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The Darkness
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Recensione - The DarknessXbox 360Game

Con il bellissimo The Cronichles of Riddick: Escape from Butcher Bay, i ragazzi di Starbreeze avevano già dimostrato di saper realizzare un gioco su licenza dall'alto livello qualitativo. Sarà per questo che sono poi stati scelti per la realizzazione di un nuovo titolo su licenza, questa volta fumettistica: The Darkness, tratto dal fumetto creato da Mark Silvestri e Garth Ennis. Ed anche stavolta, non siamo di fronte al "solito" tie-in fatto in fretta per sfruttare una licenza, ma ad un'opera videoludica apprezzabile anche dal più pignolo degli appassionati. Scopriamolo insieme.



Provate ad immedesimarvi in questa situazione: è il vostro ventunesimo compleanno, e con il raggiungimento della maggiore età (siete in USA) si apre una luminosa carriera all'interno della vostra "famigghia" dominata dal buon zio Paulie, boss intoccabile e temutissimo. Per festeggiare l'evento, lo zio vi propone un "lavoro" che si rivela però essere una trappola e finite sotto una pioggia di proiettili, salvandovi per miracolo. Per qualche motivo lo zio, la massima autorità nella vostra famiglia, vi vuole morti. Come se non bastasse, lo stesso giorno scoprite che una entità demoniaca, la Tenebra, si è impossessata di voi. Come vi sentireste a fine giornata? Probabilmente nello stesso modo in cui si sentirà Jackie Estacado, il protagonista di The Darkness.

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Emozionarsi per un videogioco
Non è un caso se ho utilizzato questo giochino dell'immedesimazione per raccontarvi la storia alla base del gioco: l'immersione nella trama e l'immedesimazione con il protagonista sono infatti tra i maggiori punti di forza della nuova opera degli Starbreeze Studios. Forti dell'esperienza fatta con The Cronichles of Riddick, un vero capolavoro della passata generazione, gli sviluppatori hanno realizzato un titolo capace di farci provare le emozioni del protagonista come raramente accade: per spiegarvi cosa intendo dovrei rivelarvi particolari della trama che preferisco scopriate da soli, ma vi basti sapere che assisterete ad eventi di fronte ai quali sarà molto difficile rimanere impassibili dal punto di vista emotivo.

Tutto questo è ottenuto grazie alla visuale in prima persona, la migliore per sentirsi "dentro il personaggio", e grazie al sistema usato dai designer per narrare la storia: tutti gli eventi vengono vissuti infatti in prima persona tramite gli occhi di Jackie, grazie all'interazione con personaggi chiave che ci racconteranno dei "pezzi di storia", oppure grazie a televisori piazzati strategicamente un po’ ovunque sui quali, oltre a programmi di tutti i tipi, possiamo vedere i notiziari che raccontano lo svolgersi della vicenda. Eventi che altri giochi potrebbero narrare tramite sequenze filmate di intermezzo qui saranno invece sempre vissuti in prima persona, aumentando di molto l'immersività del titolo.


Una avventura in prima persona
Prima della sua uscita, The Darkness è stato sempre classificato come un FPS: i filmati e le immagini diffuse dagli sviluppatori mostravano infatti quasi sempre scene di combattimento, e sembrava che l'azione fosse la componente principale del gioco. In realtà non è così, ed anche se passeremo comunque molto tempo a combattere i vari nemici incontrati lungo il cammino, il titolo ci offre una componente esplorativa e di avventura altrettanto importante. Per fare un paragone, non stiamo parlando dell'FPS in cui passiamo il 90% del tempo a sparare con brevi intervalli di scene animate che raccontano la storia: qui non solo potremo esplorare liberamente le ambientazioni del gioco, i bassifondi di New York, ma incontreremo anche numerosi personaggi con i quali interagire, alcuni dei quali ci forniscono delle piccole missioni secondarie. I vari quartieri che visitiamo nel gioco sono inoltre collegati dalla rete metropolitana, e possiamo in ogni momento tornare in aree già percorse per esplorarle meglio o trovare oggetti nascosti (con l'eccezione di un'area in particolare, un radicale cambio di ambientazione non raggiungibile con mezzi classici ma per il quale non voglio rovinarvi la sorpresa). Nelle stazioni della metropolitana sono presenti dei telefoni, che possiamo usare sia per parlare con personaggi chiave della storia sia per comporre dei numeri di telefono presenti su foglietti che troveremo sparsi un po’ ovunque, così da sbloccare dei contenuti extra (filmati, immagini, fumetti) ed ascoltare le gustose scenette telefoniche degli interlocutori che rispondono ogni volta dall'altra parte della cornetta. Questo, insieme alla modalità multiplayer, contribuisce ad aumentare la longevità del titolo per quelli che sono più inclini a sbloccare tutto lo sbloccabile in un gioco: gli sviluppatori hanno evidentemente fatto tesoro dell'unica critica mossa da tutti al precedente Riddick, ossia la scarsa longevità.


Il potere delle tenebre
Ovviamente l'azione non manca, ma anche qui la definizione di semplice FPS è troppo restrittiva. Jackie ha accesso a diversi tipi di armi utilizzabili come in un normale FPS (degne di nota le "esecuzioni", animazioni particolarmente cruente che avvengono quando uccidiamo un nemico a bruciapelo), ma la parte interessante sta nell'utilizzo dei poteri della Tenebra: il protagonista è infatti posseduto da una entità che gli parla "nella testa", e che inizialmente sembra avere un forte controllo sul suo ospite. La Tenebra ci permette di accedere a tutta una serie di poteri, sbloccabili progressivamente nel corso della storia. Il funzionamento è semplice: con il pulsante dorsale sinistro si attiva la Tenebra, che per poter agire ha bisogno di essere carica di oscurità. Utilizzando i poteri della Tenebra, selezionabili tramite d-pad ed attivabili con il pulsante dorsale sinistro (tranne lo Scudo di Tenebra che è sempre attivo e ci protegge dai proiettili), la quantità di energia oscura si esaurisce, e per ricaricarla dobbiamo semplicemente spostarci in un luogo buio, senza fonti di luce. Inoltre questa energia si consumerà velocemente anche stazionando alla luce con la Tenebra attivata. Ecco quindi che assume una importanza fondamentale il poter sparare a tutte le lampade e le altre fonti di luce che incontreremo per creare così l'oscurità che ci servirà per ricaricarci durante o dopo un combattimento.

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Quattro sono i principali poteri utilizzabili. Il tentacolo ci permette di guidare in prima persona un "serpentone" di tenebra capace di raggiungere di soppiatto i nemici ed ucciderli in un sol colpo: rappresenta in pratica l'elemento "stealth" del gioco. Il braccio demonico ci consente di infilzare e poi scagliare via nemici, veicoli o altri oggetti. Le pistole di tenebra sono invece una sorta di sostituti mistici delle normali pistole: quella sulla mano sinistra lancia delle mortali scariche elettriche, mentre la destra genera delle potenti onde d'urto. A questi si aggiunge il quarto potere, il buco nero, in grado di aprire dei portali che risucchiano i nemici al loro interno. Ma non finisce qui: la Tenebra ci dà anche la possibilità di evocare i Darklings, degli esseri vagamente antropomorfi che sbucano a comando dal suolo e ci aiutano nelle missioni con la possibilità di indicare loro dove posizionarsi. Ce ne sono di quattro tipi diversi, ed anche questi li sbloccheremo man mano che procediamo nella storia. Il primo è il Berserker, non molto utile in attacco ma capace di aprire porte ed azionare meccanismi: è essenziale quando ad esempio ci troviamo dietro una porta apribile solo dall'altro lato. A questo seguono poi il Gunner, dotato di una potente torretta mitragliatrice, il Kamikaze, che si fa esplodere davanti ai nemici portandoli con sé nella tomba, ed il Lightkiller, capace di distruggere tutte le fonti luminose che incontra. Come potete vedere, tra poteri della Tenebra e Darklings, ce n'è abbastanza per uscire dai confini canonici del genere FPS.

Non è però tutto oro quel che luccica: il gioco presenta una pecca che, anche se non mina irrimediabilmente il gameplay, ci fa storcere il naso. Si tratta dell'Intelligenza Artificiale dei nemici: si comportano tutti in maniera prevedibile e soprattutto stupida, esponendosi ai nostri colpi e senza cercare riparo quando si trovano in pericolo. Fanno poi del loro peggio quando utilizziamo il tentacolo della Tenebra: se rimaniamo nascosti alla loro vista avvicinandoci di nascosto con il tentacolo, li troviamo infatti fermi, immobili come statue, come se stiano aspettando di vederci per animarsi improvvisamente. Inoltre anche quando i nemici reagiscono alla nostra presenza, non sembrano affatto stupiti di vedere un essere tentacolare avvicinarsi a loro con sfoggio di poteri di tutti i tipi: o abbiamo a che fare con dei veri duri, oppure sono semplicemente scemi. Questo sottrae purtroppo un po’ di effetto al senso di immersione tanto declamato all'inizio, ricordandoci che, alla fine, siamo pur sempre in un videogioco con i suoi pregi e difetti.

Oltre alla storia principale è poi presente una modalità multiplayer via Live che ci permette di giocare a modalità classiche come il Deathmatch, singolo o a squadre ed il Cattura la Bandiera. giocando online non potremo però attivare i poteri della Tenebra, e l'unica possibilità extra che avremo sarà quella di trasformarci in un Darkling, estremamente potente in attacco ma dalle difese molto deboli. Diversamente da molti titoli nei quali il multiplayer è curato almeno quanto la modalità in singolo, in The Darkness si tratta di una modalità accessoria di base, inserita per accontentare gli amanti del gioco online ed aumentare la longevità del titolo con qualcosa in più da fare, ma sicuramente non è in grado di sottrarre giocatori da altri FPS online come Gears of War, Rainbow Six: Vegas e GRAW.


Dall'oscurità, la luce!
Andiamo ora a parlare della realizzazione tecnica del gioco, assolutamente di pregiata fattura. Starbreeze ha utilizzato una versione evoluta del motore di Riddick, che a suo tempo mostrò una grafica fuori parametro sulla prima Xbox. Anche qui siamo di fronte ad un ottimo livello grafico che, anche se non ci lascia totalmente stupefatti come fece il suo predecessore, si dimostra all'altezza dei titoli visivamente più belli usciti finora. Quello che stupisce maggiormente è l'incredibile cura nel dettaglio messa dagli sviluppatori in tutte le ambientazioni: i muri sono pieni di poster perfettamente leggibili e di graffiti sempre diversi, le stazioni della metropolitana sono piene di persone diverse dai volti estremamente realistici (ragazze attraenti, vecchi rugosi, bulletti da strada sono tutti molto ben riprodotti) e tutti gli oggetti sono riprodotti benissimo con texture estremamente dettagliate. Ulteriore dimostrazione della meticolosità degli sviluppatori sono poi le pause per il caricamento tra un livello e l'altro: ad ogni caricamento compare una diversa scena in tempo reale con Jackie che racconta dei retroscena della sua vita o semplicemente "gioca" con le sue pistole... questa è classe. Quando si attivano i poteri della Tenebra interviene poi un bell'effetto visivo che crea degli aloni luminescenti intorno ai vari oggetti, per non parlare dell'ottimo uso del motion blur durante i movimenti più veloci e frenetici. Il tutto senza tentennamenti di sorta e, ma questo non mi è stato possibile provarlo per mancanza di una TV adeguata, il gioco esce nativamente anche alla risoluzione 1080p: un grandissimo risultato.

Per quanto riguarda il comparto audio, sia musiche che effetti speciali sono adeguati alle situazioni, con un ottimo uso del sonoro posizionale. Il gioco non è doppiato in italiano, e questo è un vero peccato perché un titolo del genere, concepito come una sorta di film interattivo, avrebbe giovato moltissimo del parlato nella nostra lingua. Sono presenti però i sottotitoli in italiano, e potremo in questo modo apprezzare l'ottimo doppiaggio originale, con voci estremamente realistiche (bellissima la voce della Tenebra).

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Conclusioni
Con The Darkness, Starbreeze ha fatto centro ancora una volta regalandoci una esperienza di gioco fresca ed appagante. Tra i lati positivi del gioco vanno segnalati il grande livello di immersività, la struttura aperta orientata alla storia con dialoghi ed interazioni con i personaggi, le numerose possibilità offerte dai poteri di Tenebra e l'ottima grafica. La pessima intelligenza artificiale dei nemici sottrae valore al gioco, ma il giudizio complessivo rimane comunque alto: se cercate un FPS classico dovrete cercare altrove, ma se siete tra quelli che in un videogioco cercano l'evasione dalla realtà per immergersi in avventure sempre nuove e di qualità, l'acquisto è allora consigliatissimo.
8.8

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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