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Armored Core V
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Recensione - Armored Core VXbox 360Game

Dopo essersi fatti una certa reputazione con i titoli più impegnativa di questa generazione, quei Demon's Soul e Dark Souls che hanno fatto imprecare molti di noi, i ragazzi di From Software tornano su quello che è il loro brand più longevo in assoluto: Armored Core. Scopriamo in questa recensione come si comportano gli avanzatissimi mech nella loro quinta, metallica avventura.

Il Gioco

Armored Core è una serie longeva: era il 1997 quando fece la sua prima apparizione nel mondo delle console e da allora non ha mai mancato nessuna generazione, riuscendo sempre a distinguersi come un prodotto unico, diverso da tutto il resto e che mai ha ceduto a quei compromessi che, spesso, rendono tutti i giochi piuttosto standardizzati nel tentativo di compiacere una fetta di pubblico più grande possibile. Anche Armored Core V non sfugge a questa regola, non pensiate quindi di avere a che fare con un semplice sparatutto in terza persona a bordo di mech armati sino ai denti perchè questa è solo la classica punta dell' iceberg; in questo gioco la costruzione vera e propria del nostro mezzo corazzato è importante almeno quanto la battaglia stessa, facendo come sempre leva su una forte impronta strategica. La trama ci mette nei panni della Resistenza che si oppone alla tirannia del sistema, rappresentata dal Padre, il centro del potere, e dalla Polizia che occupa ogni angolo della mappa di gioco. Proseguendo nell'avventura ci scontreremo con essa ma non solo; ben presto si paleserà un nemico ancora peggiore e dai fini poco chiari: la Corporazione. Questo è il contesto narrativo in cui veniamo catapultati, ma è chiaro sin dal primo avvio del gioco quanto non sia assolutamente la storia la protagonista del titolo.

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Il menu, composto da tre pagine separate e distinte, ci offre una mappa del Mondo tappezzata da vari simboli, ognuno dei quali rappresenta una fazione creata da altri giocatori sparsi per il pianeta, dando vita - in maniera molto vicina a quella che adottò ai tempi Chromehounds di Sega - ad una vera e propria guerra globale tra tutti i giocatori collegati ad Xbox Live. Ecco quindi il vero protagonista di questo quinto episodio, il gioco online. E' quindi possibile creare la propria squadra, dandole un nome e creando un logo grazie al più che discreto editor, per poi buttarsi in battaglia nel tentativo di sbaragliare la concorrenza e dominare la vasta area di gioco. Il fulcro di tutto ciò è la modalità Conquista; in essa possiamo lanciarci all'attacco di territori occupati o, se già "proprietari" di alcuni di questi, cimentarci nella loro difesa contro invasori esterni. Questo dà vita ad un vero e proprio conflitto perpetuo nel quale possiamo tuffarci appena avremo abbastanza punti esperienza. Sarà infatti necessario un determinato quantitativo di punti per provare ad occupare i territori, portandoci quindi a guadagnarli eseguendo altre missioni.

L' esperienza online non si ferma certo qui, visto che in ogni missione è possibile combattere con un nostro compagno o anche semplicemente ingaggiando un mercenario per darci manforte sia che si tratti della Storia che di una delle moltissime missioni Comando. Queste ultime sono scontri tendenzialmente più simili a ciò a cui ci aveva abituato la serie: combattimenti velocissimi contro un gruppo di nemici o scontri faccia a faccia con altri AC, uno o più a seconda della missione stessa, nei quali è fondamentale la preparazione del nostro mech; ad aiutarci in questo caso ci sono le schermate di briefing nelle quali veniamo a conoscenza del tipo di nemici, potendo così preparare un Armored Core ideale per scontarci con essi. Le missioni Storia presentano, finalmente, una struttura più corposa e solida, trasformandosi in vere e proprie macro-missioni dalla durata ragguardevole. Ovviamente l'obiettivo è sempre quello di sterminare i nostri nemici ma è la durata a sorprendere, nettamente superiore agli standard della serie. In questo caso veniamo lanciati nelle zone di guerra con vari obiettivi da compiere e sta al giocatore decidere in che modo farlo. Le aree a nostra disposizione sono generalmente piuttosto estese e liberamente esplorabili, dandoci così la possibilità di decidere l'approccio liberamente, senza alcun vincolo se non quello di sopravvivere; aspetto non sempre scontato, soprattutto per la durata e per la grande quantità di truppe nemiche che ci si oppongono. Ad aiutarci in questo caso interviene la presenza dei Garage, vere e proprie officine nelle quali possiamo riparare e ricaricare le nostre armi, ma anche sostituirle con altre più adatte al contesto. Questo è possibile utilizzando la Modalità Scansione, una particolare visuale che ci indica tutti i dettagli strategici della mappa e la posizione dei suddetti garage, ma anche la rotta da seguire, con il solo piccolo dettaglio che in questa modalità non abbiamo la possibilità di sparare. Naturalmente è anche possibile cimentarsi in scontri tra AC di altri giocatori, sfruttando la Battaglia Libera; questa, unita alla guerra globale della modalità Conquista, alle missioni Storia ed alle innumerevoli missioni Comando, fa sì che la longevità sia un problema completamente sconosciuto in Armored Core V.

Come dicevo, il menu si divide in tre pagine distinte: oltre a quella principale dove infuria il conflitto, abbiamo a disposizione una sezione dedicata alla gestione della nostra squadra e relativi membri ed infine l'Officina, cuore pulsante del gioco. Qui possiamo creare il nostro AC comprando pezzi sempre migliori con l'avanzare della storia, andando così a creare varie tipologie differenti a seconda delle nostre esigenze e salvandole infine in uno degli slot a nostra disposizione. Ogni singola parte del nostro mezzo può essere sostituita, stando sempre ben attenti a rispettare due parametri fondamentali: il carico che possiamo trasportare e l'energia che il generatore ci mette a disposizione. Diventa quindi possibile creare ogni genere di diavoleria ci venga in mente, da un AC cecchino agile e veloce, arrivando ad un enorme mezzo cingolato capace di trasportare letali cannoni laser in grado di distruggere i nemici con un singolo colpo; in questo caso posso davvero dire che l'unico limite è la fantasia del giocatore. Come se non bastasse, dopo aver passato ore a modificare meccanica e armamenti del nostro AC, possiamo anche personalizzarlo esteticamente colorandone come più ci aggrada ogni singolo componente, tappezzandolo di emblemi o creando veri e propri design sfruttando i tantissimi strati a nostra disposizione. Per la gioia del designer che c'è in ognuno di noi.

Amore

Un'eterna guerra virtuale

- La scelta di focalizzarsi principalmente sul gioco online giova moltissimo a Armored Core V; mutuando ed espandendo un'idea già vista in passato, avere a che fare con un conflitto vivo e pulsante come quello rappresentato nella modalità Conquista porta il giocatore a voler compiere ogni genere di sfida creando un proprio team, personalizzandolo e buttandosi nella mischia. Avendo magari un amico in grado di condividere l'intera esperienza porta il livello d'intrattenimento, quella sana voglia di giocare, a livelli davvero altissimi. A giovarne in maniera esponenziale è anche la longevità del titolo stesso: oltre alle missioni Storia, quelle Comando e la possibilità di scontri diretti 1 vs 1 con altri giocatori attraverso Xbox Live, la modalità Conquista riesce a rendere Armored Core V praticamente eterno, offrendo un vero e proprio conflitto che esisterà sino all'esistenza dei server sui quali poggia.

Personalizzazione suprema

- Vero e proprio fiore all'occhiello dell'intera serie, in questo quinto episodio la componente di personalizzazione raggiunge livelli davvero ragguardevoli. Oltre alla classica e profondissima capacità di personalizzazione tecnica del nostro AC, con una quantità di componenti e di armi davvero smisurata, abbiamo anche innumerevoli possibilità di personalizzazione estetica. Creare il proprio logo, colorare ogni singola parte dell'AC e personalizzarlo ulteriormente sfruttando l'ottimo editor che offre al giocatore più di cento strati per ogni singolo pezzo, farà la felicità di ogni designer. Tutte queste possibilità sommate fanno si che la quantità di ore passata nell'officina sarà semplicemente enorme, aspetto da sempre caro ai fan della serie.

Struttura delle missioni

- In particolare quelle della Storia. Uno dei punti deboli di Armored Core è sempre stata un'esperienza mordi e fuggi, effetto collaterale dovuto ad un'ottima preparazione del nostro AC. In passato, dopo aver creato un ottimo mech, era inevitabile che ogni missione si concludesse nel giro di pochi minuti, aspetto finalmente sistemato offrendo delle missioni più ad ampio respiro, su territori di grandi dimensioni e con un'inedita libertà di azione che ci permette di decidere ogni volta un approccio diverso. Senza considerare la presenza di alcuni nemici speciali che mi hanno portato a sfruttare tutto l'arsenale che avevo a mia disposizione per sconfiggerli.

Odio

Non per tutti

- Lo si capisce immediatamente, dal primo avvio: Armored Core V è un gioco di nicchia, dedicato agli appassionati e con poche possibilità per chi non conosce questa particolare serie. Il menu principale, composto da moltissime voci e da diverse pagine, basta già da solo a far smarrire chiunque i meno avvezzi. La necessità di intervenire spesso e volentieri sulla preparazione del proprio AC non fa altro che scoraggiare chi sia alla ricerca di un gioco più classico e semplice da utilizzare, inoltre anche la curva di apprendimento per l'utilizzo vero e proprio dei mech non è delle più dolci, dando un primo impatto piuttosto duro e scoraggiante se non si è preparati. Tutti aspetti che invece non intaccheranno l'esperienza per i fan o per ogni giocatore che abbia la pazienza necessaria ad assimilare le tante caratteristiche uniche di Armored Core V.

Tecnicamente solo discreto

- Tralasciando la realizzazione della nostra unità, davvero maniacale e ricchissima di dettagli, la resa globale del gioco presta il fianco a più di una critica. Sebbene gli ambienti siano nettamente più ricchi di strutture e dettagli rispetto alle lande più o meno desolate del passato, la cosa che meno mi ha convinto è la totale invulnerabilità di tutti gli edifici ai nostri colpi. Solo le strutture più piccole e marginali come cassoni, serbatoi e simili subiranno deflagrazioni dovute al nostro passaggio, lasciando il resto immutato. Degli ambienti con un tasso di interattività maggiore avrebbero certamente creato una sensazione di immersione decisamente migliore. Da segnalare anche qualche strano bug: mi è capitato in più di un'occasione di trovare il mio AC bloccato in mezzo al nulla, avendo come unica soluzione quella di riavviare la missione dal precedente checkpoint.

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E se il server è down?

- La struttura online-centrica ha un unico, ma grande difetto. Mi è capitato di imbattermi in un'intera giornata senza la possibilità di accedere al server, e questo ha portato ad un grande fastidio: tutti i punteggi relativi alla mia squadra sono stati azzerati, dovendo quindi ricrearne una seconda con un punteggio ed il relativo livello separato e distinto da quella online. Fortunatamente sia dati e pezzi dell'AC che i guadagni economici delle missioni sono rimati immutati, ma proprio per questo mi chiedo perchè non sia così anche per la squadra, potendone quindi migliorare il livello anche nel caso di server assente.

Una storia raccontata male

- Sebbene abbia apprezzato la nuova struttura delle missioni Storia, la narrazione è davvero scadente. Tutto è lasciato a brevissimi e rari filmati e le vicende vengono narrate da semplicissime comunicazioni radio, senza mai dare un volto a chi parla, sia esso amico o nemico. Questo porta il giocatore a disinteressarsi velocemente della trama, saltando le cut-scenes e dedicandosi solo all'azione.

Tiriamo le somme

Armored Core V è un gioco particolare, probabilmente unico nel panorama videoludico. Generoso di soddisfazioni con tutti i fan della serie e con chiunque abbia la pazienza necessaria a padroneggiare i comandi prima e le possibilità di modifica poi, ma al contempo davvero avaro ed ostico per chiunque cerchi un gioco di combattimento tra mech più semplice ed immediato. Va comunque fatto un apprezzamento ai ragazzi di From Software: in un periodo in cui tutti i giochi vengono semplificati ed in parte snaturati nel tentativo di vendere il più possibile, gli sviluppatori nipponici non si smentiscono e continuano a creare giochi esattamente come li hanno sempre fatti, con quel carattere semplicemente inimitabile. Bravi!
7.8

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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