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Michael Jackson: The Experience
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Recensione - Michael Jackson: The ExperienceXbox 360 KinectGame

I giochi di ballo stanno vivendo una seconda giovinezza grazie al Kinect che permette un coinvolgimento totale del giocatore, impossibile fino a poco tempo fa. Ora arriva finalmente anche la versione Xbox di Michael Jackson: The Experience, che ci permette di rivivere tutte le leggendarie coreografie del mitico artista comodamente nel nostro salotto, danzando e cantando a ritmo dei suoi più grandi successi. Eccovi le nostre impressioni sul gioco.

Il Gioco

L’introduzione che ci accoglie appena lanciato il gioco è un piacevole mix di alcuni grandi successi di Michael che ci accompagnano direttamente nella schermata iniziale, dove possiamo scegliere se gettarci subito nel ballo oppure allenarci un po’ e fare la pratica necessaria per non sfigurare. Nella sezione “scuola di Michael Jackson” troviamo infatti una lunga serie di video con protagonisti diversi ballerini e coreografi che ci spiegano tutto il necessario per apprezzare al meglio il gioco. Si parte dal riscaldamento; un po’ di stretching per evitare fastidiosi strappi e scaldare a dovere tutti i muscoli e le giunture del corpo, caviglie comprese, dato che Michael ballava sfruttando spesso mosse e pose davvero complicate la cui esecuzione richiede una buona preparazione. Niente di troppo complicato o lungo, ma è consigliabile praticare questa sessione almeno le prime volte che si gioca.

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Durante gli altri video, tutti doppiati in italiano, ci vengono spiegate e mostrate tutte le mosse che hanno reso Michael Jackson una leggenda del pop e che hanno consacrato alcuni suoi passi a vere e proprie icone di questa epoca. In questa fase siamo comunque solo spettatori passivi che osservano e cercano di apprendere il più possibile; tutto il materiale, volendo, si può guardare comodamente seduti sul divano perché la pratica vera e propria non si esercita in questa sessione. Una volta esaurita questa parte si passa invece alla scelta della modalità di gioco: possiamo scegliere tra “assolo” o “party”. La prima è la carriera in solitario, durante la quale dovremo cercare di ottenere il punteggio più alto possibile mentre la seconda modalità è riservata alle partite in compagnia. Si può scegliere di giocare fino a quattro persone in cooperativa e ogni giocatore dovrà quindi ballare o cantare, a rotazione, una porzione del brano scelto; alla fine si sommeranno semplicemente i punti ottenuti da tutti i partecipanti.

Esiste poi la possibilità di sfidare un amico nel classico versus mode, oppure si possono creare due squadre composte da due giocatori ciascuna e sfidarsi per dimostrare chi ha più talento. Come già accennato, comunque, in Michael Jackson: The Experience non si deve solo ballare; si può infatti scegliere anche di cantare oppure, per una esibizione completa, cantare e ballare il brano scelto. Ovviamente in questo caso è prevista un’alternanza tra le due attività, per cui ci ritroveremo a cantare solo alcune porzioni di canzone e a ballare durante le altre. Per le performance canore è possibile usare il microfono incorporato nel Kinect oppure sfruttare il microfono wireless incluso nella Collector’s Edition del gioco o uno di quelli presenti nei titoli della serie Lips.

Amore

La star siamo noi

- Michael Jackson: The Experience ci mette letteralmente al centro della scena e del palco: durante ogni canzone viene infatti riprodotta la nostra immagine direttamente sullo schermo, avvolta da una luce blu e da tante piccole stelline che aggiungono un tocco di spettacolarità ai nostri movimenti. Sullo sfondo, alle nostre spalle, si muovono i vari ballerini virtuali ma la star di ogni esibizione siamo proprio noi, senza mezzi termini. Tutto realizzato e studiato ad arte per farci sentire come dei novelli Michael Jackson; dall’entrata sul palco tra gli applausi a tutta una serie di effetti, come le luci, il fumo, ecc. che incorniciano ed enfatizzano perfettamente ogni nostro singolo passo.

Kinect al top

- Le coreografie di Michael, è risaputo, sono difficili ed impegnative e richiedono spesso una serie di movimenti veloci che chiamano in causa tutti i nostri arti con frequenti cambi di ritmo e postura. Riprodurli non è facile ma la perfetta risposta del Kinect è davvero di grande aiuto; non c’è movimento, nemmeno il più piccolo, che sfugga alla fedele telecamera che riproduce su schermo con precisione millimetrica e con un certosino rapporto 1:1 tutti nostri passi.

Tracklist leggendaria

- I brani che compongono la tracklist del gioco sono 29 più uno bonus (Another part of me) da scaricare attraverso il codice compreso nella confezione. Le canzoni sono tutte accessibili da subito e spaziano dai classici storici come Beat It, Thriller, Billie Jean, Bad a successi più datati come Rock With You e Don’t Stop ‘till you get Enough, fino alle hit cronologicamente più recenti come Earth Song o Blood on the Dance Floor. Insomma ce n’è per tutti i gusti ed è impossibile non trovare la canzone giusta per far scattare l’impulso di piazzarsi davanti al Kinect ed iniziare a ballare e cantare uno dei tanti brani che hanno fatto la storia della musica pop.

Karaoke con Michael

- La possibilità di cantare ogni canzone è sicuramente una caratteristica vincente che distingue Michael Jackson: The Experience dagli altri giochi di ballo attualmente in commercio: in pratica è come avere due giochi in uno e anche chi non è troppo propenso al ballo potrà comunque divertirsi a cantare una delle tante hit in scaletta, grazie all’ausilio dei testi a schermo in perfetto stile karaoke.

Realizzazione impeccabile

- In Michael Jackson: The Experience tutto è curato fin nei minimi particolari: dai menù al gioco vero e proprio, tutto trasuda passione per il grande Michael. Per ogni canzone è stato ricreato un set differente con un palco e uno scenario caratterizzati dal tema della canzone in questione. Ad esempio, si balla in un teatro abbandonato e misterioso durante Ghosts, oppure in un cimitero (con tanto di zombie e temporale) in Thriller oppure ci si scatena in un bar anni 50 durante la difficilissima Smooth Criminal. L’impatto grafico generale del gioco è quindi ottimo e, anche se non fondamentale per il genere, è comunque un piacere anche solo da guardare.

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Odio

Tanto impegno richiesto

- Michael Jackson: The Experience è uno di quei pochi giochi che non presentano difetti di rilievo in grado di intaccarne la validità. L’unico appunto, che però non è un aspetto del tutto negativo, è la consistente dose di impegno richiesta per eseguire le coreografie più articolate. Non esiste infatti un livello di difficoltà selezionabile, semplicemente la complessità delle coreografie di ogni brano è classificata con un numero di stelle che variano da 1 a 5 (ad esempio Smooth Criminal è uno dei brani con la valutazione massima). Fortunatamente la sezione allenamento di ogni brano aiuta oparecchi a prepararci, scomponendo l’intera coreografia in piccole porzioni, più facilmente metabolizzabili, da provare e riprovare per ottenere infine le giuste soddisfazioni.

Tiriamo le somme

Michael Jackson: The Experience approda finalmente su Xbox 360 e lo fa con grande stile, lasciando un segno indelebile e consegnandoci un gioco praticamente perfetto e che tutti gli amanti del re del Re del pop e dei giochi di ballo in generale dovrebbero correre ad acquistare, purchè disposti ad impegnarsi e faticare un po’ per emulare perfettamente le varie coreografie. La magia degli storici balletti di Jacko rivive splendidamente sui nostri schermi, ma questa volta siamo noi i protagonisti grazie al perfetto funzionamento del Kinect che non lascia nulla al caso e ci proietta al centro della scena per un’esperienza davvero unica, accompagnati dalla musica e dalla voce del grande, unico, Michael Jackson. Imperdibile.
9.5

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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