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Recensione - EverspaceXbox One DigitalGame

Grazie a titoli come Elite: Dangerous e Starpoint Gemini, i simulatori spaziali stanno vivendo una seconda giovinezza, ma richiedono tanto impegno. Everspace di Rockfish Games tenta invece una strada diversa, unendo un gameplay più arcade ad una struttura roguelike: sarà ciò che mancava al genere?

Il Gioco

La storia di Everspace inizia senza troppe spiegazioni, mettendoci nei panni di un pilota di caccia spaziale che ha perso la memoria e che deve svolgere una serie di missioni per capire chi è realmente e qual è il suo scopo; la trama del titolo si compone così organicamente, mentre esploriamo le immensità spaziali, raccogliamo informazioni e scopriamo complotti politici e guerra tra fazioni. In realtà il protagonista non è un pilota normale ma un clone, uno di tanti: quando muore, la sua coscienza viene trasferita ad un altro clone che continuerà dalla base di partenza la sua esperienza. A parte il (forse involontario) richiamo ai Cylon di Battlestar Galactica, questo elemento è centrale nel gameplay: siamo infatti alle prese con un incrocio tra un titolo di combattimenti spaziali ed un roguelike, basato quindi sul reiterarsi della nostra morte come strumento per procedere nel gioco.

Il "loop di gameplay" di Everspace, sulla carta, è molto semplice. In base alle risorse disponibili si sceglie una navicella più o meno forte, impostando eventuali potenziamenti ed abilità. Fatto ciò ci si butta nello spazio scegliendosi un percorso su una mappa, superando sempre più aree piene di minerali e loot da estrarre, mentre si cerca di non morire sotto i colpi dei numerosi nemici. La morte arriverà inevitabilmente prima o poi, ed a quel punto rinasciamo nei panni di un nuovo clone dalla base di partenza, utilizzando le risorse acquisite fino a quel momento per potenziarci ulteriormente e portare avanti una nuova run in nuove aree generate casualmente, cercando di avvicinarci maggiormente alla fine dell'avventura.

MX Video - Everspace

A questa struttura tipicamente roguelike si affianca una giocabilità da "simulatore" alla Elite: Dangerous inizialmente, con la possibilità di guidare la navetta sia con visuale dall'abitacolo che in terza persona; ho virgolettato "simulatore" perché in realtà il titolo di Rockfish Games è molto più semplice ed immediato. Non dobbiamo infatti settare manualmente la velocità o perdere mezz'ora per capire come atterrare: ci basta usare gli analogici e poco altro per destreggiarci al meglio, con la possibilità di eseguire giravolte e manovre avanzate con una discreta facilità.

I nemici sono generalmente navicelle di fazioni nemiche che combattiamo con un arsenale composto da armi di ogni genere che presentano vantaggi e svantaggi come laser, mitra o missili a ricerca; tra un combattimento e l'altro scopriamo inoltre una lore nascosta tra relitti, eventi secondari e così via: un po' alla Dark Souls, per intenderci.

Anche i potenziamenti alla nave sono molti e parecchio personalizzabili: è possibile migliorare pressoché ogni statistica come in un gioco di ruolo, dalla velocità ai danni passando per gli scudi e i danni critici, tutti con una percentuale di probabilità di successo. Insomma, sia durante una partita che tra una run e l'altra è possibile potenziarsi parecchio, riuscendo così ad arrivare sempre più lontano nel percorso e avvicinandoci alla fine del gioco.

Fine che, come solitamente accade nei roguelike, non è certo lo scopo unico del titolo: tra obiettivi secondari con premi in denaro, sblocchi e potenziamenti da ottenere, c'è tanto da fare anche oltre i tentativi di completamento. Ciò che manca sono modalità di gioco aggiuntive o una componente multiplayer: Everspace è un gioco interamente single player con la sola modalità storia, che però tra molti contenuti e una difficoltà piuttosto alta vi terrà occupati per molte se ambite al completamento di tutto. Infine il titolo di Rockfish Games è tradotto in italiano per quel che riguarda testi, sottotitoli e menu.

Amore

Spettacolo spaziale

- Grazie al potentissimo Unreal Engine 4 e ad una ispiratissima direzione artistica, Everspace è un vero spettacolo per gli occhi tra vibranti paesaggi spaziali, spettacoli di laser tra cui destreggiarsi e navicelle dettagliatissime sia dentro che fuori. Insomma, visivamente il titolo di Rockfish Games è senza mezzi termini uno dei più spettacolari titoli in circolazione, alla faccia del gioco indipendente!

Combattimenti ampi

- Le aree dove combattiamo i nostri nemici sono davvero ampie e presto si popolano di pericoli ed ostacoli. Questo rende le sparatorie molto tattiche e dinamiche, dove dobbiamo muoverci al meglio con manovre evasive cercando di colpire allo stesso tempo i nemici sfruttando le peculiarità di ogni arma. In questo aiuta sicuramente il sistema di comandi molto più semplice dei sim spaziali più seri, che permette di fare mosse di notevole complessità con pochi input.

Sbagliando si impara

- Il mondo di gioco, specie alle prime partite, riserva diverse sorprese. Ogni navicella è nemica? Cosa faranno le basi apparentemente neutrali quando ci si avvicina? Cosa si trova dentro i relitti di velivoli distrutti? Il gioco ci chiede di sperimentare e rischiare molto, e questo vale anche per il sistema di crafting: nessuna paura però in caso di fallimento, perché ad ogni partita si riparte con risorse ed esperienza già acquisite, permettendoci così trasformare i nostri fallimenti in potenziamenti, perk e nuove navicelle.

Odio

Comandi bizzarri

- Premendo in alto l'analogico sinistro si va... verso l'alto? Per procedere in avanti bisogna invece schiacciare l'analogico. Per accelerare si usa il grilletto sinistro, e fin qui ci siamo, ma per frenare o arretrare il tasto dorsale sinistro invece del grilletto destro. Queste sono solo alcune delle scelte molto strane di un sistema di comandi non personalizzabile, che richiede tante ore per abituarsi specie se già giocate a titoli simili. Sarà anche un sistema arcade e semplice, ma è troppo diverso dagli altri giochi per risultare immediato.

Gameplay alla lunga monotono

- Una volta che si sono visti i diversi tipi di incontri ed avvenimenti, il gioco diventa un po' ripetitivo. Ogni area o quasi si riduce a combattere contro ondate di navicelle da affrontare sempre con le stesse tattiche; si possono creare armi e potenziamenti nuovi, ma nemmeno questi cambiano troppo la formula di gioco, ed anche le navette diverse pilotabili (forse l'unico reale cambiamento nel modo di muoversi e giocare) sono un po' poche. Il gameplay è divertente, ma sicuramente sarebbe potuto essere più vario.

Tiriamo le somme

Everspace si propone come un valido mix tra un titolo di combattimenti spaziali arcade ed un roguelike, con bellissimi scenari spaziali generati proceduralmente dove esplorare, combattere, estrarre minerali e cercare loot. È infinitamente più semplice nei comandi rispetto ai sim spaziali più seri, ma nonostante ciò i controlli risultano piuttosto scomodi e richiedono un po' di abitudine. Anche la profondità e la varietà potrebbero essere superiori visto il prezzo di lancio, ma gli appassionati di sparatutto spaziali che non vogliono passare ore solo a capire come governare la loro navicella avranno pane per i propri denti.
7.5

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L'autore

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Prima di saper scrivere a mano, sapeva già immettere i comandi DOS per avviare Doom, ma dopo una lunga vita al PC, il mondo di Halo lo avvicina alle console Microsoft. Non si nega i classici giochi tripla-A, specialmente gli FPS competitivi, ma passa la maggior parte del tempo a scovare gemme nascoste, dagli indie insoliti ai folli shmup giapponesi.

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Commenti

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