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Mercenaries 2: Inferno di Fuoco
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Mercenaries 2: World in Flames - Eyes-on

6 giugno 2008: in quel di Milano, all'ombra della Madonnina e abbarbicati alle pendici del Duomo, abbiamo avuto un contatto del terzo tipo con Electronic Arts e gli sviluppatori Pandemic Entertainment. Non venivano in pace, profetizzavano conflitti bellici, uccisioni di massa e un mondo in fiamme: per la precisione Mercenaries 2: World in Flames. Vuoi vedere che stavolta ci sarà da divertirsi?

Mercenaries 2: World in Flames - Eyes-on

Sappiamo tutti com'è il mercato dei seguiti: numeri aggiunti al titolo, piccoli update qui e là e un make-up nuovo per l'occasione. In questo caso si potrebbe anche accettare questo tipo di sequel, visto e considerato che stiamo parlando di Mercenaries, un titolo che ha avuto molti consensi da parte dei videogiocatori durante la prima era Xbox. Per chi non conoscesse questo piccolo capolavoro possiamo dire, anche se in modo molto riduttivo, che è una sorta di versione bellica di Grand Theft Auto. Un action game in terza persona dalla giocabilità aperta, con la possibilità di appropriarsi di veicoli da guerra e non sparsi per la mappa.

Viste le ottime premesse, eravamo quindi molto curiosi di vedere in azione questo segiuto, per capire se i ragazzi di Pandemic avessero centrato di nuovo il bersaglio. La prima cosa che ci è balzata all'occhio è stata la grafica, niente che facesse gridare al miracolo ma sicuramente molto funzionale, mentre il personaggio principale mostra decisamente un buon livello di dettaglio. Il protagonista della sessione dimostrativa fattaci dagli sviluppatori era un punk nordico, con braccia tatuate e un barba bionda come la pettinatura a cresta di gallo: lo abbiamo già visto in molte immagini, e farà bella mostra di sè sulla copertina del gioco. Ci è stato spiegato che è un esperto in esplosivi, ma come nel primo titolo ci sono anche altri personaggi da poter selezionare: una splendida orientale con abilità da cecchino ed un mercenario di colore con una passione per le armi pesanti. Non sappiamo se saranno disponibili ancora altri personaggi, ma questi ci sono sembrati molto ben caratterizzati almeno a livello puramente estetico.

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Gli sviluppatori ci spiegano che l'avventura avrà luogo in terra venezuelana: la mappa di gioco non è vastissima, ma due terzi della stessa dovranno essere sbloccati, infatti nelle prime sessioni di gioco mostrateci eravamo in una piccola isola, diversa da una missione più avanzata che ci è poi stata mostrata. Non appena iniziata l'azione, abbiamo potuto assistere alla possibilità di devastare praticamente di tutto, dalle palme agli edifici, inclusi ovviamente i mezzi sia avversari che di ignari ed innocenti passanti. Gli effetti del fuoco però non convincono ancora appieno, ma è probabilmente dovuto allo stato ancora acerbo del gioco, erano infatti presenti anche bug grafici come problemi di compenetrazione dei poligoni, ed abbiamo anche assistito a diversi crash del sistema. La release mostrataci era al 75%, ed è normalissimo in questo stadio avere problemi di questo tipo.

Abbiamo parlato di esplosioni: e che deflagrazioni sarebbero senza un adeguato motore fisico? In questo caso è stato scelto il collaudatissimo Havok, che gestirà tutte le interazioni generando voli spettacolari in caso di esplosioni: una cannonata o una granata faranno volare in aria sia noi che i nostri nemici di parecchi metri. Fra i mezzi a nostra disposizione è stato mostrato il carro armato, che, se in mano nemica, potremo assaltare premendo una sequenza di tasti: se eseguito correttamente, assisteremo ad una bella animazione in cui elimineremo il guidatore con una bella granata appropriandoci del cingolato. Essendo tutto distruggibile, il cannone dei carri armati si rivela particolarmente utile nella distruzione di edifici bersaglio della nostra missione. Altri mezzi utilizzabili sono moto, camion, monster truck, auto, barche ed elicotteri: una bella scelta scelta, non c'è che dire, e non abbiamo ancora visto tutto. Sul versante armi ci hanno assicurato la presenza di almeno quaranta strumenti bellici, nessuno di questi sarà precluso per cui si potranno trovare armi potenti anche da subito: rimane logicamente il problema delle munizioni. Queste, insieme alle armi stesse, potranno essere acquistate in cambio di moneta sonante. Altri metodi offensivi più potenti comprendono attacchi satellitari e aerei (utilizzati nella dimostrazione fattaci per abbattere cancelli e avversari ostici) e altre sorprese non ancora mostrate. Le ultime note sono relative alla futura presenza di contenuti scaricabili di cui però sappiamo poco (EA non si è voluta sbottonare), ed alla completa localizzazione del gioco in italiano, doppiaggio compreso.

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Sull'impianto tecnico non possiamo ancora esprimerci, visto che, come accennato, ci è stata mostrata mani una versione incompleta segnata da una serie di problemi ancora da risolvere. Era però già possibile intravedere una buona grafica, premesso che vengano apportate le correzioni del caso, affiancata da un buon sonoro: sembra che tutto sia al posto giusto, ma ovviamente per il giudizio finale vi rimandiamo alla futura recensione.

Nel corso della presentazione si è anche dedicato spazio al supporto online. Ci è stata garantita la cooperativa online jump-in jump-out, ossia chiunque può entrare in ogni momento (ovviamente purchè invitato) nella partita in corso, magari mentre siamo alla guida di un tank trovandosi ad utilizzare la mitragliatrice del blindato. In questa modalità, ci è stato spiegato, non sarà presente l'opzione a schermo condiviso sulla stessa console, quindi avremo esclusivamente la cooperativa su Xbox Live. Riguardo a modalità multigiocatore competitive, come deathmatch o altri tipi di sfida multiplayer, sembra che non siano previste, a meno di aggiornamenti dopo l'uscita del gioco.


In conclusione, abbiamo fra le mani un titolo interessante, una pietra grezza che dovrà essere lavorata alla perfezione ma che già mostra del potenziale. Mercenaries 2: World in Flames potrà essere un valido acquisto per tutti coloro che sono alla ricerca di un bel action game duro e puro, con la possibilità di una cooperativa online molto stuzzicante e appetibile. Non ci resta che aspettare settembre e valutare l'eventuale acquisto.

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