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Kameo: Elements of Power
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Anteprima - Kameo: Elements of Power

Kameo: c’è un solo modo per descriverlo, dicendo "Kameo". E se ad un profano può sembrare strano, agli Xboxers appassionati apparirà come la cosa più semplice del mondo. Come per Halo e Fable, l’unico modo per far comprendere il significato intrinseco di questo gioco, la sua bellezza, la sua poesia, è quello di pronunciarne semplicemente il nome. Scopriamo insieme cosa ci attende nel nuovo mondo fatato creato per i giocatori Xbox 360 dai talentuosi ragazzi dei Rare studios.
La storia della terra di mezzo
Kameo, per chi non l’avesse ancora capito, non è il nome di un entità ancestrale o di una landa desolata, ma della vera e propria protagonista del gioco, una ragazza, pardon una fata, che ha come compito quello di combattere la malvagia sorella coi poteri elementali donatigli dalla madre, la regina Theena. E’ proprio questa la causa scatenante su cui girerà tutta la storia: l’acquisizione da parte di Kameo dei poteri elementali che le consentiranno di trasformarsi in diversi esseri. Difatti la sorella della nostra eroina, Kalus, bramosa di quel potere, risveglia il malvagio re dei troll Thorn. Inutile dire che Thorn si è svegliato col piede sbagliato ed ha voglia di scatenare un putiferio. La storia, secondo gli sviluppatori, nonostante dei fondamenti così semplici si rivelerà carica di colpi di scena, primo tra tutti lo scoppio di una terribile guerra tra l’impero dei troll e quello delle fate.

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Inoltre per far avanzare la trama verrà utilizzata una nutrita sfilza di personaggi, boss, nemici e comparse che, come appare evidente da quanto visto finora, è frutto di un character design ispiratissimo e geniale che riesce a portare una ventata d’aria fresca pur inspirandosi alle figure canoniche delle fiabe e dell’immaginario fantasy. Esempi lampanti di questo sono gli antenati di Kameo, personaggi che sembrano usciti dalla penna di Tolkien o dalla matita di Walt Disney, oppure Ortho il mistico, insegnante di Kameo (ricordate la lucertola lettrice che si vede in Conker?) e ultimi ma non per importanza i guerrieri elementali nei quali Kameo potrà trasformarsi, che saranno degli esseri a metà tra dei Pokèmon e degli animali di concezione medievale, primo tra tutti il drago.

I guerrieri elementali aggiungono inoltre originalità al tutto, condendo il gioco con combattimenti ed enigmi in cui dovrete utilizzare i poteri delle bestiole al servizio di Kameo. Esempio lampante di queste meccaniche è un enigma ricorrente, quello che a me piace definire "della porta". In questo semplice enigma vi sarà chiesto di utilizzare l’essere dalle fattezze di una pianta carnivora per entrare nel terreno, sgusciare sotto la porta e passare oltre. Altro animaletto utilissimo è lo "yeti" , che può raggiungere i luoghi alti tramite degli spuntoni presenti sul dorso che può usare da rampini. Nonostante non siano meccaniche particolarmente originali, sembra che verranno utilizzate anche nei combattimenti coi boss, rendendo questi incontri ancora più divertenti e vari di quelli visti in giochi come Conker: Live and Reloaded oppure Grabbed by the Ghoulies, entrambi realizzati dagli stessi sviluppatori.

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Piccoli mostriciattoli
Ovviamente non sarebbe giusto lasciare alla vostra immaginazione i mostri controllabili da Kameo, quindi ci siamo preoccupati di scegliere i più belli o simpatici per mostrarveli.

Chilla è una sorta di yeti che utilizza i suoi spuntoni sia come rampini per arrampicarsi sulle pareti lisce, sia come armi contro gli orchi che incontrerete durante il gioco.




Plummed Weed è invece la pianta carnivora mutante che siamo abituati a vedere sin dalle prime apparizioni del gioco. Tra le tante abilità dell’tesserino vi è quella di poter restare sotto terra per sbloccare porte ed interruttori , quella di utilizzare la propria bocca come catapulta in un modo che potete solo immaginare ed ovviamente la grande conoscenza del pugilato.

Ash il drago è invece un "semplice" drago sputafuoco che potrete utilizzare come lanciafiamme vivente. Insomma un animaletto davvero utile, se così possiamo definire questo cucciolo di drago.




Ruin, un armadillo con ben poco di tenero. È un essere simile al Sonic di Sega per molti versi, il suo modo di attaccare comprende il rotolare per infilzare i nemici coi suoi aculei.



Rumble è un mostro davvero originale, il suo corpo è formato da un gruppo di rocce che usa come corpi contundenti per combattere i nemici. Inoltre ha la capacità di esplodere e rotolare in mezzo ai nemici.



Potenza a 360 gradi
Kameo, come sapranno coloro che lo hanno seguito sin dalla sua prima apparizione quando era ancora previsto per Nintendo GameCube, è un gioco che è stato ideato quasi 5 anni fa. La prima cosa che viene in mente a questo riguardo è che il motore grafico, quello fisico e le fonti di illuminazione, siano datati e mal realizzati: niente di più sbagliato, e questo lo si può vedere anche solo visionando uno dei primi filmati della nuova versione per Xbox 360. Il motore grafico utilizza infatti tutte le tecniche sfruttate dai giochi di prossima generazione, tra cui un forte utilizzo del normal mapping ed una tecnica battezzata dagli sviluppatori fur shading (la stessa usata per riprodurre il pelo di Conker in modo realistico e arruffato). Tutte queste tecniche sono state implementate al massimo, così come è stata implementata al massimo la resa grafica anche tramite l’utilizzo di texture ad alta definizione ed effetti particellari: il fumo infatti è realistico in maniera quasi incredibile, così come la resa del fuoco e quella dell’acqua, con riflessi in tempo reale ed increspature praticamente indistinguibili da quelle reali. Non sono solo i riflessi dell’acqua ad essere calcolati in tempo reale, ma anche i riflessi sulle superfici e le fonti di illuminazione. Connubio perfetto di tutte queste bellezze visive è la sala del trono presente nel gioco, che unisce i vari effetti con risultati unici e indescrivibili.

Com’è ovvio pensare, non stupisce solo il comparto grafico, ma anche la potenza di calcolo di Xbox 360, e non parlo solo di effetti grafici completamente in tempo reale ed alta definizione, ma di ambientazioni praticamente sconfinate e di migliaia di nemici su schermo. Non parliamo di poche centinaia di personaggi come visto in Otogi 2 (dove il motore grafico con mille nemici scattava) ma di 9000 nemici su schermo contemporaneamente, tutti con lo stesso numero di poligoni della protagonista. Purtroppo, dato che le versioni sinora mostrate non erano ancora versioni finali, non possiamo esprimerci in merito al comparto sonoro, sul quale comunque scommetteremmo: dopo tutta questa bellezza e questa potenza, cadere per una sciocchezza del genere non sarebbe da Rare.

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I presagi di Ortho
E’ ancora presto per esprimersi senza riserve su un hardware e su un gioco che non è stato provato a fondo, ma tutte le dichiarazioni e le news esistenti, i video diffusi nella rete e le opinioni di chi ha visto le versioni di anteprima fanno ben sperare sul futuro di una console che vincerà la dura battaglia delle console anche grazie a quella gemma che è Kameo, e a quella software house che è RARE.

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