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Battlefield: Hardline - visto e provato alla Gamescom

Dopo tutte le indiscrezioni, la sorpresa, i video, le anteprime e il turbinio di informazioni su Battlefield: Hardline, finalmente la Gamescom 2014 ci dà l’occasione di toccare con mano l’ultima fatica di Visceral, DICE e EA. Un primo assaggio delle novità in arrivo nella serie Battlefield è stato fatto durante la conferenza EA in diretta dalla fiera, ma noi eravamo curiosi di approfondire e, per quanto possibile, provare di persona il gioco.

Di cosa si tratta

Battlefield: Hardline è l’ultima iterazione del famosissimo franchise di DICE e EA, curata stavolta dallo studio Visceral. Contrariamente ai suoi pluripremiati predecessori, il nuovo Battlefield non sarà ambientato in uno dei tanti teatri di guerra nel mondo. Anzi, proprio non avrà nulla a che fare con la guerra, a meno di non considerare quella che a volte avviene nelle città tra la polizia e i malviventi come tale. Infatti il titolo di Visceral cambia completamente l’ambientazione, gli obbiettivi e le modalità di gioco pur conservando il mix vincente di adrenalina e grafica mozzafiato: combatterete il crimine nelle strade di una delle città più suggestive degli Stati Uniti, Miami.

La vostra lotta al crimine potrà giovarsi di tanti mezzi e nuovi gadget che vi permetteranno di affrontare le situazioni più disparate avendo la possibilità di utilizzare lo strumento più adatto per affrontare il nemico. Al comparto single-player si affianca, come nella migliore tradizione, un rinnovato multiplayer che introduce modalità di gioco nuove ed originali pur conservando la struttura tipica di Battlefield. Durante lo scorso E3 erano state annunciate due modalità di multiplayer (Heist e Blood money) alle quali si sono aggiunte ulteriori due annunciate nel corso della Conferenza EA. La scelta di diversificare l’ormai inflazionato settore bellico per dare nuove motivazioni d’acquisto ai fedelissimi del marchio è sicuramente interessante, e vedremo come sarà recepita dai fan. Da quello che si è potuto vedere fino a prima della Gamescom tutto sembrava promettere bene, vediamo ora se le prime impressioni di persona confermano quanto di buono visto sui media.

Cosa abbiamo visto

Il nostro appuntamento a porte chiuse con Visceral seguiva immediatamente la lunga conferenza EA, e gli sviluppatori ne hanno approfittato per riassumere le novità annunciate in tale occasione: le nuove ed interessantissime modalità multiplayer Rescue e Hotwire. La prima ci pone in uno scenario di sequestro di ostaggi, facendo impersonare ad un team i sequestratori ed all'altro la squadra SWAT che tenta il salvataggio. La modalità sembra trasudare azione adrenalinica, coinvolgendo completamente in un'azione in cui concentrazione, velocità e azione devono essere ai massimi livelli. In questa modalità infatti non è previsto il rientro, e una volta morti non rimane che guardare le operazioni dall’esterno. La seconda modalità annunciata è Hotwire, che mescola sapientemente mezzi ed azione con inseguimenti mozzafiato nei quali un vostro compagno può salire a bordo del veicolo (macchina o moto) dando luogo ad un inseguimento con sparatoria veramente divertente.

Gli sviluppatori hanno anche ribadito alcune delle informazioni sulla parte single player spiegate in conferenza: Battlefield: Hardline è pensato come una serie TV poliziesca moderna che ruota intorno al protagonista Nick Mendoza, poliziotto che lotta il crimine a Miami negli Stati Uniti. Ogni missione è strutturata come l'episodio di un telefilm, con i suoi colpi di scena e azioni mozzafiato con alcuni personaggi che fanno apparizioni fisse. Purtroppo la campagna non era giocabile alla Gamescom, ma ci è stato mostrato nuovamente il filmato visto durante la conferenza EA: l’impressione è che ci sia ancora molto da fare nel comparto single player anche se, contrariamente allo standard della serie Battlefield fino ad oggi, sembra che Visceral si sia concentrata in particolare sulla rigiocabilità delle missioni. Infatti sarà possibile terminare una missione non solo sparando ad ogni avversario ma anche con un maggiore utilizzo della modalità stealth, effettuando un arresto da manuale. Interessante, ma prima di dare un giudizio dobbiamo aspettare di poterlo provare di persona come, invece, ho potuto fare con il multiplayer.

Per ragioni organizzative era possibile provare sola la missione Hotwire (che permette il respawn) con cui ho giocato per una decina di minuti in un partita nel booth di EA. Essendo una modalità nuova di zecca in una mappa completamente nuova, i primi istanti sono stati abbastanza frustranti fino a quando non ho realizzato che, al di là delle diversità apparenti, l’impianto della schermata di deploy di Hardline è molto simile a quella di Battlefield 4. Salito finalmente su un mezzo e, dopo qualche titubanza, convinto un giocatore della mia squadra a salire sull’auto della polizia che guidavo, il divertimento è iniziato. Le possibilità di gioco sono molte e tutte hanno il loro grado di divertimento: ci si può buttare all’inseguimento degli avversari con un mezzo, tendergli un imboscata, usare il mezzo per speronarli oppure, dotandosi delle armi giuste, appostarsi sopra una torre ed ucciderli col fucile di precisione mentre tentano la fuga.

Tiriamo le somme

Purtroppo il tempo a disposizione per la prova era davvero poco e questo ci permette di riportarvi delle semplici impressioni che approfondiremo poi in future opportunità di gioco che EA ci concederà. Nonostante questo, posso dire che il comparto multiplayer di Battlefield: Hardline unisce la solida tradizione della serie Battlefield con la freschezza del nuovo setting, che a sua volta dà vita a nuove modalità ed un gameplay sufficientemente fresco. Sono ancora tante le cose da sistemare e affinare (come il sistema di guida che mi sembrava un po’ lento nelle risposte), ma la nuova linfa non mancherà di incuriosire anche quelli che, finora, si sono tenuti alla larga da questo importante marchio. Anche per il comparto single player ci riserviamo di poterlo provare a fondo, ma per ora l’impressione è che ci sia la ferma volontà da parte di EA di porre rimedio alle maggiori mancanze di Battlefield 4: scarsa rigiocabilità e varietà di affrontare la missione. Restate con noi per futuri aggiornamenti e impressioni sul gioco, fino all'uscita prevista nei primi mesi del 2015.

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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