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Viva Piñata
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Anteprima - Viva Piñata

Lo studio Rare di Microsoft è uno dei primi a portare giochi su Xbox 360, con il suo Perfect Dark Zero ed il coloratissimo Kameo: Elements of Power. Ora questi talentuosi ragazzi inglesi sono pronti a far uscire il titolo con cui Xbox 360 molto probabilmente aprirà le porte anche ai più piccoli, ma non solo: pronti per la festa?
Mazzate nelle feste, alla TV e anche su console
Calma calma, riponete le verghe: per "mazzate" intendiamo quelle che durante le feste i bambini, soprattutto americani e messicani, si dilettano a dare agli animaletti di pezza ripieni di caramelle chiamati appunto "Piñata". Da noi esiste il gioco della pignatta, ma ce lo vedreste un gioco popolato da allegre pignatte di terracotta piene di salami, vini e formaggi?

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Viva Piñata è un ambizioso progetto studiato da Microsoft, Rare e 4kids (rete televisiva americana per i più piccoli): consapevole che una console deve il suo successo a tutte le fasce di età, Microsoft ha deciso di impegnare uno dei suoi più geniali studi di sviluppo, per estendere l’influenza di Xbox 360 anche sui più piccoli. Ma perché proprio Rare? Per un motivo semplicissimo (almeno in apparenza): la casa britannica sembra trovarsi a suo agio in ambienti colorati e allegri, pieni di animali fantastici e poco attinenti alla realtà; ciò è dovuto al fatto che Rare in passato ha lavorato per Nintendo creando giochi particolarmente fantasiosi ed adatti ad un pubblico giovane. Con questo nuovo progetto gli sviluppatori inglesi potranno dimostrare di non aver perso la mano e di poter ancora creare quei mondi che si vedono solo nei sogni; con la differenza che mentre quelli dei sogni scompaiono al risveglio, con Viva Piñata quel mondo non solo sarà permanentemente a nostra disposizione ma saremo noi stessi a crearlo. L’eden su misura insomma, solo che questa volta non ci saranno coppie con foglie di fico ma simpatici animali ripieni di caramelle intenzionati a rimanere nel nostro giardino solo se questo risulterà piacevolmente vivibile.


Creiamo il nostro giardino terrestre
Le nostre abilità da giardinieri saranno messe alla prova nella parte nascosta di Piñata Island, il luogo in cui vivono questi animaletti: i bambini americani hanno già imparato a conoscerla per via di una nuova serie animata che arriverà presto anche in Italia, e nel gioco avranno a che fare con animali della stessa razza dei personaggi conosciuti in TV. Durante la nostra amministrazione dell’isola dovremmo impegnarci a rendere il giardino accettabile per tutti: piantando e coltivando un tipo di vegetazione non adatto ad alcuni Piñata, questi non vorranno mai entrare a far parte della comunità da noi gestita (infatti i Piñata "stranieri" saranno in bianco e nero, decisi a mostrare i loro sgargianti colori solo nel momento in cui sentono il bisogno di entrare nel nostro podere), ed alcuni addirittura si allontaneranno dopo aver mostrato evidenti segni di scontentezza.

Come se non bastasse la semplice flora a disturbare tale equilibrio, anche la fauna ci metterà del suo; infatti prenderanno piede anche delle rivalità tra una razza e l’altra costringendo noi gestori a mantenere la pace nell’eden virtuale, magari separando di gran misura le razze nemiche. Una volta trovato l’equilibrio adatto bisognerà evolverlo con la stessa strategia e delicatezza utilizzata nel costruire un castello di carte, consapevoli che anche la carta più leggera e alta può far crollare tutta l’opera in un nulla di fatto... o peggio, in una vera e propria disfatta biblica. L’obbiettivo che ci spingerà il giocatore a spossarsi per questo "castello di carte" sarà il completamento della catena alimentare, la quinta essenza della vita in un giardino. Insomma. la possibilità di avere tutte le razze entro i propri confini. Ciò sarà ostacolato in parte da da Piñata asociali decisi a turbare l’equilibrio da noi instaurato ne giardino; tali disturbatori potranno essere scacciati con l’appoggio di razze da loro temute che provvederanno a tenerli lontani per tutto il tempo in cui abiteranno nel nostro giardino.

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La pura facciata fanciullesca de gioco sembra nascondere un gameplay profondo e longevo, tanto da incuriosire e attrarre anche i più scettici nel sentir parlare di giochi per i più giovani o per i casual gamer. Non a caso sia Microsoft che Rare non hanno mai accennato a Viva Piñata come un titolo su licenza ma piuttosto come un’opera che si incastra e completa con la serie televisiva, e viceversa.


Colori al cambio di generazione
Ad un gameplay particolarmente curato si affianca una grafica che fa dei colori e dei giochi di luce le sue armi migliori. Lasciata da parte la ricerca del realismo vista in Perfect Dark, Rare riprende ed esalta a dismisura le atmosfere leggere e colorate di Kameo; il colore vivo della flora e dei Piñata è forse ciò che più aiuta a classificare Viva Piñata come gioco per i giovanissimi. Un buon osservatore potrà invece notare l’impegno profuso dal team di sviluppo nel creare e gestire un tal tripudio di luce e colore, che sono tra l’altro i veri elementi next-gen del gioco, insieme a ciò che costituirà il comparto multigiocatore.


E’ nel live appunto...
...che la vera potenza di Viva Piñata prende vita. Consapevole delle potenzialità del proprio servizio in rete, Microsoft ha spinto affinché Rare creasse un comparto dedicato ad Xbox Live molto vario, grande e soprattutto aggiornato. Oltre ai nuovi contenuti che con il tempo faranno la loro comparsa sul Marketplace, probabilmente in parallelo agli eventi della serie animata (una nuova razza sulla televisione sarà anche presente il prima possibile sul Marketplace, andando ad ampliare la gamma di quelle da collezionare, per ora ferme a 62) ci saranno modalità live molto interessanti. Ed è proprio in rete che il nostro giardino diventerà un vero e proprio zoo: una volta connessi al Live potremmo passeggiare nel mondo virtuale di Viva Piñata curiosando nei giardini degli altri giocatori nel tentativo di carpire qualche trucco per facilitare la gestione o la convivenza tra le razze; potremo essere noi a dispensare consigli ai bisognosi fino a scambiare particolari Piñata con chi non è riuscito a farli entrare nel suo giardino, in cambio di esemplari rari o mancanti. Un gameplay profondo come quello del titolo Rare non potrà che essere anche pieno di trucchetti e segreti che spingeranno i giocatori a confrontarsi e aiutarsi in Live.

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Chiudiamo i cancelli
Se Rare dovesse riuscire nel suo intento senza rinunciare alle parti innovative sarebbe una delle prime case di sviluppo con il merito di aver creato un gioco su licenza non scontato, originale, profondo e in grado di attirare anche gli hardcore-gamer desiderosi di un po’ di calma e strategia tra un FPS e l’altro: attendiamo l'uscita del gioco e prepariamoci ad una sana ventata di novità!

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L'autore

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Un giorno qualcuno gli disse che c'erano altri giochi oltre Age of Empire. Da quel momento è alla ricerca dell'esperienza definitiva, molti sostengono faccia apposta a non trovarla per poter continuare a giocare. Convinto sostenitore de "il voto non fa il gioco", scrive su diversi siti, un paio addirittura creati da lui. Un giorno scomparira nel nulla in un vortice di gameplay, o impazzito scenderà in strada urlando di minacce a New York e brandendo una spada immaginaria.

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