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Fallout 4 - Nuka World

Dopo 9 mesi passati nel Commonwealth tra ghoul, predoni e supermutanti ed una sola breve “vacanza” nella ridente località di Far Harbor, i giocatori di Fallout 4 possono finalmente concedersi un po’ di meritato svago visitando i padiglioni del parco a tema più “esplosivo” che ci sia. Preparate le valigie dunque … si parte per Nuka World!
Gli Stati Uniti, oltre che per un’infinità di peculiarità e stranezze, sono sicuramente famosi per essere uno dei paesi con la più alta densità di parchi a tema. Che si tratti di personaggi di fantasia, di capolavori del cinema o di semplici aree attrezzate con montagne russe, spettacoli o animali, poco importa. La cose fondamentali sono due: il divertimento e la maestosità degli ambienti. Nuka World, il sesto ed ultimo DLC di Fallout 4, celebra proprio tutti questi aspetti dello spirito americano invitando i giocatori a raggiungere ed esplorare un gigantesco parco a tema situato a poche ore di treno dal Commonwealth. L’espansione, che occupa circa 5.4 GB, è come sempre inclusa nel Season Pass o acquistabile liberamente dallo Store a 19,99€. Una volta completato il download ed avviato il gioco, come ormai d’abitudine intercettiamo una nuova stazione radio dedicata all'attrazione, scoprendo così la posizione della stazione ferroviaria riservata al trasporto dei visitatori. Poco prima di salire sul coloratissimo Nuka Express incontreremo un personaggio di nome Harvey, e da lui apprenderemo alcuni interessanti dettagli su Nuka World.

Il parco è sotto il controllo di alcune bande di predoni, che non si fanno scrupoli ad attirare i viandanti con la promessa di un posto tranquillo dove vivere per poi rapirli, proprio come successo ad Harvey ed alla sua famiglia. Non ci resta quindi che salire su una delle carrozze per raggiungere il parco nel tentativo di salvare i cari di Harvey e scoprire cosa stia succedendo nella zona. Le cose ovviamente non andranno come previsto e, dopo un’adrenalinica sequenza iniziale, il nostro alter-ego si ritroverà clamorosamente a capo della struttura nonché delle tre bande di predoni che la abitano, con il grado di “Gran Capo”. Se pensavate di raggiungere questa zona solo per rilassarvi, sappiate dunque che vi sbagliavate di grosso. Nuka World, come ogni parco divertimenti che si rispetti, è diviso in ben 6 aree tematiche ricche di attrazioni ma inizialmente solo una, quella in cui arriveremo, è liberamente esplorabile. Tutte le altre, dopo lo scoppio delle guerra, sono finite nelle mani (o nelle zampe) di pericolosi squilibrati, di robot fuori controllo o, peggio, di pericolose creature mutate. Di per sé questo non sarebbe un grosso problema se Discepoli, Operatori e membri del Branco convivessero in maniera fraterna, ma purtroppo le cose non vanno affatto così a causa delle profonde differenze esistenti tra le tre bande. La soluzione? Avventurarsi nelle aree selvagge del parco in compagnia di Porter Gage, il nostro vice, e liberarle, per poi affidare ad uno dei gruppi la gestione dell’area posizionando una bandiera identificativa.

MX Video - Fallout 4

Questa è, per sommi capi, la trama principale di Nuka World che ci vede quindi impegnati a visitare l’intero parco divertimenti con l’obiettivo di liberare ogni zona portando a termine delle missioni perfettamente in linea con lo spirito del DLC. Che si tratti di ripulire la polverosa area di Dry Rock Gulch da una pericolosa infestazione, di sedare una rivolta robot a Galaxy World o di scoprire i misteri che avvolgono la magica zona di Kiddie Kingdom, al giocatore sembrerà sempre di stare in un parco divertimenti, seppur colpito da una devastante guerra nucleare. Questa fase rappresenta però solo la prima parte della main quest, che una volta conclusa avrà una svolta gestionale inaspettata che influenzerà sia l’area inedita inclusa nell’espansione che il Commonwealth, mettendoci di fronte a qualche scelta impegnativa nei panni di un vero e proprio predone. Per la prima volta nella serie dovremo anche preoccuparci di racimolare rifornimenti e “convincere” gli insediamenti a darci il loro supporto, magari sfruttando le peculiarità di una o più le bande di predoni, con le relative conseguenze.

Non potevano poi mancare numerose quest secondarie, che vedranno il protagonista impegnato a collezionare le medaglie della varie attrazioni disponibili, a raccogliere indizi tramite l’utilizzo degli speciali occhiali Cappy o a svelare alcuni misteri, come quelli che si nascondo dietro la setta di Hubology o nei meandri della residenza Grandchester. In termini di contenuti Nuka World propone un’area di gioco abbastanza estesa che, seppur senza raggiungere quella di Far Harbor, riesce comunque a rivelarsi soddisfacente impegnando i giocatori per oltre 15 ore, di cui 10/12 necessarie solo per portare a termine la missione principale. Come sempre si tratta di longevità “nuda e cruda” relativa alle sole quest. Il contenuto aggiuntivo include ovviamente una nuova serie di oggetti dedicati alle bande di predoni, perfetti per personalizzare gli insediamenti, nuove armi da potenziare, nuove ricette dedicate alla bevanda simbolo del parco, nuove riviste e anche delle fiammanti armature atomiche speciali. Tutte queste novità, abbinate alle nuove opportunità di gestione degli insediamenti, incidono notevolmente sulla durata del DLC, a seconda del tempo che i singoli giocatori andranno a dedicare a ciascun aspetto. Vale inoltre la pena di sottolineare come buona parte dei retroscena del parco sia raccontata solo ed esclusivamente tramite documenti scritti, olonastri o appunti informatici e questo non fa che aumentare la longevità di questo contenuto.

Da un punto di vista grafico Nuka World raggiunge forse il punto di ispirazione più elevato visto finora in Fallout 4. La possibilità di includere ambientazioni molto differenti tra di loro e di non dover per forza sottostare a ferree regole logiche ha permesso ai designer di Bethesda di dare libero sfogo alla fantasia, ed i risultati si vedono sin dalle fasi iniziali. Ogni area è caratterizzata alla perfezione così come i vari NPC che vi incontreremo, e tra case stregate dove camminare a testa in giù, saloon polverosi dove bere una Nuka Wild ghiacciata, riproduzioni di Vault e fabbriche della Nuka Cola c’è veramente molto da ammirare e, soprattutto, provare. Come ogni parco che si rispetti Nuka World propone infatti numerose attrazioni che i giocatori potranno testare in prima persona da un certo punto in avanti. Come se non bastasse, il DLC include anche un’area esplorabile esterna ai confini del parco divertimenti, capace di regalare ottimi scorci soprattutto durante le prime ore del mattino. Occhio però a non farsi distrarre da tutta questa meraviglia: Nuka World e zone limitrofe brulicano di pericolosi individui e di mostruose creature pronte a farci la pelle appena ne avranno la possibilità.

Oltre a vecchie conoscenze come ghoul, robot e Deathclaw avremo il piacere di incontrare anche alcune aberrazioni inedite per questo capitolo come i Nukelurk, una variante dei classici Mirelurk rimasta esposta per troppo tempo agli effetti di un vero e proprio fiume di Nuka Cola Quantum, o i Gatorclaw, un pericolosissimo incrocio tra alligatori e i giganteschi lucertoloni che popolano il Commonwealth. La trama si è dimostrata godibile per tutta la durata dell’avventura non tanto perché dotata di un intreccio narrativo stupefacente, ma principalmente per la qualità dei singoli incarichi, talmente inspirati da mettere in secondo piano perfino una leggera ripetitività degli stessi. La difficoltà generale si è rivelata ben calibrata per un personaggio di livello compreso tra il 35 e 40, con aree difese da pochi nemici ostici e zone pattugliate da gruppi decisamente più numerosi di nemici di livello inferiore. Notevole come sempre la colonna sonora, capace di accompagnare il giocatore durante tutta la sua avventura con musiche di buona fattura e di rendere vivo il parco con annunci, jingle e suoni ambientali ricreati alla perfezione.

Tra gli aspetti negativi c’è sicuramente da segnalare la presenza di numerosi bug più o meno fastidiosi che in varie occasioni mi hanno costretto a riavviare il gioco perché bloccato o perché reso ingiocabile da una gestione completamente errata della fisica, dalla presenza di fastidiosi artefatti grafici o semplicemente perché i miei compagni decidevano di non seguirmi o di darsele senza apparente motivo compromettendo l’avanzamento di una quest. Personalmente spero vivamente che Bethesda sia già al lavoro su un patch per correggere questi difetti, poiché rischiano veramente di compromettere la qualità globale del DLC. Altra nota negativa riguarda la poca varietà delle missioni di cui parlavo poc'anzi. Se durante la prima fase la trama riesce infatti a giustificare, per quanto possibile, l’utilizzo del backtracking e la necessità di continuare a raccogliere oggetti per proseguire, lo stesso non si può dire delle fasi conclusive, che ci vedono fare ripetutamente la spola tra Nuka World e il Commonwealth senza una reale necessità. Fortunatamente questa sensazione arriva proprio mentre ci si avvicina alla fine dell’espansione e si risolve senza lasciare particolari conseguenze ma una maggiore caratterizzazione degli incarichi avrebbe sicuramente giovato.

A conti fatti Nuka World dimostra senza ombra di dubbio di essere un ottimo DLC, capace di regalare tante ore di sano divertimento e di concludere più che degnamente il ciclo di contenuti aggiuntivi dedicati a Fallout 4. L’ottima trama, lo stupendo design delle ambientazioni e le nuove meccaniche “da predoni” riescono fortunatamente a mettere in secondo piano alcuni difetti più o meno marcati, che altrimenti avrebbero rischiato di rovinare l’intera esperienza di gioco e che speriamo vengano eliminati, per quanto possibile, con una patch. Se avete amato ed apprezzato Fallout 4, ovviamente non potete perdervi quest’ultima espansione, che permette ai giocatori di salutare nel miglior modo possibile l’area contaminata in attesa di scoprire cosa ci riserverà la serie in futuro.

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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