Si tratta di una modifica apparentemente marginale ma che, in realtà, rappresenta una svolta molto importante per il titolo calcistico sviluppato da EA. Offrire ai giocatori la possibilità di condividere due delle esperienze più apprezzate significa infatti rendere più “social” e più accessibile il titolo, il tutto senza sacrificare in alcun modo le altre caratteristiche.

Stadio FUT

- Tra le numerose novità introdotte nella modalità Ultimate Team, quella che mi ha colpito di più riguarda la gestione dello stadio di casa. Vedere l’impianto che si sviluppa insieme alla squadra e ammirare dal vivo le modifiche apportate nei menu, magari dopo aver sbloccato un nuovo tema, un nuovo elemento estetico o un nuovo coro, contribuisce infatti a rendere divertente e appagante un aspetto che di solito non viene tenuto particolarmente in considerazione. Davvero un ottimo risultato

Odio

Ottimizzazione migliorabile

- Anche FIFA 21, proprio come il precedente capitolo, arriva sul mercato con qualche sbavatura di troppo. Nel corso delle mia prova ho infatti notato alcuni problemi di gestione dei menu a scorrimento, che smettono di seguire l’indicatore a schermo fino a quando non si torna alla pagina precedente, una fastidiosa propensione a tagliare i replay prima che l’azione sia conclusa e un bug legato alla gestione dei calci di rigore, con i giocatori che si muovono sul posto per 10/15 secondi dopo il fischio dell’arbitro. A questo si sommano poi alcuni errori storici errori di sincronizzazione della telecronaca, con commenti ed esclamazioni completamente fuori contesto. Si tratta come sempre di difetti minori e che probabilmente verranno risolti con le prime patch, ma personalmente trovo sempre fastidioso quando un prodotto di questo calibro si presenta al pubblico con difetti di questo tipo.

La solita vecchia presentazione

- Al netto di un impatto grafico nel complesso più che soddisfacente, è impossibile non sottolineare come per l’ennesima volta la serie di FIFA si presenti ai giocatori con la stessa interfaccia, gli stessi modelli e, più in generale, con una proposta sostanzialmente identica a quella delle precedenti edizioni. Se da un canto è vero che questo aspetto contribuisce a rendere tutto più “familiare”, è altrettanto vero che alcuni elementi meriterebbero di essere aggiornati per garantire un’esperienza di gioco adeguata. Vedere per l’ennesima volta la stessa interfaccia e, soprattutto, gli stessi modelli poligonali poco somiglianti è davvero fastidioso e onestamente anche poco comprensibile quando si parla di una serie di questo livello. La speranza è che a partire dal prossimo anno (o magari già con l’update previsto per le console di nuova generazione) questo aspetto venga rivisto in modo approfondito.

Trattative ancora da migliorare

- Se c’è una cosa che ancora non convince del tutto della modalità Carriera presente in FIFA 21, sono di sicuro le trattative. Le modifiche introdotte nella nuova edizione di fatto migliorano l’esperienza rispetto al passato, ma nel complesso il risultato è ancora al di sotto delle aspettative per via di una I.A. che reagisce in modo incomprensibile o, peggio, che non mette in mostra un briciolo di personalità . A rendere il tutto ancora meno gradevole ci pensano poi le sequenze cinematografiche prive di dialoghi, così fuori contesto e poco curate da risultare noiose sin dalla prima apparizione a schermo.

Italia quasi del tutto assente

- Può sembrare strano, ma nel database smisurato di FIFA 21 il calcio italiano occupa un posto davvero marginale. Oltre a rinunciare alle licenze di Juventus, Roma, Crotone e La Spezia, la nuova edizione riduce anche il numero degli stadi italiani riprodotti nel gioco, che quest’anno può contare su un unico impianto “sopravvissuto”, ovvero quello di San Siro. A rendere tutto ancora più drammatico ci pensa poi la totale assenza della Serie B e di quasi tutte le squadre che partecipano a questa competizione, con conseguente diminuzione delle possibilità nella modalità Carriera per tutti coloro che sceglieranno di intraprendere la loro avventura nel nostro Paese. Un mix di aspetti che sicuramente non omaggia nel migliore dei modi il calcio italiano e che speriamo venga assolutamente tenuto in considerazione per i futuri episodi.

Tiriamo le somme

FIFA 21, come prevedibile, non è una rivoluzione ma la consueta evoluzione di una saga che, a partire dall’edizione 2017, continua a evolversi per soddisfare i gusti e le aspettative di quanti più giocatori possibili. Il risultato è un titolo apparentemente molto simile ai suoi predecessori ma che, in realtà, si discosta in modo sensibile dal passato sia per quanto riguarda l’offerta, ora ancora più interessante per chi vuole giocare in compagnia e per gli amanti della modalità Carriera, sia per il gameplay, reso ancora più profondo e personalizzabile con l’aggiunta di nuove meccaniche e nuove opzioni. La presentazione datata, alcuni difetti marginali e la poca attenzione rivolta al nostro campionato “sporcano” inesorabilmente l’esperienza di gioco, che nel complesso risulta comunque imprescindibile per tutti gli amanti della saga e per chi cerca un titolo calcistico capace di divertire a lungo.
8.9

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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