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Warhammer: Chaosbane
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Recensione - Warhammer: ChaosbaneXbox OneGame

Bigben Interactive ci propone di tornare nel mondo di Warhammer con Warhammer: Chaosbane, action-RPG isometrico che unisce il gameplay alla Diablo al mondo fantasy di Games Workshop. Scopriamo insieme cosa aspettarci da questo nuovo titolo!

Il Gioco

L’eterno scontro tra bene e male e tra oscurità e luce è il leitmotiv su qui poggia la trama di Warhammer: Chaosbane, titolo prodotto da Bigben Interactive e sviluppato dalla francese Eko Software, nota anche per la saga di How to Survive. Le Armate del Chaos alla guida di Asvar Kul gettano la loro oscura ombra di morte e distruzione sulle lande del Vecchio Mondo, fronteggiate con indomito coraggio dagli eserciti di Magnus il Pio che, dopo una cruenta e sanguinosa battaglia riescono ad avere la meglio sulla sanguinaria orda e a rispedirla nelle tenebre dalla quale è uscita. I festeggiamenti però non sono destinati a durare a lungo nella città Di Praag: con un colpo di coda, approfittando del momento di relativa tranquillità, le forze oscure riescono a lanciare un ulteriore attacco ai regni umani, maledicendo Magnus con un potente sortilegio mettendolo così fuori dai giochi ed aprendo le porte ad una nuova invasione.

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E’ a questo punto che entriamo in gioco noi, vestendo i panni di uno di quattro eroi che già s’erano distinti sul campo di battaglia di Praag: il soldato Konrad Vollen, Elontir il mago, il nano Bragi e la ranger elfica Elessa, in un action-RPG con visuale isometrica che strizza in maniera evidente l’occhio al mai troppo elogiato Diablo di Blizzard. La scelta iniziale del personaggio da utilizzare risulta come facilmente intuibile rilevante al fine dello stile di gioco che desideriamo tenere durante gli scontri: Konrad e Bragi sono, con le dovute differenze, i due tank del gioco, personaggi cioè votati al combattimento corpo a corpo in grado di infliggere un enorme quantità di danni al nemico e di sopportarne a loro volta moltissimi, mentre il mago Elontir e la ranger Elessa, soffrendo di una maggior fragilità fisica, prediligono tenersi a distanza di sicurezza, bersagliando il nemico con nugoli di frecce e attacchi magici di vario tipo. Ciascuno dei personaggi gode di svariate abilità, sia attive che passive, che vengono man mano sbloccate guadagnando punti esperienza ed avanzando di livello.

MX Video - Warhammer: Chaosbane

Durante la mia prova di Warhammer: Chaosbane mi sono concentrato sull’ elfa Elessa, riuscendo ad apprendere, nel corso di una run, la maggior parte degli attacchi e numerose abilità passive. Nello specifico ad affiancare l’attacco base costituito dal lancio di frecce singole, la ranger ai livelli più alti sarà in grade di bersagliare i nemici con sciami di frecce lanciate in una specifica area della mappa, scoccare contemporaneamente dardi multipli multidirezionali, piazzare trappole in grado di rallentare o danneggiare i nemici e anche di evocare famigli per darle man forte nei combattimenti. Ciascuno di questi attacchi può inoltre essere potenziato attraverso i punti esperienza in modo da godere di effetti supplementari: le frecce potranno così essere avvelenate, causando al nemico una perdita costante di vitalità, o potranno guadagnare, ad esempio, l’effetto penetrazione, in grado di causare danni a più nemici vicini tra loro. Interessante il fatto che non si possano portare tutte le abilità al loro livello massimo unicamente raggiungendo il livello necessario per sbloccarle: ciascuna di esse ha infatti uno specifico costo in punti esperienza ed inizialmente quelli a nostra disposizione saranno piuttosto limitati, costringendoci ad operare delle scelte a seconda di quali siano le qualità a noi più congeniali.

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Chi avesse giocato al citato Diablo (ed immagino che, se siete interessati a questo titolo, lo avete fatto), non potrà fare a meno di notrare che il menu inventario e abilità personaggio di Warhammer: Chaosbane ne è praticamente una fotocopia, e data la sua funzionalità la cosa non è negativa. Qui possiamo visionare l’aspetto del nostro personaggio e selezionare gli slot attraverso i quali equipaggiarlo con le armi ed armature rinvenute sui campi di battaglia, selezionandole in base ai loro diversi valori di attacco/difesa. In realtà tutta la produzione ricalca molto da vicino il capolavoro Blizzard: menu di gioco molto simile, ambientazione fantasy, un mare di nemici da affrontare ed una struttura di livelli suddivisa in capitoli (4 nel caso specifico). Da un certo punti di vista la cosa non è negativa; emulare il primo della classe può portare a buoni risultati, anche se il rischio è però di non reggere il confronto.

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Aspetto importantissimo è quello legato al loot, all’equipaggiamento col quale potenziare e personalizzare il nostro alter ego: suddivisi in categorie in base alla loro rarità, questi oggetti possono venire reperiti nei classici scrigni sparsi per le mappe di gioco, o droppati dai nemici più coriacei. Manca purtroppo una modalità di crafting attraverso la quale forgiare i nostri strumenti di distruzione, ma per contro nel corso del gioco si accede alla possibilità di benedire quelle in nostro possesso, rendendole più potenti attraverso l’uso di speciali cristalli. Immancabile la componente multiplayer, che ci dà la possibilità di cooperare assieme ad altri tre amici per affrontare il gioco ai più alti livelli di difficoltà, modalità fruibile sia on-line che sulla stessa console.

Amore

Immediato ed accessibile

- Warhammer: Chaosbane è uno di quei titoli che non necessitano di molte ore per apprenderne le dinamiche ed essere goduti nella loro totalità. Scesi sul campo di battaglia l’azione risulta immediatissima e riesce a bilanciare la frenesia del combattimento con un pizzico di strategia e malizia nell’uso dei poteri dei nostri eroi. Il solido sistema di controllo (anche in questo caso praticamente identico a quanto visto in Diablo) consente di assegnare a ciascuno dei tasti del gamepad, sia frontali che dorsali, le abilità che più ci aggradano, in modo da accedervi con immediatezza mentre all’analogico sinistro è preposto il movimento del pg nelle varie direzioni. Poco altro da aggiungere a questa voce: gli amanti degli hack'n'slash si sentiranno a casa.

Quattro eroi

- Sebbene godibilissimo in singolo, è in multiplayer che Warhammer: Chaosbane offre il divertimento maggiore. Le diversità in termini di bilanciamento dei personaggi permettono di elaborare strategie di combattimento più o meno complesse: affidare ai tank il compito di attirare attorno a sé le schiere di nemici, consentendo a maghi ed elfi di danneggiarli da posizioni di sicurezza, ad esempio, è sempre un’ottima strategia. L’affiancamento di compagni d’arme diventa poi fondamentale qualora si decida di affrontare Warhammer: Chaosbane ai livelli più alti di difficoltà, accessibili una volta finito il gioco, dove i nemici diventano davvero letali. E se per qualche motivo non doveste avere la possibilità di giocare online, potrete sempre farvi dare una mano da un amico giocando sulla stessa console.

Odio

Una narrazione debole

- Un aspetto piuttosto sorprendente questo, considerando la lore colossale sulla quale una produzione sventolante bandiera Game Workshop può basarsi. Pur parlando di un action-RPG, in cui sicuramente la trama riveste un ruolo non di primo piano nell’economia di gioco rispetto ad altri generi maggiormente votati allo storytelling, non si può fare a meno di notare una certa superficialità nell’introdurci al mondo di gioco, alla sua ambientazione, all’importanza di luoghi e personaggi. La sensazione durante il gioco è quella di una palpabile mancanza di personalità, di un vagare in ambientazioni in definitiva anonime, combattendo contro orde di nemici poco ispirati anche per quanto riguarda le boss battles. La narrazione stenta a decollare e la trama risulta alquanto pretestuosa, presentando solo sul finale qualche colpo di scena che comunque non fa certo cadere dalla sedia. Un’occasione sprecata da parte di Eko Software, che avrebbe sicuramente dovuto sfruttare meglio un simile brand.

Un bottino povero

- Altro aspetto che lascia l’amaro in bocca è quello relativo al loot: in giochi come questi il drop di armi, pezzi di armatura ed equipaggiamento vario è fondamentale, uno degli elementi più sodisfacenti che spinge il giocatore a giocare ancora e ancora nel tentativo di recuperare un pezzo particolarmente raro e potente, capace magari di conferire abilità speciali aggiuntive, aumentando le caratteristiche offensive o difensive del proprio personaggio e, ammettiamolo, rendendolo al contempo più “fico” a vedersi. Purtroppo Warhammer: Chaosbane fallisce sotto questo punto di vista: per ogni classe di guerriero, infatti, il titolo presenta un’esigua serie di set di armature, composti da elmo, corazza, stivali, guanti: l’esplorazione e l’eliminazione dei nemici porta a venire in possesso di componenti sempre più potenti in termini di incremento di punti attacco/difesa, ma in definitiva si differenziano molto poche gli uni dagli altri, anche per quanto concerne il loro design. Equipaggiando tutti i componenti di un medesimo set si ottiene un ulteriore bonus, ma nulla di più. Il sistema di benedizione dei componenti in nostro possesso, in grado di accrescerne le caratteristiche, compensa in parte l’assenza di una vera e propria area dedicata alla creazione di equipaggiamento, ma non mi ha personalmente convinto appieno.

Comparto visivo

- Purtroppo anche sotto questo aspetto Warhammer: Chaosbane non brilla, e dato che ormai è stato più volte citato, scomodiamo per un altro, ultimo paragone il titolo Blizzard: se confrontati il colpo d’occhio tra i due titoli appare abbastanza simile, sia nelle animazioni dei personaggi che per quanto riguarda effetti luminosi e particellari e gli elementi tridimensionali che compongono le ambientazioni. Poco male quindi, si potrebbe pensare; Diablo 3 è stato e resta tutt’ora un ottimo titolo. Vero, se non fosse per il non trascurabile dettaglio che dal rilascio di Diablo 3 sono passati ormai 7 anni e che stiamo comunque parlando di un titolo all’epoca cross-gen. Ci si sarebbe aspettati, se non un netto balzo in avanti, almeno un miglioramento sensibile. Oltre a questo aspetto Warhammer: Chaosbane presenta anche dei difetti grafici piuttosto fastidiosi, primo tra tutti un odioso tearing che fa pesare la propria presenza sin troppo spesso. Ad aggravare il tutto Warhammer: Chaosbane soffre di una evidente ridondanza per quanto riguarda scenari e bestiario: le mappe teatro delle nostre scorribande sono troppo simili le une alle altre e la sensazione di muoversi sempre negli stessi scenari è molto forte sin dalle prime ore di gioco, così come quella di abbattere sempre la stessa tipologia di nemico.

Tiriamo le somme

Warhammer: Chaosbane pecca purtroppo proprio in quegli aspetti che avrebbero dovuto costituirne i punti di forza, primo tra tutti il cattivo sfruttamento di un brand così popolare e storico. Un titolo che diverte per la sua immediatezza e per la possibilità di essere giocato assieme agli amici anche sulla stessa console, ma che esce piuttosto male da un confronto, quello con Diablo, che risulta ancora, nonostante il peso degli anni, superiore sotto praticamente tutti i punti di vista. Se volete un titolo leggero e divertente da giocare in compagnia potrebbe comunque essere consigliabile, ma il prezzo di lancio appare sicuramente inadeguato al reale valore del gioco.
6.5

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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