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PGA Tour 2K21
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Recensione - PGA Tour 2K21Xbox Series X | S Xbox OneGame

Siamo in quella fase dell’anno nella quale i patiti delle simulazioni sportive raccolgono le maggiori soddisfazioni grazie al gran numero di titoli in uscita. E tra questi c'è stavolta una importante novità, il ritorno del franchise PGA Tour ad opera di 2K ed HB Studios. Abbiamo provato il nuovo PGA Tour 2K21 e siamo pronti per darvi la nostra opinione sul gioco!

Il Gioco

Take-Two Interactive e la sua etichetta 2K hanno deciso quest'anno di ampliare la loro già importante offerta di titoli sportivi ingaggiando il team canadese HB Studios, già noto per la serie “The Golf Club”, per la realizzazione del nuovo PGA Tour 2K21. Gli sviluppatori hanno promesso con questo titolo un’esperienza di gioco assolutamente personalizzabile e ad alto tasso di realismo, grazie anche alla presenza di 11 giocatori professionisti (Justin Thomas e Matt Kuchar tra gli altri), ma è lecito chiedersi come si siano posti nei confronti di un marchio storico che finora si era praticamente quasi esclusivamente fossilizzato sull’associazione con Tiger Woods.

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Al primo avvio il gioco ci catapulta senza mezzi termini in un classico green dove veniamo sottoposti ad un tutorial che ha lo scopo di insegnarci a gestire i rudimenti del gioco, sia lungo che corto. In primo luogo veniamo addestrati alla gestione del primo swing, per poi arrivare ai movimenti di fino come il putt; ci viene anche chiesto come vogliamo gestire forza e precisione dello swing rispetto alla direzione del colpo, ossia quale stick analogico assegnare ad un tipo di colpo e quale all’altro. Una volta superato il tutorial, che può essere tranquillamente interrotto tra una lezione e l’altra, si entra a gamba tesa sul menu della modalità principale di gioco, ossia quella Carriera con la creazione del nostro golfista digitale, ampiamente personalizzabile ivi inclusa la possibilità di scegliere tra un giocatore destro o mancino. Ovviamente, trattandosi di uno sport non proprio per tutti e che fa dell’eleganza un tratto distintivo, digitale il nostro golfista può indossare capi d’abbigliamento delle marche più note come, ad esempio, Lacoste o Ralph Lauren. Non tutto è disponibile in prima battuta, ma questi oggetti potranno essere recuperati giocando e guadagnando soldi con la moneta virtuale del gioco.

MX Video - PGA Tour 2K21

Terminata la fase di personalizzazione del nostro alter-ego virtuale, è il momento di organizzare la nostra sacca da golf con le 14 mazze migliori, tra le quali ne spiccano alcune dei brand più noti, come ad esempio Callaway Golf. Il problema principale, però, risiede nel fatto che in fase iniziale, quando siamo ancora degli illustri sconosciuti, potremo disporre di alcuni strumenti non proprio all’avanguardia e, talvolta, ai limiti dell’imbarazzante in termini di design. A questo proposito vi suggerisco di investire i vostri primi guadagni proprio nell’acquisto di mazze da golf degne di tal nome. La buona notizia è che si può arrivare a costruire una sacca competitiva semplicemente giocando e guadagnando moneta virtuale senza dover ricorrere alle fastidiose microtransazioni per le quali è richiesta moneta reale.

Equipaggiati di tutto punto siamo pronti per scendere sul campo di gioco, ma prima di cimentarci nelle competizioni dobbiamo scegliere il livello di difficoltà che va da Principiante (consigliato ai neofiti in quanto dovrete solo preoccuparvi di prendere la mira e sfoderare lo swing) a Leggenda (nessun aiuto, condizioni meteo spesso estreme, avversari estremamente tignosi) passando per Dilettante (livello nel quale dovrete cominciare a gestire la tempistica dello swing) e Professionista (aiuti minimi, presenza di effetti meteo variabili). Una volta scelta la difficoltà si accede al menu di scelta delle competizioni di affrontare a partire dalle Qualifying School dove affrontare aspiranti professionisti come noi e cercare di qualificarci per il prestigioso Korn Ferry Tour dal quale i primi classificati potranno accedere alla competizione per eccellenza, ossia il PGA Tour dove potremo confrontarci con più famosi e pagati professionisti al mondo come Justin Thomas, il testimonial del gioco.

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Un elemento di particolare distinzione rispetto, ad esempio, a PGA Tour di EA Sports è quello relativo alla possibilità di selezionare il livello di competitività dei nostri avversari sul green. Invece un elemento distintivo rispetto ai precedenti titoli HB Studios è la presenza di atleti veri anche se, a differenza delle serie Tiger Woods e Rory McIlroy, non è possibile giocare in modalità Carriera con un atleta professionista ma solo con il giocatore creato in modalità My Player, elemento che potrebbe non piacere ai puristi delle simulazioni golfistiche.

Ma come si comporta PGA Tour 2K21 dal punto di vista grafico e tecnico in generale ? Graficamente, il titolo di HB Studios non fa gridare al miracolo con modelli dei giocatori davvero molto semplici considerato anche il fatto che ci troviamo nella fase finale di una generazione di console. Dal punto di vista della tecnica di gioco, sono evidenti alcune imperfezioni che, magari, potranno essere migliorate con una patch disponibile in futuro: swing un po' troppo meccanici, putt poco precisi, pallina talvolta incredibilmente lenta nonostante la forza applicata allo swing. Molto bello il design dei green presenti nel gioco, in numero di 15, caratterizzati da un’accuratezza francamente maniacale nella loro riproduzione, evidente frutta di un ottimo lavoro di scanning. Mancano, purtroppo, alcuni campi celebri come, ad esempio St Andrews ma, a dirla tutta, non si tratta di lacune in grado di minare l’esperienza di chi si sta avvicinando a questa tipologia di gioco e nemmeno di deludere del tutto i grandi appassionati.

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Completo e perfettamente funzionante sin dai primi giorni dal lancio, il comparto multiplayer offre diverse sfide interessanti grazie anche ad alcune modalità davvero particolari come esposto nel box dedicato. I controlli di gioco si sviluppano tutti intorno alle levette analogiche ed ai tasti dorsali, adibendo lo stick destro (nella versione standard, ma c'è anche la configurazione per mancini) al controllo dello swing, quello sinistra per la scelta del punto di atterraggio della palla ed alla percentuale desiderata di potenza da applicare al tiro. I tasti dorsali permettono invece di decidere come e dove colpire la pallina, se dargli un effetto all'indietro o in avanti (spin o backspin) e decidere quindi anche l'angolazione della stessa. Altri comandi importanti sono quelli impostati sulla croce direzionale, utilizzata per scegliere la mazza e il tipo di colpo base, Per colpire la palla dovrete semplicemente tirar giù la levetta destra e tenerla fino a quando l'indicatore raggiunge la percentuale desiderata, per poi dare una rapida stoccata verso l'alto, cercando di rimanere nel range di perfect shot il più possibile, per veder atterrare la pallina esattamente dove volete o quasi.

Infatti, per confezionare un buon tiro, bisogna tenere in considerazione altri fattori fondamentali: il vento, l'altezza del punto di partenza, di quello di atterraggio e la pendenza, nonché la presenza di ostacoli quali alberi, specchi d'acqua e bunker. Gli aiuti a schermo aiutano in tal senso mostrando la velocità e la direzione del vento, così come l'altezza relativa dei punti e l'inclinazione del terreno. Una volta arrivati sul green, vi troverete a dover affrontare gli ultimi tiri della buca con il putt, la mazza che vi permetterà di mandare in gol la pallina. Qui abbiamo un altro aiuto che viene in soccorso per aiutare nel colpo finale. Premendo un tasto infatti possiamo visualizzare la traiettoria finale che avrebbe la nostra pallina ma questa tipologia di aiuto può essere attivata solamente un numero limitato di volte per giro. Per aiutare l'entrata della pallina nella buca infine potrete optare di sollevare la bandierina.

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I menu di gioco sono tutti in italiano mentre il commento è in lingua inglese; a questo proposito ci fa piacere segnalare una regia di tipo prettamente televisivo che ci permette di inquadrare alla perfezione i movimenti dei nostri avversari, mentre note negative arrivano da un commento davvero scarno e piatto come quello di Luke Elvy e Rich Beem.

Amore

Un gioco su misura

- Una delle caratteristiche migliori di PGA Tour 2K21 è l’accuratezza del livello di personalizzazione, a partire dall’editor del giocatore per poi passare alla selezione delle attrezzature di gioco ed, infine, a determinare il livello di bravura dei nostri avversari. Da questo punto di vista si tratta di un’evoluzione rispetto a The Golf Club, precedente titolo sviluppato da HB Studios, ma anche rispetto alla serie EA Sports brandizzata Tiger Woods. Molto interessante anche la modalità di selezione delle mazze in quanto, pur non potendo prescindere dal denaro a disposizione, è possibile attingere ad una serie cospicua di “attrezzi” del mestiere.

Un po’ di pepe non guasta

- Molto piacevole, nell’ambito delle modalità di gioco, la presenza del sistema delle rivalità. In poche parole vi sfiderete a distanza con i veri professionisti cercando di raggiungere, e magari superare, i loro record per poi guadagnare laute ricompense da reinvestire all’interno del gioco. Di pari passo al sistema delle rivalità vanno le sfide proposte dagli sponsor, molto stimolanti e al tempo stesso molto utili per progredire nel gioco e sbloccare ulteriori capi d’abbigliamento e mazze da gioco. La cosa strana, e a mio avviso inconcepibile, è che vincere in queste due modalità non apporta modifiche alle statistiche del nostro atleta.

Un editor di campi davvero completo

- Come già apprezzato in The Golf Club, i ragazzi di HB Studios hanno fatto un grande lavoro con il Course Designer grazie al quale possiamo disegnare il nostro campo da golf partendo da zero oppure modificare e ricreare uno di quelli già esistenti, implementando anche l’aggiunta di laghi ed alberi di vario taglio e tipologia. Una volta terminate, le nostre creazioni potranno essere sia provate da noi stessi che condivise in rete con altri appassionati designer.

Comparto multiplayer estremamente rifinito

- In PGA Tour 2K21 mi ha colpito in modo particolare il sistema di matchmaking, praticamente perfetto con la possibilità di trovare in modo estremamente rapido e preciso l’avversario che più si confà alle nostre esigenze, anche se è ovviamente possibile unirsi a competizioni create da altri utenti. Si possono, inoltre, creare le Online Societies, lobby di più membri che possono competere in eventi preparati dagli amministratori della lobby. Per competere online, però, ricordatevi di progredire il più possibile nella carriera single player ed acquistare la miglior dotazione possibile di mazze.

Odio

Un golf poco stiloso

- Mentre in altre esperienze videoludiche ogni atleta presenta caratteristiche distintive ben evidenti (tipologia di swing, atteggiamento sul campo da gioco, abbigliamento personalizzato e variabile), in PGA Tour 2K21 si assiste a delle distinzioni esclusivamente basate sui modelli poligonali dei giocatori (peraltro nemmeno troppo perfetti) con gestione dei colpi apparentemente sempre uguale, o quasi, per tutti.

Graficamente non all’altezza

- Uno dei punti debolezza di PGA Tour 2K21 è sicuramente rappresentato da una grafica non all’altezza di quella che dovremmo avere nel periodo conclusivo di una generazione di console. Spesso si notano texture non in alta definizione e il pubblico appare spalmato su schermo in aggiunta al fatto che appare tutt’altro che reattivo.

Tiriamo le somme

In definitiva, PGA Tour 2K21 presenta diversi aspetti positivi ma anche alcune evidenti ombre che possono minare l’esperienza di gioco. Il supporto di un publisher come 2K avrebbe dovuto consentire a HB Studios di fare un salto di qualità, ma questo è avvenuto solo in parte. PGA Tour 2K21 si pone nel solco dei suoi immediati predecessori, sviluppandone i punti di forza con la caratteristica fondamentale di offrire al giocatore un’esperienza ampiamente personalizzabile e adatta davvero a tutti. Purtroppo, però, un comparto grafico non all’altezza, alcuni difetti tecnici (soprattutto nella gestione avanzata dello swing) e l’impossibilità di impersonare i grandi campioni del PGA Tour fanno perdere diversi punti in termini di giudizio finale. Laddove il titolo 2K recupera grande terreno è sul versante multiplayer, davvero stimolante e realizzato in maniera tecnicamente vicina alla perfezione. PGA Tour 2K21 deve rappresentare il punto di partenza per un successore in grado di colmare quelle poche lacune che, al momento, non lo fanno erigere tra i migliori titoli del genere.
7.5

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L'autore

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Da sempre grande amante di tutti gli sport, ha trasferito questa passione nel mondo dei videogiochi non disdegnando però anche gli altri generi. Ama il nostro calcio quanto sport come il football e l'hockey, ma è sempre pronto a blastare qualche alieno quando ce n'è il bisogno!

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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