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La Maledizione della Prima Luna
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Recensione - La Maledizione della Prima LunaXboxGame

Chiariamo subito un concetto. Se il film Disney vi ha appassionati e siete desiderosi di ripercorrere le gesta di capitan Jack Sparrow alias Johnny Depp, il gioco "La Maledizione della Prima Luna" non fa per voi.


La pellicola cinematografica, a parte il titolo, ha ben poco a che spartire con il game Xbox. Si da' il caso che gli sviluppatori della Akella stessero lavorando al fantomatico Sea Dogs 2, un RPG che casualmente narrava di pirati, Caraibi e rum. Alla Bethesda (quelli di Morrowind) hanno fatto 2+2 e il mediocre Sea Dogs è diventato l'esotico "Pirates of the Caribbean" (che in Italia diventa inspiegabilmente La Maledizione della Prima Luna).

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Se il mio preambolo vi ha scoraggiati, non dimenticate che i porting videoludici di successi cinematografici sono per lo più aria fritta, non possiamo quindi che rallegrarci della completa estraneità di lMdPL con il filmone Disney.

Finita la lezione di economia, passiamo alla recensione.

L'impatto con ambientazione e grafica è decisamente buono. La nostra avventura inizia a Oxbay, una colonia inglese nei mari caraibici, e guardandoci attorno vediamo acque cristalline con timide increspature e una spiaggia che fa venir voglia di mollare il pad e prendere il sole. Il comparto grafico è di sicuro effetto, ma la gioia ben presto cede spazio alla frustrazione di una camera ubriaca e di un collision-detection (dove e come interagite con gli oggetti) impazzito.

A TERRA
Le prime fasi del gioco si svolgono a terra dove imparerete le basilari funzioni del commercio e del combattimento. In città premendo Y attiverete il quick travel, opzione che vi permetterà di "teleportare" il vostro personaggio esattamente davanti ai principali negozi e taverne del loco: locanda per ingaggiare la ciurma, lo Shipyard per riparare la nave, il mercante per... mercanteggiare e così via.
Appena uscirete dalla protezione delle mura cittadine, sguainate la spada e pronti alla pugna: anche il più misero mozzo rappresenterà una minaccia al primo livello. Con X entrerete in combat mode, A per attaccare, B per schivare e il grilletto sinistro per parare. Con il grilletto destro Nathaniel Hawk (questo il nome dell'eroe) sparerà un colpo con la sua fida pistola che richiederà qualche secondo per essere ricaricata e usata nuovamente.

Nonostante lMdPL vanti l'effige di RPG e i modi per fare esperienza siano molti, il combattimento resta l'attività principale a terra. Purtroppo il sistema poco convincente, i comandi un po' scomodi e (come già detto) la collision-detection non affidabile fanno del corpo a corpo un'esperienza tutt'altro che gradevole. La rissa non è il punto di forza di questo titolo, peccato ne dovremo fare molte.
Anche la camera non sarà vostra alleata, soprattutto se vi trovate spalle al muro o dietro un albero, la visuale inizierà un balletto da mal di mare, ma ormai ci siamo abituati.

I caricamenti da DVD sono forse un po' troppo frequenti, ma non lunghissimi. In città il game effettuerà un reload ogni volta che Nathaniel varcherà la soglia di un locale, mentre la giungla è divisa in settori piuttosto piccoli e il caricamento avverrà nello spostamento da una zona all'altra.
Graficamente è un piccolo gioiello, con poligoni estremamente sfaccettati e dettagli che arrivano alle lucertole che sgambettano sui prati. Purtroppo questo dettaglio si paga a livello di frame rate che a volte rasenta i due fotogrammi al minuto. Inoltre il livello qualitativo è altalenante, con picchi come la vegetazione che si muove al vento e delusioni come personaggi che non lasciano tracce sulla spiaggia (come Legolas :) ) o, ancor peggio, di oggetti invisibili che possono essere raccolti solo grazie ad un'icona che appare in alto a sinistra.

E' nella componente strategica che va ricercata la qualità di questo titolo. Nathaniel è vivisezionato in 10 caratteristiche che ne determinano le abilità a terra e in mare. I tratti aumenteranno con l'esperienza e andranno a sommarsi a quelli dei membri del vostro party, che in questo caso sono i comandanti delle navi della vostra flotta (si, avrete una flotta di massimo quattro vascelli). Dovrete scegliere bene i vostri alleati, con un giusto mix tra lupi di mare per le avventure in acqua e armadi a due ante per le azzuffate a terra. Inoltre ingaggiare un personaggio con troppa esperienza quando Nathaniel è alle prime armi potrebbe mostrarsi una mossa poco intelligente in quanto potrebbe aspirare al ruolo di capitano.

UOMO IN MAREEE
Devo essere sincero: tutto quello che so di navi è che di solito galleggiano (se escludiamo quel "cazzi quella gomena" di fantozziana memoria). E' indubbio però che lMdPR si mostra in tutto il suo splendore una volta issate le vele. Abbandonata la superficie il gioco presenta la mappa dell'arcipelago grazie alla quale potrete dirigere la vostra imbarcazione. In prossimità di altre navi potrete ingaggiare battaglia o (più probabile) scappare. In tal caso la visuale si sposterà direttamente in mare e avrete di fronte uno scenario talmente realistico che vi sembrerà di percepire l'odore di salsedine.

Il gioco in mare si riassume in una parola: commercio. Possedere una nave richiede un bel gruzzolo e il modo migliore di guadagnarsi la pagnotta è il trasporto di merci. In una schermata avrete un riassunto dei prodotti che ciascuna isola importa, esporta e contrabbanda. Nathaniel dovrà individuare quali isole hanno una maggiore produzione di un prodotto (che quindi costerà meno) e rivenderlo dove la richiesta è più alta (la differenza è il vostro guadagno. Fine lezione di economia 2). Ovviamente il prezzo di acquisto e vendita delle merci varierà in base alla vostra esperienza e al Trading (una delle 10 caratteristiche). Con il denaro pagherete la ciurma, riparerete la nave, caricherete i cannoni e se siete fortunati vi rimarranno due scellini per una pinta di birra.
Ma la vita di mare è pericolosa, si sa. Dietro ogni atollo si può nascondere un vascello pirata e ad ogni istante la brezza si può trasformare in una tempesta.

Navigare o, ancor peggio, scampare alle grinfie di una tempesta richiede un po' di pratica. Scordatevi curve strette e derapate, qui il padrone è il vento. Mentre cercherete di governare il vascello e assecondare i capricci Eolo, vedrete il vostro equipaggio muoversi sul ponte, issare/ammainare le vele e... preparare i cannoni. Le battaglie navali sono quanto di meglio il gioco ha da proporre in quanto ad azione e divertimento.
Potrete combattere in terza persona e quindi ruotare la visuale attorno ai vascelli che si prendono a cannonate, oppure entrare nel vivo dell'azione, vestire i panni di Nathaniel Hawk e dirigere la battaglia in prima persona. In tal caso vi troverete sul ponte della nave, grazie al vostro cannocchiale individuerete il nemico e... FUOCO! Un indicatore varia colore da verde a rosso e vi segnala qual è il momento propizio per riversare le vostre palle di cannone sull'avversario. Il sistema è tutt'altro che semplice e i comandi poco intuitivi, dovrete dare il meglio di voi per uscire indenni da uno scontro.

TRE GIOCHI IN UNO
Un RPG a terra, uno strategico per il commercio, una simulazione in nave. Le promesse di lMdPL erano buone purtroppo la qualità e la profondità dei vari fattori non sono costanti e il solo fascino dell'atmosfera piratesca non basta a colmare le lacune tecniche e di concept del titolo Bethesda.
La trama è molto lunga e garantisce ore di gioco se il game riesce ad appassionarvi, ma non offre spunti interessanti e si limita ad una serie di missioni da portare a termine (condite da qualche mini-game) senza che l'intreccio prenda realmente il sopravvento. La libertà è comunque totale e non sarete legati strettamente alla trama; potrete semplicemente giocare per diventare il pirata più temuto o il mercante più ricco dei Caraibi.
Impiegherete qualche tentativo prima di riuscire a prendere confidenza con tutti i fattori del gioco e questo può risultare frustrante, ma se avrete la costanza di addentrarvi nello spirito del gioco riuscirà comunque a catturare la vostra attenzione.

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Anche la componente audio è frustrante, con effetti sonori sempre uguali e forse mal mixati (camminando sulla sabbia sembra di calpestare insetti vivi). Le musiche sono ciò che ci si aspetta da un titolo di Pirati, ma monotone e ripetitive per un gioco vasto come lMdPL.

Nonostante tutto lMdPL non è un titolo da buttare. Se vi piacciono i pirati, i giochi di ruolo e non vi lasciate scoraggiare da una curva di apprendimento molto lunga, troverete lMdPL unico e originale. Probabilmente per l'appassionato è un titolo da 10, ma non possiamo dimenticare i troppi difetti e la difficoltà eccessiva soprattutto nelle prime fasi di gioco. Uomo avvertito, mezzo affogato.
6.8

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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