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Table Tennis
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Recensione - Table TennisXbox 360Game

A volte capita... Insomma, che non sia una cosa di tutti i giorni è facile intuirlo fin dalle prime battute. Di cosa sto parlando? Ma della nuova fatica del team Rockstar! Calma gente, non è un nuovo episodio di GTA ma una appassionantissima simulazione di Ping Pong (o Tennis Tavolo, come più vi aggrada chiamarlo). Ehi! Non andrete mica via? Lo so, colpire una pallina di plastica ultraleggera con una paletta da gelato, ehm volevo dire racchetta di legno, non è certo il sogno di tutti i videogiocatori... ma aspettate, i conti si fanno alla fine e qualcosa mi dice che questa volta il prezzo è buono e si mangerà parecchio.



Il nipote di Pong
Nonostante il paragone possa sembrare irriverente, questo Table Tennis può essere considerato, in senso lato, come l’evoluzione stessa del capostipite dei videogiochi. Molti conoscono il progenitore di tutto il divertimento interattivo, quel Pong nel quale due splendide barre (rigorosamente bianche) si scambiavano una pallina quadrata come il quadro di un quaderno a quadretti. Il nuovo titolo Rockstar ne è la diretta evoluzione, racchiudendone in se lo spirito competitivo e la genuinità del game play. Altri videogiochi hanno cercato di percorrere questa strada, fra tutti non possiamo non citare il mitico Windjammers dell’intramontabile Neo Geo o le simulazioni tennistiche che hanno appunto tratto ispirazione da Pong. Ma basta preamboli, cerchiamo di analizzare il più possibile questo gioco. Non voglio farvi aspettare oltre, siamo di fronte ad un gioco con le palline!

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Iniziamo dal menù di avvio dove si nota la prima, e probabilmente unica, pecca di Table Tennis, ovvero l’assenza di una modalità carriera con relativo editor per costruirsi il proprio alter-ego digitale. In sostituzione a tale modalità abbiamo a disposizione solo tre tornei di crescente livello di difficoltà, con il quarto sbloccato previa vittoria nelle precedenti tenzoni. Rimango immediatamente perplesso e penso che Table Tennis sarà il mio prossimo sottobicchiere, ma decido di andare avanti (dopo le pesanti minacce di torture sia fisiche e mentali del nostro sempre molto amato caporedattore). Decido quindi di prendere in mano il pad ed iniziare la modalità allenamento, e mi ritrovo praticamente in un altro titolo. Già dalle prime battute si notano la incredibile fisica della palla ed il sistema di controllo tanto semplice quanto rivoluzionario.

Andiamo con ordine. Punto uno: la fisica, e che fisica ragazzi! La pallina schizza a velocità folli con rimbalzi estremamente vari e realistici. Può capitare che un tiro finisca sulla rete mentre uno simile tocchi il nastro e beffardamente cada nella parte avversaria del campo. I vari colpi dei giocatori hanno effetti diversi sul rimbalzo della piccola sfera di plastica, ma mai imprevedibili od inverosimili. Vi chiederete come ottenere tutto questo con un semplice pad, e qui arriviamo al punto due: il sistema di controllo. Come ho già accennato quanto ideato da Rockstar ha del geniale. Non ci vogliono ore di studio per capirlo, tutto è estremamente intuitivo e dopo un paio di partite si è già in grado di imbastire azioni d’attacco e difensive di un certo livello. Lo spostamento del giocatore è relegato allo stick sinistro, mentre i colpi a tutto il lato destro del joypad. Non capite? Ad ogni pulsante del pad è assegnato un tipo di effetto differente, per cui premendo ad esempio il tasto A si ha un colpo dritto e forte, mentre con la B si ottiene un effetto ad uscire (o rientrare, dipende dalla posizione) verso destra. In questo modo si possono alternare vari tipi di effetti cercando di mandare fuori tempo o fuori posizione il nostro avversario. Il sistema basato sui tasti non è però l’unico a disposizione del giocatori, infatti basta spostare il nostro caro pollice calloso e rugoso sullo stick destro e avremo lo stesso controllo possibile con i pulsanti ma in modo più naturale ed intuitivo.

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Per completare la rassegna segnaliamo che premendo un effetto (quindi un tasto o lo stick destro) in contemporanea con un pulsante dorsale si alterneranno il colpo corto e lento sotto rete o il colpo potente, quest’ultimo utilizzabile solo quando una speciale barra si riempe (a seguito di scambi e di colpi particolarmente "caricati"). Abbiamo parlato dei colpi. ma come si riesce ad indirizzarli? E qui rientra l'aspetto più particolare di Table Tennis. Tenendo premuto un pulsante effetto, si carica il colpo e con lo stick sinistro si decide la direzione: fin qui nulla di nuovo sotto il sole, ma ciò che fa la differenza è la vibrazione. Finalmente l'effetto vibrazione risulta funzionale al gioco e non solo una semplice, ma sempre ben accetta, aggiunta. Non esistono infatti mirini che indichino dove andrà la palla, per cui bisogna affidarsi agli altri sensi: quando si sta puntando fuori dal tavolo il pad vibrerà molto creando una sensazione veramente particolare, una trovata geniale! Questo rende il titolo della Rockstar un gioco facilmente assimilabile ma con una componente tecnica di altissimo livello.

Come da copione sarà possibile scegliere il proprio personaggio fra una nutrita schiera di belle faccine, e non mancano esponenti del gentil sesso ognuno con una propria abilità: Jesper per esempio sarà il giocatore con più potenza mentre la bella Kumi dovrà fare affidamento su un effetto straordinario. Non mancano personaggi "ibridi" con caratteristiche bilanciate adatti ai giocatori meno smaliziati.

Vista la cronica mancanza di modalità single player, Table Tennis deve trovare altrove le valvole di sfogo per mostrare tutto il meglio di sé e queste valvole sono il multiplayer, vera e propria anima pulsante del gioco: sia in Live che con gli amici questo titolo è estremamente coinvolgente ed appassionante. Le opzioni in questo senso sono comunque molto risicate, con la classica partita amichevole o il torneo a tempo (carina variazione sul tema con partite veloci). Non ho rilevato problemi di lag durante lo scontro.


Grafica e sonoro
Arriviamo al comparto tecnico del gioco: che dire, i modelli poligonali sono ottimi così come i movimenti e gli atteggiamenti dei giocatori dopo aver segnato un punto. Questi risultano estremamente credibili con una grande "presenza fisica" (cosa che vorrei vedere ben ricreata in un picchiaduro). Graficamente l'unico gioco a cui posso paragonare Table Tennis è Fight Night 3 di EA Sports, anche se in questa comparazione il titolo di Rockstar viene sconfitto ma soltanto ai punti. I vestiti dei tennisti risultano veramente ben curati, scordiamoci l'effetto "texture appiccicata" presente in altri titoli, e tutto è facilmente controllabile tramite una delle due visuali presenti nel gioco. Le sei arene nelle quali saremo chiamati a darci battaglia sono ben realizzate ma mancano un po' di vitalità, il pubblico non sembra così numeroso e presente. Sul fronte audio ci troviamo molto sopra la sufficienza con cori ed urla dei tifosi ed uno speaker che non sfigurerebbe a Wimbledon. Un ultimo accenno alla localizazzione presente soltanto nei testi, lacuna questa che non inficia minimamente la grandiosità del titolo.

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Punto, Set, Partita!
Siamo arrivati alla fine di questa recensione ed è tempo di bilanci, quindi arriviamo subito al punto. Table Tennis è stato creato per il multiplayer ed è lì dove riesce a dare il meglio di sè. La sua carica dirompente e la frenesia degli scambi risultano la carta vincente nelle serate morte del Live oppure delle rimpatriate fra amici. In singolo non durerà molto anche se vincere tutti i tornei non sarà cosa facile.
8.4

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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