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Star Wars: Episode III - Revenge of the Sith
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Recensione - Star Wars: Episode III - Revenge of the SithXboxGame

Star Wars Episode III:Revenge of the Sith è uno dei giochi più attesi dai fan di Guerre Stellari, in quanto, nonostante non possa competere con giochi d’alto livello come KOTOR oppure Battlefront, è il primo gioco che consente al giocatore di rivivere gli eventi appena precedenti alla nascita di Darth Vader, o meglio alla trasformazione di Anakin Skywalker in un Signore oscuro dei Sith. Giocando potrete infatti ripercorrere le imprese che portarono Anakin a passare al lato oscuro e a sterminare i cavalieri Jedi.



Light side, dark side
Star Wars Episode III:Revenge of the Sith consente al giocatore di vestire i panni dei due personaggi principali di Episodio 3 in un cammeo di azione e di pathos che permette di rivivere passo passo le atmosfere del film in modo piuttosto guidato, introducendo nella trama rari esempi di scene tagliate.

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Gli sviluppatori, per venire incontro alle esigenze dei giocatori che preferiscono il lato oscuro, ma anche per accontentare chi ha una passione per i buoni, hanno deciso di introdurre due personaggi che portano avanti livelli simili per impostazione e svolgimento. Questa scelta non è stata però implementata a dovere, non si può infatti scegliere il personaggio da interpretare in un determinato livello, ma si deve necessariamente sottostare al volere degli sviluppatori che per accrescere la coerenza narrativa col film hanno deciso di ridurre all’osso giocabilità e longevità.
I personaggi, ben costruiti al contrario degli scenari, riescono a stupire per le loro espressioni facciali: in particolare Anakin, che è stato ricostruito in maniera magistrale. Un altro dei pochi aspetti positivi del gioco è la possibilità, accumulando esperienza, di aumentare il livello del personaggio, facendogli acquisire poteri e mosse, che seppure in numero esiguo riescono a semplificare la vita del giocatore durante le sue poche ore di gioco. Appartenente al lato oscuro dei videogiochi è anche la longevità, il gioco si finisce infatti in un paio di giorni e si completa al 100% in tre pomeriggi di gioco.

Tutto ciò è causato dalla scelta degli sviluppatori di far progredire gli eventi coerentemente col film, che nonostante sia molto coraggiosa tende a togliere originalità sia al titolo che al gameplay. La trama infatti rende il gioco lineare, come e più di uno sparatutto su rotaia, facendo progredire il giocatore tra le varie scene del film in modo scialbo e sbrigativo. Nonostante questo Star Wars Episode III:Revenge of the Sith, riesce comunque a stupire con alcuni colpi di scena in perfetta antitesi col resto della storia. Vi è ad esempio, come unico sfogo creativo, la possibilità di stravolgere la vicenda tanto cara a chi ha potuto vedere il Guerre Stellari originale. Questa possibilità viene però data solo ed unicamente alla fine del gioco, potendo impersonare durante lo scontro finale prima Obi Wan e poi Anakin, sbloccando in tal modo un nuovo finale, che non racconto per non rovinare ai fan la sorpresa più grande del gioco.

Gli scenari di gioco, quasi a sottolineare la disparità tra i diversi livelli, sono realizzati con pochi poligoni e con texture talmente piatte da sembrare inesistenti, addirittura la lava del livello di Mustafar è praticamente immobile.

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Gli scenari esterni sono in perfetta contrapposizione con quelli interni, che riescono, seppur non essendo eccelsi, a trasmettere al giocatore le atmosfere del film. I veri fan non faranno alcuna fatica ad immaginare di essere a bordo di un incrociatore stellare per liberare il cancelliere Palpatine mentre roteano la propria spada laser. Non è però così per un video-giocatore più assiduo, che abituato a giochi come Ninja Gaiden, non riuscirà a passar sopra alla semplicità degli scenari che sembrano quasi appartenenti alla scorsa generazione di console.
Il sonoro è invece in perfetta contrapposizione con la grafica di gioco, riuscendo più di tutto a contribuire a quella che altrimenti sarebbe un’immedesimazione inesistente. E’ infatti questo l’unico aspetto in cui paga la licenza del film, che permette quindi l’inserimento di musiche evocative, che rendono il sonoro l’aspetto migliore del gioco.

Use the Force, Luke!
Usa la Forza, un consiglio che dovrete seguire spesso durante il gioco, purtroppo sarà necessario farlo in senso letterale. La giocabilità del titolo è infatti piuttosto povera, distinguendosi in due sole sezioni, che seppure implementate abbastanza bene, non riescono a rapire e a far immedesimare il giocatore nella trama. Per la maggior parte del tempo in Star Wars Episode III:Revenge of the Sith saremo obbligati a ricorrere alla forza bruta, senza avere la benché minima possibilità di pianificazione strategica. La possibilità di ricorrere alla guarigione data dalla Forza rende il proprio personaggio praticamente invincibile, impoverendo ancor di più la longevità del titolo. Le altre sezioni fruibili nel gioco consentono invece di utilizzare i poteri della Forza per risolvere semplici enigmi (se si possono chiamare così). Solitamente si tratta di saltare da un piano all’altro del livello oppure di spostare enormi rottami che ostruiscono la strada (l’unica strada) da percorrere. Non di rado vi è l’inserimento circuiti o di porte che necessitano di essere distrutte utilizzando la vostra spada laser. La possibilità di svolgere queste azioni sarà una manna per i fan di Guerre Stellari, che sicuramente ricorderanno la sequenza iniziale di Episodio 1, in cui Qui Gon Jinn inseriva la sua spada laser nel portello che lo divideva dal viceré della federazione dei mercanti.

Presa visione di tutti questi aspetti, capirete che il gioco non brilla di certo per longevità e gameplay, vi è però un patetico tentativo degli sviluppatori di aumentare la durata del titolo inserendo alcuni extra. Di questi non possiamo non ricordare i livelli speciali, cinque brevi arene in cui impersonare personaggi molto importanti per la saga di Star Wars. Nonostante questi livelli siano costruiti decentemente, senza contraddire nulla di ciò che si era detto nella trama, si finiscono in pochi minuti, non raggiungendo lo scopo prefissato dagli sviluppatori. Di questi livelli se ne salvano giusto due per la loro originalità, quello in cui combattiamo un orda di cloni al comando di Yoda ( è inebriante vedere come salta il vecchietto) e quello in cui possiamo rivivere il combattimento tra Darth Vader e Ben Kenobi nella morte nera. Le modalità multiplayer sono inoltre scialbe ed incapaci di divertire per più di dieci minuti, riducendo all’osso quello che comunque rimane un titolo decente.

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May the Force be with you
Che la forza sia con te, chi non conosce il motto di Guerre Stellari. Ma non sarebbe lecito aspettarsi un videogioco su licenza degno di tale motto, un videogioco che possieda una forza videoludica pari ai migliori esponenti del genere? Sì, abbiamo KOTOR e Battlefront, ma questi giochi non riprendono la trama di uno dei film di Lucas, ma trasmettono un esperienza di gioco diversa sotto molti aspetti. In conclusione nonostante Star Wars Episode III:Revenge of the Sith possa essere un gioco divertente, non riesce a stupire sotto nessun aspetto. Speriamo di non dover aspettare un ipotetico Episodio VII per apprezzare un buon videogioco che ci permetta di rivivere gli eventi di un film di Star Wars.
6.0

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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