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img Dungeon of the Endless

Dungeon of the Endless - anteprima hands-on

Il 20 gennaio uscirà tramite il programma ID@Xbox il curioso misto tra RTS, roguelike e tower defense fantascientifico di Amplitude Studios Dungeon of the Endless, che su Steam ha già riscosso un buon successo. Gli sviluppatori ci hanno permesso di provarlo in anteprima, scopriamo quindi insieme in cosa consiste il titolo, e soprattutto, se ci dovrebbe interessare.
Cos'è esattamente Dungeon of the Endless? E' un miscuglio di tante influenze, che alla fine dei conti presenta un prodotto stranamente originale e unico. I generi e le ispirazioni sono tante: alla base è un roguelike fantascientifico dove si impartiscono ordini - senza controllarli direttamente ma dicendogli dove andare e cosa fare - ad un gruppo di eroi in un dungeon generato casualmente ed infinito, fino alla morte del giocatore, che come da tradizione del genere è permanente e quindi si deve poi ricominciare da capo in una nuova partita con elementi casuali. Presenta nettissimi elementi di gioco di ruolo, con enormi dungeon da esplorare con sempre più eroi, e loot da trovare, mostri da sconfiggere, punti da spendere per potenziare personaggi e aree ricche di tecnologie fantascientifiche. Troviamo poi importanti elementi tower defense, con le varie aree che vanno riempite di trappole e meccanismi di difesa di ogni tipo, nonché generatori di energia e stazioni di ricerca. Per non parlare degli elementi di strategia in tempo reale, dove i dungeon sempre più grandi diventano dei veri campi di battaglia con il giocatore impegnato a gestire sempre più edifici, torrette, eroi, risorse ed a potenziare il tutto.

Troppa carne al fuoco? A essere sinceri sì, ma solo per le prime partite. All'inizio si soffre un po' questa mole di contenuti e aspetti da ricordare, ma dopo qualche partita si vanno a comprendere meglio i meccanismi di gioco e gestire le dozzine di aspetti diventa sempre più naturale. Il tutto inizia con uno schianto: dopo un filmato che unisce pixel art e modelli 3D per mostrarci un'astronave con seri problemi, il giocatore viene subito catapultato in una scialuppa fino ad atterrare in maniera brusca ma relativamente sicura su un pianeta. Questa prima fase rappresenta la selezione dei personaggi, sbloccabili man mano che si procede con il titolo, ed è qui che il giocatore (o i giocatori, visto che il titolo è giocabile in cooperativa fino a 4 persone, sia in locale che online) dovrà scegliere chi più lo aggrada in base alle diverse caratteristiche.

MX Video - Dungeon of the Endless


Scelti i personaggi si viene quindi catapultati in un dungeon apparentemente piccolissimo, ma che offre molti segreti nel buio. La prima stanza, l'astronave, è da difendere da orde di mostri sempre più forti, ma la potenza di fuoco e le risorse a nostra disposizione non basteranno - quindi ci si dovrà anche avventurare a scoprire area dopo area queste enormi zone generate casualmente, e ogni porta può nascondere insidie di ogni tipo. Aree edificabili, mostri, tesori, segreti: l'esplorazione è uno dei punti chiave di Dungeon of the Endless, poiché per difendere al meglio la propria base - ma anche per avere più aree edificabili e scoprire tesori di ogni tipo - conviene coprire più aree e percorsi possibili.

La profondità è poi data dalla gestione delle proprie risorse. Ci sono tanti elementi da tener d'occhio, che vanno alimentati con generatori di vari tipi piazzati in postazioni strategiche, ben difendibili dai mostri nemici che, a loro volta, sono parecchio vari. Gli eroi si potenziano di combattimento in combattimento con il classico sistema XP, e bisogna gestire al meglio anche i loro parametri e punti forti per non farsi sopraffare nelle battaglie. Tutti i personaggi sono liberamente inviabili nelle varie stanze (scoperte e non), e l'elemento tattico nel decidere come suddividere i propri combattenti assume un ruolo importantissimo. Lo è anche costruire difese sempre più solide, con torrette e trappole da potenziare man mano per contrastare onde sempre più numerose di nemici.

La grafica presenta disegni a 8-bit molto dettagliati, che vanno a colorare degli ambienti dettagliati e pieni di effetti speciali interessanti, mischiando così moderno e retrò ma creando comunque sensazioni di angoscia e claustrofobia nell'affrontare dungeon stretti e bui. Le animazioni sono estremamente fluide e anche la colonna sonora è molto curata, con ritmi alti e suoni elettronici piacevoli. Durante la mia prova non ho notato particolari problemi tecnici, aspetto purtroppo comune in molti titoli indie.

Dungeon of the Endless presenta davvero tanti elementi e all'inizio il tutto appare troppo complicato, ma dopo poche partite si inizia a capire bene il tutto e la gestione di strategie complicatissime diventa facile grazie a comandi intuitivi, menu comodi e istruzioni accettate reattivamente dalle proprie truppe. E' comunque un roguelike, e questo significa partite lunghe dove uno degli elementi principali è la fortuna, quindi armatevi di pazienza e volontà perché possono servire tanti tentativi per completare ogni area degli enormi dungeon.

Il nuovo titolo di Amplitude Studios non è un gioco semplice, affatto, ma la difficoltà risulta essere onesta, la varietà impressionante e l'esperienza multiplayer e la generale cura nei dettagli lo rendono un roguelike davvero unico ed estremamente interessante. Non sappiamo quanto il gioco verrà ancora calibrato e sistemato prima dell'uscita imminente, pertanto non mi sbilancio ancora in giudizi affrettati, ma quanto ho visto è promettente, offre un'ottima sfida, e soprattutto diverte, sia da soli che in compagnia. Aspettatevi una nostra recensione più dettagliata tra un mese!

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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