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Halo 3
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Halo 3 - La storia finora

L'uscita del gioco più atteso dell'anno, Halo 3, si avvicina a grandi passi ed i fan si preparano religiosamente ad accogliere il "Re" per la prima volta su Xbox 360. Non tutti però conoscono la complessa storia alle spalle del titolo, ed anche chi ha giocato i primi due episodi potrebbe ignorare quanto rivelato dai romanzi legati al gioco, oppure vorrebbe semplicemente fare un ripasso per avere una visione complessiva migliore prima di dedicarsi all'ultimo episodio della trilogia di Bungie. Vi proponiamo quindi un pratico riassunto di quanto narrato finora, sia sui romanzi che nei due giochi usciti su Xbox.

Halo 3 - La storia finora

Il ritorno del Re
Prendete una persona minimamente informata sul mondo dei videogiochi, e provate a chiederle cosa associa al nome Xbox, quale gioco. Halo. Inevitabilmente. E questo ha un perché. La serie creata da Bungie ha riscosso un successo mai visto prima nel mondo dell’intrattenimento videoludico, non solo è riuscita a creare un fortissima ed estesissima congrega di appassionati, ma ha anche dato vita ad un mondo dove scrittori, fumettisti e registi hanno aggiunto il loro contributo creando alle spalle del gioco un vero e proprio universo. Questa estrema complessità narrativa è però anche piuttosto difficile da seguire, ed anche se ogni episodio è giocabile indipendentemente dagli altri senza problemi, avere una visione d'insieme è sicuramente utile per godere appieno dell'opera. Inoltre essendo il gioco il primo della saga ad arrivare sulla nuova console Microsoft, deve farsi conoscere da chi per la prima volta ha messo piede nel divertimento videoludico targato X, e di conseguenza si trova a chiedere: “Com’era Halo 2? Perché questo titolo è così famoso? Di che parla la storia?”. E se molti hanno recuperato i primi due capitoli grazie anche alla retrocompatibilità, tanti altri si sono limitati ad attendere il terzo episodio senza aver prima goduto degli altri due. Ecco perché serve un piccolo ripassino sulla storia e su ciò che Halo 3 andrà a concludere.


Un ripasso di storia
La trilogia di Bungie è ambientata in un futuro devastato da guerre civili e non. Tutto ha inizio nel 2160, quando l’umanità consoce la crisi economica più grave della sua storia, derivante dal problema della sovrappopolazione: non c’è più cibo. Antiche ideologie riprendono vita e il nuovo comunismo (eh si, gli americani ce l'hanno proprio come chiodo fisso) si pone come obbiettivo la distruzione del sistema capitalistico in quel momento al potere. E’ la guerra civile; la Terra e le colonie conoscono anni di battaglie e massacri. Questa serie di conflitti causa l’ascesa al potere dei reparti militari, Marines in testa, che dopo aver vinto la loro guerra su Argyre contro i comunisti di Koslov si rendono protagonisti della repressione delle diverse insurrezioni nate sulla colonie e sulla Terra. Le Nazioni Unite daranno vita all’UNSC (United Nations Space Command), organo militare che nel giro di pochi anni annienterà ogni tipo di resistenza comunista e neofascista presente sui pianeti insorti. Più di un secolo dopo, con la creazione dei primi motori iperspaziali, si ha la conquista dell’universo e la formazione delle Colonie Interne: saranno ben presto il motore dell’economia e della civiltà. In poco più di un secolo i pianeti colonizzati raggiungono l’impressionante cifra di ottocento, occupando buona parte della Galassia. Tra questi spicca il pianeta Reach, importante centro militare, economico e politico (una seconda Terra insomma).

Nel 2513, dopo la vittoria dell’UNSC su due diverse insurrezioni viene varato il progetto per la costruzione di una nuova tipologia di nave militare: la Pillar of Autumn.
In uno dei suoi viaggi questa nave arriva sul pianeta Eridanus-2 e l’ufficiale medico a bordo, una certa dottoressa Halsey, fa la conoscenza di un bambino molto particolare: ha sei anni e si chiama John. E’ il 17 Agosto 2517. Al ritorno da questo viaggio prende il via un progetto segreto che si prefigge di creare una nuova razza di soldati in grado di reprimere qualsiasi tipo di insurrezione coloniale. Nome in codice Spartan II. John entra nel progetto come leader del futuro manipolo di soldati, e dei 75 bambini utilizzati per il progetto solo 33 arrivano allo stadio finale e diventano guerrieri Spartan. Ma la fine si avvicina. Nel Febbraio del 2525, il pianeta Harvest, una delle colonie esterne, non da più alcun segno di vita: comunicazioni radio interrotte, cargo commerciali mai giunti a destinazione, segnali militari nulli convincono l’UNSC della gravità della situazione che manda una nave in prossimità del pianeta. Tale nave, arrivata a destinazione, scompare nel nulla. Solo ad ottobre si ottiene qualche informazione: nell’orbita del pianeta Harvest c’è una sola grande nave militare, non è umana. Le navi mandate vengono distrutte e solo un messaggio giunge al centro di comando: “La vostra fine è la volontà degli dei e noi siamo i loro strumenti”. A parlare è un Covenant, membro di una congregazione di razze aliene dagli intenti estremamente bellicosi.

Questa cosa preoccupa notevolmente l’UNSC, e il vice Ammiraglio Cole decide che la riconquista di Harvest è un passo obbligato. Viene quindi allestita la più grande flotta mai vista e in essa viene inserito il plotone degli Spartan, operativi già da diversi anni. Dotati di una nuova e innovativa armatura chiamata MJOLNIR, il gruppo guidato da John riesce a distruggere una nave nemica. La battaglia si conclude a favore dell’UNSC e Cole, promosso Ammiraglio, da il via ad una vastissima campagna militare di difesa contro gli attacchi alieni. Ma è tutto inutile, le forze messe in campo dall’Ammiraglio vengono distrutte. Durante uno degli attacchi Covenant, il comandante Keyes riesce a distruggere le navi nemiche e si dirige su Reach. Siamo nel 2552. Keyes viene posto a comando della Pillar of Autumn e aiutato da una IA chiamata Cortana. Purtroppo le forze militari umane vengono prese in contropiede, e anziché attuare il piano di cattura di uno dei Leader Covenant, si ritrovano circondate da una colossale flotta nemica, che dopo aver superato le Colonie Esterne punta direttamente su Reach. La battaglia appare subito persa e il comandante Keyes, per evitare che Cortana cada nelle mani dei Covenant, applica il protocollo Cole ed effettua una salto nell’iperspazio senza coordinate. A bordo di quella nave c’è anche una coppia di Spartan, considerati gli ultimi rimasti. Uno dei due, Linda, è ferita a morte viene immediatamente ibernata, mentre l’altro viene designato come difensore della nave in caso di attacco. E’ John, nome in codice Spartan 117, Master Chief per gli amici.

Questo è quanto abbiamo appreso dai romanzi ambientanti nell'universo del gioco. Da qui in poi si passa ai videogiochi.


Bungie racconta
Gli avvenimenti che danno il via ad Halo: Combat Evolved, il primo episodio della saga uscito nel 2001 su Xbox, sono immediatamente successivi a quanto appena narrato (tanto che la scena iniziale del gioco mostra la fuga da Reach della Pillar of Autumn). All’uscita del salto iperspaziale, l’equipaggio della nave si trova di fronte ad uno spettacolo impressionante: una gigantesca struttura a forma di anello, tanto grande da poter ospitare paesaggi naturali con fiumi, montagne e laghi nella sua parete interna. Mentre il capitano interroga Cortana su quella struttura, delle navi Covenant appaiono dall’altra parte del pianeta vicino all’anello e puntano verso la Pillar of Autumn. Il capitano decide di evacuare la nave e di far atterrare l’equipaggio sull’Anello. Anche Master Chief viene risvegliato e si trova a dover combattere contro i Covenant che hanno abbordato la nave. Una volta fuggito per mezzo di una capsula di salvataggio, John atterra sull’anello e tenta di riunire i superstiti.

Durante quest’operazione scopre con l’ausilio di Cortana, precedentemente installata nel suo casco per non farla cadere in mano nemica, che l’Anello è una struttura artificiale costruita in epoca remota. Lo scopo di tale costruzione rimane ai due ancora ignoto, sanno però che i Covenant conoscono l’esistenza di tutto ciò già da diverso tempo; considerano quell’Anello come un luogo sacro. Da quel momento in avanti la situazione precipita: si scopre che sull’anello è rinchiusa una razza aliena parassita e molto pericolosa, i Flood. Durante un attacco contro i Covenant, il capitano Keyes viene catturato (per la seconda volta) da questi Covenant; Master Chief nel frattempo è impegnato a seguire una misteriosa intelligenza artificiale chiamata 343 Guilty Spark. Grazie alle informazioni da essa ricavate, Cortana viene a sapere che l’Anello fu costruito millenni prima da una razza chiamata i Precursori. La struttura è un’arma che, una volta attivata, può disintegrare qualsiasi forma di vita nel raggio di diversi anni luce. E' l’unico modo per fermare i Flood, che altrimenti si espanderebbero in tutto l'universo.

Nel tentativo di arrestare l’attivazione, Master Chief ritrova Keyes ormai preda dei Flood, ed è costretto ad ucciderlo. In un ultimo disperato tentativo riesce a far esplodere i reattori della Pillar of Autumn e a distruggere l’Anello, salvandosi dall'esplosione grazie ad un caccia presente nell’hangar della nave. Ma non è l’unico a salvarsi. E’ l’inizio di Halo 2.

Tornato nei pressi della Terra, Master Chief viene ospitato su una delle piattaforme in orbita geo-stazionaria poste a difesa della stessa. Purtroppo i Covenant, contro ogni previsione, hano scoperto dove si trova al Terra ed hanno mobilitato una flotta per attaccarla. Questa flotta è comandata da uno dei Leader Covenant: il Profeta del Rimorso. Dopo aver fatto esplodere due piattaforme UNSC, l’armata Covenant punta direttamente sulla Terra e arriva alla città africana di New Mombasa. Nel tentativo di catturare Rimorso, Master Chief lo segue insieme a Miranda Keyes in un salto iperspaziale che li porta nelle vicinanze di un altro anello: Delta Halo.

Atterrati sulla sua superficie, Master Chief e Miranda (insieme al sergente Johnson) prendono due strade differenti: Master Chief, dopo aver trovato e ucciso Rimorso viene catturato da una misteriosa creatura subacquea, mentre Miranda e il sergente vanno in cerca della Biblioteca, edificio dov’è custodito l’indice, strumento in grado di attivare l’anello. Ma le cose si mettono male. Vicino all’anello compare una flotta di dimensioni inimmaginabili e con essa Alta Opera: la città santa del Covenant, sede dei tre Profeti: Verità, Pietà e Rimorso. Questi hanno messo sulle tracce di Master Chief (che i Covenant chiamano Demon) l’Arbiter, una sorta di agente speciale impersonato dal generale dell’armata Covenant di Halo: Combat Evolved ed ora infamato per aver perso la sua guerra. Egli sarà il primo a scoprire che i Flood esistono ancora e che sono stati liberati da dei Covenant ribelli. Arrivato alla Biblioteca, l’Arbiter si scontra con Miranda e riesce a prendere l’Indice, ma viene tradito da Tartarus, capo dei Brute, una delle razze alleate. I Profeti, non fidandosi più degli Elite, hanno cominciato a destituirli di tutti i poteri, e in segreto, a massacrarne i membri più importanti (vale a dire quelli del Concilio). Nel tentativo di salvarsi, l’Arbiter conosce Master Chief e da lui capisce che l’Anello, che i Profeti vogliono tanto attivare, è una trappola mortale. Alleatosi con Master Chief e con la Mente Suprema dei Flood (vi ricordate la creatura misteriosa che aveva catturato Master Chief?), Arbiter viene mandato alla struttura di attivazione dell’anello per fermare Tartarus. Nel frattempo Master Chief viene mandato su Alta Opera per catturare o uccidere i profeti. Quando arriva trova però Pietà già morto, ucciso dai Flood che stanno infestando tutta la città. Inizia l’inseguimento di Verità, l’ultimo profeta. In contemporanea l’Arbiter riesce a uccidere Tartarus e a bloccare l’attivazione dell’anello, ma viene anche a sapere che ne esistono altri sette in giro per l’universo. L’unico modo per impedirne l’attivazione è andare all’Arca, la struttura principale. L’Arbiter parte insieme a Johnson e Miranda e… 343 Guilty Spark.

Su Alta Opera, Master Chief scopre che Verità ha riattivato una nave dei Precursori per dirigerla sulla Terra: salito di nascosto sulla nave (dopo aver lasciato Cortana su Alta Opera in compagnia, poco sicura, della Mente Suprema), MC riesce a mettersi in contatto con la Terra, e, alla domanda su cos’ha intenzione di fare, risponde: “Finishing this fight!”, ossia "Finirò la battaglia!". E' la fine di Halo 2, che ci lascia con il fiato sospeso per ben 3 anni in attesa di scoprire la sorte di Master Chief e dell'umanità.

Da questo punto in avanti possiamo solo fare supposizione su ciò che sarà la trama, e le possiamo fare in base a due trailer rilasciati nel corso dell’ultimo anno. Intanto, dal filmato d’annuncio di Halo 3 abbiamo visto che i Covenant hanno scoperto una struttura dei Precursori vicino a New Mombasa, che nel video appare distrutta. Master Chief è là quando la struttura si apre all’improvviso in uno scoppio di Luce. Nel secondo filmato si capisce quanto la situazione sarà disperata: un Master Chief colpito da una cannonata Covenant mentre viaggiava a bordo del suo Mongoose si risveglia stordito, si rimette il casco e parte all’attacco di un gruppo di Brute. Da questo punto in avanti sono solo...


Supposizioni
Dai video vediamo come l’armatura di John sia consumata e rovinata, segno di numerose battaglie duramente combattute e dell’impossibilità di sostituirla, come avviene nel secondo capitolo. Insomma, l’UNSC è decisamente in crisi, niente più rifornimenti dalle Colonie, la Terra è attaccata dai Covenant (o da quello che ne rimane) e in una guerra lunga 30 anni entrambe le fazioni si presentano stremate, distrutte. La Terra mantiene l’unione ma non ha i mezzi, mentre i Covenant si sono praticamente disgregati ma dispongono ancora di navi e mezzi. Come se non bastasse i Flood, che sono anche estremamente intelligenti, hanno preso la città Santa dei Covenant e possono tranquillamente far rotta ovunque vogliano… anche sulla Terra. Cortana è rimasta su Alta Opera e non sappiamo quanto sia stata influenzata dalla Mente Suprema.

Ma la situazione propone ulteriori spunti per la trama, che Bungie sta abilmente tenendo nascosta e distribuendo attraverso un contagocce letale: il marketing virale. Enigmatici conti alla rovescia, video e immagini misteriose stanno facendo il giro del mondo, e ora che mancano poco più di 30 giorni al rilascio di Halo 3 la situazione si è fatta davvero incandescente. Per la prima volta nella serie è stato posto particolare interesse su due aspetti finora poco discussi: dove sono gli altri Spartan? Esistono ancora i Precursori? Alla prima domanda possiamo rispondere in maniera incompleta in quanto sappiamo che alcuni Spartan sono scappati con la dottoressa Halsey mentre Linda è in stato d’ibernazione. Ma perché non vengono a soccorrere la Terra, e cosa hanno scoperto nelle profondità della galassia?

Per quanto riguarda i Precursori il discorso si fa ancora più complicato. Sappiamo che la struttura sulla Terra è di loro ideazione e costruzione, ma loro non sono tutti morti nell’ultima attivazione degli Anelli avvenuta 100.000 anni fa? Se così non fosse, da che parte stanno? In fondo hanno visto che i Flood non si sono estinti nemmeno con l’attivazione degli Anelli. Senza contare che la campagna virale sta veramente complicando le cose, anche se sembra confermare la possibilità di acquisire nuove informazioni sui Precursori, o forse anche di vederli.


Insomma, le risposte che Halo 3 sarà chiamato a darci sono molte, così come tante sono le sottotrame aperte nei precedenti episodi che dovranno trovare conclusione. Non ci resta che attendere questo nuovo capitolo della saga per conoscere il destino della Terra, dei Covenant e di Master Chief!

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L'autore

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Un giorno qualcuno gli disse che c'erano altri giochi oltre Age of Empire. Da quel momento è alla ricerca dell'esperienza definitiva, molti sostengono faccia apposta a non trovarla per poter continuare a giocare. Convinto sostenitore de "il voto non fa il gioco", scrive su diversi siti, un paio addirittura creati da lui. Un giorno scomparira nel nulla in un vortice di gameplay, o impazzito scenderà in strada urlando di minacce a New York e brandendo una spada immaginaria.

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