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Jotun: Valhalla Edition

Recensione - Jotun: Valhalla EditionXbox One DigitalGame

La scena indie globale degli ultimi anni ha permesso ai giocatori di scoprire culture davvero affascinanti. Per la prima volta abbiamo vissuto un'avventura eskimese con Never Alone, un'esperienza di stampo sovietico con Teslagrad e così via. Ora è il momento di scoprire la storia di un vichingo che dovrà affrontare splendide aree nordiche affrontando pericoli ispirati al folklore locale. Ecco a voi Jotun: Valhalla Edition.

Il Gioco

Uscito su PC l'anno scorso tra tante lodi, pareva inevitabile vedere l'opera di Thunder Lotus Games anche su console, ed eccola infatti qui. Il filmato iniziale ci cala subito nella giusta atmosfera: facciamo la conoscenza col protagonista Thora, un guerriero vichingo deceduto in mare in seguito a una tempesta furiosa. Purtroppo per lui, l'ascesa al Valhalla non è cosa immediata: dovrà infatti dimostrare agli dei di essere un guerriero valoroso, passando per 5 mondi nei quali abbattere altrettante bestie gigantesche, con l'aiuto di poteri speciali concessigli proprio dalle divinità.

E così Thora si risveglia in un pascolo verde sotto un albero, circondato da rocce e cespugli. Il vento soffia e muove la vegetazione, e ci mostra da subito la notevole cura per i dettagli dei paesaggi. Con una visuale isometrica che avvicina o allontana la telecamera all'occorrenza, il giocatore deve esplorare mondi interamente disegnati a mano, pieni di colori ed elementi creativi. In sottofondo la voce narrante in islandese (sottotitolata per fortuna in italiano!) ci racconta il folklore locale, mentre scoprire le meccaniche di gameplay sta tutto a noi, senza alcuna guida.

Fortunatamente però si tratta di una giocabilità molto intuitiva. Con l'analogico destro ci si muove come in quasi tutti i giochi isometrici, mentre coi tasti frontali si usano due tipi di attacco (uno più debole ma veloce e uno fortissimo ma estremamente lento a caricarsi), si rotola per schivare attacchi o per velocizzare i movimenti, e si usano i poteri divini. Questa è forse l'unica meccanica insolita del titolo; è infatti possibile sfruttare delle magie di pochi secondi molto forti e utili, ma per farlo bisognerà trovare le rune che ci concedono queste abilità. Qui entra in gioco il lato di esplorazione del titolo.

MX Video - Jotun: Valhalla Edition

I livelli sono ricchi di nemici minori da combattere e trappole da evitare (a volte in quantità anche folli, come in miniera), ma il fulcro del titolo sta nel trovare tutto ciò che ci può servire nei 9 livelli che compongono il gioco. Rimane sempre l'obiettivo di battere i vari boss di fine livello, ognuno con meccaniche diverse, ma dobbiamo anche andare in cerca di segreti e potenziamenti, il tutto destreggiandoci in mondi spesso labirintici dove, purtroppo, la mappa di gioco non aiuta granché essendo poco dettagliata e statica.

Lo scopo, come detto, è sconfiggere i 5 boss in altrettanti mondi, di cui 4 sono divisi in 2 livelli ciascuno. Ogni area è molto diversa nel look, e si passa dai colorati pascoli iniziali ad infernali miniere o glaciali tundre, sempre con qualche variazione nel gameplay e nei nemici. I combattimenti con i boss sono lunghi e impegnativi, ma presentano sempre dei comportamenti prevedibili e quindi dopo un paio di tentativi al massimo si riesce sempre a batterli. Finire tutta la trama difficilmente richiederà più di 5-6 ore.

Il gioco però non finisce qui, perché troviamo anche una modalità boss run, dove si devono affrontare tutti i boss in rapida successione in una tostissima sfida di sopravvivenza. Un'aggiunta che non offre contenuti inediti, ma sempre meglio avere opzioni di gioco anche dopo i titoli di coda. Infine, come già accennato, il titolo presenta una traduzione italiana di buon livello e che copre tutti i testi: la narrativa audio è volutamente in islandese in qualunque lingua decidiate di giocare, ma i sottotitoli sono sempre presenti.

Amore

Mondi magici

- Dal primo all'ultimo secondo di gioco, Jotun: Valhalla Edition offre un look davvero fantastico, con mondi disegnati a mano pieni di colore, creativi ed ispirati al folklore nordico. Da boschi incantati a caverne infernali, passando per surreali mondi in qualche universo alternativo, ogni area del gioco è curata e affascinante e lo stesso vale per gli elementi di gioco. Le piante si muovono, le animazioni del protagonista sono fluidissime, gli avversari (e soprattutto i boss) sono molto dettagliati e si muovono come i migliori film d'animazione di qualche decennio fa. Davvero un bel vedere.

Creatività ovunque

- Essendo un gioco che punta molto sull'esplorazione e lo scoprire mondi affascinanti pieni di sorprese, cerco di non svelare troppi segreti o rovinare troppe sorprese, ma i mondi non sono solo dettagliati e affascinanti, ma anche estremamente creativi. Tra inquietanti fontane (vive?) che ci fanno recuperare la vita, mele dorate nascoste che aumentano la salute massima, boss giganteschi e surreali e mondi sempre più insoliti, il divertimento maggiore in Jotun: Valhalla Edition è senz'altro scoprire cosa si sono inventati gli sviluppatori nell'area successiva che visiteremo.

Odio

Gameplay basilare

- Purtroppo il gameplay non riflette lo stesso livello di cura e creatività. L'esplorazione dei mondi è resa confusionaria da delle mappe poco dettagliate e da nemici e trappole che rinascono in continuazione, i combattimenti sono ridotti a due tipi di attacco (uno normale e uno potente ma lento) e ai rotolamenti, e dopo aver visto per la prima volta alcuni elementi "fissi" dei mondi, questi si ripeteranno ogni volta senza variazione.

Scelte di design discutibili

- I problemi non sono solo nella ripetitività del gameplay, ma anche nel respawn praticamente infinito di alcuni elementi. Anche i boss soffrono di probli tra cui delle hitbox poco accurate, con numerose scorciatoie per vincere facile, nonché una telecamera che alle volte si allontana un po' troppo dall'azione facendoci a malapena capire dove siamo e cosa ci circonda.

Tiriamo le somme

Jotun: Valhalla Edition è un'esperienza visivamente splendida, con affascinanti paesaggi disegnati a mano, animazioni curate, boss ed elementi di gioco estremamente creativi ed artisticamente appaganti per tutta la durata del titolo, e con ottime idee stilistiche. Come gioco, però, il tutto si riduce ad un susseguirsi di esplorazione confusionaria con un gameplay semplice e ripetitivo, spesso con poca chiarezza negli obiettivi da raggiungere, di quali aree sono realmente esplorabili, e battaglie boss inconsistenti. Resta un viaggio di 5-6 ore dotato di tanto fascino, ma non aspettatevi una giocabilità appassionante.
7.0

Recensione realizzata grazie al supporto di Thunder Lotus Games e Xbox.


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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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