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Dance Central: Spotlight

Recensione - Dance Central: SpotlightXbox One Digital KinectGame

La serie di Dance Central, nata nel 2010 in seguito al lancio del primo Kinect, ha mostrato al pubblico le reali potenzialità del sensore progettato da Microsoft sfruttando la rilevazione precisa dei movimenti per portare l’universo dei giochi di ballo verso una nuova direzione. Ora, dopo 4 anni e con ben 3 episodi completi all’attivo, la serie sbarca su Xbox One in formato ridotto e digital. Scopriamo insieme se è di nuovo il momento di tirare fuori dall’armadio scaldamuscoli e fasce elastiche!

Il Gioco

Dimenticatevi la comodità del divano, toglietevi le cuffie e abbandonate i pad. In Dance Central: Spotlight il protagonista è il ballo, quello vero, in cui bisogna muovere il proprio corpo a tempo di musica, possibilmente con un minimo di grazia, sudare e divertirsi. L’obiettivo di questo quarto episodio sviluppato da Harmonix è infatti molto semplice: farvi ballare, da soli o in compagnia, sfruttando il Kinect di Xbox One per rilevare i vostri movimenti e valutare le vostre capacità di imitare le movenze dei personaggi che si muovono sullo schermo. Il sistema di gioco è come sempre molto semplice. Una volta avviata una canzone vedremo scorrere le figure da imitare ai lati dello schermo mentre il nostro alter-ego ci mostrerà come muoverci per realizzarle al meglio. A noi toccherà imitare nel modo più preciso possibile i suoi movimenti, mantenendo la giusta coordinazione e seguendo il ritmo del brano in riproduzione. Il Kinect rileverà in tempo reale la nostra performance, indicandoci costantemente se stiamo facendo bene o male e dove, illuminando in verde o in rosso le varie parti del corpo coinvolte in un particolare passo. Ogni figura ben riuscita fa aumentare il moltiplicatore punti, ed eseguirne correttamente 4 dello stesso tipo in sequenza ci fa “collezionare” la figura corrispondente, permettendoci di sbloccare nuovi livelli di difficoltà o modalità alternative per la canzone eseguita. In caso servisse, possiamo mettere in pausa per prendere fiato o chiedere al DJ di passare alla modalità pratica utilizzando i comandi vocali. Una volta qui, possiamo provare e riprovare i singoli passi con calma, per poi tornare alla modalità classica una volta memorizzati i passaggi più ostici.

Al termine di ogni canzone veniamo valutati in base a tutti questi fattori con un punteggio e un numero di stelle compreso tra 1 e 5, che rispecchierà la nostra prestazione e che decreterà il vincitore in caso di partire multi giocatore. Non esiste infatti una particolare distinzione tra modalità in singolo o in coppia e i giocatori possono entrare ed uscire dal gioco in ogni momento semplicemente posizionandosi davanti al televisore per sfidarsi sulle note del brano scelto, eseguendo gli stessi passi o alternandosi per creare spassose coreografie. Ogni brano presenta quattro livelli di difficoltà crescente e quattro modalità alternative che andranno prima sbloccate collezionando “figure”, per poi essere liberamente utilizzabili. Ad un livello di difficoltà più elevato corrispondono passi più complessi, meno ripetizioni degli stessi e una maggiore velocità di esecuzione che, in termini pratici, si traduce in maggiore fatica, soprattutto se ci si vuole cimentare al livello più estremo.

Oltre alla modalità principale, Dance Central: Spotlight offre l’opzione Fitness dedicata a chi vuole sfruttare la propria console anche per mantenersi in forma o sgranchirsi un po’ dopo una giornata di lavoro. Si seleziona la durata dell’allenamento, il livello di difficoltà o le varianti che ci interessano e ci si prepara a bruciare le calorie in eccesso dimenandosi senza sosta tra un brano e l’altro, senza preoccuparsi troppo dello stile o del punteggio visto che, in questa modalità, il gioco non valuta le nostre doti da aspiranti Bolle ma si limita a tenere traccia nel tempo delle energie consumate in base ai parametri di peso ed altezza inseriti.

Ovviamente un titolo di questo genere non avrebbe ragione di esistere senza una track-list degna di nota e Dance Central: Spotlight non fa eccezione, abbracciando la recente filosofia dei titoli con acquisti in-game e presentandosi nello Store ad un prezzo decisamente competitivo (9,99 €). Con una spesa minima abbiamo quindi accesso al gioco completo di 10 tracce. Le altre, oltre 60 al momento della recensione, sono tutte acquistabili direttamente dal menu di gioco ad un prezzo variabile tra 1,99 € e 3,49 € e comprendono sia brani recenti che pezzi storici provenienti direttamente dagli anni ‘80 e ’90. L’elenco dei titoli a disposizione è estremamente vario e, oltre all’immancabile Lady Gaga, troviamo artisti come Avicii, Justin Bibier,Sean Paul e TLC insieme a James Brown e titoli indimenticabili come Take On Me . La qualità di ogni traccia è eccellente e soffermandosi su un brano è possibile ascoltare una breve anteprima prima di acquistarlo, estremamente utile quando si è un po’ indecisi su quale brano scegliere. Il menu di gioco, semplice e facile da navigare sia con il pad che con i gesti, permette di passare rapidamente tra le due modalità e lo store, di selezionare le canzoni disponibili, settare la difficoltà e cambiare il nostro alter-ego tra i 6 disponibili, tutto con pochi semplici tocchi.

Graficamente il titolo sviluppato da Harmonix mantiene inalterato lo stile cartoon dei precedenti episodi e si presenta con modelli definiti e ben animati, ambientazioni ricche di dettagli e numerosi ballerini a fare da “spalla” al personaggio principale. Niente che faccia gridare al miracolo, sia chiaro, ma trattandosi di un titolo Arcade il risultato è sicuramente apprezzabile mentre grande importanza è stata ovviamente data al sonoro, che stupisce sin dal primo avvio e che “sparato” su un buon impianto audio vi farà davvero sentire al centro di una pista da ballo.

Amore

Divertimento immediato

- In Dance Central: Spotlight ogni giocatore viene trasportato senza attese al centro del palcoscenico sin dal primo avvio. Basta posizionarsi davanti al sensore, alzare una mano e via, si parte. Non ci sono tutorial e, salvo che ci si voglia cimentare ai livelli di difficoltà più elevati, non si sente quasi mai il bisogno di fare pratica. Il ballo è istinto, senso del ritmo e divertimento e il titolo di Harmonix coglie nel segno mettendo proprio questi aspetti al centro dell’esperienza di gioco. Questa semplicità d’uso rende il gioco perfetto per le serate tra amici permettendo anche ai più “legnosi” o “diversamente giovani” del gruppo di partecipare alle sfide e divertirsi senza particolari difficoltà!

Musica per tutti i gusti

- Le oltre 70 tracce disponibili per Dance Central: Spotlight offrono una grande varietà di generi e stili di ballo differenti, tutti davvero coinvolgenti. La selezione musicale compre praticamente 3 decenni di musica pop e dance, dagli anni 80 ad oggi, ed è quindi perfetta per le feste o i ritrovi tra amici dove ognuno ha le proprie preferenze. L’elevata qualità della riproduzione audio rende inoltre il titolo perfetto come sottofondo per le vostre serate in compagnia permettendo, anche a chi non è direttamente coinvolto nel gioco, di ascoltare comunque della buona musica.

Modalità fitness

- Ammettiamolo, quanti di noi giocherebbero a lungo un titolo come Dance Central: Spotlight in solitaria? Davvero pochi. Fortunatamente la presenza di una modalità dedicata alla forma fisica permette di unire l’utile al dilettevole, salvando almeno in parte le sorti del comparto single-player. Non ci sono particolari differenze rispetto a quanto visto nelle altre modalità, ma la presenza di un conta-calorie ci gratifica per gli sforzi compiuti mentre la possibilità di sbloccare anche qui delle figure da usare poi nella modalità principale permette anche a questa modalità di ritagliarsi un proprio spazio all’interno dell’esperienza di gioco.

Odio

Poco adatto a spazi stretti

- Il nuovo Kinect, a differenza del suo predecessore, non necessita di particolari accorgimenti per essere utilizzato da più giocatori e permette anche di ridurre la nostra distanza dal sensore. Peccato però che le distanze minime previste dalla periferica siano incompatibili con la natura dinamica del titolo, specie quando si gioca in coppia. Limitarsi agli spazi minimi porterà inevitabilmente i partecipanti a limitare i propri movimenti o, peggio, a scontrarsi, con ovvie ripercussioni sul morale degli aspiranti ballerini. Non si tratta certo di misure impossibili e infatti durante la prova mi è stato sufficiente ricavare 2 metri di spazio per i ballerini e allontanarci un po’ dal sensore per ovviare quasi completamente al problema, ma potrebbe comunque mettere in difficoltà chi ha la console in una stanza non particolarmente ampia.

Track-list di base limitata

- Le 10 canzoni presenti nel pacchetto iniziale sono ottime per testare il gioco e apprendere le meccaniche di base, ma garantiscono una longevità davvero limitata. Non siamo certo di fronte ad una demo, ma già dopo un paio d’ore si sente la reale necessità di variare e ampliare la raccolta, acquistando nuovi brani dallo store. Considerato il prezzo del gioco non mi aspettavo certo una selezione completa, ma 4/5 brani in più, magari selezionabili liberamente tra quelli disponibili in base ai propri gusti, avrebbero sicuramente reso più corretto il rapporto longevità/prezzo.

Tiriamo le somme

Se siete in cerca di un party game divertente ed immediato con il quale accompagnare le vostre serate tra amici Dance Central: Spotlight fa sicuramente per voi, a patto di avere buoni polmoni ed abbastanza spazio a disposizione per giocare in compagnia. La realizzazione tecnica di buon livello e l’ottimo utilizzo del sensore Kinect permettono a tutti di prendere parte alla competizione. Il prezzo contenuto lo rende un ottimo investimento iniziale per tutti gli amanti dei giochi di ballo, che saranno però poi obbligati ad effettuare almeno qualche acquisto in-game per non cadere rapidamente nella monotonia.
7.5

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L'autore

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Classe 1985 e cresciuto a pane, Commodore e Amiga, nel 1991 riceve il suo primo NES e da allora niente è più lo stesso. Attraversa tutte le generazioni di console tra platform, GDR, giochi di guida e FPS fino al 2004, quando approda su Xbox. Ancora oggi, a distanza di anni, vive consumato da questo sentimento dividendosi tra famiglia, lavoro, videogiochi, corsa, cinema e serie TV, nell’attesa che qualcuno scopra come rallentare il tempo per permettergli di dormire almeno un paio d’ore per notte.

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i Le recensioni di MX esprimono il punto di vista degli autori sui titoli provati: nelle sezioni "Amore" ed "Odio" sono elencati gli aspetti positivi e negativi più rilevanti riscontrati nella prova del gioco, mentre il voto ed il commento conclusivo rispecchiano il giudizio complessivo del redattore sul titolo. Sono benvenuti i commenti e le discussioni tra chi è d'accordo o in disaccordo con tali giudizi, ma vi chiediamo di prendere atto del fatto che si tratta di valutazioni che non hanno pretesa di obiettività nè vogliono risultare vere per qualsiasi giocatore. La giusta chiave di lettura per le nostre recensioni sta nel comprendere le motivazioni alla base dei singoli giudizi e capire se possano essere applicate anche ai vostri gusti personali.
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