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Guida alla scelta di una HDTV

L'alta definizione sta lentamente entrando nelle nostre case, pochi riescono a rimanere impassibili difronte al fascino dei televisori LCD e al plasma, ma la quantità di marche, modelli e variabili da tenere in considerazione spesso scoraggia l'acquisto.



Articolo pubblicato in collaborazione con Tetsuo.it. Articolo originale

Invece di fare una prova comparativa tra alcuni modelli di HDTV, con questo articolo vogliamo provare a dare i parametri necessari per mettere chiunque in grado di valutare la qualità di uno schermo e decidere il giusto acquisto in base al budget.

Una nota importante che ci piace ricordare ogni volta che trattiamo questi argomenti. Non possiamo essere considerati in nessun modo esperti, le seguenti informazioni sono il frutto di lunghe ricerche su siti internet, forum e prove in prima persona. Non prendete queste indicazioni come oro colato, saremo ben lieti di implementare questo articolo con le esperienze dei lettori.

L'articolo da' per scontato la conoscenza di termini e tecnologie alla base dell'alta definizione che sono stati trattati nello speciale "Addio TV, benvenuta HDTV", di cui vi consiglio la lettura se siete completamente a digiuno.

LCD o Plasma

L'HDTV in realtà non si divide solo tra LCD o plasma. E' possibile raggiungere risoluzioni oltre lo standard PAL anche tramite proiettori, retroproiettori e CRT. In questo articolo tratteremo esclusivamente LCD e plasma, prossimamente vedremo di analizzare le altre tecnologie.

La domanda che sento echeggiare nella vostra mente è “meglio LCD o plasma?”. Come sempre non esiste una risposta esatta. Il plasma al momento è considerato migliore per dimensioni oltre i 40 pollici, mentre solitamente per schermi sotto i 37” si sceglie l'LCD. In realtà i fattori da tenere in considerazione sono molti.

Il plasma ha notoriamente colori più naturali e contrastati e vanta una scala di grigi più soffice. Gli LCD soffrono di un'immagine un po' più artefatta e fredda.

Altro difetto degli LCD è l'aggiornamento delle immagini più lento rispetto ai plasma. Nonostante si parli di millisecondi, in presenza di sequenze frenetiche ad alta velocità potrebbe presentarsi un effetto scia. Ovvero un fotogramma non fa in tempo a scomparire con la velocità necessaria per mostrare il successivo in modo nitido.

Non voglio comunque spaventare nessuno, sono difetti “accettabili” e ai quali l'occhio si abitua facilmente. In realtà ogni giorno escono televisori sempre migliori che sopperiscono alle piccole lacune di questa tecnologia tanto che l'LCD è ritenuto il formato che prevarrà a livello casalingo mentre i plasma rimarranno sul mercato per dimensioni oltre i 50".

Altri fattori importanti da tenere sotto controllo nella scelta di una delle tecnologie sono:

  • Il plasma soffre di un effetto chiamato burn-in, ovvero se un'immagine resta ferma troppo a lungo (ore, se non giorni) lo schermo si impressiona. Tecniche recenti riducono questo problema spostando in modo automatico ad intervalli regolari l'immagine di alcuni pixel. Questo difetto rende i plasma meno adatti all'utilizzo con computer o console dove è possibile che la stessa schermata rimanga ferma a lungo.
  • Agli LCD purtroppo possono bruciarsi i pixel (ovvero i punti di cui è composta l'immagine). Può avvenire fin da subito oppure con il tempo e la garanzia non copre questo difetto se il numero di pixel danneggiati è inferiore ad un certo numero (dipende da marca e dimensioni). Alcuni produttori offrono un servizio per il quale lo schermo viene sostituito se presenta anche un solo pixel bruciato entro i primi giorni dall'acquisto, ma non si applica se i punti si danneggiano con il tempo. C'è da dire che i pixel sono piuttosto piccoli e da una distanza media difficilmente si riesce a individuare i difetti.
  • Il plasma a parità di grandezza consuma di più. Un 37” può consumare 300/400W mentre un LCD anche meno della metà.
  • A parità di dimensioni, in media un buon LCD costa più di un plasma.
  • Nei plasma lo scaler (di cui parleremo più avanti) entra praticamente sempre in azione, mentre per alcune risoluzioni di alcuni LCD è possibile che l'immagine abbia un rapporto di 1:1 tra sorgente e schermo. Questo si traduce in fotogrammi più puliti in quanto nessuna interpretazione del software ha dovuto riadattare il video alla risoluzione dello schermo.
  • I plasma degradano ad alta quota.

Queste sono le principali differenze tra i due formati. Traducendo in qualcosa di comprensibile quanto detto fino a ora, per una visione più vicina a quella cinematografica con una dimensione dello schermo maggiore, colori più naturali e movimenti fluidi, forse è meglio il plasma. Se preferite invece un'immagine più nitida e dettagliata o prevedete di collegare lo schermo al PC, HTPC o console di prossima generazione allora punterei su di un LCD.

Le dimensioni e la distanza

La dimensione in pollici di un televisore andrebbe valutata in base alla distanza di visione. Uso il condizionale perché avere uno schermo enorme è il sogno di ogni appassionato di cinema, ma il più delle volte ci si deve scontrare con i classici problemi logistici (del tipo: "... e se buttassimo giù quella parete?").

Come prima cosa considerate il fatto che a parità di pollici i vecchi televisori a tubo catodico sembrano più grandi rispetto a quelli moderni al plasma o LCD. Questo è dovuto alla diagonale che per i 16:9 è più stretta, quindi l'immagine si sviluppa soprattutto in larghezza. Se l'immagine in un 26” CRT può sembrare enorme, in un LCD delle stesse dimensioni vi apparirà leggermente più piccola.

Esistono in realtà delle formule per calcolare esattamente la dimensione dello schermo in base alla distanza, ve le proponiamo in questo articolo per dovere di cronaca, ma sappiate che sono più adatte a un cinema che a una stanza 4x4m completamente arredata.

Guida alla scelta di una HDTV (prima parte)Il calcolo è molto semplice e si basa su due standard suggeriti dal SMPTE e da THX che propongono rispettivamente un angolo di visuale di 30° e 26°. La distanza dei due raggi che formano un angolo di 30° (o 26°) formerà la dimensione che il vostro televisore dovrebbe avere.

Facendo due calcoli vi accorgerete di quanto vicino dovreste posizionare lo schermo per avere una visione conforme agli standard THX, nella realtà per fortuna possiamo allungare questa distanza fino a ottenere un buon compresso tra visione cinematografica e esigenze casalinghe. Di seguito uno schema che speriamo possa aiutarvi.

Dimensione   SMPTE    THX     Max.
   26"       1,1m     1,3m    3,0m
   32"       1,3m     1,6m    3,7m
   37"       1,6m     1,8m    4,3m
   40"       1,7m     1,9m    4,6m
   42"       1,8m     2,0m    4,8m
   50"       2,1m     2,4m    5,8m

La Distanza SMPTE è calcolata con un angolo di 30° mentre la Distanza THX di 26°. La Distanza massima è il limite al quale la maggior parte delle persone iniziano a perdere dettagli e ad avere problemi a leggere i testi.

Una distanza ottimale che si possa adattare alle esigenze di casa senza perdere l'effetto cinema quindi potrebbe essere un qualsiasi punto tra la THX e la massima.

Risoluzioni e scaler

Dobbiamo tenere d'occhio due caratteristiche: la risoluzione in pixel nativa dello schermo e le risoluzioni supportate.

La risoluzione nativa dello schermo identifica la qualità massima raggiungibile dal televisore. Le risoluzioni supportate sono quelle che la TV sarà comunque in grado di trasformare nella risoluzione nativa. Uno schermo 1280x720 mostrerà le immagini sempre e comunque a questa definizione anche se la sorgente invierà un segnale minore (es: PAL, 720x576) o maggiore (es: 1080i, 1920x1080).

La reinterpretazione del segnale nella risoluzione nativa è affidata allo scaler. Se la risoluzione entrante sarà minore di quella dello schermo, lo scaler farà un upscale (o upsample) del segnale, ovvero dovrà “inventare” tutte le informazioni (i pixel) mancanti fino ad arrivare alla giusta risoluzione. Se al contrario lo scaler riceve più informazioni di quanto il video sia in grado di visualizzare, parte del segnale dovrà essere scartato. Questo processo comporta un deterioramento dell'immagine è quindi auspicabile visualizzare sempre il video alla risoluzione nativa dell'HDTV (cosa che nella pratica sarà difficile).

Con un largo margine di approssimazione possiamo sostenere che maggiore è la risoluzione nativa meglio è, anche se purtroppo non è sempre vero.

La maggior parte degli schermi LCD intorno ai 32", ad esempio, hanno risoluzione 1366x768. E' una dimensione un po' particolare leggermente maggiore dello standard 720p creata per migliorare la compatibilità con le schede grafiche dei computer. Può essere utile in caso si intenda collegare la TV a un PC o a una console, a questa risoluzione lo scaler infatti non entra in azione e avremo la garanzia di un'immagine pulita e nitida. In caso la sorgente sia un tradizionale 720p invece teoricamente è meglio uno schermo da 1280x720, quindi non sempre più grosso è meglio.

E' anche vero che la differenza tra 768 e 720 è talmente bassa che lo scaler non deve fare molto lavoro e la distorsione sarà minima (se mai percettibile).

Se pensate di collegare la TV al computer, HTPC o console allora prendete in considerazione gli schermi 1366x768, altrimenti questo fattore è meno discriminante.

Per i plasma le risoluzioni più comuni sono la 852x480 e la 1024x1024. La prima ha una proporzione quasi perfettamente in 16:9 e, considerato che è più vicina allo standard 480i/576i, è ipotizzabile che per i segnali standard a bassa risoluzione esegua un lavoro migliore. La 1024x1024 invece ha una definizione maggiore, ma lo scaler dovrà fare un doppio lavoro per le risoluzioni più basse. Prima di tutto perché i pixel sono rettangolari (altrimenti non potremmo avere una proporzione in 16:9), secondo perché dovrà più che dimezzare la risoluzione nativa.

Considerato comunque che la spesa per questi prodotti è notevole è auspicabile che durino a lungo, e nella speranza che entro il 2006/7 vedremo delle sorgenti 720p e 1080i, forse è meglio puntare su prodotti con risoluzione più alta che garantiscono allo schermo una longevità maggiore.

A prezzi di tutto rispetto per gli LCD si iniziano a vedere anche le invidiabili risoluzioni native 1920x1080. L'acquisto di questo tipo di schermi va ponderato attentamente. Il televisore garantisce la resa migliore a 1080i che al momento è un miraggio lontano, rischiamo quindi di non utilizzare mai appieno le caratteristiche dello schermo e quando saremo in grado di farlo saranno usciti sul mercato HDTV dello stesso tipo alla metà del prezzo.

Oltre alla risoluzione nativa dovrete controllare lo scaler cosa è in grado di visualizzare. Per quanto riguarda la visione di TV, DVD, satellite, cinema controllate che le seguenti modalità siano tutte supportate: 480i, 576i, 480p, 576p, 720p, 1080i, 1080p (facoltativa). Per il collegamento a PC o console: 640x480, 800x600, 1024x768, 1366x768 (facoltativa).

Avrete quindi capito che lo scaler riveste un'importanza cruciale in un televisore ad alta definizione. Purtroppo non siamo in grado di dirvi quale sia il miglior scaler sul mercato, considerate comunque che per prodotti della stessa fascia i componenti interni sono spesso molto simili e l'unico modo per avere una risposta è verificare di persona. Non ci stancheremo mai di dire che i numeri sulla carta sono una cosa, ma la cosa che conta è la sensazione che vi da' lo schermo di persona!

Un'ultima nota sugli schermi che dichiarano di essere ottimizzati per il segnale PAL o NTSC. Sharp ha rilasciato dei televisori che dovrebbero garantire la migliore visualizzazione possibile per il segnale a bassa definizione. Da un lato quindi avrete una visione migliore per tutte le sorgenti TV e DVD attuali, da l'altro sarete penalizzati quando giungeranno i segnali hi-def. In realtà questi video, per mantenere una compatibilità quanto più vicina possibile all'HDTV, hanno una risoluzione di 540 linee verticali (contro le 576 del PAL), quindi lo scaler deve comunque entrare in azione anche per le risoluzioni SDTV. Anche in questo caso il mio consiglio è quello di provare questi schermi di persona sia con sorgenti standard che HDTV.

Aggiornamento dei pixel

Come abbiamo accennato nella prima parte della guida, uno dei fattori più importanti nella scelta di un HDTV è il tempo di risposta dei pixel. I plasma sotto questo aspetto sono avvantaggiati in quanto la tecnologia permette di avere tempi di reazione estremamente elevati, discorso diverso per gli LCD dove questo parametro è uno dei primi da tenere in considerazione.

Il tempo di risposta viene calcolato in millisecondi e indica il tempo che lo schermo impiega per accendere e spegnere un pixel. Nonostante si tratti di una manciata di millisecondi, in presenza di sequenze frenetiche ad alta velocità gli LCD presentano un effetto scia. Ovvero un fotogramma non fa in tempo a scomparire con la velocità necessaria per mostrare il successivo in modo nitido. Minore è il valore per l'aggiornamento dei pixel, minore sarà l'effetto scia e quindi più fluidi risulteranno i movimenti.

La maggior parte degli LCD oggi sul mercato ha un valore di risposta dei pixel intorno ai 12ms che è considerato più che sufficiente per uno schermo di qualità. Televisori con valori troppo elevati (18, 20, 24ms) dovrebbero essere scartati.

Esistono sul mercato HDTV da 8ms e da 6ms, mentre a breve dovremmo iniziare a vedere schermi da 4ms. Quindi una volta scelta la dimensione dello schermo in base allo schema presentato nella prima parte della guida, se optate per un LCD, controllate la velocità di aggiornamento dei pixel.

Contrasto, luminosità e saturazione

Passiamo a valori più subdoli e difficili da interpretare. Tre di questi sono senza dubbio contrasto, luminosità e saturazione del colore.

La luminosità è misurata in candele per metro quadro (o cd/m2 per gli amici) e indica la brillantezza dei colori. E' un parametro molto importante soprattutto in ambienti luminosi dove un valore troppo basso potrebbe produrre immagini sbiadite.

I plasma hanno notoriamente una luminosità molto maggiore rispetto agli LCD. Alcuni modelli riportano nelle schede tecniche anche 1500cd/m2 (ovvero la stessa luce prodotta da 1500 candele per metro quadrato!), ma test indipendenti suggeriscono che questi valori non abbiano riscontro in “condizioni normali” e che in realtà le prestazioni siano drasticamente minori se non inferiori a quelle degli LCD. Questi ultimi si aggirano intorno ai 450-500cd/m2 che è un valore di tutto rispetto.

Il contrasto indica la proporzione tra il bianco più intenso e il nero più scuro. Anche in questo caso i plasma vantano un contrasto fino a 10.000:1 e ancora una volta test indipendenti non danno credito a questi numeri portando il contrasto reale ben al di sotto di quello dichiarato. Anche per gli LCD le schede tecniche non sembrano poter essere prese come parametro affidabile e valori dichiarati di 800:1 si riducono a 450/500:1. Maggiore è il contrasto migliore apparirà la definizione del video, quindi puntate sempre su valori elevati.

Quanto sono importanti realmente questi dati? Considerato che nessuno riesce a capire quali siano le caratteristiche esatte degli schermi è difficile da dire. L'unica cosa che ci sentiamo di suggerirvi, e che non ci stancheremo mai di ripetere, è: provateli di persona. Schermi che sulla carta hanno caratteristiche identiche, nella realtà potrebbero avere un effetto completamente differente.

Per fortuna i televisori di ultima generazione hanno tutti valori molto elevati sia di contrasto che luminosità, state solo attenti ai prodotti a basso costo e agli schermi della generazione passata.

Discorso a parte per la saturazione del colore. Questo parametro indica la quantità di grigio in un colore e non perdeteci tempo, raramente viene indicato nelle schede tecniche dei televisori. Questa caratteristica forse è una delle poche dove il plasma ne esce effettivamente vincitore verso l'LCD.

La tecnologia degli LCD non è in grado di spegnere completamente un pixel e anche il nero più intenso risulterà sempre un grigio scuro. E' un fattore al quale non possiamo mettere rimedio, ma che è giusto conoscere, non ci resta che aspettare le prossime tecnologie che ovvieranno a questo difetto.

Angolo di visuale

Spesso nelle schede tecniche viene indicato l'angolo di visuale di uno schermo. Questo parametro indica quanto potremo spostarci a destra e sinistra dalla verticale prima che l'immagine diventi inguardabile. Fino a non molto tempo fa i plasma vantavano un angolo molto maggiore, gli ultimi LCD hanno raggiunto visuali invidiabili di 175°. Valori da 170° in su vi garantiranno una visuale perfetta da tutte le angolazioni, si trovano ancora modelli da 160° che sono comunque più che sufficienti se non avete una stanza molto grande o una famiglia molto numerosa Smiley .

Nota: questo valore a volte viene indicato come l'angolo dal centro verso destra e dal centro verso sinistra. In questo caso l'angolo di visuale totale di uno schermo da 80° è quindi 160°.

Longevità degli schermi

Tutti i televisori degradano con il tempo, anche i tradizionali a tubo catodico. Troverete spesso la durata in ore degli schermi, questo valore in realtà indica il tempo necessario affinché i colori degradino fino al 50% della loro luminosità originaria.

I plasma avevano una durata minore, tra le 20.000 e le 30.000 ore, i nuovi modelli comunque hanno raggiunto gli LCD e si attestano intorno alle 50/60.000 ore. Anche ammettendo che siano valori esagerati (anche perché calcolati non in condizioni di vita reale) possiamo comunque sperare che un HDTV possa superare tranquillamente i 10 anni di vita dopo 8 ore al giorno di visione continuativa.

Nota: gira sul web la leggenda metropolitana che i plasma debbano essere rigenerati con iniezioni di plasma. Ora, è possibile che sull'Enterprise questo sia possibile grazie a qualche particolare reazione chimica con il dilitio, ma qui sulla Terra è pura follia. Altra leggenda è che agli LCD possa essere cambiata la lampada, tecnicamente sarebbe possibile, ma vi costerebbe di più che comprarlo nuovo.

Collegamenti e porte

La prima cosa da verificare in uno schermo è se prevede un ingresso HDMI o DVI. Il primo è in grado di trasmettere in digitale sia audio che video, il secondo solo il video, ma sono perfettamente compatibili. Esistono degli adattatori DVI-HDMI che permettono di passare da un ingresso all'altro, quindi l'importante è che sia presente almeno una delle due porte.

Questo ovviamente non basta, l'HDMI o la DVI devono supportare uno standard per la protezione dei dati chiamato HDCP. Avere una HDMI non conforme all'HDCP è totalmente inutile, quindi controllate sempre nella scheda tecnica che sia supportato l'HDCP!

Tutti i film sui futuri supporti HD DVD e Blu-Ray saranno protetti tramite l'HDCP e avere uno schermo non conforme a questo formato impedirà di fatto la visione di contenuti in alta definizione.

Oltre a questo potrebbe essere utile avere anche gli ingressi component (chiamati anche YPbPr). Si tratta di un collegamento analogico ad alta definizione, fino a poco tempo fa infatti l'unico modo per raggiungere risoluzioni oltre il PAL era tramite il component, è possibile quindi trovare ancora apparecchiature che escono in questo formato e avere un televisore con questa porta è un sicuro vantaggio.

Questo per quanto riguarda l'alta definizione, le HDTV sono inoltre corredate da una miriade di altri ingressi per l'SDTV. Il minimo di cui avrete bisogno è una scart (per videoregistratori e decoder) e probabilmente una s-video, ma gli ultimi televisori hanno talmente tanti ingressi che non dovreste avere alcun problema.

HDReady

Il logo HD Ready è stato concepito per rendere la vita del consumatore un po' più semplice. Se uno schermo presenta questa dicitura avrete la sicurezza che il prodotto rispetti un minimo di caratteristiche che lo rende compatibile con gli standard per l'HDTV. Attenzione però: uno schermo HD Ready non vuol dire che sia di qualità, solo che presenta alcune caratteristiche che lo rende compatibile con l'alta definizione.

Un'HDTV per vantare il logo HD Ready deve avere le seguenti caratteristiche:

  • La risoluzione nativa minima deve essere di 720 linee verticali in formato panoramico (16:9)
  • Deve avere come minimo ingressi component (analogico YPbPr) e DVI o HDMI
  • Deve accettare almeno le seguenti risoluzioni: 1280x720 progressivo (720p) e 1920x1080 interlacciato (1080i) entrambe a 50 e 60Hz
  • Gli ingressi DVI e HDMI devono supportare la protezione dei contenuti HDCP

Cos'altro mi serve?

La televisione HD è solo il primo passo per l'alta definizione. La stragrande maggioranza dei segnali attualmente disponibili è ancora PAL, quindi a bassa risoluzione. Se siete dei cinefili vi consiglio di investire in un lettore DVD che esca in progressivo su component, DVI o HDMI, è vero che l'anno prossimo usciranno i Blu-Ray e HD DVD, ma nel frattempo credo che valga la pena spendere 100 euro per avere un segnale almeno 576p.

Esistono sul mercato anche lettori in grado di trasformare il segnale da standard PAL interlacciato fino a 1080i (e alcuni addirittura 1080p), ma sono piuttosto costosi e comunque raramente il segnale dei DVD è sufficiente per ottenere un 1080i decente.

Per quanto riguarda il segnale satellitare è già disponibile in HD, sia in chiaro che a pagamento ma è necessario ovviamente un decoder ad alta definizione. L'anno prossimo dovrebbero finalmente diffondersi anche nel nostro paese canali a 720p e 1080i, vi consiglio quindi di attendere l'anno prossimo e avere magari una scelta più ampia.

Ultimo consiglio riguardo il posizionamento dello schermo. Raramente all'interno della confezione troverete una staffa da muro e, acquistando anche prodotti non ufficiali, spenderete comunque intorno ai 150 euro, quindi mettete in conto anche questa spesa se pensate di appendere a muro l'HDTV.

Riassumendo

  • La tecnologia LCD è normalmente preferita e nei prossimi anni la farà da padrona nelle nostre case. I plasma al momento sono ottimi per dimensioni oltre i 40”.
  • La dimensione dello schermo dovrebbe essere proporzionata alla distanza da cui lo si vede. Un 32” dovrebbe essere sufficiente per 2,5/3 metri di distanza, ma per un effetto cinema dovrete puntare su almeno un 37”.
  • La risoluzione nativa dovrebbe essere di almeno 720 linee verticali. Optate su schermi 1366x768 se avete intenzione di collegare un PC o una console. Lo schermo può avere anche risoluzioni native inferiori se comunque supporta il 720p e il 1080i (in questo caso non avrete una televisione che si potrà vantare del fregio di HD Ready, ma sicuramente spenderete di meno).
  • Le risoluzioni supportate devono essere almeno il 720p e il 1080i. Controllate anche le risoluzioni “da computer”, almeno il 1024x768 dovrebbe essere presente.
  • L'aggiornamento dei pixel dovrebbe attestarsi intorno ai 12ms.
  • Controllate che la luminosità sia almeno 450-500cd/m2, alcuni produttori esagerano vistosamente in questi parametri, controllate sempre di persona.
  • Il contrasto dovrebbe essere di almeno 800:1.
  • L'angolo di visuale ormai si attesta attorno ai 170°.
  • Una longevità anche di “solo” 30.000 ore vi garantisce almeno 10 anni di visione in santa pace, attualmente quasi tutti gli schermi vanno da 50 a 60 mila ore.
  • La televisione deve avere almeno un ingresso HDMI o DVI, se ha anche il component meglio e verificate che abbia tutte le scart di cui avete bisogno per collegare i vostri aggeggi tecnologici.
  • Lo schermo deve supportare l'HDCP altrimenti rischiate di ritrovarvi con un costoso ferro vecchio in poco più di un anno.
  • Se tutti i precedenti punti sono stati soddisfatti, la vostra HDTV sarà automaticamente HD Ready, anche se avere questo bollino non è una condizione indispensabile o una garanzia di qualità, avrete comunque la certezza che la spesa fatta sarà a lungo termine.
  • Non acquistate senza guardare. Fatevi sempre un'idea di persona della televisione che vi interessa, la sola scheda tecnica non basta!
Alla ricerca della mia HDTV

Lo scopo di questo articolo è di mettere chiunque in grado di fare almeno una prima cernita tra la moltitudine di prodotti in commercio in modo da farsi un'idea di quello che offre il mercato e avere un elenco più ristretto di possibilità tra cui scegliere.

Un buon punto di partenza è Kelkoo, un servizio che permette di comparare vari prodotti per prezzo e prestazioni base. Il sito non elenca tutte le marche disponibili ma vi potrà dare una prima idea di quello che offre il mercato.

Una volta individuati alcuni schermi che rientrano nel vostro budget inizia la ricerca dei dati tecnici per metterli a confronto (non vi fidate dei dati riportati da Kelkoo, sono spesso errati o non aggiornati). E' una procedura lunga e faticosa, ma internet mette a disposizione tutti i mezzi necessari per portarla a termine con discreto successo.

Il primo passo è dare un occhio al sito ufficiale dei produttori delle televisioni. Le versioni italiane purtroppo sono spesso parche di informazioni tecniche e il più delle volte si è costretti a cercare in giro per il web. Prendiamo ad esempio il sito Sharp, la scheda tecnica del modello LC-32GA6E rasenta il ridicolo, cercando lo stesso modello sul sito tedesco troviamo un'infinità di caratteristiche in più del tutto assenti nella versione pizza-spaghetti-mandolino (addirittura è riportato il tipo di porta DVI, ovvero DVI-I compatibile sia con i segnali digitali che analogici).

Controllando bene però notiamo che anche nella versione tedesca manca la velocità di aggiornamento dei pixel. Cerchiamo quindi nella versione spagnola (.es), svedese (.se) e alla fine in quella francese (.fr) troviamo un PDF che riporta il tempo di risposta (ovvero 9ms).

Una nota importante: non è detto che le versioni distribuite in altri paesi europei siano identiche alle nostre. Il mercato inglese ad esempio spesso è molto differente dal nostro, ma possiamo avere comunque un'indicazione di quello che ci possiamo aspettare da un prodotto. In linea di massima comunque a codice prodotto identico possiamo sperare che le versioni tedesche, francesi e spagnole siano abbastanza simili. Per quanto riguarda invece gli schermi americani e giapponesi sono molto differenti dai nostri e non potremo affidarci alle caratteristiche riportate sui rispettivi siti.

Un lavoro lungo e laborioso, per questo conviene prima di tutto trovare tre o quattro modelli di vostro interesse e in seguito mettersi alla ricerca delle proprietà tecniche.

Le informazioni più importanti da ricercare sono quelle presentate nella prima e seconda parte della guida: luminosità, contrasto, risposta dei pixel, risoluzione nativa, risoluzioni supportate, ingresso digitale DVI o HDMI conforme allo standard di protezione dei dati HDCP, dimensione complessiva dello schermo (non vorrete comprarlo e accorgervi che non entra sul mobile del salotto?!), prese e porte disponibili per il collegamento a videoregistratori/decoder/console/ecc.

Seguendo la procedura indicata proviamo a fare un confronto tra tre prodotti simili da 32" più o meno della stessa fascia di prezzo. Abbiamo scelto gli schermi casualmente, questa non vuole essere in nessun modo una guida all'acquisto!

Le HDTV prese in esame sono: Sharp LC-32GA6E, Samsung LE 32R51B, Philips 32PF5320. Di seguito le rispettive caratteristiche.

Sharp LC-32GA6E
Risoluzione nativa: WXGA 1366x768
Luminosità: 450 cd/m2
Contrasto: 800:1
Risoluzioni TV: 480i, 480p, 576i, 576p, 720p, 1080i
Risoluzioni PC: (dati non disponibili)
Angolo di visuale: 170°
Risposta pixel: 9ms
DVI: no
HDMI: si
HTCP: si
VGA: si
Component (YpbPr): si
Scart: si (2, di cui 1 RGB)
S-Video: si
HD Ready: si

Samsung LE 32R51B
Risoluzione nativa: WXGA 1366x768
Luminosità: 500 cd/m2
Contrasto: 3000:1
Risoluzioni TV: 480i, 480p, 576i, 576p, 720p, 1080i
Risoluzioni PC: (dati non disponibili)
Angolo di visuale: 170°
Risposta pixel: 8ms
DVI: no
HDMI: si
HTCP: si
VGA: si
Component (YpbPr): si
Scart: si (2)
S-Video: si
HD Ready: si

Philips 32PF5320
Risoluzione nativa: WXGA 1366x768
Luminosità: 500 cd/m2
Contrasto: 600:1
Risoluzioni TV: 480i, 480p, 576i, 576p, 720p, 1080i
Risoluzioni PC: 640x480, 800x600, 1024x768
Angolo di visuale: 176°
Risposta pixel: 8ms
DVI: si
HDMI: no
HTCP: si
VGA: si
Component (YpbPr): si
Scart: si (2, di cui 1 RGB e 1 s-video)
S-Video: no
HD Ready: si

Siamo quindi difronte a tre schermi abbastanza simili tra loro con il Samsung che ha qualche carta in più da giocare, ma è anche di una fascia di prezzo leggermente superiore agli altri due. A questo punto non resta che andare a vederli di persona, anche perché il rapporto di contrasto di 3000:1 del Samsung ci sembra un valore un po' gonfiato ed è da vedere se affiancato allo Sharp la differenza sia realmente così alta.

Si conclude così la nostra guida all'acquisto di una HDTV, ci sono moltissimi altri fattori che non abbiamo trattato, ma speriamo di avervi fornito almeno un'infarinatura generale.


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